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“Passato e futuro tra storia e
manipolazione politica”
“Il condizionamento del pensiero”
Istituto Eugenio Montale
Anno scolastico 2009-2010
Siciliano Lisa
5bl
1.Introduzione:
Nella società moderna è rilevante dare un peso alle parole. Attraverso le parole noi
possiamo esprimere i nostri pensieri e senza la capacità di esprimerli si perde la
capacità di accedere ad essi.
Già nel passato come nel presente, hanno cercato di mascherare le cose o
semplicemente hanno imposto delle norme alle quali ti dovevi attenere per non essere
punito.
Secondo me non è giusto che la popolazione sia assoggettata ad un unico organo che
controlla tutto; ogni persona deve essere in grado di poter dire e fare ciò che credono
sia giusto per loro, senza contrastare l’opinione altrui ma accettandola.
Con l’evoluzione tecnologica i mezzi di comunicazione hanno trovato modo di
trasmettere varie informazioni interpretandole a loro modo e talvolta omettendo fatti
importanti o talvolta “manipolandole” per attirare l’attenzione della gente.
Per manipolazione ,in senso psicologico, s'intende il comportamento, contrario a una
certa etica, che tende a indurre una persona a fare qualche cosa indipendentemente
dalla sua volontà, quindi simile al plagio. La parola si usa in senso spregiativo: chi
manipola lo fa generalmente onde strumentalizzare qualcuno ai propri fini. Va quindi
ricordato che forme sottili di manipolazione sono onnipresenti e vanno dall'educazione
alla pubblicità, con propositi talora filantropici o edificanti.
Questo fatto in passato ha scaturito vari contrasti portando al potere persone che
hanno cercato di impartire delle norme ben precise, però con il tempo questo loro
obbiettivo è fallito causando tantissime vittime innocenti e talvolta ci hanno fatto
rimettere l’intera nazione. Una delle cose negative che porta è che l’individuo viene
“schiacciato” dalla collettività perché non conta più il suo parere ma è più importante
il motivo giusto o sbagliato che trascina la “massa”.
Esistono tante forme di manipolazione nella società attuale:si possono distinguere in
varie categorie a seconda dell’ambito in cui essa viene collocata e assume diversi
significati. Ad esempio può collocarsi in contesto scientifico dove può avvenire un
alterazione di stato o di forma di un oggetto preso in esame.
2. Regime staliniano (ideologia):
Nella storia passata abbiamo un esempio ne è il regime staliniano. Quando Stalin
vinse la lotta per la successione di Lenin nel giro di breve tempo eliminò ogni forma di
opposizione che ostacolasse la sua politica. Il primo dicembre del 1934 fu ucciso il
segretario del partito di Leningrado (Kirov), qui si scatenò un ‘ondata repressiva di
violenza inaudita. Ormai opporsi a lui equivaleva esporsi al rischio di un’ eliminazione
sia politica che fisica.
Nel biennio che va dal 1936 al 1938 si instaurò una vera e propria “fase del terrore”,
che si concluse con la morte del “dittatore” ,nel 1953, dove venne reclusa ogni forma
di dissenso e di dibattito anche all’interno del partito. Questa fase si sviluppò su due
piani: il primo fu quella pubblica. Ci furono processi politici con l’accusa di
“deviazionismo” e di “cospirazione” colpirono dirigenti “storici” della rivoluzione.
L’intero gruppo bolscevico fu eliminato e anche lo stato maggiore dell’Armata Rossa fu
decimato. Questa repressione che era solo per fini propagandistici si affiancò ad
alcune operazioni terroristiche. Questo “terrore” colpi numerose persone secondo
diversi criteri: geografico-etnici (popolazioni frontaliere non russe) , politici ( ex
socialisti ex menscevichi….) sociali ( ex kulaki, ex nobili , ex preti). Molti dirigenti
politici, quadri intermedi, funzionari , ufficiali dell’esercito, semplici cittadini vennero
giustiziati , indotti al suicidio o vennero deportati nei campi di detenzione e di lavoro
che costituivano il sistema concentrazionario sovietico, i Gulag. Si diffuse in tutto il
paese un clima di sospetto e paura. I gulag erano considerati mezzi necessari per
impedire sul nascere ogni possibile opposizione sociale e politica a questo progetto.
Al terrore si affiancava anche la propaganda ideologica, infatti questo intreccio fra
repressione e mobilitazione del consenso conferisce allo stalinismo il tipico carattere di
una dittatura del XX secolo.
L’arte , la cultura , la scienza persero ogni possibilità di autonoma espressione.
Nel medesimo periodo si scatenò anche una massiccia persecuzione religiosa , dove si
doveva sradicare l’influenza delle chiese nella società civile, tanto da ridurre i culti
religiosi tradizionali alla clandestinità.
Lo sforzo dell’industrializzazione si accompagnò a un ‘opera di propaganda che
demonizzava i “nemici” della rivoluzione.
Qualsiasi resistenza alla disciplina di fabbrica era punita alla stregua di un crimine
come “sabotaggio”. Invece c’era una propaganda che esaltava il modello positivo dell’
“eroe del lavoro” ; infatti da qui nasce il termine “stacanovismo” che indica una
politica finalizzata ad aumentare il rendimento dei lavoratori attraverso campagne di
emulazione (cercare di uguagliare o di superare qualcuno in nobile gara) , premi e
riconoscimenti.
Al centro di questo sistema c’era la figura di Stalin, un capo che era temuto e
rispettato ma anche odiato e venerato al tempo stesso.
Nella società giocò inoltre un ruolo rilevante il vero e proprio “culto” che circondò la
sua figura e che assunse caratteri quasi “religiosi”, soprattutto nei ceti più umili. Stalin
divenne l’immagine stessa del potere pubblico, capace di garantire stabilità dopo
decenni di turbolenze e di conflitti: la responsabilità di eccessi , violenze , fallimenti
vennero scaricate sui funzionari e dirigenti.
Un’intensa opera di manipolazione storica faceva di Stalin l’erede non solo di Lenin ,
ma della tradizione autocratica russa dei grandi zar.
3.Introduzione generale di filosofia e
inglese:
Agli inizi del 1900 in Europa alcuni autori hanno espresso i loro sentimenti di angoscia
verso l’utopia. Per questo motivo noi possiamo dire che le loro opere possono essere
definite “distopiche”. In esse vengono messe in risalto gli orrori a cui la tecnologia ci
può condurre. L’utopia viene trasformata in un incubo terrificante ed è a causa dei
regimi totalitari.
Ci viene presentato un futuro pieno di pericoli dove non esiste più alcuna speranza.
Fra gli autori “disopici” possiamo vedere Huxley e Orwell.
Vediamo come questi due autori fanno una protesta contro la massificazione e si fanno
anche portavoce delle preoccupazioni circa l’uso degli strumenti di persuasione di
massa e lo strapotere della moderna tecnologia.
3. George Orwell (Inglese):
1.
3. “Satira”:
1.2.
Con Orwell vediamo una favola in chiave parodistica della riuscita iniziale, del graduale
tradimento e del definitivo fallimento della rivoluzione sovietica.
Orwell decided to write this book, as an indignant reaction to what was happening in
Russia where Stalin’s Purge Trials led to the death of three million people and sent
many others to forced labour camps.
Moreover in 1939 Stalin signed a non-aggression pact with Hitler, so that Germans
could take over Poland and Czechoslovakia.
He expressed his disillusionment with Stalinism and totalitarianism in the form of an
animal fable, an anti-utopia.
The short book tells the story of a farm, where a group of oppressed animals inspired
by teachings of an old Boar, overcome their cruel master , and set up a revolutionary
government.
The pigs led by Napoleon supervise the enterprise. At first all animals follow the sever
commandments based on equality; but gradually the pigs altered them until at the
end only one remains: “ all animals are equal but some animals are more equal than
others”
The pigs become more and more dictatorial and arrogate to themselves the privileges
previously exercised by humans.
The parallels between the plot and the history of USSR between 1917 and 1943 are
clear each animal symbolises a precise figure.
Orwell didn’t want to write a satire on the Soviet Union, but on dictatorship in general,
as shown by the name. Napoleon is given to the ruling pig. The characteristics of
animals is remarkable, because each animal is a symbol, but also possesses the traits
of its species.
The point of view is that of the animals and Orwell has the capability to show
everything as if from the inside of their mind and thoughts.
Old mayor stands for a mixture of Marx and Lenin, farmer Jones, a drunk farmer who
neglects his farm and animals, stands for Czar Nicolas II. Snowball represents Trotsky,
brave but also susceptible to greed.
Napoleon is Stalin, who uses terror and force to assert to maintain his power over the
animals. Boxer , whose name comes from the boxer rebellion in Chile, stands for the
loyal, hard-working man, who follows animalisms faithfully without understanding it
completely. The dogs are a metaphor for the terror state, created by Stalin.
3. “la manipolazione della storia”:
1.3.
Di questo autore troviamo anche un altro romanzo ,“1984”, dove affronta un motivo
che nel dopoguerra gravava come un incubo sulla civiltà occidentale, ossia il
fenomeno del “totalitarismo”. Esso è un fenomeno esclusivamente novecentesco ; non
si limita all’asservimento esteriore degli individui ma mira a dominarli anche
interiormente trasformandoli in automi, incapaci di scelte libere e consapevoli ,
esercita un controllo totale su qualunque aspetto della vita sociale , sia in pubblico che
in privato, e manipola le coscienze, costringendo gli individui a pensare tutti allo
stesso modo, secondo le direttive del potere. Il protagonista di questo libro, Winston
Smith, è un impiegato del “Ministero della verità” ed ha il compito di modificare vecchi
numeri del “Times” affinché corrispondano alla versione della storia voluta dal partito.
An other novel of Orwell is Nineteen Eight-four.
The novel describes a future England, Airstrip One, no longer the head of an Empire,
but an outpost of Oceania, a vast totalitarian system including North America, South
Africa and Australia. The country is ruled by the Party, which is led by a figure called
Big Brother.
It divided into three parts:
-In part one the main characters are introduced, Winston Smith , the context of a
regimented, oppressive world.
-In part two his love for Julia is described their relationship brings both of them
temporary happiness.
-In part three deals with Winston’s imprisonment and torture by the Thought Police ,
and the final loss of his intellectual integrity.
The novel is one of sense of loss , a feeling that beauty and truth and all the finer
emotions and values belong to the past. Winston Smith is the protagonist. He is the
last man to believe in humane values in a totalitarian age.
Smith is the commonest English surname and it suggests his symbolic value. Winston
evokes Churchill’s patriotic appeals for “blood, sweat and tears” during the second
world war.
He is middle-aged and physically weak; he experiences alienation from society and
feels a desire for spiritual and moral integrity. He works at the Ministry of Truth, where
he alters the records of the past to fit current Party Policy.
In private Winston writes on the creamy paper of an old diary in an attempt to
maintain sanity in a disorientating world. In the first two parts of the novel it’s likely
that Winston and the narrator are one , and that he expresses Orwell’s views.
1984 set in a grotesque, squalid and menacing London. He presents a frightening
picture of the future as being under the constant control of Big Brother. There is no
privacy.
-Everything is controlled by monitors called “telescreen”, which watch every step
people take.
-Love is forbidden but there is the two minutes hate
-The country is an perpetual state of war
-The party has absolute control of the press, communication and propaganda.
Language , history and through are controlled in the interests of state thought the