vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
MOTIVAZIONI :
Nel corso del secondo quadrimestre dell’anno scolastico appena
terminato, con la professoressa Giovanna Scarantino, docente di
Scienze della formazione, nonché materia di indirizzo, abbiamo svolto,
in maniera individuale, un percorso tematico, incentrato sul
programma effettuato. Il programma integrato con approfondimenti e
ricerche personali, è stato rielaborato, per la conseguente relazione
finale che si sarebbe tenuta durante la propria interrogazione, alla
quale susseguiva un dibattito che vedeva coinvolti sia l’insegnante
che i compagni di classe. Il percorso tematico che io ho scelto è
(1; 2.1, 2.2)
intitolato: EDUCAZIONE E FAMIGLIA.
Ho deciso di riproporre questa tematica in chiave interdisciplinare per il
mio percorso di maturità, perché è stato, fin da subito, un argomento,
a mio parere, molto interessante e attuale. Si parla molto e in tutte le
sedi del rapporto genitori-figli, quanto questo influisca nello sviluppo e
formazione della personalità dei giovani, in che modo i genitori sono
responsabili del comportamento di quest’ultimi all’interno della
società. Viene così affermata l’importanza dell’educazione famigliare,
che risulta tuttavia non determinante nella formazione dell’individuo. 2
Nella DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI
DIRITTI DELL’UOMO sancita dall’ONU
nel 1948, si afferma solennemente
DIRITTO
che << OGNI PERSONA HA
ALL’EDUCAZIONE>> e che quest’ultima
deve essere << INDIRIZZATA AL PIENO
SVILUPPO DELLA PERSONALITA’
UMANA>> ; la concretizzazione di
questo diritto può avvenire con
diverse modalità e in luoghi differenti
la scuola, la famiglia, la
tra loro come:
società, il gruppo, la comunità. 3
È incredibilmente
difficile sollevarsi
da soli, da una
famiglia povera, da
un ambiente
isolato. [...] È
immenso il peso
della famiglia, del
suo sapere, delle
sue relazioni
sociali. È la
famiglia che ti
manda nella scuola
giusta, dove farai
le amicizie utili,
che ti inserisce
nella rete di
relazioni sociali in
cui si fa carriera.
[...] La nostra
società è fatta di
clan, consorterie,
tribù. Se sei dentro
la tua vita è in
F R A N C E S C O A L B E R O N I è un 4
discesa, se sei
sociologo, giornalista e docente di fuori trovi strade
sociologia . sbarrate.
Nell’epoca della
famiglia allargata, c’è
anche la famiglia
«allungata», nella quale
genitori e figli vivono
sotto lo stesso tetto
molto più a lungo.
Positivo? Non direi. Non
si diventa marinai
restando in porto a
sognare gli oceani.
Deve pure arrivare il
momento di tentare la
navigazione. Non si
cresce senza rischio
(...).
L'obiettivo
dell'autonomia e
dell'indipendenza deve
tornare a fare parte dei
desideri dei figli e dei
genitori. Quando
veniamo al mondo
siamo sotto la totale
responsabilità altrui.
Poi dobbiamo assumerci
le fatiche, gli oneri, ma
anche il piacere delle
F U L V I O S C A P A R R O è uno nostre responsabilità e
cominciare a scrivere in
psicoanalista italiano e collabora come proprio, per quanto 5
possibile, la nostra
editorialista al Corriere della Sera e storia.
al Messaggero di sant'Antonio. (F. Scaparro)
<<La vera
religione
universale
proviene dalle
donne, più che
dagli uomini -
soprattutto
dalle madri, le
quali portano
la chiave delle
nostre anime
nei loro
cuori>>
(Wendell
Holmes)
Oliver Wendell
H o l m e s (1809 – 1894), poeta e 6
saggista statunitense
Con il termine società di massa si designa una moltitudine indifferenziata di
individui, un aggregato omogeneo in cui i singoli tendono a scomparire rispetto al
gruppo. La società di massa é una società caratteristica del XX e XXI secolo e
nasce già a partire dalla fine dell’800, col diffondersi dell’industrializzazione e dei
connessi fenomeni di urbanizzazione, e solo nei paesi più economicamente
avanzati dell’Europa occidentale e del Nord America.
Nella società di massa la maggioranza dei cittadini vive in grandi e medi agglomerati
urbani; gli uomini sono quindi a più stretto contatto gli uni con gli altri; entrando
in rapporto fra loro con maggiore frequenza e facilità che in passato. Questi
rapporti spesso però hanno un carattere anonimo e impersonale. Il sistema delle
relazioni sociali non passa più cosi’ attraverso le piccole comunità tradizionali, ma
fa capo alle grandi istituzioni nazionali.
La società di massa è dunque una realtà complessa, risultante dall’intreccio di una
serie di processi economici, di trasformazioni politiche, di mutamenti culturali.
Con l’avvento della società di massa, si ritiene necessario per plasmare i lineamenti
della nuova società, di rendere l’istruzione non più un bene riservato ai membri di
un’elite, ma un’opportunità, un servizio reso alla collettività, un mezzo per
educare il popolo, uno strumento di nazionalizzazione delle masse, attraverso cui
lo Stato può diffondere tra le giovani generazioni immagini e valori patriottici.
Strettamente legato ai progressi dell’istruzione fu l’incremento nella diffusione della
stampa, accompagnata dalla nascita e diffusione di altri mezzi di comunicazione
come il cinema e la televisione più tardi.
La società è costituita da ambienti sociali che svolgono, una funzione rilevante nello
sviluppo della personalità, essi sono: la famiglia, il gruppo, la scuola, la comunità
e i mass media. Questi sistemi sociali modificano il processo di formazione di un 7
individuo, ma nessuna di queste, prese singolarmente svolge una funzione
determinante nello sviluppo della personalità.
La famiglia, tuttavia precede qualsiasi altra istituzione educativa, le accompagna e le
integra tutte e si pone da mediatrice tra il fanciullo e la società. Per questi motivi essa
agenzie di
occupa certamente una posizione di primo piano tra le cosidette “
socializzazione”, ossia tra le diverse istituzioni o gruppi che svolgono funzioni
educative e che Ardigò, psicologo, pedagogista e filosofo italiano chiama matrici
educative.
La famiglia è un’ istituzione che provvede alla trasmissione dei valori sociali e alla
conseguente integrazione dei suoi membri nella società. Poiché la formazione della
personalità presuppone un ruolo fondamentale della società e delle interazioni sociali,
la famiglia, come afferma Freud, padre della psicoanalisi, rappresenta la base per lo
sviluppo psichico di ogni individuo. Siccome la formazione della personalità è un
processo estremamente precoce, è necessario considerare lo sviluppo della personalità
a partire dalla prima relazione sociale di un individuo, quella che lega il neonato alla
madre all’interno della famiglia. La famiglia è quindi la prima agenzia educativa, come
afferma Angiulli, filosofo e pedagogista positivista, è il primo ambiente educativo, come
sostiene Frobel, pedagogista tedesco, è un modello per le istituzioni scolastiche, come
ritiene essere Pestalozzi, pedagogista e riformista svizzero, e la madre, così come
affermano Frobel e Pestalozzi, è il modello educativo a cui devono ispirarsi le maestre.
L’incidenza che la famiglia esercita sui bambini è, nel bene e nel male, sicuramente molto
condizionante, ed è per questo che all’educazione famigliare è rivolta una grande
attenzione.
La famiglia, nonostante sia il primo e uno tra i più importanti ambienti educativi, spesso,
per molte ragioni, non é in grado di adempiere ai suoi compiti. Non tutti gli adulti,
fondatore
infatti, sono in grado di diventare genitori “sufficientemente buoni” (ndr di
telefono azzurro), ma è necessario evitare che le difficoltà degli adulti possano
determinare danni talora gravissimi e permanenti ai bambini. La famiglia abusante non
è, del resto, solo quella autoritaria e dispotica, ma anche la famiglia sfruttatrice, quella
che lascia il bambino solo, quella iperesigente, quella iperprotettiva, quella che si 8
chiude in se stessa.
Un esempio importante di come la famiglia molto spesso prenda decisioni non
necessariamente in accordo con le volontà dei figli, ma che influiscono sul loro
PENSIONE DI FAMIGLIA
futuro, ci è narrato da Joyce, all’interno del racconto ,
GENTE DI DUBLINO
contenuto nel romanzo . La forma più visibile della difficoltà
educativa della famiglia è la vastità del fenomeno della violenza fisica nei
confronti di minori, il disagio degli adulti, la persistenza di culture incentrate su
concezioni autoritarie, in base alle quali i figli sono considerati “proprietà” dei
genitori, che hanno nei loro confronti “diritto di vita e di morte”.
Alla violenza fisica così, molto spesso si affianca quella psicologica, causata da una
possibile condizione di non comunicazione o addirittura in certi casi perché sono
costretti a fare da sostegno a genitori psicologicamente deboli. Molti genitori,
infine, tendono ad avere un’insufficiente comprensione di quello che il bambino
realmente è e delle sue effettive esigenze, anche a causa di una visione “mitica”
dell’infanzia.
Un esempio di come la mancanza di relazione tra genitori e figli dovuta dall’assenza
fisica di un genitore possa avere influenza nelle relazioni interpersonali future, ci è
fornito dall’esperienza di Pascoli, autore della letteratura italiana di fine ‘800 inizi
‘900, che a seguito della prematura e improvvisa morte del padre avvenuta in
tenera età, per opera di uno sconosciuto che lo uccise, non riuscì ad elaborare tale
evento drammatico, causando in lui una forte difficoltà nell’istaurare rapporti
sentimentali e la nascita di una forma ossessiva nel voler ricostruire il nido
famigliare originario.
Pascoli sembrava cosi’ essere rimasto ad una fase di eterna fanciullezza, in cui
aveva paura di perdere i membri della propria famiglia originaria, in cui era
curioso ed affascinato dalla vita amorosa, dal sesso, ma allo stesso tempo ne era
spaventato. 9
La morte del padre sarà in Pascoli un tema ricorrente nelle sue opere, tra le quali
X AGOSTO
una in particolare, intitolata: .