Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 16
Olocausto Pag. 1 Olocausto Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 16.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Olocausto Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 16.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Olocausto Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 16.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Olocausto Pag. 16
1 su 16
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Facevano parte del complesso tre lager principali e 39 sottocampi di lavoro. L'area di interesse del

campo, con sempre nuove espropriazioni forzate e demolizioni delle proprietà degli abitanti

residenti, arrivò a raggiungere, dal dicembre 1941, la superficie complessiva di circa 40 chilometri

quadrati. All'interno di questa superficie avevano sede anche alcune aziende agricole e di

allevamento modello volute personalmente da Himmler e nella quale venivano impiegati i deportati.

I lager principali erano:

AuschwitzI

Conosciuto in seguito come lager principale, era l'originario campo di concentramento reso

operativo dal 14 giugno 1940 e centro amministrativo dell'intero complesso. Il numero di

prigionieri rinchiuso in questo campo fluttuò tra le 15.000 e le oltre 20.000 unità. Qui furono uccise,

in una piccola camera a gas ricavata dall'obitorio, o morirono, a causa delle difficili condizioni di

vita, circa 70.000 persone, per lo più intellettuali polacchi e prigionieri di guerra sovietici.

Auschwitz II - Birkenau

Birkenau era il campo di sterminio del complesso di Auschwitz nel quale persero la vita circa un

milione di persone, per lo più ebrei e zingari condotti alle camere a gas immediatamente dopo il

loro arrivo.

Birkenau era inoltre il più esteso campo di concentramento dell'intero sistema concentrazionario

nazionalsocialista ed arrivò a contare fino ad oltre 100.000 prigionieri. Gli internati, reclusi

separatamente in diversi settori maschili e femminili, erano utilizzati per il lavoro coatto o vi

risiedevano temporaneamente in attesa di trasferimento verso altri campi. Il campo, situato

nell'omonimo villaggio di Brzezinka, distava circa 3 chilometri dal campo pricipale e fu operativo

dall' 8 ottobre 1941.

Auschwitz III - Monowitz

Fu il principale campo di lavoro che sorgeva nei pressi del complesso industriale Buna Werke per la

produzione di gomma sintetica, proprietà dell'azienda I.G. Farben che però, nonostante l'impegno

profuso, non entrò mai in produzione. Il campo, situato a circa 7 chilometri da Auschwitz I, fu

operativo dal 31 ottobre 1942 ed alloggiò fino a 12.000 internati.

Genesi del complesso di Auschwitz

Fin dagli anni trenta uno dei dogmi dell'ideologia nazista fu la conquista di uno "spazio vitale",

necessario alla sopravvivenza del popolo tedesco da ricercarsi preferibilmente ad Est. Nel contesto

di questo progetto, sempre caro ad Adolf Hitler, la nazione polacca avrebbe dovuto essere

smembrata, depauperata di tutte le risorse nazionali e la popolazione "trasferita" in altre aree per poi

essere ripopolata da "coloni" di razza germanica. I piani tedeschi prevedevano la deportazione e lo

sterminio di circa l'80% della popolazione polacca.

In questo contesto, già durante l'invasione tedesca della Polonia, avvenuta il 1° settembre 1939, le

truppe tedesche vennero seguite da speciali Einsatzkommandos destinati allo sterminio di ebrei e

personalità politiche e culturali polacche. Presto tutte le prigioni polacche furono piene e si ebbe la

necessità di trovare nuove aree di internamento per i numerosi prigionieri che venivano catturati

durante i rastrellamenti.

Durante le prime fasi dell'espansione Tedesca, venivano eseguite numerose fucilazioni di massa

(svolte dai soldati dell'esercito) dei "Nemici del Popolo Tedesco": Ebrei, Zingari, oppositori politici.

Ci furono numerosi casi di diserzione e suicidi nelle file dell'esercito tedesco, i cui soldati

faticavano ad accettare ordini comportanti la fucilazione di vecchi, donne e bambini. La scelta di

aprire appositi campi di sterminio veniva incontro anche all'esigenza di evitare il lavoro "sporco" ai

semplici soldati di leva. I campi di sterminio assolvevano tre necessità:

segretezza delle operazioni;

 efficienza nello sterminio, applicato in scala industriale;

 indipendenza dall'esercito, in quanto svolto da corpi speciali.

 5

Nel dicembre 1939 il comandante della polizia di sicurezza e dell'SD di Breslavia Arpad Wigand

pose allo studio, in collaborazione con l'ufficio dell'alto comando delle SS e della polizia del Sud-

Est, la possibilità di costruire un nuovo campo di concentramento nella zona di Auschwitz.

Il luogo venne scelto per la presenza di una caserma di artiglieria polacca caduta nelle mani della

Wehrmacht, situata fuori dalla città, quindi facilmente escludibile dal mondo esterno, alla

confluenza tra i fiumi Vistola e Soła. La posizione era inoltre provvista di favorevoli collegamenti

ferroviari con la Slesia, il Governatorato Generale, la Cecoslovacchia e l'Austria che avrebbero

semplificato la deportazione degli elementi "ostili", "asociali" e degli ebrei.

Tra i mesi di gennaio ed aprile 1940 vennero vagliate diverse ipotesi alternative per l'ubicazione del

campo, con l'intervento dello stesso comandante delle SS Heinrich Himmler, desideroso di risolvere

quanto prima il problema della creazione di un nuovo complesso. Nel febbraio sorsero ulteriori

problemi legati alle difficoltà poste dall'esercito tedesco nella consegna della caserma ad Auschwitz.

L'8 aprile 1940 il generale Halm stipulò con le SS un contratto per la consegna del complesso. Il 18-

19 aprile 1940, Rudolf Höß, già aiutante presso il campo di concentramento di Sachsenhausen,

venne inviato a compiere un ultimo sopralluogo. Prima di visitare il campo Höß si incontrò con

Wingand a Bratislava e venne messo minuziosamente al corrente del progetto: creare un campo di

quarantena per prigionieri polacchi destinati alla successiva deportazione in altri campi all'interno

del Reich.

Il 27 aprile 1940, il comandante Himmler, in seguito al rapporto di Höß, decise di dare ordine

all'ispettore dei campi di concentramento Richard Glücks per la costruzione del nuovo campo di

concentramento – che sarebbe diventato Auschwitz I - ricorrendo alla manodopera di detenuti già

internati in altri campi. Il 29 aprile Glücks nominò Höß comandante provvisorio del nuovo campo,

che Höß raggiunse il giorno successivo con la scorta di cinque uomini delle SS. Da subito vennero

impiegati per i lavori di sistemazione dell'area civili polacchi e circa 300 ebrei, forniti dal locale

consiglio ebraico.

Il 20 maggio 1940 arrivarono al campo i primi 30 prigionieri, provenienti dal campo di

concentramento di Sachsenhausen, per maggior parte criminali comuni selezionati appositamente

per la loro crudeltà ed ottusa obbedienza ad ogni ordine, destinati a diventare il primo nucleo di

Kapò e "prominenti" del campo ed aiutare le SS nel successivo "lavoro" di controllo della massa dei

deportati.

Il 10 giugno 1940, prima ancora che i primi prigionieri deportati giungessero al campo, vennero

ordinati i progetti per un primo forno crematorio; i progetti vennero rapidamente approvati e la

costruzione ultimata entro il 23 settembre dello stesso anno, data della prima cremazione

conosciuta.

Il 14 giugno 1940, seppur ancora in fase di costruzione ed ampliamento, il campo di Auschwitz I

ricevette il primo convoglio di 728 deportati, accolti dal primo direttore del lager Karl Fritzsch con

«

le parole: Non siete venuti in un sanatorio, ma in un campo di concentramento tedesco. Da qui non c'è

altra via d'uscita che il camino del crematorio. Se a qualcuno questo non piace, può andare subito contro

il filo spinato. Se in un trasporto ci sono degli ebrei, non hanno diritto a sopravvivere più di due

»

settimane, i preti un mese e gli altri tre mesi 6

Vita nel lager

I convogli di deportati (circa 2.000 - 2.500 prigionieri per treno), spesso chiamati trasporti,

composti da vagoni merci contenenti dalle 80 alle 120 persone costrette ad inimmaginabili

condizioni di vita ed igieniche, che spesso viaggiavano per 10-15 giorni per raggiungere la loro

ultima meta, erano organizzati da uno speciale dipartimento dell'RSHA (ufficio centrale per la

sicurezza del Reich) comandato da Adolf Eichmann. Eichmann ed i suoi collaboratori in qualità di

esperti di "problemi ebraici" gestirono l'intera parte logistica dello sterminio suddividendo i

convogli sui diversi centri di sterminio in base alla capacità "ricettiva" dei centri stessi: il grande

complesso di Auschwitz ricoprì sempre un ruolo fondamentale nel processo di "soluzione finale".

Le azioni di sterminio, della durata di 4-6 settimane, si susseguirono per tutta la durata del conflitto

coinvolgendo successivamente diversi gruppi provenienti dalle nazioni sotto il controllo tedesco.

Dal 14 giugno 1940 al 1942 i treni sostavano sui binari nel pressi del lager principale di Auschwitz I

- i grandi impianti di sterminio di Birkenau non erano ancora stati costruiti. Anche in seguito,

soprattutto nel caso di convogli di rastrellati polacchi (non ebrei) da internare nel lager principale,

questa soluzione continuò ad essere utilizzata. Si ebbero anche casi di treni "scaricati" nella stazione

della cittadina di Auschwitz a causa dell'eccessivo numero di convogli in arrivo.

I treni di deportati, a partire dal 1942 fino al maggio 1944, arrivarono ad una piccola banchina

ferroviaria, universalmente nota come la rampa degli ebrei e situata a circa 800 metri all'esterno del

campo di Auschwitz II-Birkenau, nei pressi dello scalo merci della stazione di Auschwitz.. La

maggior parte dei convogli di deportati italiani ebbero come ultima fermata proprio la rampa degli

ebrei, compreso il treno che trasportava Primo Levi che ha vividamente descritto la scena del suo

arrivo notturno come «una vasta banchina illuminata dai riflettori» in Se questo è un uomo. Dopo la

guerra la rampa degli ebrei, luogo di arrivo (e selezione) di almeno 800.000 deportati da tutta

Europa non venne inclusa nell'area divenuta museo del campo e scomparve quasi completamente.

Solo nel 2005 è stata in parte recuperata ed inserita all'interno dei percorsi di visita al campo di

Auschwitz.

Nel maggio 1944, per semplificare le operazioni di sterminio dei numerosi convogli provenienti

dall'Ungheria, la linea ferroviaria venne prolungata all'interno del campo di Birkenau fino ad una

nuova banchina a tre binari chiamata Bahnrampe. La Bahnrampe venne utilizzata fino al novembre

1944 quando, per ordine del comandante delle SS Heinrich Himmler, le operazioni di sterminio

vennero sospese.

La selezione

Appena arrivati a destinazione i treni venivano rapidamente scaricati dal loro triste carico umano ed

avveniva la selezione, tra gli «abili al lavoro» e coloro da inviare direttamente alla morte.

L'area veniva circondata da uomini delle SS armati e da altri internati che provvedevano ad

accostare rampe in legno alle porte dei vagoni per semplificare e velocizzare la discesa dei nuovi

arrivati. Gli stessi internati - che avevano l'assoluto divieto, pena la morte, di parlare con i nuovi

arrivati per evitare il panico negli stessi - provvedevano a scaricare i treni in arrivo dei bagagli che

7

successivamente venivano portati presso il settore Kanada di Birkenau dove si effettuava la cernita

e l'imballaggio dei beni per il successivo invio in Germania.

Gli uomini venivano separati dalle donne e dai bambini formando due distinte file. A questo punto

personale medico delle SS decideva chi era «abile al lavoro». Mediamente solo il 25% dei deportati

aveva possibilità di sopravvivere. Il restante 75% (donne, bambini, anziani, madri con figli) era

inviato direttamente alle camere a gas. Le percentuali abili/gassati fluttuarono per tutto il corso del

conflitto, in base alle esigenze dell'industria bellica tedesca diretta da Albert Speer. Vi furono casi di

interi treni di deportati inviati direttamente alle camere a gas senza nessuna selezione a causa del

sovraffollamento del campo e del preventivato rapido arrivo di nuovi convogli, soprattutto durante

lo sterminio degli ebrei ungheresi nel 1944.

La selezione era operata esclusivamente da personale medico delle SS, uno o più dottori a turno

operavano «servizio alla rampa».

È importante notare come in questa fase le SS mantenessero un comportamento gentile ed

accondiscendente al fine di mascherare le loro intenzioni e velocizzare le operazioni di scarico e

Dettagli
Publisher
16 pagine
1041 download