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Questa tesina di maturità prende in esame il tema dell'integrazione in Italia. La tesina permette i seguenti collegamenti: in Diritto il ricongiungimento familiare, in Inglese Islamic rules regarding food, in Italiano Giuseppe Ungaretti, "Il lampo della bocca", in Igiene lo spettro dell'anziano: Parkinson e Alzhaimer, in Sociologia l'integrazione sociale e culturale.
Psicologia - I cambiamenti fisici e sociali nell'anziano.
Diritto - Il ricongiungimento familiare.
Inglese - Islamic rules regarding food.
Italiano - Giuseppe Ungaretti, "Il lampo della bocca".
Igiene - Lo spettro dell'anziano: Parkinson e Alzhaimer.
Sociologia - L'integrazione sociale e culturale.
Psicologia - I cambiamenti fisici e sociali nell'anziano.
PSICOLOGIA CAMBIAMENTI FISICI E SOCIALI NELL’ANZIANO
L’età anziana va dai 65 anni in poi, può essere suddivisa al suo interno in fasi diversi,
possiamo avere una prima classificazione tra : Anziani Giovani e Anziani Vecchi.
Gli anziani giovani dai 40 -65 fino ai 70 anni, quelli vecchi dai 75 in poi.
Altri studi si suddividono invece, l’età anziana in tre fasi:_ Giovani anziani 65-
74;_Anziani Anziani 75-84;_Ultra anziani 85 in poi.
Il processo di invecchiamento è estremamente individuale per cui in questa fase di
età c’è una grande variabilità individuale.
Cambiamenti fisici
Si registrano cambiamenti nel sistema nervoso centrale creato da una perdita di
densità dendritica che produce una riduzione del peso complessivo del cervello e un
rallentamento della velocità di trasmissione dell’informazione tra neuroni.
Questi cambiamenti si traducono in un rallentamento nei tempi di reazione nelle
attività quotidiane. Gli effetti di perdita di densità dendritica sul comportamento
all’inizio sono minimi e si manifestano in età avanzata quando si sarà accumulata una
tale perdita per svolgere l’attività quotidiane diventeranno poi difficile.
IL SONNO: Gli anziani tendono a svegliarsi di notte, si svegliano presto di mattina e
vanno a letto presto, durante il pomeriggio possono fare più riposini per recuperare il
sonno perso di notte.
L’UDITO: In genere gli uomini hanno più probabilità di problemi all’udito rispetto alle
donne, si registra in queste fasi la perdita di capacità uditiva che si chiama
presbiacusia che determina una perdita della capacità di udire i suoni ad alta
frequenza e una maggiore difficoltà nell’identificare le parole. Inoltre può
presentarsi un ronzio auricolare, cioè un fischio persistente nelle orecchie.
Una grave perdita dell’udito è correlato a un aumento di problemi sociali e psicologici.
L’anziano può pero utilizzare delle protesi acustiche.
GUSTO: La soglia del gusto cioè la quantità di un sapore che deve essere presente
perché possa essere percepito , aumenta con l’età per il sapore salato e amaro, ciò
significa che in età anziana diminuisce la capacità di distinguere il sapore salato e
questo può causare l’aggiunta di troppo sale ai cibi, con il rischio dell’aumento della
pressione sanguigna.
OLFATTO: Ciò nel gusto vale anche nell’olfatto, cioè gli odori diventano meno intensi,
e dato che l’olfatto esalta il piacere del cibo, gli anziani possono essere meno motivati
a prendere dei cibi gustosi.
ATTIVITA' SESSUALE: Dai 70 ai 75 anni in poi diminuisce lentamente l'attività
sessuale, anche il desiderio sessuale può diminuire per gli effetti collaterali dei
farmaci e per gli effetti degli stereotipi sociali che ritengono la vecchiaia un periodo
asessuato.
CAMBIAMENTI COGNITIVI: Si registra un peggioramento nella memoria a lungo
termine, in generale l'anziano ha comunque più difficoltà a ricordare i fatti recenti
con l'età anziana, aumentano anche le difficoltà nel problem solving, è stato visto che
con n adeguato addestramento ed esercizio gli anziani possono migliorare il loro
rendimento in diversi compiti, ma i miglioramenti dovuti all'addestramento non
porteranno mai il rendimento degli anziani fino a raggiungere quello dei giovani adulti.
Si presenta una diminuzione nell'intelligenza fluida, cioè legata alla velocità di
esecuzione, all'attenzione e al problem solving, mentre si mantiene l'intelligenza
cristallizzata e dipende dall'istruzione e dall'apprendimento.
CARATTERISTICHE DELLO STILE DI VITA: Per quanto riguarda la salute, coloro
che a 65 anni soffrono di una o più malattie croniche, hanno un declino più rapido
rispetto a quello che non ne ha. Per la salute invece ha un rischio di morte più elevato
chi fuma e chi non pratica un'adeguata attività fisica e chi non segue una buona
alimentazione; l'attività fisica aiuta a mantenere alti i livelli del rendimento fisico e
cognitivo, quando una persona è giovane può cavarsela anche se è sedentario il suo
corpo funzionerà in modo efficiente anche se è trascurato, ma poi con il passare degli
anni, un buon funzionamento permane solo se si mantiene una certa attività fisica.
I motivi per cui l'anziano non fa esercizio fisico possono essere causa di una cattiva
salute, la mancanza di tempo, l'imbarazzo a mostrare il proprio corpo, la mancanza di
mezzi di trasporto e lo stereotipo.
Anche l'esercizio mentale è importante per la memoria e il ragionamento.
Infine la percezione dell'adeguatezza del proprio sostegno sociale influisce sulle
capacità fisiche e cognitive per esempio l'isolamento sociale nell'anziano può
comportare un declino delle capacità cognitive e un maggior rischio di malattia e di
morte.
CAMBIAMENTI NELLO SVILUPPO SOCIALE DELLA PERSONALITA’
Con l’avanzare dell’età i ruoli subiscono diverse forme: - il ruolo del lavoratore
scompare con il pensionamento; -il ruolo del genitore diventa meno complicato e meno
esigente, perché i figli essendo cresciuti sono autonomi, e il ruolo dei figli è
abbandonato con il ruolo di morte dei genitori.
Nel rapporto con il coniuge la soddisfazione coniugale in questa fase di età è più alta
rispetto a quella precedente, i rapporti sono meno passionali e confidenziali, ma sono
più leali, famigliari, e c’è un maggiore investimento nel rapporto di coppia, più
interesse e preoccupazione per l’altro.
I coniugi si considerano l’uno miglior amico dell’altro, concordano sugli obiettivi di vita,
possono essere in grado di mantenere in vita allegria e ironia nel rapporto.
Le ricerche mostrano che l’anziano sposato rispetto a quello non sposato, esprime
maggiori soddisfazioni nella vita, gode di una salute migliore e mostra livelli più bassi
di istituzionalizzazione. Nel tempo aumenta la cura dell’assistenza che i coniugi si
presentano.
In età anziana il numero di amicizie diminuisce sia per la perdita di contatti che per
morte. I rapporti d’amicizia per l’anziano sono importanti per il senso di solitudine
percepito dagli anziani. Questo rapporto si basa sulla reciprocità, forniscono
compagnia e occasioni per stare in armonia, momenti di partecipazione e condivisioni di
varie attività.
Gli uomini in genere hanno amicizie meno intime e confidenziali rispetto a quelle delle
donne, in particolari gli uomini vedovi sono più a rischio di problemi di salute e di disagi
emotivi rispetto alle donne vedove, perché il loro sistema di sostegno sociale non sono
sufficienti per proteggerli da questo stress dato che è venuto a mancare la loro
principale fonte di sostegno emotivo e sociale.
Si registra una continuità nei rapporti rispetto alle fasi precedenti, nel senso che le
donne anche in età anziana hanno reti di relazioni più ampie e più intime rispetto agli
uomini e hanno il ruolo di custodi dei legami famigliari; gli uomini invece hanno la moglie
come principale confidente. In genere coloro che hanno molti amici e delle reti di
relazioni estese in età adulta continuano ad averle anche in età anziana. Oltre alla
continuità un altro elemento importante è rappresentato dall’assottigliamento delle
reti sociali in età anziana che comporta un adattamento alla nuova situazione, ma
comunque in età anziana si mantengono le interazioni sociali.
Per quanto riguarda il pensionamento ci sono diversi fattori che contribuiscono alla
decisione di andare in pensione, sono presenti delle regole obbligatorie di
pensionamento. Uno stato di salute pessimo anticipa il pensionamento, ogni persona ha
anche delle proprie aspettative su quale sia il proprio momento giusto per andare in
pensione, chi deve mantenere figli o famiglia in genere va in pensione più tardi, oppure
chi fa un lavoro interessante, stimolante può ritardare il pensionamento.
CARATTERISTICHE DI PERSONALITA': Secondo Erikson il compito che deve
affrontare l'anziano è l'acquisizione dell'integralità dell'Io, cioè l'anziano fa un
bilancio della propria vita, viene a patti con ciò che è e ciò che è stato, con le scelte
fatte e con le esperienze vissute.
Accetta la morte avendo meno paura e accetta se stesso, ma nel momento in cui
l'anziano non accetta questo stato dell'Io va incontro allo stato di disperazione.
Il ricordo in vecchiaia può essere un aspetto importante e ricordare il proprio passato
può contribuire d avere una buona opinione di sé stessi.
Sociologia L'INTEGRAZIONE SOCIALE E CULTURALE
Col termine integrazione si intende l'inclusione delle diverse identità in un unico
contesto all'interno del quale non sia presente alcuna discriminazione e nel quale venga
praticata la comunicazione interculturale che, come ho cercato di chiarire, dovrebbe
fondarsi sull'acquisizione da parte dei soggetti delle quattro categorie di tolleranza,
ascolto attivo, empatia e cura.
L'integrazione è il processo attraverso il quale il sistema acquista e conserva un'unità
strutturale e funzionale, pur mantenendo la differenziazione degli elementi.
L'integrazione è anche il prodotto di tale processo, in termini di mantenimento
dell'equilibrio interno del sistema, della cooperazione sociale, del coordinamento e le
istituzioni. consenso libero
In genere, l'integrazione si fonda sul delle persone comporta
l'accettazione di una piattaforma di valori mediante libero consenso. Il problema,
nelle relazioni tra culture diverse, sta proprio nel chiarire chi definisce tale
piattaforma. Se essa è già definita a priori da una società, l'integrazione non è certo
capace di rispettare l'alterità, poiché questa non partecipa in alcun modo alla
definizione della piattaforma dei valori. Per questo motivo, il lavoro preliminare per
promuovere l'integrazione culturale non dovrebbe concentrarsi sull'analisi dei
contenuti, bensì sui processi della comunicazione e sulla costruzione di identità
interculturali.
In relazione alle ipotesi di integrazione nella società globale, si ipotizzano tre possibili
scenari:
Nel primo scenario, i membri della società sono disposti condividere con gli altri la
propria tradizione culturale. Sono pronti a condividere i propri miti, compreso quello
originario costituivo dell'identità culturale. Ciò significa che sono disposti ad avere in
comune con lo straniero non solo tratti generici ma anche qualità specifiche. Lo
straniero diventa cittadino con i medesimi diritti e doveri. Questa comunità si sente
forte e non teme di perdere la propria identità. Vede nello straniero un modo per
potere arricchire ed accrescere i propri
saperi.
Nel secondo scenario, i membri della comunità non sono disposti a condividere la
propria tradizione culturale e tantomeno il loro mito originario costitutivo. Il loro è un
possesso geloso e pieno di timori; si ha paura che la tradizione, la cultura ed i codici
culturali che ogni straniero porta con sé possano alterare la purezza del proprio
patrimonio culturale. In questo caso lo straniero viene tenuto in disparte ed anche
quando entra a far parte della società viene inteso sempre come un membro inferiore
a cui non sarà mai concesso lo statuto di cittadino parificato.
Nel terzo scenario, i membri della comunità non sono gelosi del proprio patrimonio
culturale ma allo stesso tempo non sono propensi a compiere azioni istituzionali per
accogliere lo straniero. Non sono previste azioni propositive per l'inclusione nè
tantomeno per l'esclusione sociale. Questa condizione è tipica della società complessa
nella quale la pluralità di appartenenza e di codici culturali, non predispone i membri
delle comunità ad intervenire attivamente nei confronti dello straniero.
In quest'ultimo scenario ogni membro della società gode di libertà ed autonomia
nonché di un contesto che gli offre le garanzie minime per la convivenza.
L'integrazione diventa un problema privato, personale, soggettivo; spetta allora allo
straniero ed ai membri della società con i quali tende ad avere rapporti, il compito di
trovare modalità comunicative e comportamentali che possano preludere alla
convivenza pacifica e alla valorizzazione delle differenze.
Oggi, più che alla politica, il problema dell'integrazione delle culture è demandato ai