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Le forze agenti sul muro sono il peso proprio, eventuali carichi verticali, la spinta della terra (orizzontale o
inclinata), e l’eventuale spinta idraulica orizzontale.
Per quanto riguarda il criterio di resistenza, il muro sotto l’azione della spinta deve restare in equilibrio, non
devo cioè ruotare o traslare e il terreno su cui è fondato non deve collassare né subire cedimenti tali da
comprometterne la funzionalità.
Progetto di un muro di sostegno a gravità
Il progetto si articola a partire dalle verifiche di stabilità, che sono verifica a ribaltamento, a scorrimento e
schiacciamento, in modo da garantire i coefficienti di sicurezza richiesti. Inoltre impone un’analisi attenta
delle caratteristiche del terreno che opera la spinta ( caratteristiche meccaniche ecc..) e un’accurata
esecuzione delle opere che garantiscono il rispetto delle condizioni ipotizzate nel calcolo.
2. Muri a mensola, sono dei muri con le pareti in cemento armato, che a differenza dei muri a gravità,
hanno un comportamento elastico. La parete è incastrata nella base di fondazione che ha il
comportamento strutturale di una mensola. Distinguiamo due tipologie di muri a mensola:
a) Tipologia che presenta un’ala di base più grande verso l’interno del terrapieno; essa sfrutta il peso
della terra in favore della stabilità, comportandosi quindi complessivamente come un muro di
sostegno a gravità ( h max 6-7m )
b) Tipologia che viceversa presenta un’ala di base più grande verso l’esterno del terrapieno; essa sfrutta
un aumento del braccio delle forze peso della parete del muro di sostegno, in modo da aumentare il
momento stabilizzante, mentre quello ribaltante si mantiene costante ( h max 3-3,50m )
Progetto di un muro di sostegno in cemento armato
Il progetto consiste nell’individuare le dimensioni della sagoma del muro in modo che sia verificato al
ribaltamento e scorrimento e verificato lo schiacciamento del terreno, ma consiste anche nel verificare le
tensioni interne del cemento armato e la quantità di acciaio necessaria affinché il muro non collassi sotto
l’azione del momento flettente indotto dalle forze esterne; consiste pertanto nel progettare il muro alla spinta
della terra e nel progetto del cemento armato. Per l’impostazione del calcolo del muro in c.a. si segue quanto
indicato per i muri a gravità, con le opportune modifiche dovute alla forma e al comportamento strutturale
del materiale. Si pone come incognita l’ala di base, interna o esterna a seconda della tipologia adottata; in
sommità il muro ha spessore minimo di 20 cm. Il piano di posa del muro deve essere al disotto della zona di
terreno soggetta a gelo.
PROGETTO DI UN MURO DI SOSTEGNO IN BASE ALLA TEORIA DI COULOMB
1. VALORE DELLA SPINTA ATTIVA DELLA TERRA
L’intervento di scavo determina una rottura dell’equilibrio interno del terreno, ritrovato quando, con
successive frane, il profilo del pendio raggiunge il limite dell’angolo di natural declivio (per i terreni
incoerenti tale angolo coincide con l’angolo di attrito interno φ ). Il movimento franoso avviene secondo
superfici di scorrimento che hanno una forma a cucchiaio, ma nella teoria di Coulomb queste avvengono
approssimante con dei piani.
Si chiama cuneo di spinta la parte di terreno che frana. Tale cuneo scivola lungo una superficie, detta piano
di rottura, inclinata rispetto all’orizzontale di un angolo α (angolo piano di rottura) > φ (angolo di attrito
interno).
La spinta attiva è la forza esercitata dal cuneo di spinta sul muro di sostegno.
Coulomb determina il valore della spinta attiva della terra nell’ipotesi dello spostamento del muro di
sostegno.
Caso a) terrapieno a superficie orizzontale e parete verticale, attrito terra-muro nullo
In questo caso la spinta S è orizzontale e quindi verrà calcolata in questo modo:
Generalmente si ipotizza che le pressioni della terra sul muro seguano una legge lineare in cui il valore della
pressione è proporzionale all’altezza di terra sovrastante. Il diagramma delle pressioni è quindi triangolare.
La retta d’azione della spinta S passa nel baricentro del diagramma delle pressioni.
il valore = è detto coefficiente di spinta attiva.
Caso b) terrapieno e parete inclinati, attrito terra-muro non nullo
Il calcolo della spinta rimane invariato anche nel caso in cui il terrapieno sia inclinato. Il valore in questo
caso sarà dato da:
Dove:
- β è l’angolo interno di inclinazione della parete del muro;
- è l’angolo di attrito terra-muro;
- è l’inclinazione del terrapieno;
- è l’angolo di attrito interno della terra.
2. SPINTA ATTIVA NEL CASO DI SOVRACCARICO SUL TERRAPIENO
Ci possono essere, però, dei carichi che agiscono alle spalle del muro di sostegno, e quindi agiscono
direttamente sul cuneo di spinta, oppure agiscono davanti al muro. In questo secondo caso la loro azione non
ha influenza sulla spinta che il terrapieno esercita sul muro, ma al contrario è favorevole alla stabilità del
muro. Nel caso in cui i carichi agiscono alle spalle del muro di sostegno si andrà a calcolare la pressione del
terreno a quota 0.00 ( ) e la pressione massima ( ), calcolata alla base del terrapieno; avremo così un
diagramma delle pressioni di tipo trapezoidale. La pressione a quota 0.00 è calcolata ipotizzando di
trasformare il sovraccarico in altezza h’ di terra equivalente. Nell’ipotesi di terrapieno orizzontale e nullo
l’attrito tra terra e muro, con l’avvertenza di considerare l’altezza h’, otteniamo:
La spinta S calcolata a partire dal diagramma delle pressioni, diviene:
3. POSIZIONE DELLA SPINTA S
La spinta della terra, come risultante del diagramma delle pressioni, ha retta d’azione passante per il
baricentro del diagramma delle pressioni. Pertanto rispetto alla base del diagramma delle pressioni l’altezza
h* della spinta S è:
nel caso di terrapieno senza sovraccarico:
nel caso di terrapieno con sovraccarico reso equivalente in altezza h’ di terra:
4. SPINTA DELLA TERRA IN PRESENZA DI ACQUA
Distinguiamo l’azione dell’acqua alle spalle del muro di sostegno a seconda che il terreno sia drenato o non
drenato e se l’acqua è di infiltrazione, cioè acque meteoriche che penetrano nel terreno alle spalle del muro di
sostegno, oppure di falda, cioè acque presenti nel terreno indipendentemente dalle precipitazioni meteoriche
locali.
Il terreno si dice drenato se per la sua natura, o per le opere che vi vengono fatte, l’acqua non vi permane;
viceversa si dice non drenato se l’acqua vi ristagna o si allontana, ma dopo un certo tempo di permanenza.
=1000 Kg/
=
= (
= +
VERIFICHE DI STABILITA’
Le verifiche di stabilità del muro sono:
1. La verifica a ribaltamento
La verifica a ribaltamento è la verifica alla rotazione rispetto al punto più a valle della parete o della parte
di parete che, per ragioni costruttive, si posso intendere come un elemento strutturale autonomo.
momento stabilizzante = P d
= momento ribaltante = S h*
= 1,5
2. Verifica a scorrimento
La verifica allo scorrimento è la verifica alla traslazione della parete rispetto al suo piano di posa.
= è l’angolo d’attrito tra terra muro e superficie di scorrimento
Gli angoli d’attrito tra la superficie di base della parete e la superficie d’appoggio possono essere assunti:
- Per attrito muro/terra dove è l’angolo d’attrito intermo della terra