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Teorie su origini e cause
Molti sono i dibattiti sulle cause dell'omosessualità, ma ancora oggi
non si trova una spiegazione. Parlare comunque di "cause" non sarebbe
corretto, in quanto, come già stabilito dall' APA (American Psychological
Association) nel 1970, non è una malattia. E' semplicemente una variante
normale dell'orientamento sessuale. Esistono, comunque, due ipotesi:
- "omosessuali si nasce". L'omosessualità in qualche modo è innata.
- Spiegazione psicologica ("omosessuali si diventa"). L'omosessualità
è l’effetto di un
differente
sviluppo della
psiche, in
genere maturato
da bambini.
L’omosessualit
à nel
tempo: le
persecuzioni
razziali,
gli anni ‘60
persecuzione degli omosessuali
Tra i dodici milioni di uomini che morirono
nei campi Simbolo che stava
di sterminio e fra i pochi che riuscirono a ad identificare gli
omosessuali nei
salvarsi, c'erano anche gli omosessuali, lager
"categoria
sociale" che l'ideologia nazista
considerava contraria
ai principi - "etici" e, secondo quel modo
di vedere,
scientifici - che erano alle base dei
fondamenti della razza ariana.
Il simbolo che li identificava nei campi di
concentramento era un triangolo rosa,
che sostituì i segni di riconoscimento che
inizialmente distinguevano questi
prigionieri: una fascia gialla ad un braccio
con una «A» al centro (dove la lettera
stava per la parole tedesca Arschficker,
sodomita) o un numero, 175. Quel
numero corrispondeva all'articolo del
codice penale, in vigore già con
l'unificazione della Germania nel 1871,
I moti di Stonewall
I cosiddetti moti di Stonewall furono una serie di violenti
scontri fra gli omosessuali e la polizia a New York. La prima
notte degli scontri fu quella di venerdì 27 giugno 1969,
quando la polizia irruppe nel bar chiamato " Stonewall in”.
Stonewall (così è di solito definito in breve l'episodio) è
generalmente considerato da un punto di vista simbolico il
momento di nascita del movimento di liberazione gay
moderno in tutto il mondo. Per questo motivo il 28 giugno è
stato scelto dal movimento LGBT come data della "giornata
mondiale dell'orgoglio LGBT" o "Gay pride". Le incursioni
della polizia nei bar gay e nei night club fecero
regolarmente parte della vita gay nelle città di tutti gli Stati
Uniti fino agli anni '60. È importante guardare a prima del
1969 ed esaminare il diverso atteggiamento esistente a
New York nei confronti dei bar gay e dei diritti gay. All'inizio
del 1966 , a causa delle lamentele della Mattachine, erano
cambiate le politiche per cui la polizia stava in strada anche
per incastrare i gay e accusarli di atteggiamenti osceni.
I moti di Stonewall Stonewall in
All'inizio del 1966, il commissario, Howard Leary,
istruì le forze di polizia perché non adescassero i
gay spingendoli a infrangere la legge e richiese
inoltre che ogni poliziotto in borghese avesse un
civile come testimone quando veniva arrestato un
entrapment
gay. Ciò pose quasi fine al cosiddetto
(la pratica dell'adescamento con lo scopo di
arrestare) dei gay con tali accuse a New York.
State
Nello stesso anno, allo scopo di sfidare la
Liquor Authority (SLA) sulle sue politiche circa i
bar gay, Leitsch aveva avvisato la stampa e
progettato un incontro in un bar con altri due
uomini gay (un bar poteva vedersi revocata la sua
licenza di vendita dei liquori se serviva da bere
volontariamente a un gruppo di tre o più
omosessuali), per verificare la politica della SLA
sulla chiusura dei bar. Quando il barista del Julius
li mandò via, essi reclamarono davanti alla
commissione cittadina per i diritti umani. E
dunque la SLA fu costretta a cambiare politica,
dunque dichiarando possibile l’apertura di bar per
gay; ma per motivi ancora incerti l’assalto della
Stonewall in
polizia allo avvenne comunque .
In proposito c’è una spiegazione storica che
sottolinea come la situazione fosse ormai matura
per una ribellione, dopo la crescita del movimento
anti-autoritario e di protesta del "Sessantotto“: era
nell'aria un’ idea di rivoluzione, quella che le
minoranze avessero il diritto di rivendicare una
loro dignità; il modello fornito dal movimento per i
diritti civili dei neri influenzò molto i militanti gay
della prima ora, come dimostra il fatto che lo
slogan "Gay power" (potere gay), che venne
lanciato durante i disordini, derivava direttamente
dallo slogan "Black power" (potere nero).
In tale contesto, bastava una scintilla per
incendiare gli animi, e questa scintilla fu la retata
Stonewall
dello . Solo nella prima notte vennero
arrestate 13 persone e vennero feriti quattro
agenti di polizia, oltre a un numero imprecisato di
dimostranti. Si sa comunque che almeno due
dimostranti vennero picchiati selvaggiamente
dalla polizia con bottiglie e pietre .
La folla, stimata in 2.000 persone, battagliò contro
oltre 400 poliziotti.
La polizia inviò rinforzi composti dalla
Tactical Patrol Force , una squadra anti-sommossa
originariamente addestrata per contrastare i
dimostranti contro la Guerra del Vietnam.
La rivolta continuò 5 giorni dopo allo Stonewall,
per poi concludersi definitivamente.
Storia dell’
arte
L'esistenza omosessuale nella società borghese del secolo XIX è pensabile
solo come esistenza estetica. Tralasciando l'avventura del borghese
omosessuale, e soffermandoci sull'artista omosessuale, vediamo che questo
era costretto a recitare una parte, o agiva, come padre e marito modello,
nella rinuncia pulsionale, oppure recitava la parte opposta del totale outsider
e clochard.
A cavallo fra la fine del '800 e gli inizi del '900 vigeva ancora all'interno del
mondo scientifico un'ottica, un approccio conosciuto come "Relativismo
culturale" che faceva sì che le scoperte, le analisi e le ricerche sociologiche
e antropologiche di quegli anni, quando si imbattevano in culture o
manifestazioni di comportamenti omosessuali, quest'ultimi venivano
sottaciuti alla comunità scientifica, negati o tutt'al più minimizzati e analizzati
solo da un punto di vista di problematica morale. Il paradigma del
"Relativismo culturale" venne superato soltanto grazie all'apporto della
medicina, la quale, iniziando ad interessarsi del fenomeno omosessualità,
offrì nuove chiavi di lettura. Personaggi che in questo periodo dovettero
affrontare il “problema omosessualità” furono nell’arte figurate Henry Scott
Tuke, amico di Oscar Wilde, celebre scrittore che si occupo anche lui di
omosessualità.
Henry Scott Tuke
Tra i pionieri della cultura gay, c'è
sicuramente Henry Scott Tuke
(1858-1929), pittore inglese
ricordato soprattutto per i suoi
quadri di ragazzi nudi. Anche se i
ritratti di giovani nudi di Tuke si
appellano senza dubbio a quegli
omosessuali che trovano attraenti
gli adolescenti, non sono mai
sessualmente espliciti. I modelli
non sono quasi mai in contatto tra
loro, i genitali non vengono quasi
mai mostrati, e non c'è mai alcuna
suggestione di aperta sessualità.
A causa dei suoi soggetti, Tuke
non fu in grado di vendere molti
dei suoi lavori, eccetto che ad un
selezionato gruppo di collezionisti
d'arte omosessuali.
swiming Dal punto di vista della tecnica, Tuke prediligeva
pennellate rozze e visibili, in un periodo in cui
rifiniture pulite e raffinate erano preferite da
pittori e critici alla moda. Dotato di forte senso
del colore, eccelse nel rappresentare la luce
naturale, in particolare la dolce e fragile luce
solare dell'estate inglese. Sicuramente i nudi
erano quelli dei ragazzi omosessuali; una
particolarità delle opere è che Tuke cerca sempre
di nascondere i genitali ai ragazzi rappresentati .
A partire dagli anni 1890, Tuke iniziò a
dipingere i ragazzi del posto che
pescano, vanno in barca, nuotano e si
tuffano. Iniziò inoltre a dipingere con
uno stile più naturalistico. Il suo
trattamento del colore divenne più
libero, ed iniziò ad usare toni più
audaci e freschi. Uno dei dipinti più
noti di questo periodo è August blue
(1893-1894), uno studio di quattro
giovani nudi che si tuffano da una
barca; anche in questo quadro Tuke August Blue
nasconde i genitali dei ragazzi .
Nel Novecento anche
la letteratura si
occupò di
omosessualità, come
Pier Paolo Pasolini”…
er Paolo Pasolini Pier Paolo Pasolini è stato uno
scrittore, poeta e regista italiano.
È internazionalmente considerato
uno dei maggiori artisti e
intellettuali italiani del XX secolo.
Si distinse in numerosi campi,
lasciando contributi come poeta,
romanziere, linguista, giornalista e
cineasta.
Attento osservatore della
trasformazione della società dal
dopoguerra sino alla metà degli
anni Settanta, assai critico nei
riguardi delle abitudini borghesi e
della nascente società dei consumi
italiana, ma anche nei confronti del
Sessantotto. Pasolini ha vissuto la
sua omosessualità con atroci
conflitti morali; l'omosessualità è
ossessivamente presente in tutta
la produzione di Pasolini fino a
diventare una chiave di lettura
della realtà.
Pasolini verrà assassinato nel
“ A modo mio”
“A modo mio” contiene due romanzi brevi con un unico filo conduttore:
l’eros omosessuale. Si tratta di due testi incompiuti, da sempre
conservati dal loro autore, pubblicati postumi.
È un romanzo di sapore ampiamente autobiografico, narrato in prima
persona e in forma diaristica. Paolo, il narratore-protagonista, è un
insegnante, che si è rifugiato con la madre, maestra, in un piccolo
paese del Friuli. Paolo racconta la scoperta della sua omosessualità e
sopratutto il suo amore per il quindicenne Nisiuti visto come
l’innocenza pura, incontaminato quanto i paesaggi del Friuli, bello,
delineato con grazia e delicatezza.
Il centro della narrazione è la passione, l’amore, un amore diverso che
provoca nell’io narrante da un lato l’esaltazione e dall’altro paura.
Il testo è fitto di passione e di tormento, di sensi di colpa, di timore di
rivelarsi troppo o troppo presto di fronte ai ragazzi che ama.
“Mentre egli è chino sopra il quaderno, io mi trovo di fronte al nostro
amore come a un mostro invisibile”
Soprattutto all’inizio serpeggia il motivo della colpa e del castigo.
All’interno dell’opera Emerge prepotentemente un senso di vitalità, un
disperato e
sensuale amore per la vita .Le relazioni che si creano vengono evocate dal
narratore con grande delicatezza ed incanto : “le nostre reciproche
timidezze creavano così fra di noi un rapporto emozionante, poetico”
Tra tutti, Nisiuti diviene il prediletto di Paolo, che lo descrive con toni
trasognati, idealizzandolo attratto dal suo candore, dalla sua innocenza e,
inizialmente, anche dalla sensazione di irraggiungibilità del ragazzo.
Pareva che, molto più di me, prevedesse il nostro futuro, quello che
doveva accadere fra di noi, due interi anni di amicizia, in cui non ci
sarebbe stato un giorno in cui non ci fossimo visti e baciati. Perché,
forse più ancora che amore, fu amicizia, e, più che amicizia, passione.
[…] Tutto era contenuto in lui, tutto quello che è necessario
all’amore. E niente di chiuso, di inespresso, di adombrato: il suo
mistero splendeva chiaro come il suo sguardo”.
amore, fu amicizia, e, più che amicizia, passione. […] Tutto era
contenuto in lui, tutto quello che è necessario all’amore. E niente di
chiuso, di inespresso, di adombrato: il suo mistero splendeva chiaro
come il suo sguardo”
Col tempo la confidenza cresce e la relazione prosegue
L’io narrante talvolta, non senza qualche punta di enfasi, sembra lottare con
sé stesso, parla del suo amore come di un male.
redimersi
L’io di Paolo è un io che lotta, ma non per : é un io che ha lo .
straordinario coraggio di vedersi e di ammettersi, infine, per quello che è
Aussi en france la
littérature traite de
l’homosexualité, avec Paul
Verlaine
P.Verlaine et A.Rimbaud
Paul Verlaine est né en 1844 à Metz, passe son enfance et son adolescence à
Paris. Pois il fait des ètudes de loi et il frequente les milieux litteraires et
poètes parnassiani. En 1871 il joint à une relation tumultuese avec Arthur
Rimbaud, avec qui il a voyagé en Europe, pour conduire une vie de bohème.
La relation amoureuse avec Rimbaud va faire scandale, la société de
l’époque n’accepte absolument ce type de lien Mais un jour en proie à