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La tesina di maturità descrive il tema dell'immortalità, a cui l'uomo aspira per cercare di avere l'eterna giovinezza.
La tesina descrive l'immortalità attraverso dei collegamenti disciplinari: in Italiano viene descritta la figura di Dorian Gray, ripresa dal romanzo di Wilde, Il ritratto di Dorian Gray, in Biologia viene preso in esame Lamark, in Genetica i geni, la telomerasi, i telomeri, la terapia genica, le sostanze di scarto, la bioingegneria, in Chimica l'entropia e la proteina TOR e infine in Storia Maltus e lo sviluppo della popolazione della terra.
Italiano - Dorian Gray.
Biologia - Lamark.
Genetica - I geni, telomerasi e telomeri, terapia genica, sostanze di scarto, bioingegneria.
Chimica - Entropia, proteina TOR.
Storia - Maltus, lo sviluppo della popolazione della terra.
“mortali” che le circondano.........................................................................................................20
Mentre l’accorciamento del telomero fornisce la storia dei replicativi cellulari (un orologio
che ricorda alla cellula quante volte si è divisa e quanto tempo le resta da vivere),
l’allungamento del telomero fornisce longevità alla cellula.......................................................20
Abbiamo visto che l’esempio più semplice di questo meccanismo coincide con le cellule
tumorali, le quali grazie alla telomerasi diventano immortali..................................................20
Se si riuscisse ad interrompere l’allungamento dei telomeri nelle cellule neoplastiche, queste
comincerebbero ad accorciarsi ad ogni divisione, e a rallentare la loro divisione, sino alla
morte.............................................................................................................................................20
Nelle cellule somatiche, da contraddistinguersi da quelle germinali, l’attività della telomerasi
viene spenta da un meccanismo naturale in stadi precoci dello sviluppo.................................20
L’attivazione controllata della telomerasi anche nelle cellule somatiche porterebbe quindi ad
un concreto prolungamento della vita.........................................................................................20
2.3 TOR: una proteina ambigua..................................................................................................20
E se non fosse vero che tutte le cause dell’invecchiamento nascono da errori o sono già in
partenza fattori negativi contro i quali non possiamo fare niente, se non annientarli? Se in
realtà la funzione primaria di tali fattori fosse utile alla vita stessa, ma si trasformasse in un
fattore negativo per noi solo in un secondo momento?..............................................................20
Così è per la proteina TOR, una importante proteina che ci permettere di crescere, ma che
proprio a causa della sua azione, che non termina certo quando siamo diventati giovani e al
pieno delle nostre capacità, in età avanzata, porta all’invecchiamento. Questa proteina è da
considerarsi una proteina ambigua proprio per questo motivo, perché possiede una faccia
buona, e una faccia cattiva...........................................................................................................20
La faccia buona____________________________________________________________________21
Nelle fasi iniziali della vita, TOR è un sensore dello stato nutrizionale dell’organismo, essenziale per la
crescita e lo sviluppo di questo.________________________________________________________21
La proteina produce la maggior parte dei suoi effetti come parte di un complesso detto mTORC1, ed
agisce nel seguente modo.____________________________________________________________21
Nel caso in cui vi sia una abbondanza di risorse, le cellule Beta delle isole di Langerhans all'interno del
pancreas vengono stimolate a produrre insulina, la quale agisce abbassando la concentrazione di
Glucosio nel sangue.________________________________________________________________21
Allo stesso tempo il complesso mTORC1 si attiva, stimolando la sintesi di proteine e acidi grassi e
quindi favorendo la crescita e la divisione cellulare.________________________________________21
Per impedire inoltre un’ulteriore produzione di risorse rallenta il processo di autofagia delle cellule;
tale processo prevede la degradazione di mitocondri e altre molecole danneggiate per sfruttarne il
potenziale energetico.________________________________________________________________21
Quando il nutrimento è invece scarso viene meno l’attività di mTORC1, affinché le cellule________21
privilegino l’autoconsevazione, anziché la replicazione, inoltre lo stop dell’mTORC1 aumenta anche
l’autofagia, vista come fonte di emergenza per la produzione di materiali grezzi per la riparazione
cellulare e la produzione di energia.____________________________________________________21
La faccia cattiva____________________________________________________________________21
Dopo la maturità il perseguimento dell’attività di TOR può produrre a un eccesso di sintesi proteica e
alla formazione di aggregati proteici distruttivi. Può inoltre portare a una indesiderata proliferazione di
certi tipi cellulari, al declino della funzionalità cellulare (come la riduzione della sensibilità
all’insulina, che può condurre al diabete), e all’induzione di senescenza cellulare.________________21
L’azione di mTORC1 deprime inoltre l’autofagia, consentendo ai materiali danneggiati di accumularsi
nelle cellule._______________________________________________________________________21
L’inibizione di mTORC interferisce con queste alterazione, e si ritiene che rallenti l’invecchiamento
per questa via: sopprimendo per via genetica la sintesi di TOR nei vermi, la durata della loro vita è più
che raddoppiata. Studi simili sono stati fatti inoltre sul moscerino della frutta, sui lieviti e sui topi, e
tutti hanno portato ai medesimi risultati._________________________________________________21
2.4 La terapia genica....................................................................................................................22
La terapia genica ci permetterà di intervenire. La natura, o più precisamente l'azione dei
geni, mostra quotidianamente di avere la potenzialità di costruire organismi perfettamente 6
efficienti, anche da genitori in via di decadimento, e di mantenerli giovani per un certo
periodo della loro vita...................................................................................................................22
L'invecchiamento non è, in linea di principio, inevitabile, né ineludibile. Semplicemente, la
caratteristica genomica di conferire maggior longevità non aveva motivo di essere premiata,
poiché il criterio di valutazione della selezione naturale massimizza l'efficienza riproduttiva.
I genomi di tutti gli attuali viventi sono il risultato di tale generale azione filtrante: se questa
è stata la regola, questo è il risultato, indipendentemente dalle nostre interessate aspirazioni.
........................................................................................................................................................22
Ora, per la prima volta dopo miliardi di anni, una strana specie di viventi dal cervello un po'
ipertrofico ha inaspettatamente sviluppato la capacità di intervenire nel processo e di
cambiare le regole del gioco: la partita può ricominciare!........................................................22
La base di partenza, al solito, è la sequenza del genoma umano, cui si è già aggiunta quella di
alcune specie animali: altre seguiranno a breve. Il passo successivo, quello che permetterà di
cominciare a vedere effetti concreti, consisterà nell'inserimento nel genoma umano, a livello
embrionale oppure nel corso della vita, di geni opportunamente selezionati o modificati sulla
base delle conoscenze accumulate................................................................................................22
Oltre a contrastare la comparsa delle varie malattie, questi interventi mireranno a rallentare
il ritmo dell'invecchiamento.........................................................................................................22
........................................................................................................................................................22
2.5 Le sostanze di scarto e l’eterna giovinezza............................................................................22
“Egli divenne sempre più innamorato della propria bellezza, e sempre più preoccupato della
corruzione della propria anima. A volte esaminava, con cura minuziosa e con gioia talora
terribile e mostruosa, le rughe orrende che solcavano la fronte raggrinzita, o strisciavano
intorno alla bocca pesante e sensuale, e si chiedeva quali fossero più orribili, se le traccie del
peccato o i segni dell’età. Allora appoggiava le mani bianche vicino a quelle ruvide ed enfiate
del quadro e sorrideva. Egli derideva quel corpo sformato e quella membra indebolite.”.....22
2.6 Un’armata del nostro corpo...................................................................................................24
Se De Gray sta cercando l'arma in grado di sconfiggere l'invecchiamento, c'è chi come i
biologi sintetici Christopher Voigt e Drew Endy, vorrebbero creare un intero arsenale,
prendendo diversi elementi da ogni parte della natura.............................................................24
Uno dei tentativi primari della biologia sintetica è far acquisire nuove funzioni a organismi
già esistenti in natura, spesso per fare questo è necessario estrarre una componente da un
organismo ed inserirla in un altro...............................................................................................24
Voigt e Endy selezionano accuratamente vari tipi di microrganismi, per poi mandarli
rispettivamente nella sede di San Francisco dell'Università di California e al Department of
Bioengineering della Stanford University, dove la biologia si fonde con la tecnologia............25
Mediante l’ingegneria questi strabilianti biologi modificano geneticamente batteri, come
Escherichia Coli per indurli a rilevare all’interno di un organismo certe condizioni
ambientali particolari, come una bassa concentrazione di ossigeno, tipica delle cellule
tumorali, o la presenza di altri batteri, inducendoli alla loro eliminazione..............................25
Un giorno i biorobot potrebbero pattugliare il nostro flusso sanguigno e accorre alle
chiamate di emergenza del nostro corpo, liberandoci dalle minacce di malattie.....................25
La potenzialità che possiede la biologia di sintesi è enorme, e proprio per questo fa nascere
nuovi interrogativi su bioetica, biosicurezza, salute, energia e proprietà intellettuale............25
Particolare attenzione è stata rivolta al cosiddetto doppio uso che se ne può fare. Infatti, per
esempio, mentre lo studio della biologia di sintesi può portare ad una modo più efficiente per
produrre farmaci, e per curare malattie attualmente incurabili, può anche guidare a
ridisegnare patogeni potentissimi (ad esempio il vaiolo), da usare come arma di massa........25
7
C 3____________________________________________________25
APITOLO
A ’I , L ._______________25
LLA RICERCA DELL MMORTALITÀ E CONSEGUENZE
I
L SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA DICE CHE LA
'
COMPLESSITÀ DELL UNIVERSO NELLA SUA FORMA PIÙ FONDAMENTALE
' , F J
AUMENTA ALL INFINITO QUINDI LA CONCLUSIONE CHE RANK ENNINGS
T , , , ,
IPLER FISICO STATUNITENSE FA È CHE PER QUESTO PRINCIPIO NEL
CORSO DEL TEMPO È INEVITABILE CHE LA VITA PRENDA IL SOPRAVVENTO
' .__________________________________________25
SULL UNIVERSO STESSO
C '
HE L IMMORTALITÀ SI AVVERI TRA MILIARDI DI ANNI O NEL CORSO DI
,
QUESTO SECOLO LA CONQUISTA DELLA MORTE TRASFORMERÀ LA
.________________________________________________25
NOSTRA CIVILTÀ
C , ,
OME VIVIAMO LAVORIAMO E COME AMIAMO ED È PROPRIO PER
QUESTO CHE FORSE NON DOVREMMO CHIEDERCI SE SIA POSSIBILE VIVERE
, .___________________________________25
PER SEMPRE MA SE SIA GIUSTO
I ;
MMAGINATE UN PIANETA DALLA POPOLAZIONE IMMORTALE CHE NE
SAREBBE DEGLI ESSERI UMANI SE NON FOSSERO PIÙ MINACCIATI DALLA
? S
MORTE E LE LORO ATTIVITÀ NON AVESSERO PIÙ CONSEGUENZE
? E ’ ?
RILEVANTI LE RELAZIONI INTERPERSONALI DURASSERO ALL INFINITO
V ERREBBE MENO IN SOSTANZA GRAN PARTE DELLA NOSTRA
COMPONENTE UMANA E QUELLA LONGEVITÀ NON RAPPRESENTEREBBE UN
, ’ .________________________25
DONO MA LA QUINTESSENZA DELL INFERNO
N ,
ON SARÀ SOLO IL NOSTRO CORPO A MUTARE LE STESSE RELAZIONI TRA
.____________________________________26
ESSERI UMANI CAMBIERANNO
S ,
E PENSIAMO AI VALORI UMANI GRAN PARTE SONO DA RICONDURRE AL
._________________26
FATTO CHE SAPPIAMO CHE LA VITA HA UN TERMINE
S ,