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retoriche quali la metafora e l’anafora (quest’ultima rende più incalzante il periodare).
Notevole anche la coordinazione per asindeto e l’abbondanza di ellissi del verbo, ma anche
di altri termini, e la variatio dei tempi e dei modi verbali. Frequenti anche i neologismi.Si
non però quello roboante e magniloquente dell’epoca di Cicerone,
tratta di uno stile asiano,
bensì un asianesimo più raffinato e più semplice, il cosiddetto asianesimo imperiale, adatto
all’analisi psicologica. Lo scrittore mira alla verità e a colpire le coscienze con parole che
siano lo specchio del pensiero, per provocare la riflessione.
Filosofia
La classe operaia: nuova forza sociale
La crescita dell’ industria comportò il sorgere di una nuova classe sociale: il proletariato. L’
entrata di questa classe nella storia generò profondi cambiamenti sociali e culturali che si
conclusero con uno scontro aperto con il capitalismo.
Le durissime condizioni lavorative causarono conflitti sociali che nel corso del XIX secolo
portarono alla nascita delle prime organizzazioni sindacali, dei partiti politici e di diverse correnti
ideologiche.
Il Manifesto del partito comunista
I punti salienti del Manifesto sono tre:
L’analisi della funzione storica della borghesia;
1.
2. Il concetto della storia come <<lotta di classe>> e il rapporto fra proletari e comunisti;
–
3. La critica dei socialismi non scientifici.
Marx descrive, con un’eloquenza brillante, la vicenda storica della
Nella prima parte del Manifesto
borghesia, sintetizzandone, dal suo punto di vista, meriti e limiti. A differenza delle classi che
hanno dominato nel passato, che tendevano alla conservazione statica dei modi di produzione, la
borghesia, secondo Marx, non può esistere senza rivoluzionare continuamente gli strumenti di
tutto l’insieme dei rapporti sociali.
produzione e Di conseguenza, la borghesia appare una classe
costituzionalmente dinamica, che ha dissolto non solo le vecchie condizioni di vita, ma anche idee e
credenze tradizionali.
Senonchè questa borghesia, che ha evocato per incanto forze così gigantesche, assomiglia allo
stregone che non riesce più a dominare le potenze infernali da lui evocate. Infatti le moderne forze
produttive, sempre più sociali, si rivoltano contro i vecchi rapporti di proprietà, ancora privatistici e
sottomessi alla logica del profitto personale, generando delle crisi terribili, che mettono in forse
l’esistenza stessa del capitalismo. Tanto che il proletariato, classe oppressa della società borghese,
non può fare a meno di mettere in opera una dura lotta di classe, volta al superamento del
capitalismo e delle sue forme istituzionali e ideologiche.
Il concetto della storia come <<lotta di classe>> è uno dei più significativi del Manifesto.
Secondo Marx la storia di ogni società , esistita fino a questo momento, è storia di lotte di classi.
Lotte terminate o con una trasformazione rivoluzionaria di tutta la società o con la comune rovina
delle classi in lotta.
Conformemente alle sue analisi del capitalismo come fatto mondiale, Marx insiste inoltre
sull’internazionalismo della lotta proletaria e termina il Manifesto con il noto slogan rivoluzionario:
<<Proletari di tutti i Paesi, unitevi!>>.
Una delle sezioni più importanti del Manifesto è costituita dalla critica di Marx ai socialismi
precedenti. Marx raggruppa e divide la letteratura socialista e comunista in due tendenze di fondo:
8
1. il socialismo conservatore o <<borghese>>;
–
2. il socialismo e comunismo critico utopistici;
Il socialismo conservatore o <<borghese>> è incarnato da quegli economisti, filantropi e umanitari
che vorrebbero rimediare agli “inconvenienti” sociali del capitalismo, senza distruggere il
capitalismo stesso. Essi vorrebbero la borghesia senza il proletariato, <<la proprietà senza il
furto>>, il lato positivo del sistema borghese senza quello negativo, non accorgendosi che
producendo se medesimo il capitalismo produce inevitabilmente i suoi inconvenienti, per cui esso
non va <<curato>>, bensì distrutto. –
Il socialismo e il comunismo critico utopistico non riconoscono al proletariato una funzione
storica e rivoluzionaria autonoma e per questo fanno appello a tutti i membri della società, compresi
i ceti dominanti, per una pacifica azione di riforme, muovendosi in tal modo in una dimensione
“utopistico”
moralistica e utopistica. A questo tipo di socialismo Marx contrappone invece il
proprio socialismo “scientifico”, basato su un’analisi critico – scientifica dei meccanismi sociali del
capitalismo e sull’individuazione del proletariato come forza rivoluzionaria destinata ad abbattere il
sistema borghese.
Diritto
Legislazione sociale e del lavoro
Il lavoro può essere svolto in maniera subordinata o in modo autonomo.
Elementi di distinsione:
Posizione del lavoratore
Oggetto della prestazione
Organizzazione d’impresa
Incidenza del rischio
Corrispettivo
Fonti del diritto del lavoro
Fonti sovranazionali:
– Trattati internazionali
– Convenzioni OIL
– Regolamenti CE
La Costituzione:
– Art.1, art.4, da art. 35 a 40
Altre fonti statuali:
– Codice civile (libro V)
– Statuto dei lavoratori L. 20 maggio 1970 n. 300
– Riforma del collocamento
Fonti contrattuali:
– Contratti collettivi
– Contratti individuali di lavoro
I soggetti del rapporto di lavoro subordinato
Prestatore di lavoro. 9
Ai sensi dell’ art. 2094 del cod. civ., è prestatore di lavoro colui che<<si obbliga mediante
retribuzione a collaborare nell’ impresa, prestando il proprio lavoro intelletuale o manuale alle
direzione dell’ imprenditore>>.
dipendenze e sotto la
Datore di lavoro.
E’ datore di lavoro chi dà ad altri un lavoro alle proprie dipendenze in cambio della retribuzione.
Contratto di lavoro
Contratto mediante il quale il prestatore si obbliga a mettere a disposizione del datore la sua attività
di lavoro e questi si obbliga a corrispondere al prestatore una retribuzione.
Il collocamento
Il collocamento è obbligatorio per:
Le persone in età lavorativa affette da minorazioni fisiche o psichiche;
Le persone invalide del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33%;
Le persone non vedenti o sordomute;
Le persone invalide di guerra o per servizio con gravi menomazioni.
Disciplina del collocamento:
Obbligo d comunicazione dell’assunzione effettuata agli uffici per l’ impiego;
Obbligo di osservare la normativa vigente.
Caratteristiche del collocamento
E’ gratuito;
E’ obbligatorio per effettuare assunzioni legittime;
E’ disciplinato da norme inderogabili;
E’ gestito dalle Regioni e dagli enti locali.
Il meccansimo di assunzione diretta
L’ art. 9bis L. 608/96 ha introdotto il meccanismo di assunzione diretta in base al quale non è più
necessario il preventivo nulla-osta degli organi del collocamento, richiesto attualmente solo per le
residenti all’ estero e di lavoratori italiani destinati a paesi extra
assunzioni di extra-comunitari
comunitari.
Diritti del lavoratore
Diritti di carattere patrimoniale:
alla retribuzione;
al trattamento di fine rapporto;
Diritti personali:
all’ integrità fisica e alla salute;
al riposo giornaliero e settimanale e alle ferie;
Diritti sindacali:
allo sciopero;
alla libertà di organizzazione e di attività sindacale.
10
Doveri del lavoratore
Prestare la propria attività lavorativa
Obbligo di diligenza e obbedienza
Obbligo di fedeltà
Diritti del datore di lavoro
Potere direttivo
Potere di vigilanza e controllo
Potere disciplinare
Doveri del datore di lavoro
Obbligo di corrispondere la retribuzione e il trattamento di fine rapporto;
Obbligo di mantenere il luogo di lavoro idoneo alla salute del lavoratore;
Rispetto della dignità, libertà e riservatezza del lavoratore;
personale senza l’ autorizzazione del lavoratore;
Divieto di divulgare notizie d carattere
Divieto di perseguire la persona del lavoratore e le sue cose personali, salvo quelle che
risultino indispensabili per la tutela del patrimonio aziendale.
Cause di sospensione del rapporto di lavoro
Inerenti il lavoratore:
Infortunio sul lavoro
Servizio di leva (non retribuiti)
Matrimonio
Malattia
Gravidanza e puerperio
Elezione a cariche pubbliche (non retribuiti)
Inerenti l’impresa:
Ristrutturazione aziendale
Riorganizzazione dell’ azienda [cassa integrazione]
Crisi dell’ impresa
Cessazione del rapporto di lavoro
Cause ordinarie:
Scadenza del termine
Raggiungimento dell’età pensionabile
Conseguimento dello scopo
Cause straordinarie:
Scioglimento (morte del lavoratore, cessazione impresa)
11
Risoluzione [accordo tra le parti, impossibilità sopravvenuta, dimissioni del lavoratore,
recesso del datore di lavoro (licenziamento)]
Licenziamento individuale
Giusta causa.
causa che non consente la prosecuzione anche momentanea del rapporto di lavoro, senza
necessità di preavviso.
Giustificato motivo.
quando sussiste un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali del lavoratore.
Licenziamento collettivo
Per ampia ristrutturazione aziendale
Pluralità di dipendenti
Nesso di causalità
Il lavoratore può impugnare l’ atto entro 60 giorni dalla comunicazione; il giudice può
dichiarare:
l’ inefficacia del licenziamento se non viene rispettata la forma scritta o non vengono
indicati i motivi;
la nullità se effettuato per ragioni di fede politica o religiosa;
l’ annullamento se intimato senza giusta causa o giustificato motivo.
prevista dall’ art. 18 dello statuto dei lavoratori e modificato dalla legge 108/1990:
Tutela reale,
in caso di inefficacia o annullamento, il lavoratore è reintegrato nel posto di lavoro e il
datore è obbligato a risarcirlo del danno, liquidando un’ indennità commisurata alla
retribuzione globale dal giorno del licenziamento a quello della reintegrazione.
Tutela obbligatoria:
in caso di licenziamento senza giusta causa o giustificato motivo, il datore è condannato a
riassumere il lavoratore entro 3 giorni, oppure a risarcire il danno versando un’ indennità
pari a un massimo di 6 mensilità.
Lo sciopero Costituzione, all’art. 40
Lo sciopero è una forma di autotutela dei lavoratori, riconosciuto dalla
Consiste in un’astensione totale e concentrata dal lavoro da parte di più lavoratori subordinati per la
tutela dei loro interessi collettivi.
Limiti dello sciopero
Limiti soggettivi
1. Per i magistrati 12
2. Per i militari
3. Per i marittimi
Limiti oggettivi
1. Sciopero economico
2. Sciopero politico
3. Sciopero di solidarietà
Storia
Giolitti: la legalizzazione dei sindacati
Nell’ Italia settentrionale lo sviluppo del capitalismo industriale,alla fine del sec XIX, era ormai
avviato e di pari passo maturava anche la volontà dei lavoratori di creare le proprie
organizzazioni politiche e sindacali.
L’ obiettivo di Giolitti
Il disegno politico di Giolitti mirava a conciliare gli interessi della borghesia industriale con le
aspirazioni del proletariato urbano ed agricolo. Al fine di perseguire questo obiettivo egli tentò di
far entrare nel governo Filippo Turati, leader del PSI, il quale però rifiutò.
Politica interna
Non ostacolò la formazione delle Camere del Lavoro (Milano, 1891);
Non ostacolò la fondazione del Partito socialista italiano (Genova, 1892);
Si limitò a tutelare l’ ordine, per quanto riguarda i tumulti popolari dei Fasci Siciliani;
Conferì libertà di organizzazione e azione politica (CGL 1906, Federterra, Confindustria
1910), legalizzando i sindacati;
Ristabilì equilibrio tra le classi operaie;
Ristabilì il diritto allo sciopero;
Aumentò le retribuzioni;
Emanò una normativa per la tutela delle classi più deboli;
Emanò la prima legislazione sociale:
L’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro
Riposo festivo per i lavoratori delle industrie
Cassa per la maternità
Cassa di previdenza per la vecchiaia
Tutela del lavoro dei bambini (età minima per lavorare = 12 anni)