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<<Per parecchi anni lottai con tutte le

forze per trovare il modo, la tecnica per

attrarre lo spettatore dentro il quadro

stesso, perché vi si mescolasse e ne

diventasse parte>>. Kandinskij sente il

bisogno di creare all’interno della propria

opera uno spazio in cui possano

incontrarsi le sensazioni dell’artista e

quelle dello spettatore, una dimensione

in cui la natura non sia predominante,

ma venga sostituita dall’anelito

dell’anima. L’astrazione non è il mezzo

per distaccarsi dal naturale quanto più è

possibile, ma è un certo andare al di là

della superficie delle cose, per scoprirne i

più intimi segreti celati dalla realtà esteriore. Tra le opere di Kandinskij, alcune sono

significative.” Primo acquerello astratto”

particolarmente (1910) è l’emblema della

rottura con la tradizione rappresentativa, la prima astrazione dell’artista.

A grandi linee, noi viviamo in un mondo dove inconsciamente, cioè per abitudine,

senza che neppure ce ne rendiamo conto, il colore ha una sua collocazione ben

precisa: questo fin dall'antichità', perché da sempre a ogni colore era abbinato un

significato, ad esempio il rosso è sinonimo di passione e forza, il giallo è vitalità, il blu

tranquillità.

Noi viviamo immersi nel colore e spesso non ci rendiamo neanche conto dell'influenza

che ha sulle nostre azioni e sugli stati emotivi. Il colore, è una forma di energia, è

attivo a tutti i livelli del nostro essere: fisico, mentale, emozionale e spirituale.

L’azione dei colori sull’uomo, sia a livello fisico che psicologico è ormai riconosciuta. La

sua efficacia può variare in funzione della tipologia della persona. Cioè una persona

emotivamente più sensibile, recettiva sul piano intellettuale, con la mente libera da

pregiudizi, si pone nelle migliori condizioni per ricevere dai colori il massimo effetto.

Allo stesso modo i bambini traggono il massimo dell’efficacia.

Il rosso

e' stato chiamato ''il grande attivatore energetico'', il'' padre della vitalità''' a causa del

suo immenso effetto elementare sulla struttura fisica dell'uomo.

Il rosso ha potere calorifico: esso riscalda il sangue arterioso e quindi favorisce la

circolazione.

L'arancione

ha un'azione risolvente delle funzioni organiche e mentali,mitigando le sensazioni di

oppressione.

Questo colore combina l'energia fisica col discernimento mentale; e' riscaldante,

euforizzante e non elettrico. L'arancio agisce inoltre beneficamente nei casi di

deficienza mentale, e aiuta la mente ad aprirsi e a svilupparsi; esso viene perciò

sovente chiamato ''IL RAGGIO DELLA SALVEZZA''.

Il suo impiego ci consente di curare il corpo fisico e in pari tempo d'inculcare nella

mente la maniera di conservare la salute quando la si e' raggiunta.

Il giallo

Questi raggi emanano correnti positive e sono non astringenti; il loro effetto e'

alcalinizzante e tonifica i nervi.

I raggi gialli hanno un potere vivacizzante, ispirando e stimolando efficacemente le

facoltà superiori - le capacità i ragionamento -, facoltà che ne traggono un effetto

notevolissimo.

Attraverso la luce colorata, il giallo facilita l'autocontrollo.

Il colore tra forma ed emozione 3

Il verde

E’ il colore della natura, il colore delle forze equilibrate, il colore dell'evoluzione della

mente e del corpo.

Il verde favorisce l'armonia in quanto ha un'influenza calmante sul sistema nervoso;

sviluppa le vibrazioni armoniche dei nostri pensieri e da' pace ai nostri sensi.

L’azzurro

''Il raggio azzurro e' uno dei più potenti antisettici del mondo''

La sua luce e' rinfrescante, elettrica, soporifera, astringente.

Essa abbassa la febbre, cura le infiammazioni della gola e, qualora sia applicato nella

maniera adeguata, a cose in apparenza inspiegabili.

Il raggio azzurro comporta tutti gli aspetti della Verità, e la scienza sottolinea questa

caratteristica.

Il viola

Il violetto e' stimolante delle qualità intuitive (o spirituali), aiuta l'ispirazione, infatti le

grandi opere d'arte in musica, prosa, pittura, scultura, ecc., sono attribuite

all'influenza del raggio violetto, lo stimolatore dei più alti ideali umani.

Esso nutre tutte quelle cellule della nostra mente superiore, la cui funzione e' di

estendere l'orizzonte della nostra conoscenza divina.

Il Marrone

Rappresenta il colore della Madre Terra, del legno, per cui si associa alle cose solide e

durature. La preferenza di marrone simboleggia mancanza di radici però al contempo

aiuta ad essere pratici e non dispersivi. E' ottimo come colore nei pavimenti perché

rappresenta la terra, da stabilità.

Il nero

Il nero è il colore del misterioso e dell'inspiegabile. E' un non-colore, cioè è assenza di

colore e viene utilizzato per rendere più densi altri colori. In genere si indossa perché

attira, in quanto si rimane nascosti da un velo di mistero. Pone una barriera tra la

persona e il mondo. Ha un effetto depressivo. Rappresenta l'oscurità, il vuoto, il male.

Ma volendo parlare nello specifico del colore, dobbiamo inevitabilmente porci delle

domande. Cos’è il colore? Perché gli oggetti o i vestiti sono colorati? Da dove si ricava

il colore?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo entrane nei particolari della chimica

organica e parlare dei coloranti e della loro composizione.

I coloranti

I coloranti sono sostanze di origine organica, naturali o di sintesi, solubili nei solventi;

servono come mezzo di applicazione e si legano con le sostanze da colorare, come le

fibre tessili o materie plastiche, in maniera stabile grazie a veri e propri legami chimici.

Essi vengono classificati in base a due fondamentali criteri:

- classificazione chimica

- classificazione di provenienza

CLASSIFICAZIONE CHIMICA

Le molecole costituenti i coloranti sono piuttosto complesse;

si possono immaginare composte da alcuni idrocarburi

Il colore tra forma ed emozione 4

aromatici, tipo benzene, toluene, antracene, nei quali alcuni atomi di idrogeno sono

stati sostituiti da due specie di aggruppamenti:

a) gruppi cromofori

b) gruppi auxocromi

a) GRUPPI CROMOFORI

Il nome deriva dal greco che significa “apportatori di colore”, sono funzioni organiche

che possiedono doppi e tripli legami tra atomi C, N, S, O (carbonio, azoto, zolfo,

ossigeno).

Dei legami π presenti, almeno uno risulta facilmente eccitabile, capace cioè di

assorbire la radiazione luminosa grazie a salti elettronici. Le frequenze non assorbite

(riflesse) ne determinano il colore.

Sono gruppi cromofori particolari radicali ( etile, fenile, benzene senza un H) e alcuni

gruppi funzionali (carbonile, nitrile, azo, raggruppamenti di atomi che determinano la

funzionalità e la reattività della molecola).

Le molecole che contengono i gruppi cromofori sono dette cromogene e sono

debolmente colorate.

L’intensificazione del colore si ottiene grazie all’aggiunta di gruppi semplici con

elettroni non legati che vengono chiamati AUXOCROMI

b) GRUPPI AUXOCROMI

Il nome deriva dal greco che significa “aiuto al colore”, sono gruppi semplici a reazione

acida o basica che contengono elettroni disponibili ed idrogeni mobili, sostituiti in orto-

o para- sull’anello del benzene. Permettono la formazione di una struttura del tipo

chinonico che è intensamente colorata.

Gruppi cromofori : -N=N- (AZO), -CO- (CARBONILE), -C=N- (NITRILE),

(FENILE),

Gruppi auxocromi : -OH (OSSIDRILE), -NH, -N

H

H

CLASSIFICAZIONE DI PROVENIENZA

Secondo l’origine, i coloranti si dividono in NATURALI e SINTETICI.

a)COLORANTI NATURALI

L’uomo ha sempre usato, per tingere i tessuti, quelle sostanze naturali coloranti, che

riusciva ad estrarre da animali e piante. Queste sono state per millenni, fino alla

scoperta dei coloranti sintetici, gli unici materiali adatti allo scopo.

Tutte le sostanze, per avere qualità tintorie, oltre ad essere colorate, devono fissarsi

più o meno stabilmente sul supporto da tingere, resistente agli agenti atmosferici e

non modificarsi nel tempo.

Nel regno vegetale i principi coloranti sono contenuti nel legno di alcuni alberi

(sandalo, campeggio, legno giallo), nelle radici, nelle foglie, nei fiori, nella clorofilla

ecc.. .

Questi principi coloranti non sono però liberi, ovvero sono combinati con sostanze

zuccherine sottoforma di glucosidi.

b) COLORANTI SINTETICI

Si dividono in BASICI E ACIDI.

COLORANTI BASICI

Il colore tra forma ed emozione 5

Sono i primi coloranti sintetici scoperti; ad essi appartengono i colori all’anilina:

unendo l’anilina (C₆ H₅ NH₂) e catrame si origina un colorante violetto chiamato

porpora all’anilina.

Dal punto di vista chimico, questi coloranti sono solubili in H₂O con la formula generale

R-NH₂.

Sono solubili sono in forma di Sali e non come basi libere.

Con questi coloranti si ottiene una grande brillantezza di toni; al contrario sono scarse

la solidità e la resistenza agli agenti esterni. Vengono utilizzati come ravvivanti di

colanti opachi.

COLORANTI ACIDI

Sono coloranti contenenti gruppi acidi –COOH (CARBOSSILICO) e –S0₃H (SOLFONICO).

Sono solubili in H₂O e questo ne facilita molto il loro utilizzo.

Ma, soffermandoci sui coloranti basici, analizziamo l’anilina.

L'anilina (nota anche come fenilammina o amminobenzene) è un composto aromatico

avente formula bruta C₆H₇N. È un'ammina primaria la cui struttura è quella di un

benzene in cui un atomo di idrogeno è stato sostituito da un gruppo NH₂.

A temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore quando è

molto pura. La prima produzione su scala industriale dell'anilina fu

impiegata come intermedio della sintesi di un colorante viola scoperto

nel 1856 da William Henry Perkin. Viene utilizzato anche per il "nero

inferno",

un colorante particolare usato dai calzolai per le pelli.

L'anilina può essere prodotta dal benzene in due passaggi: dapprima il benzene viene

nitrato, cioè fatto reagire con una miscela di acido nitrico e acido solforico concentrati

per dare il nitrobenzene tramite una reazione di sostituzione elettrofila; quindi il

nitrobenzene viene ridotto ad anilina per reazione con diversi reagenti riducenti: tra

essi l'idrogeno (in presenza di un catalizzatore) o un metallo (ferro, zinco o stagno) in

presenza di acidi.

Ma ritorniamo alla classificazione dei colori. Abbiamo detto che il nero è il colore del

misterioso e dell'inspiegabile. Ma è anche del buio, della paura, del dolore, e quindi

facilmente associabile ad un grande e travagliato periodo storico, ovvero al Fascismo,

sicuramente per il ricordo delle “Camicie Nere”, divisa indossata dai suoi militanti, ma

forse perché è stato uno dei periodi dolorosi della recente storia italiana.

Il colore nella storia: il nero fascista

“I colori de’ quali si diletta ogni secolo e nazione, mostrano i costumi di quella”

Tommaso Campanella, 1622

Il fascismo fu un sistema politico e un periodo della storia d’Italia dominato

dall’ideologia fascista e dal regime totalitario di Benito Mussolini; durò dal 28 ottobre

1922, data della marcia su Roma e della nomina di Mussolini a capo del governo, al 25

luglio 1943 quando, in seguito all’ordine del giorno di sostanziale sfiducia votato dal

Il colore tra forma ed emozione 6

Gran consiglio del fascismo, il duce fu esautorato dai suoi gerarchi e dal re dopo lo

sbarco degli Alleati in Sicilia.

TRATTI FONDAMENTALI DEL REGIME

Le caratteristiche sostanziali che contraddistinsero il

regime fascista furono: liquidazione dello stato

liberale e delle sue istituzioni; negazione del

pluralismo democratico dei partiti e conseguente

repressione violenta delle opposizioni; progressiva

organizzazione corporativa dei rapporti economici e

sociali; irreggimentazione dei cittadini per categorie

sociali, di sesso e di età; dirigismo statale

nell’economia; organizzazione gerarchica

dell’amministrazione pubblica; nazionalismo

(connotato, dopo l’avvicinamento alla Germania

hitleriana, in senso razzistico) e pretesa di svolgere

una politica estera di potenza.

Tratto saliente del fascismo fu pure l’allargamento

della sfera del consenso a vasti settori della

popolazione, attraverso un gigantesco apparato di

propaganda e la repressione violenta di tutte le voci di dissenso: a tale scopo furono

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