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Percorso:

MAPPA CONCETTUALE 4

CAP. 1: IL MOBBING 5 - 9

1.1: TIPI DI MOBBING:

SUL LAVORO

IN FAMIGLIA

A SCUOLA

1.2: FASI DEL MOBBING

1.3: IDENTIKIT DEL MOBBIZZATO

1.4: PRATICA DEL MOBBING SUL POSTO DI LAVORO

CAP. 2: CONSEGUENZE PSICOLOGICHE DEL MOBBING 10 - 14

2.1: LA NEVROSI

2.2: LA DEPRESSIONE

2.3: DISTURBI DI ANSIA E STRESS

CAP. 3: LE MALATTIE MOBBIZZANTI 15 - 18

3.1: NEVROSI

3.2: LA DEPRESSIONE

3.3: ANSIA E STRESS

CAP. 4: LA TUTELA DEL LAVORATORE 19

CAP. 5: IL MOBBING E GIOVANNA NIGRIS 20 - 23

5.1: POESIA “IL MOBBING”

5.2: PARAFRASI

5.3: COMMENTO

5.4: GIOVANNA NIGRIS 24

BIBLIOGRAFIA 3

CONSEGUENZE

PSICOLOGICHE SUL

LAVORATORE:

LE NEVROSI,

LA DEPRESSIONE

CHE COS’E’ E COSA I DISTURBI D’ANSIA

PROVOCA PSICOLOGIA

INTRODUZIONE IL MOBBING:

LA MALATTIA

NON MALATTIA CULTURA

ITALIANO MEDICO-

SANITARIA

DIRITTO

GIOVANNA LA NEVROSI,

NIGRIS E IL DEPRESSIONE

LA TUTELA

MOBBING E DISTURBI

DEL D’ANSIA

LAVORATORE 4

CAP. 1: IL MOBBING:

Il mobbing è un insieme di comportamenti violenti (abusi psicologici,

angherie, vessazioni, emarginazione, umiliazioni, maldicenze, etc.) perpetrati

da parte di superiori e/o colleghi nei confronti di un lavoratore.

Il termine mobbing è stato coniato agli inizi degli anni settanta dall'etologo

Konrad Lorenz per descrivere un particolare comportamento di alcune specie

animali che circondano in gruppo un proprio simile e lo assalgono

rumorosamente per allontanarlo dal branco. 5

:

I tipi di mobbing

1.1:

MOBBING SUL LAVORO:

Questa pratica è spesso condotta con il fine di indurre la vittima ad

abbandonare da sé il lavoro, senza quindi ricorrere al licenziamento (che

potrebbe causare imbarazzo all'azienda) o per ritorsione a seguito di

comportamenti non condivisi (denuncia ai superiori o all'esterno di

irregolarità sul posto di lavoro), o per il rifiuto della vittima di sottostare

a proposte o richieste immorali (sessuali, di eseguire operazioni

contrarie a divieti deontologici o etici, etc.) o illegali.

MOBBING FAMILIARE:

Questa pratica è condotta all'interno delle dinamiche relazionali

coniugali e familiari ed è finalizzata alla delegittimazione di uno dei

coniugi e alla estromissione di questo dai processi decisionali

riguardanti la famiglia in genere e nello specifico i figli.

Il mobbing familiare più frequente è quello che coinvolge le famiglie

separate e viene messo in pratica da parte del genitore affidatario nei

confronti di quello non affidatario al fine di spezzare il legame

genitoriale nei confronti dei figli.

MOBBING A SCUOLA:

Il mobbing a scuola è forma di “vessazione di branco” che spesso si

confonde con il bullismo ovvero con una sorta di bullismo di gruppo

organizzato ai danni di un compagno di classe. Esiste anche in ambiente

scolastico una forma particolare di mobbing “dall’alto”, ossia praticato

da un insegnante a danno di uno o più allievi, attraverso: espressioni

sistematicamente denigratorie e/o provvedimenti disciplinari

persecutori, valutazioni o giudizi ingiustificatamente negativi, il

mobbing di studenti più o meno organizzati nei confronti di insegnanti

ritenuti deboli e non in grado di mantenere la disciplina in classe,

6

mobbing che tende a voler nascondere le proprie mancate responsabilità

nei confronti dello studio, della disciplina e del rispetto delle regole.

1.2: Le fasi del mobbing:

Si attua attraverso fasi ambientali e comportamentali ben codificate:

 Segnali premonitori: fase breve e sfumata nella quale si appalesano le

"anomalie" dinamico-relazionali tra la vittima e i colleghi o il

superiore.

 Mobbing e stigmatizzazione: si rende manifesto il comportamento

mobbizzante attraverso incalzanti e reiterati attacchi nei confronti della

vittima al fine di screditarne la reputazione, isolarla dal contesto

lavorativo, dequalificarla professionalmente e, attraverso continue

critiche e richiami, demotivarla psicologicamente.

 Ufficializzazione del caso: la vittima denuncia le vessazioni, ma viene

colpevolizzata dai suoi "persecutori" che la considerano responsabile, a

causa del suo modo di essere, della situazione che si è venuta a creare.

 Allontanamento: è la fase conclusiva dell'azione mobbizzante che

culmina con il completo isolamento della vittima che inizia a

manifestare depressione del tono dell'umore e somatizzazioni. Il

lavoratore è stremato e, non riuscendo a trovare una soluzione al

problema, sceglie la strada delle dimissioni volontarie quale estremo

tentativo di salvezza. 7

1.3: L’identikit del mobbizzato:

Il «mobbizzato» tipo lavora da 11-20 anni nella stessa azienda, presenta

sintomi di stress occupazionale e denuncia vessazioni che si

protraggono in media oltre i 6 mesi. Nel 49,8% dei casi il «mobber» è il

datore di lavoro e l'azione mobbizzante più diffusa è l'attacco alla vita

professionale (64%). Nello specifico, i dati presentati hanno mostrato

che è quella dell'impiegato la figura professionale più colpita dal

fenomeno con il 55,1%, seguita dalla figura del quadro, con il 22,8% e

dall'operaio con il 9,8%. Il fenomeno è più diffuso nel comparto scuola

(nel 28,2% dei casi), seguito dalla Pubblica amministrazione con il

16,4% e dal terziario con il 13%.

Il consiglio del sindacato al lavoratore mobbizzato è «di avere molta

pazienza, di non cedere allo scoramento dando le dimissioni e di

raccogliere quanta più documentazione possibile sulle vessazioni

subite». 8

1.4: La pratica del mobbing sul posto di lavoro:

La pratica del mobbing viene effettuata in diversi metodi di violenza

psicologica o addirittura fisica. Come la sottrazione ingiustificata di

incarichi o della postazione di lavoro, dequalificazione delle mansioni a

compiti banali (fare fotocopie, ricevere telefonate, compiti

insignificanti, dequalificanti o con scarsa autonomia decisionale) così da

rendere umiliante il prosieguo del lavoro. rimproveri e richiami, espressi

in privato ed in pubblico anche per banalità; dotare il lavoratore di

attrezzature di lavoro di scarsa qualità, arredi scomodi, ambienti male

illuminati; interrompere il flusso di informazioni necessario per

SVOLGERE l'attività. continue visite fiscali in caso malattia. Insomma,

un sistematico processo di "cancellazione" del lavoratore condotto con

la progressiva preclusione di mezzi e relazioni interpersonali

indispensabili allo svolgimento di una normale attività lavorativa. 9

CAP. 2: LE CONSEGUENZE PSICOLOGICHE PER IL

MOBBIZZATO:

Il mobbing non è una malattia ma può esserne la causa, per le vittime le

conseguenze maggiori si riscontrano a carico della salute fisica, mentale

e psicosomatica. Le conseguenze maggiori sono disturbi della socialità,

quindi, nevrosi, depressione, isolamento sociale e, suicidio in un

numero non trascurabile di casi.

Tra le vittime del mobbing sono comuni anche i disturbi da stress post-

traumatico, simili ai sintomi che si manifestano dopo esperienze

traumatiche di altra natura, quali disastri o aggressioni. altre

conseguenze possono essere l’isolamento sociale, l’insorgere di

problemi familiari o finanziari a causa dell’assenza o

dell’allontanamento dal lavoro.

2.1: Le nevrosi:

Per Nevrosi si intende indicare tutti quei disturbi psicologici provocati e

caratterizzati da una o più emozioni, le quali sono eccessive e dunque

dannose e disfunzionali, come ad esempio ansia, paura, e così via.

La Nevrosi, infatti, è solitamente caratterizzata dalla forte presenza di

ansia, insicurezza, timore, idee irrazionali e senso di inadeguatezza e di

insoddisfazione generale.

Essa dunque provoca una tensione interna, progressivamente sempre più

intensa e frequente, la quale, proprio per questa crescita negativa, si può

nel tempo tramutare in nevrosi fobica, ossessiva, psicosomatica

(isterica), ovvero in psicopatologie dannose e croniche.

Oggigiorno i disturbi considerati in precedenza come nevrotici sono

definiti e definibili reazioni acute allo stress e reazioni di adattamento

disfunzionale ad una certa situazione che provoca forte ansia. 10

La Nevrosi è allora costituita da una serie di sintomi caratterizzati tutti

quanti da uno stato di sofferenza psicologica dovuto a conflitti

personali, contestuali o interpersonali.

Differentemente dalla Psicosi, le Nevrosi solitamente non compromette

la capacità di scindere la realtà esterna da quella interna.

Inoltre la persona mantiene una migliore capacità di adattamento e di

contatto sociale ed ambientale, ed un certo livello di

autoconsapevolezza e di capacità critica.

2.2: La depressione:

La depressione è una deviazione del tono dell’umore in senso

malinconico per cui si ha un avvilimento, difficoltà di pensiero e di

concentrazione, rallentamento psicomotorio oppure agitazione, senza

però che si giunga a una vera e propria forma patologica.

la persona depressa è una persona incapace di reagire.

Nella depressione si ignora il problema, si esita a consultare il medico e

non si crede nelle terapie, si rinuncia a comunicare, l’espressività è

povera, non si prova a lottare, se lo stato è grave prova un desiderio di

morte, la sofferenza è costante e duratura.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la Depressione

è purtroppo una delle malattie più diffuse ed invalidanti al mondo e

spesso viene riconosciuta e/o curata dopo molto tempo, rendendo la sua

intensità ancora più grave. Altre volte ancora viene sottovalutata, in

particolare se colpisce in giovane età, e a riprova di questo vi sono le

sempre più numerose morti per suicidio tra gli adolescenti.

La Depressione è doppiamente più comune nel sesso femminile sia in

età adolescenziale che adulta rispetto al sesso maschile, mentre il tasso

di malattia sembra non essere in relazione con l'etnia, l'educazione, il

reddito o lo stato coniugale della persona. 11

La Depressione può avere un esordio lento o acuto ed essere scatenata

da un qualcosa di fortemente traumatico, ma anche sopraggiungere

senza fattori concomitanti (Depressione endogena) ed assumere forme

minori della durata di alcuni mesi o forme croniche con umore depresso

per anni.

Inoltre l'umore depresso può distinguere certe dinamiche psicofisiche

successive ad eventi, come ad esempio l'alternarsi delle stagioni

(Depressione stagionale) o l'arrivo di un bambino (Depressione post-

partum).

La Depressione può esordire ad ogni età, con un'età media di esordio

intorno ai 25 anni; inoltre essa spesso segue un grave e stressante evento

per l'individuo, come ad esempio la morte di una persona cara o un altro

evento fortemente traumatico (in questi casi di parla di "Depressione

reattiva"). 12

2.3:I disturbi d’ansia e stress:

Si parla di disturbi d’ansia quando questa diventa persistente e

stressante da impedire di comportarci in modo consueto, quindi, diventa

sproporzionata rispetto agli eventi che la causano o è addirittura

immotivata. L’ansia è un modo di sentirsi impreparati, disorganizzati e

non all’altezza delle situazioni.

In specifico i Disturbi d'Ansia porta a forte e permanente disagio

psicologico con reazioni di fuga, intensa paura, incapacità di fare cose

semplici, così come a sintomi psicofisici destabilizzanti come spasmi,

nausea, pallore, sudorazione, tachicardia, sensazione di soffocamento,

vertigini, mal di testa, dolori, iper - attivazione, tensione e rigidità

muscolare, blocco motorio.

Ulteriori complicazioni di un Disturbo d'Ansia può essere il fatto che

esso possa portare altre problematiche psicologiche e fisiche come

patologie organiche, abuso e/o dipendenza da alcol o da altre sostanze

psicoattive (utilizzate per cercare di trovare sollievo dai numerosi

sintomi d'ansia), Disturbi dell'umore, problemi sessuali, problemi

psicosomatici e/o sonno problematico.

Infine tali disturbi psicologici, se non affrontati, possono con il passare

del tempo cronicizzare, con il pericolo di intensificarne i disagi e le

disfunzionalità arrecate nelle varie aree vitali della persona e di renderne

la possibile risoluzione sempre più difficile.

Lo Stress è rappresentato da una forte risposta psicofisica innanzi a

specifiche richieste, sia psicologiche che fisiche, valutate e sperimentate

dalla persona come eccessive.

Tale risposta segue una dinamica adattiva dell'essere umano, una sorta

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