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Sintesi
Introduzione Tesina sulla Letteratura


Questa tesina di maturità descrive la letteratura. Argomenti tesina maturità: in Italiano il confronto tra Pirandello e Svevo, in Latino il Satyricon di Petronio, in Inglese Joyce-Dublino vista come metafora della città contemporanea, in Francese l'esistenzialismo e Sartre: La Nausèe, in Spagnolo La casa de Asteriòn di Borges.

Collegamenti

Tesina sulla Letteratura


Italiano: Confronto tra Pirandello e Svevo.
Latino: Il Satyricon di Petronio.
Inglese: Joyce-Dublino vista come metafora della città contemporanea.
Francese: Esistenzialismo e Sartre-La Nausèe.
Spagnolo: La casa de Asteriòn di Borges.
Estratto del documento

LA LETTERATURA: UN LABIRINTO TRA PASSATO E

PRESENTE.

Italo Svevo e Luigi Pirandello;

 Joyce: Dublino vista come metafora della realtà

 contemporanea;

Esistenzialismo francese e Sartre: “La Nausée”;

 Borges con “La casa de Asterión”;

 Petronio con il suo “Satyricon”.

Italiano: La complessità del reale e l’arroccamento dell’interiorità tipica del

personaggio novecentesco comportano tecniche di rappresentazione che

insistono sulle rifrazioni e sugli echi che essi hanno nell’interiorità del soggetto.

La scrittura diviene un labirinto, dove l'unica fuoriuscita è l'inettitudine o la follia.

LA COSCIENZA Dl ZENO è la storia di un inetto raccontata dal suo psicanalista:

Zeno Cosini è un fallito che ha raggiunto il fondo del labirinto, ma è proprio

tramite la propria inettitudine che sa risalire alla luce che non è nient'altro che

l'autoconsapevolezza della propria malattia mentale.

Anche nel romanzo esistenzialista si rappresenta come carattere fondamentale

della vita umana, l'essere gettati nel mondo ignari della propria provenienza e del

proprio destino. Il labirinto definitivo è il nulla e nessuno è il filo d'Arianna.

Assistendo alla caducità del tempo ed alla inevitabilità della morte, l’uomo

conosce il mondo, di cui è parte senza comprendere la ragione ultima delle

sofferenze che affliggono le creature. Di qui nasce un universale sentimento di

assurdo che si tenta di soffocare con il ricorso ad esperienze metafisiche.

Anche Pirandello, vicino ideologicamente all'esistenzialismo, s'interroga sul senso

della vita, Vitangelo Moscarda in UNO NESSUNO E CENTOMILA, dopo la riflessione

della moglie sul suo naso, inizio ad interrogarsi sul senso della vita.

Una drammatica tensione si consuma tra la vita e l'essere che vuole se stesso e

vuol darsi una forma, la vita è movimento verso la morte; in ogni forma vitale c'è

un senso di finitezza. Pirandello pensava che, perché l'essere vivesse,

bisognerebbe che uccidesse di continuo ogni forma (Mattia Pascal diviene Meis),

ma senza forma l'essere non vive (Adriano Meis è un fu Mania Pascal). Le idee, i

codici sono solo maschere e tentativi di cristallizzazione del flusso vitale interno.

Il labirinto è dunque dentro l'uomo contemporaneo: ciascuno di noi è divenire,

perché la vita è casualità. Ciascuno di noi è uno, nessuno e centomila: siamo

tanti quanti coloro che ci osservano.

Francese : Aussi dans le roman existentialiste les personnes sont jetés dans

le monde ignorent leur origine et le destin et c’est représenté comme la nature

fondamentale de la vie humaine Le labyrinthe définitif est rien et que personne

n'est le fil d'Ariane. L'homme connaît le monde, auquel il appartient sans qui il

comprendre la raison ultime des souffrances qui affligent les créatures

humaine. Par conséquent, on né un sentiment universel de l'absurdité que

vous essayez d'étouffer avec l'aide d'expériences métaphysiques.

Même dans LA nausées écrit par J. P. Sartre nous trouvons l'angoisse pour

l'existence, ce qui crée un profond sentiment d'échec.

Voici l'essentiel qui détermine l'existence, il y a un renversement du cogito

ergo sum de Descartes: en effet il y a sum ergo cogito. Avec Sarte le «je» de

l'existence remplacer la conscience de l'essence. La nausée est un roman

phénoménologique de la dissolution du sujet. La nausée est tout d'abord un

symptôme et un sentiment de régurgitation obsessionnel pour le corps humain,

par le mouvement incessant de la pensée des choses qui prennent une

contradiction déformé lorsque annulé la fonction des objets, ils existent juste

pour indistinct. La réalité, c'est gratuit. Pour Sartre, il est nécessaire de prendre

sur lui le poids de cette vie accidentelle et précaires, marquées par hasard.

Antoine Roquentin peut écrire un roman, non parce que la beauté le peut

consoler, mais parce que c'est la seule chose qu'il peut faire. « Il faut choisir

vivre ou raconter »

Inglese: James Joyce was linked to Dublin by a contrasting sentiment of

love and hate. All of his works, and more specifically Dubliners and Ulysses, we

studied this year, revolve around the “city of paralysis”. Dublin was his true

homeland that he left at the age of 22 and despite the years of self-imposed

exile abroad, he was never able to reject it completely.

All the fifteen short stories in Dubliners depict a city populated by frustrated,

morally paralyzed citizens compelled to live in a sort of labyrinth, because all

the characters presented try to find a way to escape from it, but they are not

able to do it, since they lack the will. People live in a sort of physics and moral

paralysis caused by religion, politics and culture influencing their conditions,

because they are weak and slave of their life, they are DEAD IN LIFE.

Moreover in Joyce’s masterpiece, Ulysses, Joyce presents this city even in a

worse way, giving it a special role: it’s the principal cause of the alienation of

the main character: Leopold Bloom. One of the characters of this work, already

”A Portrait of an Artist as a Young Man”,

present in is Stephen Dedalus,

connected to an ancient myth; he was the first to be able to escape from the

labyrinth thanks to the Arianna’s thread. So both the city and the character of

Stephen Dedalus in Joyce are linked to the theme of the labyrinth to underline

the sense of confusion, the aimless wandering of the characters in the twisting

streets of Dublin, which lead nowhere or into a dead end.

Spagnolo : El laberinto, que en el antiguo mito era el obstáculo entre el

héroe y la prueba sagrada, ahora él mismo es la identidad, inefable e

incomprensible de Asterión. El Minotauro está atrapado en un laberinto cuya

pasillos tortuosos son la imagen de las circunvoluciones de nuestro cerebro.

Para descubrir nuestro ser interior universal tenemos que luchar con la valentía

de Teseo contra el monstruo que vaga por el laberinto de la mente. El hombre,

por lo tanto, debe ser Teseo, el héroe detective y ganador del laberinto a través

de aquel hilo de Arianna que es el logos universal. Y sin embargo, el hombre es

también el Minotauro, el monstruo, en el que el ego es único e irrepetible, que

lleva en sí el misterio a pesar de que no sabe nada y no recuerda nada. Como

Teseo y el Minotauro, mythos y logos, cuya casa es el laberinto, son hermanos

gemelos inseparables. La realidad es un caos que no se puede reducir a

ninguna ley del hombre, pero el hombre no puede eludir la tarea de encontrar

una manera. El infinito es el lugar donde el caos y el cosmos se funden: es el

laberinto, un lugar contradictorio en sí mismo, ya que protege y encierra. El

laberinto de Borges tiene muchas formas: la Biblioteca de Babel, el desierto

que los lleva por mal camino y luego mata, pesadillas donde te pierdes,

espejos que se duplican y se multiplican, las calles de Buenos Aires.... En el

centro del laberinto, hay un misterio o un monstruo desconocido: el Minotauro,

que ignora su ferocidad. Lo viejo y lo nuevo cohexisten en Borges, convertidos

en forma y contenido en su propio trabajo,en su propio arten en un arte único,

ya que es capaz de llegar hasta el misterio de los pensamientos, de los

sentimientos más íntimos y conducirlos a la luz, para sumergirse en el abismo

de lo que es imprudente, irresponsable, para perderse en el "laberinto" de la

irrealidad y conocer la verdad real. Una "obsesión brillante", un "sonido de la

locura", es lo que Borges envía a través de sus narraciones. En estos temas

como el "sueño", el "laberinto", la "biblioteca", el "ajedrez" y los "espejos" se

repiten constantemente porque parecen más adecuados para representar la

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