Sintesi

hard rock cafe



L’Hard Rock Cafe è una catena di ristoranti fondata nel 1971 a Londra da Peter Morton e Isaac Tigrett. Il marchio è poi diventato famoso in tutto il mondo grazie all'ampia diffusione dei Cafe, che sono circa 140 in 36 paesi del mondo. Ma il vero motivo del successo dell’Hard Rock Cafe è l'immensa collezione (circa 85.000 pezzi) di oggetti appartenuti a grandi personalità del mondo musicale. Tra i più illustri oggetti esposti vi sono le chitarre di John Lennon, Jimi Hendrix, Eric Clapton, Lou Reed, Johnny Cash, BB King; i pantaloni di Jim Morrison e Freddie Mercury, abiti di scena di Elton John, Madonna e Prince, più innumerevoli batterie, dischi d'oro e di platino, spartiti scritti a mano, poster, manifesti ecc.

Nel corso degli anni il nome Hard Rock Cafe è diventato sempre più conosciuto e i locali sempre più frequentati, quindi la società ha deciso di mettersi al passo, creando una serie di gadget e souvenir personalizzati che spaziano dalle spillette ai giubbotti in pelle. Si dice che la famosa maglietta bianca con il marchio e la città dell'Hard Rock Cafe dove è stata comprata sia il souvenir più venduto al mondo, con dieci milioni di magliette vendute ogni anno. Stelle come Elton John, Aerosmith, Chuck Berry e Sting si sono esibite all’interno. L’arredamento che incontriamo in ogni Hard Rock è più famoso della sua cucina considerata a livello di un qualsiasi fast food.
Alcuni recenti studi attestano che alimentarsi frequentemente in fast food, aumenta il formarsi di malattie dovute ad una cattiva alimentazione.
Una delle malattie dovuta ad una cattiva alimentazione è l’Obesità.


L’obesità è una condizione patologica, dovuta ad un enorme accumulo di grassi nell’organismo.
Un soggetto viene definito obeso, nel momento in cui supera del 20% il proprio peso ideale.
La sbagliata alimentazione è la principale causa dell’obesità ma non l’unica, infatti ci sono diversi motivi che portano all’obesità, come i fattori di tipo genetico, di tipo psicologico, i disturbi metabolici e a seconda delle situazioni ambientali.
L’obesità può assumere configurazioni diverse, per cui la si può distinguere in tipo androide , colpendo quasi sempre gli uomini, con grasso accumulato prevalentemente in sede addominale; e di tipo ginoide prediligendo le donne, con grasso localizzato per lo più a livello delle cosce e dei glutei.
La prevenzione e la terapia dell’obesità consistono, nell’adottare un programma dietetico ipocalorico, ma bilanciato nella ripartizione dei diversi nutrienti.
Una persona obesa deve stare ben attenta, a non scendere al di sotto delle 1200 Kcal giornaliere,è bene non perdere più di 1 kg di peso alla settimana, bisogna ridurre la quota di lipidi e zuccheri semplici, ed aumentare il consumo di fibra, privilegiando il cibo a basso valore calorico, è bene, inoltre suddividere la razione alimentare in tre pasti evitando di mangiare fuori pasto, e soprattutto,non bere alcolici e attenersi alle indicazione del dietologo.
I sintomi che l’obeso riscontra più frequentemente sono: disturbi cardiovascolari, predisposizione all’ipertensione, dolori articolari, artrosi, diabete, arteriosclerosi, scompenso cardiaco e predisposizione verso alcune malattie tumorali.
Prevenire o curare l’obesità è molto importante, perché non solo segna l’uomo esteticamente , ma anche, fisiologicamente, colpendo organi come il fegato, il cuore e il pancreas, compromettendo la loro funzionalità; inoltre l’obesità segna l’uomo psicologicamente, portando coloro che vengono colpiti da questa malattia, ad uno stato quasi depressivo e, a volte, a sentirsi esclusi da una società pronta a giudicarli; confermando così il pensiero e la teoria di uno autore importante per la letteratura italiana; Luigi Pirandello.

Luigi Pirandello nasce ad Agrigento nel 1867.
Educato da una famiglia con fervidi sentimenti patriottici, Luigi trascorre l’infanzia tra Girgenti e Porto Empedocle, dedicandosi alla letteratura, scrivendo, all’età di dodici anni, una tragedia in cinque atti che rappresenta con le sorelle e gli amici. Dopo aver iniziato gli studi tecnici, poiché il padre lo vuole commerciante, passa a quelli letterari e si iscrive alla facoltà di lettere di Palermo.
Nel 1889 a causa di contrasti all’interno dell’università con un insegnante, si trasferisce a Bonn dove si laurea con una tesi in lingua tedesca sui dialetti greco-siculi.


Rientrato a Roma collabora con diverse riviste letterarie e diviene insegnante di letteratura italiana. Nel 1898 compare sulla rivista “Ariel” la prima opera teatrale dello scrittore, “l’epilogo”, atto unico ripubblicato poi con il titolo “La morsa”, cui fanno seguito nel 1901 l’uscita del primo romanzo, “L’esclusa”. Nel 1903 un avvenimento sconvolge l’esistenza dello scrittore: una frana provoca l’allagamento della solfara nella quale il padre di Pirandello aveva investito i propri averi e la dote della nuora. La famiglia subisce un grave dissesto economico e la moglie dello scrittore, già sofferente di disturbi nervosi, piomba in uno stato depressivo sempre più grave, che sfocia nella pazzia. Tutto ciò induce lo scrittore a pensare al suicidio ed è probabilmente a partire da questa dura esperienza che nasce uno dei romanzi più significativi del Novecento: Il fu Mattia Pascal(1904). Mattia Pascal è la perfetta rappresentazione dell’eroe umoristico pirandelliano, destinato a prendere coscienza dell’insensatezza della vita, a “guardarsi vivere” con doloroso, ironico e pietoso distacco.
Mattia Pascal, giovane inetto e spiantato, assiste inerme alla rovina economica della sua famiglia a causa di un amministratore disonesto (Batta Malagna). Per vendicarsi di costui,Mattia seduce prima la moglie del Malagna, Oliva, e poi la cugina, Romilda. Poiché entrambe restano incinte, l’amministratore decide di riconoscere come suo il figlio della moglie e di costringere Mattia alle nozze riparatrici con Romilda, di cui il giovane non è però innamorato. Comincia per il protagonista una vita d’inferno, diviso tra un grigio lavoro di bibliotecario e un’esistenza domestica con la moglie e una suocera impossibile. Dopo l’ennesima lite famigliare, fugge a Montecarlo dove vince al gioco una notevole somma. Sul treno che lo riporta a casa legge sul giornale la notizia della propria morte: la moglie e la suocera lo hanno riconosciuto del cadavere di un suicida. Mattia, sentendosi libero di cambiare vita, incomincia a viaggiare e si stabilisce poi a Roma con il falso nome di Adriano Meis. Qui, nella modesta pensione famigliare nella quale alloggia, Mattia-Adriano riesce finalmente ad allacciare una serie di positive relazioni umane e quando, ricambiato, si innamora di Adriana, la figlia del padrone di casa, si illude di poter rinascere a una nuova e felice esistenza. In realtà, scopre ben presto che si tratta di un sogno irrealizzabile: privo di un’identità anagrafica egli può vivere solo come “forestiere della vita”. Per uscire da questa situazione, Mattia simula un secondo suicidio, quello di Adriano, lasciando il cappello, il bastone e un biglietto con le generalità sulla spalletta di un ponte sul Tevere. Rassegnato a non poter essere altro che Mattia Pascal, il protagonista torna a casa dalla moglie ma scopre che questa si è risposata e ha avuto una figlia. Nel paese sembra che nessuno voglia più riconoscerlo. Non gli resta, cosi, che accettare la situazione portando di tanto in tanto fiori sulla propria tomba e scrivendo la propria storia.
La vicenda è narrata in prima persona, interamente rivissuta della dimensione interiore del personaggio, priva di riferimenti storici o temporali esterni, l’intreccio è giocato sulla sottile ma costante interferenza dell’io narrante nelle vicende dell’io attore. Il tema centrale del romanzo è la perdita dell’identità cioè l’impossibilità di avere un’identità al di fuori degli schemi imposti dalla società. I ruoli sociali che ciascuno di noi ha sono sempre per Pirandello delle falsificazioni: siamo tutti inevitabilmente differenti dalla maschera che, di volta in volta, indossiamo nelle diverse situazioni e al di fuori di questi ruoli noi non esistiamo, noi non siamo nessuno.


Ritornando a parlare dell’Hard Rock Cafe come una delle più grandi imprese mondiali, uno strumento importante è il Marketing.
Il Marketing è un modo di gestire l’impresa con il compito di individuare nuovi bisogni e desideri dei consumatori e trasformarli in nuovi prodotti; possiamo quindi dire che il marketing è l’essenza del successo.
L’attività di marketing parte dall’analisi dell’ambiente in cui opera l’impresa. La conoscenza del mercato permette di riconoscere le opportunità di affari, di valutarne i rischi e/o i vincoli, di scegliere i mercati-obiettivo(bersaglio di mercato da raggiungere) e di stabilire quali azioni di marketing adottare per ottenere successo.
Conoscere la domanda significa studiare il consumatore nei suoi comportamenti d’acquisto,condizionati da vari fattori: demografici,culturali,geografici,psicologici e sociali. Conoscere e comprendere tali comportamenti significa, per l’impresa, assicurarsi le vendite.
Altrettanto importante è lo studio dell’offerta, ossia della concorrenza, basandosi sulla conoscenza del numero, dell’ubicazione (cioè dove sono collocate), delle dimensioni, ma molto importante è conoscere i beni e/o i servizi offerti e i prezzi.
Le imprese, per raccogliere informazioni sulla clientela e sul mercato, utilizzano delle tecniche definite ricerche di mercato. Questo tipo di ricerche sono realizzate mediante interviste che possono essere dirette, postali e telefoniche.
Il primo passo per realizzare profitti consiste nel soddisfare i bisogni e i desideri dei clienti. Un bene o servizio non ha alcun valore se non è richiesto da qualcuno. Qualsiasi prodotto genera ricavi se è venduto e darà un utile solo se il prezzo di vendita è superiore ai costi di produzione. Da qui deriva il marketing management che ha come obiettivo il soddisfacimento della domanda dei beni e/o servizi. Per realizzare tale obiettivo deve seguire un percorso “obbligato”, analizzando la domanda e l’offerta, pianificando, producendo, controllando le varie fasi e modificando le fasi se vi sono scostamenti.
L’impresa, ottenute tutte le informazioni relative ai bisogni e ai desideri dei mercati-obiettivo, deve stabilire le modalità di presentazione dei propri prodotti. La combinazione di un insieme di azioni coordinate permette all’impresa di influenzare la clientela. Tale insieme viene definito marketing mix che riguarda:
- il prezzo,
- il prodotto,
- il posizionamento,
- la promozione.



Con il termine “prodotto” intendiamo tutto ciò che può essere offerto ai consumatori per soddisfare i propri bisogni e desideri. Esso può essere sia un bene materiale (scarpe,telefono,radio ecc.) sia un bene immateriale o servizio (servizio turistico,legali ecc.). Ciascun prodotto ha un suo ciclo di vita:
- la fase di introduzione è quella più gravosa per l’impresa, perché durante questa fase,l’azienda per far conoscere il prodotto sostiene costi elevati di commercializzazione;
- la fase di sviluppo è quella in cui la presenza nel mercato si consolida e il ritmo di crescita della vendita aumenta;
- la fase di maturità è quella in cui la vendita continua a crescere, ma con un ritmo meno sostenuto;
- la fase di declino è quella in cui la vendita inizia a calare, il consumatore acquista altri prodotti ritenuti più interessanti in termini di prezzo, qualità ecc;
- la fase di abbandono cioè quella in cui il prodotto non viene più acquistato perché ritenuto obsoleto.


Il consumatore dà un peso notevole al prezzo del prodotto, è in base a questo elemento che stabilisce le sue scelte di acquisto, confrontando anche prodotti di diverse aziende. Perciò definire il prezzo è di fondamentale importanza per il marketing mix.
Il management nel determinare il prezzo si basa su una serie di elementi come i costi di produzione del prodotto, l’elasticità della domanda, la pressione della concorrenza e la quota di mercato che l’impresa vuole raggiungere.


La promozione riguarda gli strumenti che sono in grado di comunicare un messaggio al mercato obiettivo. Uno degli strumenti di comunicazione è la pubblicità: si tratta di una forma di comunicazione non personale, per presentare e promuovere servizi, idee, beni ed ha lo scopo principale di orientare il consumatore e indurlo all’acquisto.
Altro obiettivo di marketing è quello di trasferire il prodotto dal produttore al consumatore. Si tratta di stabilire in che modo raggiungere la clientela se direttamente (dal produttore direttamente al cliente) o tramite intermediari (produttore, intermediario e cliente).
Il passaggio successivo per il marketing management è il cosiddetto marketing operativo, ossia la preparazione e la realizzazione di piani di marketing. In questa fase tutte le strategie e le tattiche devono essere indicate in un piano. Un approccio strategico assicura all’impresa la massima resa dei costi di marketing e incrementa i profitti aziendali. È necessario, per qualsiasi tipo d’impresa, creare prodotti validi, ma parallelamente sviluppare una marca. La marca deve:
- suggerire qualche aspetto relativo ai benefici del prodotto;
- avere un carattere distintivo;
- suggerire qualità specifiche del prodotto.
Se i servizi forniti rispondono alle aspettative dei clienti la marca diventa sinonimo di garanzia, producendo un’influenza positiva sugli altri prodotti dello stesso marchio.

Per realizzare le azioni di marketing è necessario attuare il piano di marketing, uno strumento che si distingue in:
- piano strategico a lungo termine
- piano annuale
La creazione di un marketing plan inizia con l’analisi della situazione attuale cioè l’individuazione dei punti di forza e di debolezza dell’impresa e del prodotto; poi si passa alla definizione degli obiettivi che è la fase che riguarda le decisioni da prendere; continuando poi con la scelta delle strategie, la preparazione e il controllo che ci permette di verificare se le azioni realizzate sono conformi agli obiettivi stabiliti, se gli obiettivi non sono stati raggiunti bisogna apportare delle modifiche.

Il lavoro costituisce il più importante fenomeno della vita sociale tale importanza è immediatamente ravvisabile nell’articolo col quale si apre la Costituzione: <<L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro>>.
Viene in proposito in rilievo il diritto al lavoro che la Repubblica riconosce a tutti i cittadini, promuovendo il principio della uguaglianza, cioè la partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese e il dovere di ogni cittadino di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, una attività che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Le altre norme costituzionali in materia di lavoro sono contenute negli articoli da 35 a 40:
- l’art. 35 riguarda la tutela del lavoro;
- l’art. 36 riguarda la retribuzione, la durata massima della giornata lavorativa, il riposo settimanale e ferie annuali;
- l’art. 37 garantisce alla donna lavoratrice gli stessi diritti e, a parità di lavoro, la stessa retribuzione che spetta al lavoratore;
- l’art.38 sancisce il diritto del lavoratore ad adeguate forme di previdenza ed assistenza sociale;
- gli artt. 39-40 tutelano l’attività sindacale stabilendo il principio della libertà dell’organizzazione sindacale e garantendo il diritto di sciopero.

Il lavoro può essere svolto in maniera subordinata o in modo autonomo.
- lavoratore subordinato è colui che si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell’impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore;
- lavoratore autonomo, invece, è colui che si obbliga a compiere, verso corrispettivo, un’opera o un servizio, con lavoro proprio e senza subordinazione, nei confronti di un committente.
Il lavoro subordinato può essere svolto, oltre che alle dipendenze di un privato, anche alle dipendenze dello Stato o di un ente pubblico a cui si accede mediante concorso pubblico. In questo caso il rapporto è regolato dalle norme relative al pubblico impiego.

Per quanto riguarda l’assunzione dei lavoratori, nel corso degli anni il sistema di avviamento è stato rinnovato introducendo delle modalità operative più semplici ed efficienti.
• L’elenco anagrafico informatico: è un elenco anagrafico unico, gestito con l’impiego di tecnologie informatiche ed organizzato con modalità che assicurino omogeneità a livello nazionale. Nell’elenco possono essere iscritte persone inoccupate, disoccupate o occupate ma in cerca di un altro impiego, purché abbiano l’età minima stabilita dalla legge per essere ammesse al lavoro; nell’elenco possono essere iscritti anche i cittadini comunitari e quelli extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno.
L’elenco anagrafico contiene, per ciascuna persona iscritta, le seguenti informazioni:
- i dati anagrafici;
- informazioni sulla residenza e sull’eventuale domicilio;
- composizione del nucleo familiare;
- titoli di studio posseduti;
- lo stato occupazionale.
L’iscrizione nell’elenco anagrafico vale fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia, salvo che venga richiesta la cancellazione dall’individuo stesso.

• Le schede professionali: per conseguire l’iscrizione nell’elenco anagrafico non è più necessario per il lavoratore il libretto di lavoro, documento rilasciato dal sindaco del Comune di residenza e richiesto negli uffici pubblici; al posto del libretto di lavoro troviamo le schede professionali rilasciate dai centri per l’impiego. Nella scheda, oltre ai dati contenuti nell’elenco anagrafico, sono inserite le informazioni riguardanti le esperienze formative e professionali e la disponibilità del lavoratore. Oltre alla scheda, il lavoratore potrà ottenere una carta elettronica personale che contiene le chiavi d’accesso alle banche dati del S.I.L (Servizio Informazioni per i Lavoratori).


Una volta stipulato un contratto di lavoro individuale, si instaura tra datore di lavoro e lavoratore un rapporto di lavoro, caratterizzato dalla presenza di diritti e doveri reciproci.
- I diritti del lavoratore: il principale diritto è il diritto alla retribuzione. La retribuzione deve essere proporzionata alla quantità e qualità del lavoro prestato e deve essere sufficiente ad assicurare al lavoratore ed alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa. Tra i molteplici diritti riconosciuti al lavoratore possono essere ricordati: il diritto di usufruire di almeno un giorno di riposo alla settimana e di un periodo di ferie annuali della durata prevista dai contratti collettivi; il diritto alla conservazione del posto di lavoro nei casi di malattia o infortunio, per i periodi di assenza a causa di gravidanza; il diritto all’integrità fisica e alla salute; il diritto a non essere trasferito da un’unità produttiva ad un’altra se non per gravi motivi riguardanti la produzione. La costituzione attribuisce, inoltre, ai lavoratori il diritto di sciopero (l’astensione volontaria dal lavoro), in quanto tale esso determina la perdita del diritto di retribuzione per tutto il tempo di astensione.
- Gli obblighi del lavoratore; l’obbligo di diligenza; il lavoratore deve usare quelle cautele, cure ed attenzioni che sono necessarie per il corretto funzionamento delle sue attività, l’obbligo di obbedienza; il lavoratore deve osservare le disposizioni impartitegli dal datore di lavoro, l’obbligo di fedeltà; il lavoratore deve tenere verso il datore di lavoro un comportamento leale, che si sostanzia nel divieto di concorrenza e nell’obbligo di riservatezza.

I poteri del datore di lavoro sono il potere direttivo, il potere di vigilanza e controllo e il potere disciplinare.
- Il potere direttivo; è il potere fondamentale del datore di lavoro in quanto consiste nell’emanazione delle disposizioni che riguardano l’organizzazione e la disciplina tecnica del lavoro (orari, turni ecc.) e nella determinazione delle modalità per l’esecuzione del lavoro (come, dove e cosa il lavoratore è tenuto a fare).
- Il potere di vigilanza e controllo;è collegato al potere direttivo e serve per verificare che l’esecuzione venga effettuata secondo le modalità stabilite dal datore di lavoro.
- Il potere disciplinare; è il potere di irrogare sanzioni disciplinari al lavoratore che venga meno ai sui doveri contrattuali e precisamente agli obblighi di diligenza, obbedienza e fedeltà.


Il rapporto di lavoro, quando non sia a termine, può estinguersi per il recesso del lavoratore o del datore di lavoro. Nel primo caso si parla di dimissioni, nel secondo caso di licenziamento. Tuttavia, mentre il lavoratore può recedere dal contratto in qualsiasi momento, purché osservi il termine di preavviso prescritto dai contratti collettivi, la facoltà di recesso del datore di lavoro è sottoposta a precisi limiti di legge. Il licenziamento può avvenire solo per giusta causa o giustificato motivo.
Si ha giusta causa di licenziamento quando si verifica un fatto che non consente la prosecuzione, nemmeno provvisoria del rapporto. Occorre, quindi, che il fatto imputabile al lavoratore sia grave (come ad esempio il furto, il sabotaggio dei macchinari ecc.). Se il licenziamento avviene per giusta causa il lavoratore non ha diritto nemmeno al periodo di preavviso (licenziamento <<in tronco>>). Sia ha giustificato motivo di licenziamento quando si verifica un notevole inadempimento da parte del lavoratore(giustificato motivo soggettivo) oppure quando insorgono problemi nell’attività produttiva (giustificato motivo oggettivo).


In the late ‘80s, top models such as Cindy Crawford, Claudia Schiffer, Naomi Campbell and many others, were successfully launched by famous fashion designers to present their new collections.
In the ‘90s, top models, together with international film stars, were used to promote exclusive hotels, fashionable clubs, bars and restaurants all over the world.
They include the “Hard Rock Café”. There are many of “Hard Rock Cafés” spread around the globe. They are all based on an original American dinner and they are all the same. You can find them in Paris, Barcelona, Tokyo, New York, Boston, Los Angeles, San Francisco and other cities, too, but the first restaurant was opened in London in 1971. While you’re there, you have a busy time looking at all things around you. “Hard Rock” has the world’s largest collection of music memorabilia and it’s displayed on the restaurant walls. They’ve got gold discs from the Beatles, the Bee Gees and the Pet Shop Boys, to name but a few. They’ve also got a pair of David Bowie’s jeans, Michael Jackson’s red dancing shoes and guitars from some of the most famous rockers. Nearly half of the money made by the restaurant comes from selling things in the “Hard Rock Shop”. You can find leather jackets, teddy bears, baseball caps, badges and other goodies.

Eleonora Cruciani 5°Gr
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