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Le Geometrie Non Euclidee: implicazioni filosofiche, applicazioni fisiche.
Indice Pag.
INTRODUZIONE 4
PREMESSA 5
GENESI DELLA GEOMETRIA 8
GEOMETRIA EUCLIDEA 10
EUCLIDE 10
GLI ELEMENTI 11
o DEFINIZIONI 11
NOZIONI 12
POSTULATI 13
PROPOSIZIONI 14
RAGIONANDO SULLA GEOMETRIA EUCLIDEA 15
QUINTO POSTULATO 15
o ANOMALIE 15
DIBATTITO 19
GIROLAMO SACCHERI 22
o QUADRILATERO 22
ANGOLO OTTUSO 25
ANGOLO ACUTO 26
TIPOLOGIE RETTE 27
o COERENZA 31
o 2
Davide Ragazzi
Le Geometrie Non Euclidee: implicazioni filosofiche, applicazioni fisiche.
GEOMETRIE NON EUCLIDEE 32
INTRODUZIONE STORICA 32
o
GEOMETRIA IPERBOLICA 36
ELEMENTI 36
o BASI CONCETTUALI 36
TRIANGOLI IPERBOLICI 37
METODO DEI MODELLI
o 39
KLEIN 40
POINCARÉ 41
COERENZA 42
o
GEOMETRIA SFERICA 43
ELEMENTI 43
o TEOREMI 45
GEOMETRIA ELLITTICA 46
RAPPRESENTAZIONE 46
o
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 48
IMPLICAZIONI FILOSOFICHE: Immanuel Kant 51 3
Davide Ragazzi
Le Geometrie Non Euclidee: implicazioni filosofiche, applicazioni fisiche.
APPLICAZIONI FISICHE: Relatività 53
Principio di relatività Galileiana 54
Principio di relatività ristretta 56
Spazio-Tempo 4-dimensionale 57
Paradosso Gemelli 57
Equivalenza Energia Massa 58
Principio Relatività Generale 58
Spazio-Tempo Curvo 60
CONCLUSIONE 62
BiBliografia / Sitografia 63 4
Davide Ragazzi
Le Geometrie Non Euclidee: implicazioni filosofiche, applicazioni fisiche.
INTRODUZIONE
Quando la rassicurante certezza della geometria di Euclide ha lasciato spazio ai dubbi e
alle provocazioni di geometrie che parevano negare l’evidenza stessa della realtà
quotidiana, incuriosito, ho iniziato una personale ricerca sull’argomento.
Da questi approfondimenti nasce il lavoro che intendo presentare, che vede come
protagonista Le Geometrie Non Euclidee impegnate in un confronto con la filosofia e con
la fisica, nella Teoria della Relatività.
Inizio riprendendo il concetto di Geometria in generale, risalendo alla sua nascita
naturale ed empirica, fino ad arrivare alla Geometria Euclidea descritta e delineata ne Gli
Elementi di Euclide.
La geometria è una scienza matematica, e come tale è strutturata in un sistema
assiomatico, cioè formata da assiomi, proposizioni indimostrate date per vere, da cui si
ricavano i teoremi.
Seguendo cronologicamente la storia degli eventi, ho messo in risalto le problematiche
sorte dall’analisi minuziosa dell’Opera di Euclide. I problemi maggiori riguardano il quinto
postulato delle rette parallele. Molti lo considerarono un “falso” postulato cercandone la
dimostrazione senza riuscirvi.
Gauss formula i primi concetti delle geometrie non euclidee. I suoi scritti non li
pubblicherà mai perché contrastanti con le idee filosofiche kantiane predominanti in quel
periodo. Anche se, per quel che ho potuto capire, non credo che la filosofia di Kant
escluda a priori l’esistenza di geometrie diverse da quella classica.
Successivamente passo ad analizzare la Geometria Iperbolica, la Geometria Sferica e la
Geometria Ellittica, concludendo con una breve digressione filosofica e con un
approfondimento sulla Relatività.
Le Geometrie Non Euclidee, insieme alla teoria della relatività, hanno rappresentato un
punto di svolta nei loro rispettivi ambiti: La geometria non euclidea per quanto riguarda la
geometria e la teoria della relatività per la fisica.
La matematica può essere considerata una scienza, la geometria è una parte della
matematica. Come ogni scienza la geometria ha una sua logica, un suo linguaggio e un
suo contesto. Per una trattazione completa sarebbe stato opportuno utilizzare un
linguaggio molto più tecnico. Ho invece preferito limitare l’utilizzo di formule a favore di una
migliore leggibilità. Il linguaggio utilizzato vuole essere una sintesi tra il necessario rigore
imposto dagli argomenti trattati e la finalità del lavoro svolto, anche se a volte non ci sono
riuscito, in parte per limiti personali, in parte per i contenuti troppo specialistici.
Come spesso accade, la diversità si presta sempre a due approcci: il primo, più
immediato e spesso veritiero, ci porta a bollare come fantascienza tutto ciò che mette in
discussione le nostre certezze; il secondo, più sofferto e spesso ingannevole, ci
accompagna in un viaggio dalla destinazione incerta. Fortunatamente è stato quest’ultimo
a prevalere nello studio delle Geometrie Non Euclidee. Esse, con cento anni di anticipo,
1
hanno posto le basi alla crisi dei fondamenti della matematica degli inizi del’900,
distruggendo le idee di universalità e oggettività, ipocrite e false, lasciando lo spazio a
concezioni meno ampie e assolutistiche, ma più coerenti e veritiere.
1 Questa crisi ha le seguenti radici storiche: la scoperta delle geometrie non euclidee, la nascita della logica
matematica, la nascita dell'analisi moderna, la nascita della teoria degli insiemi, l'aritmetizzazione dell'analisi,
la logicizzazione dell'aritmetica e la formalizzazione della geometria. 5
Davide Ragazzi
Le Geometrie Non Euclidee: implicazioni filosofiche, applicazioni fisiche.
PREMESSA
Prima di trattare direttamente gli oggetti della mia tesina: le geometrie non euclidee e la
loro applicazione nella teoria della relatività, è necessaria una breve premessa sulla
matematica, che è lo sfondo e il contesto in cui sono inserite la geometria e la fisica.
Matematica deriva dal greco μάθημα (máthema), traducibile con i termini "scienza",
"conoscenza" o "apprendimento"; matematico è μαθηματικός (mathematikós), che
significa "incline ad apprendere".
Non ho intenzione di addentrarmi nella storia di questa disciplina, basti considerare che,
2
in fin dei conti, la matematica non è né scienza, almeno nel senso stretto del termine , ma
neppure semplice filosofia, benché molti filosofi siano stati ottimi matematici. La
3
matematica è l’applicazione più immediata della ragione, è la parte Apollinea della nostra
natura, si mostra a noi con il linguaggio della logica e ci permette di interpretare la realtà
che ci circonda nella maniera più oggettiva possibile.
Agli inizi del ‘900 avviene la crisi dei fondamenti della matematica. I matematici si
interrogano sulla certezza delle basi logiche su cui è costruito l’intero sistema assiomatico
della matematica.
Una domanda divenne esistenziale: Che cos’è la matematica? Molte sono state le
risposte date nel corso della storia.
«La matematica è quella scienza nella quale non si sa di che cosa si parla e non si sa se
ciò che si dice è vero.»
B. RUSSELL
La matematica si basa su principi indimostrati e presi per veri, da questi si costruisce
tutto il resto del sistema. Ma la matematica non vuole raggiungere proposizioni vere in
assoluto, irraggiungibili, ma vere una volta stabilita la veridicità della logica comune presa
4
in considerazione .
«Anche se può sembrare un paradosso, tutte le scienze esatte sono dominate dall'idea
di approssimazione.»
B. RUSSELL
Oggi i matematici hanno accantonato il problema, limitandolo ad un fatto puramente
filosofico.
La definizione classica di matematica nota fin dall’antichità è quella che la considera
scienza della quantità. Più precisamente, Cartesio afferma che si riferiscono alla
matematica esclusivamente quelle speculazioni nelle quali si prende in esame solo
l’ordine e la misura, astrazione fatta dagli oggetti che vengono ordinati o sui quali tali
5
misure vengono effettuate.
2 La matematica nasce insieme al bisogno dell’uomo di classificare, contare e gestire quantità. Il metodo scientifico
nasce molto dopo la matematica. Solo successivamente a Galileo (1564-1642) si potrà parlare di metodo scientifico nel
vero senso della parola, che consiste nella raccolta di dati empirici attraverso osservazioni, la formulazione di ipotesi
che, in seguito a numerosi esperimenti potranno essere confermate e divenire vere e proprie teorie scientifiche.
3 Cfr. F. Nietzsche, La nascita della tragedia ovvero grecità e pessimismo, 1872.
4 Cfr. G. Melzi, Perché la matematica, Editrice La Scuola, 1978, da pag.31 a pag.35.
5 Cfr. C. B. Boyer, Storia della matematica, Editrice Oscar Studio, 1976, da pag.1 a pag.9 e da pag.384 a pag.397. 6
Davide Ragazzi
Le Geometrie Non Euclidee: implicazioni filosofiche, applicazioni fisiche.
«La matematica è la scienza delle quantità in generale, cioè del criterio per stimare… ne
segue che la matematica in generale è la scienza della ripetizione della misura, ossia del
numero».
G. LEIBNIZ
Oggi il significato si è esteso, la matematica è la disciplina (ed il relativo corpo di
conoscenze) che studia problemi concernenti quantità, estensioni e figure spaziali,
movimenti di corpi, e tutte le strutture che permettono di trattare questi aspetti in
modo generale. La matematica fa largo uso degli strumenti della logica e sviluppa le
proprie conoscenze nel quadro di sistemi ipotetico - deduttivi che, a partire da definizioni
rigorose e da assiomi riguardanti proprietà degli oggetti definiti (risultati da un
procedimento di astrazione, come triangoli, funzioni, vettori ecc.), raggiunge nuove
certezze, per mezzo delle dimostrazioni, attorno a proprietà meno intuitive degli oggetti
stessi (espresse dai teoremi).
La potenza e la generalità dei risultati della matematica le ha reso l'appellativo di Regina
6
delle scienze : ogni disciplina scientifica o tecnica, dalla fisica all'ingegneria, dall'economia
all'informatica, fa largo uso degli strumenti di analisi, di calcolo e di modellizzazione offerti
dalla matematica.
Essa quindi è un mezzo indispensabile per l’uomo in ogni campo, ma soprattutto, la
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matematica insegna la razionalità, troppo spesso accantonata nella nostra società.
« Se la matematica e la scienza prendessero il posto della religione e della superstizione
nelle scuole e nei media, il mondo diventerebbe un luogo più sensato, e la vita più degna
di essere vissuta. Che ciascuno porti dunque il suo contributo, grande o piccino, affinché
questo succeda, per la maggior gloria dello Spirito Umano. »
P. ODIFREDDI, Il matematico impenitente
I dubbi non si sono limitati all’ambito strettamente matematico-logico, ma si sono estesi
anche a tutte le scienze, per un semplice motivo, tutte le scienze dipendono direttamente
dalla matematica per poter essere considerate tali.
«La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi
a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la
lingua, e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i
caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile
a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro
labirinto.»
G. GALILEI, Il Saggiatore, 1623
Tutte le scienze vengono rivoluzionate, fra queste l’intera idea di fisica newtoniana con la
scoperta della relatività ad opera di Albert Einstein.
Ho ritenuto doveroso fare questa breve digressione sulla matematica perché essa è la
premessa necessaria degli argomenti di cui tratterò.
Geometrie non-euclidee e relatività sono tematiche attuali e strettamente correlate. In
8
entrambi i casi la logica comune (prodotto dell’organo che ci rende “animali razionali” ,
cioè il cervello) è stata messa in seria difficoltà e ancora oggi la “crisi” non è stata
superata.
6 Cfr Karl Friedrich Gauss
7 Cfr. P. Odifreddi, Le menzogne di Ulisse, Editrice Longanesi, 2004.
8 Cfr Aristotele 7
Davide Ragazzi
Le Geometrie Non Euclidee: implicazioni filosofiche, applicazioni fisiche.
I concetti di spazio e tempo assoluti di Newton o a priori di Kant vengono ora rivalutati.
Tutta la filosofia e la cultura in generale subisce l’influsso di queste nuove forme di
pensiero. Sono queste problematiche che mi hanno attratto maggiormente e mi hanno
spinto a trattare questi temi. È grazie alla matematica che si è riusciti ad andare oltre,
abbandonando certe convenzioni anacronistiche e proponendo nuove teorie più adatte