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La seguente tesina di maturità descrive il diamante, uno dei minerali più ricercati del mondo. Tesina maturità argomenti: in Scienze le proprietà chimiche e fuoriuscita dalle profondità della terra, in Latino Plinio il Vecchio, in Italiano Scipione Vasolo e infine in Storia la Guerra civile in Sierra Leone.
Scienze- Le proprietà chimiche e la fuoriuscita dalle profondità della terra.
Latino- Plinio il Vecchio.
Italiano- Scipione Vasolo.
Storia- La Guerra civile in Sierra Leone.
Simon Tania
Mappa Concettuale
Scienze Latino Storia
della Terra I dati della guerra
Natura del diamante Plinio il Vecchio civile in Sierra Leone
Naturalis Historia, Il traffico di diamanti
Nascita del diamante Plinio il Vecchio, insanguinati
Libro: XXXVII, 55-61
“Le miracolose virtù
Miniere di diamante delle pietre pretiose
per salute del vivere Bambini soldato
sulla superficie
terestre humano” di Scipione
Vasolo De Beers Company 3
Simon Tania
Presentazione
Il diamante è tra le pietre preziose più conosciute al mondo e allo stesso tempo tra le più rare. Allo stato
grezzo esso assomiglia ad un ciottolo qualsiasi, e nessuno lo degnerebbe di uno sguardo. Le vetrine dei più
prestigiosi gioiellieri mostrano, però, gemme incantevoli, che attirano l’attenzione per la loro capacità di
scomporre la luce nei sette colori dell’arcobaleno. E' l'abilità del tagliatore di diamanti che svela la bellezza
che giace nascosta nelle pietre.
Ho scelto questo argomento proprio perché il diamante cela in sé, sin dalla “nascita”, il suo splendore;
attraversando terreni impervi per fuoriuscire dalle profondità della terra, giunge sino a noi come un piccolo
seme apparentemente insignificante. Una volte “piantato” e “accudito” dai più esperti tagliatori mondiali,
si rivela in tutta la sua magnificenza.
Inizialmente tratterò la natura chimica e fisica del diamante perché tutte le proprietà per cui questa gemma
viene ammirata sono dovute ad essa: la durezza, si spiega con l’eccezionale resistenza dei legami C-C, che
sono covalenti, molto energetici ed estremamente corti; la sua brillantezza è dovuta al fatto che la gemma
è un materiale isotopo, cioè ha le stesse proprietà in tutte le direzioni; una volta tagliata, agisce come un
prisma e permette di scomporre il raggio di luce che lo attraversa. La sua fragilità è causata dalla sfaldatura
che segue le facce dell’ottaedro, prodotta dalla relativa debolezza dei legami lungo questi piani, proprietà
che viene usata per il taglio.
Analizzerò poi la formazione del diamante nelle profondità della terra e il loro viaggio di risalita. Sulla
superficie terrestre fuoriescono la maggior parte in corrispondenza dei cratoni, le zone più antiche dei
continenti.
Probabilmente non si riuscirà mai a sapere come, quando e dove furono scoperti i primi diamanti. Però si sa
che questi erano noti sin dai tempi antichi, tanto che la parola stessa “diamante” ha origine dal greco
adàmas, composto dalla “a” privativa e damac (domare) quasi a voler dire indomabile; questo perché gli
antichi lo reputavano indistruttibile.
Già Plinio il Vecchio nel I secolo d.C, nella sua Naturalis Historia, decantava il diamante come la pietra più
dura che esistesse. Ne discute nel libro XXXVII, dedicato alla metallurgia e mineralogia. Partendo dalla
preziosità della pietra, essendo essa conosciuta solo a pochi re, si dilunga sui luoghi in cui è possibile
rinvenirli, ad esempio in Macedonia ed Etiopia. Successivamente concentra la sua attenzione sulle proprietà
magiche e mediche ad esso attribuite: la gemma ha il potere di vincere i veleni e di neutralizzarli, calmare le
crisi di delirio e cacciare dalla mente le paure vane.
Secondo Plinio il Vecchio il diamante ha un suo nemico: il sangue di capro. Questa strana favola si
tramanderà per il Medioevo, grazie anche al credito che veniva attribuita all’autore. L’Occidente medievale
scavalcherà l’origine pagana di questa storia, per farne un potente simbolo cristiano. Alcuni autori
trasformeranno il sangue di capro in sangue di Cristo, che spezza la maledizione solida come il diamante del
peccato originale.
Nel corso della storia chi ha ambito ai diamanti, che si trattasse di stati, di contrabbandieri, di amanti o di
mercanti, non si è mai interessato al suo luogo di origine o alle condizioni in cui veniva estratto: bisognava
che ne potessero trarre più o meno profitto o vanto sfoggiando le proprie pietre su anelli d’oro o su una
collana. Anche se nessuno crede più che i diamanti curino le malattie o funzionino come sfere di cristallo,
sono tuttora un simbolo di ricchezza, potere, amore e onore. 4
Simon Tania
Nell’attualità le più grandi miniere di diamanti sono quelle africane dell’Angola, Botswana, Congo, Ghana,
Liberia e Sierra Leone. Gran parte delle pietre ritrovate in queste regioni alimenta terrificanti guerre civili e
per questo motivo molte società che commerciano in diamanti hanno firmato nel 2000 un protocollo, con
l’intento di tenersi lontani dai contrabbandieri dei cosiddetti “diamanti di sangue”.
La guerra civile sierraleonese è stata un conflitto durato dal 1991 al 2002 che ha visto scontrarsi i ribelli
del Fronte Rivoluzionario Unito (RUF) e le forze governative. Al termine degli undici anni di scontri, che
hanno causato oltre 50 000 vittime, hanno prevalso le seconde. Il conflitto armato è stato caratterizzato da
spaventosi e atroci abusi di diritti umani su larga scala. E‘ stata soprattutto una guerra contro i civili non-
armati, incluse donne e bambini, che sono stati arbitrariamente uccisi, mutilati, stuprati e sequestrati.
Il fenomeno del reclutamento forzato di bambini soldato ha causato gravi violazioni di diritti umani. Si
trattava principalmente di giovani prigionieri: rapiti a cinque, sei anni venivano addestrati e,
contemporaneamente, veniva estirpata loro l’identità. Già dalla cattura venivano abituati alla crudeltà: i
soldati uccidevano i famigliari di fronte ai loro occhi, oppure venivano costretti a commettere loro stessi
questo gesto brutale. Poi li spedivano in battaglia.
Ma come ha fatto il diamante a diventare il simbolo dell’amore eterno? Un ruolo significativo è stato svolto
dalla De Beers Company. Fondata nel 1888, attualmente gestisce quasi la totalità delle miniere di diamanti
africane. Cecil Rhodes, il promotore dell’azienda, affermò che il futuro del suo neonato impero sarebbe
stato garantito fintanto che “ gli uomini e le donne avessero continuato ad amarsi”. Fu, perciò, una
strategia di mercato che portò alla creazione dello slogan Un diamante è per sempre. 5
Simon Tania
Natura del diamante
Il diamante è un minerale
I minerali sono composti inorganici, generalmente solidi, con una composizione chimica definita,
riassumibile con una formula mineralogica. La maggior parte di essi possiede anche una ben precisa
disposizione geometrica spaziale degli atomi che li costituiscono. Questa particolare geometria atomica dà
origine ad una struttura cristallina. In natura il carbonio C è presente in tre diverse forme allotropiche:
1
diamante, grafite e fullerene .
Il diamante è un minerale cristallino composto da atomi di carbonio C disposti ordinatamente nelle tre
direzioni dello spazio. Una delle sue proprietà più conosciute, la durezza, si spiega con l’eccezionale
resistenza dei legami C-C, che sono covalenti, molto energetici ed estremamente corti. Ogni atomo mette in
comune ognuno dei quattro disponibili del suo strato più esterno con quattro atomi vicini. Il carbonio,
dunque, è un atomo tetra-coordinato perché si trova al centro di una struttura tetraedrica rigida, per
questo è un buon isolante elettrico e un buon conduttore di calore, ma è anche lipofilo ed idrofobo. La
grafite mostra invece una struttura laminare; ogni lamina è costituita dalla ripetizione di un’unità
elementare esagonale di atomi di carbonio. Ognuno è contornato da altri tre secondo i vertici di un
triangolo equilatero. I legami tra le lamine sono più deboli di quelli che si trovano all’interno della stessa
lamina e, quindi, la struttura risultante è meno rigida. L’elemento ripetitivo più piccolo che contiene tutti i
motivi caratteristici della struttura del diamante, la cella elementare, è un cubo. Il ripetersi nelle tre
dimensioni dello spazio della cella elementare darà origine ad un cristallo.
1. Celle elementari della grafite e del diamante ( www.ludotecascientifica.it )
Le diverse forme del diamante
La forma geometrica che domina è senza dubbio l’ottaedro, una doppia piramide a base quadrata costituita
da facce a forma di triangolo equilatero i cui vertici si incontrano per formare una “punta”.
Indipendentemente delle dimensioni del diamante la forma è sempre la stessa: 6 punte, 8 facce e 12
spigoli. Esso risulta dalla crescita lenta di piccolissimi cubi, condizione ideale per l’elaborazione di un bel
cristallo, perché corrisponde ad un apporto equilibrato degli atomi di carbonio che costituiscono l’edificio
cristallino.
1 Le molecole di fullerene, costituite interamente di carbonio, assumono una forma simile a una sfera cava, di un ellissoide o di un
tubolare 6
Simon Tania La crescita lenta e regolare che forma i perfetti ottaedri di
diamante può anche generare veri e propri mostri, cioè delle
grosse pietre informi, ma sono queste che ci hanno dato i diamanti
più famosi come il Cullinan. La quasi totalità dei diamanti di un
peso superiore a 300 carati hanno una forma irregolare.
Paradossalmente, la perfezione dell’ottaedro è il risultato di un
difetto, e quando quest’ultimo è assente, la forma non è perfetta.
Per ottenere una faccia liscia e piana c’è bisogno che la crescita
2. Il Cullinan Diamond in secondo piano; in avvenga in modo da propagare un difetto particolare, che si
primo piano le varie pietre in cui è stato
tagliato ( www.dial-a-diamond.co.za ) chiama dislocazione a spirale, attorno alla quale si costruisce un
edificio cristallino. Questo fenomeno è del tutto comune, infatti lo ritroviamo anche negli altri minerali e
nei cristalli più comuni, come il sale grosso da cucina o lo zucchero candito.
All’opposto di questi ci sono i diamanti di qualità inferiore destinati ad un uso industriale,che sono dovuti
ad una crescita rapida e caotica. Questa avviene in ambienti di formazione ricchi in carbonio nei quali i
valori di temperatura e pressione diminuiscono rapidamente. Questo tipo di cristallizzazione è la stessa che
osserviamo nei cristalli di ghiaccio, che si propaga come una ragnatela sulla
superficie liscia di un vetro: il diamante formerà delle fibre disposte in molti
modi.
Tra la crescita rapida e la crescita lenta esiste una crescita intermedia che
genera una forma particolare detta cuboide. Le facce dei cristalli non sono più
piane, ma rugose ed irregolari, gli spigoli non sono vivi, ma ricurvi ed incavati
come se fossero stati in parte dissolti. Per di più questi diamanti hanno la
particolarità di essere fluorescenti in giallo-verde e, molto raramente,
presentano un colore violetto che è la loro particolarità. 3. Un cuboide ( foto di E. Van
Pelt)
Duro e pertanto fragile
Anche se si tratta del minerale più duro che ci sia, cioè quello che può essere scalfito solo da se stesso, il
diamante non è invincibile. Ha una frattura concoide ed una sfaldatura perfetta secondo il piano
dell’ottaedro, proprietà che viene usata per il taglio. Anche la sua durezza non è omogenea, ma ineguale a
seconda delle facce: le facce ottaedriche sono più dure di quelle cubiche. Inoltre i vertici sono più duri delle
facce.
Durezza non significa necessariamente solidità. La fragilità del diamante è dovuta alla sfaldatura che segue
le facce dell’ottaedro, dovuta alla relativa debolezza dei legami lungo questi piani. Anticamente era pratica
conosciuta quella di colpire un diamante posto su un’incudine con un colpo deciso di martello, e se il
martello o l’incudine si rompevano il diamante era ritenuto autentico. Se era la pietra a rompersi, non si
credeva che si trattasse di un diamante: in questa maniera moltissime pietre, forse anche di taglio
eccezionale, sono andate distrutte per sempre.
Un atomo leggero per un minerale denso 3
Un’altra proprietà conosciuta è quella della densità, il cui valore per il diamante è 3,51 kg/cm : gli atomi di
carbonio sono talmente compattati dalla pressione che, a volumi equivalenti, sono molto più numerosi di
quelli che si trovano nella grafite. 7
Simon Tania