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Sintesi
• LA COCAINA
o Alcaloide: Trattazione dal punto di vista chimico e suoi utilizzi.
o Come si produce: processo di produzione del cloridrato di cocaina.
• EFFETTI
o La cocaina: Principali danni ed effetti sull’uomo.
o La cocada: L’usanza di masticare la foglia di coca sin dall’antichità e sue proprietà.
• TARGET
o Chi la usa: consumo su scala europea.
o La City, grande consumatrice: tipologia di consumatore, quello che non ci si aspetterebbe.
o Freud: utilizzo della cocaina su sé stesso e sui suoi clienti e il suo successivo allontanamento dalla stessa.
• POTERE ECONOMICO
o Il mercato: il guadagno esponenziale del suo commercio e la sua valenza economica.
o I trasporti: le più impensate metodologie di trasporto.
o Boston George: George Jung,il pioniere del trasporto della cocaina dalla Colombia agli Stati Uniti (in Inglese).
• CONCLUSIONE
o Riflessione sull’importanza di conoscere tale argomento e possibile soluzione su come arginare la crescita del suo commercio.
Estratto del documento

INDICE

INTRODUZIONE 3

LA COCAINA 5

ALCALOIDE 5

COME SI PRODUCE 6

EFFETTI 7

LA COCAINA 7

COCADA

LA 8

TARGET 9

CHI LA USA 9

CITY:

LA GRANDE CONSUMATRICE 10

FREUD 11

POTERE ECONOMICO 12

IL MERCATO 12

I TRASPORTI 13

BOSTON GEORGE 14

CONCLUSIONE 15

BIBLIOGRAFIA 16 2

INTRODUZIONE

La cocaina è lo stupefacente del XXI secolo, è uno stimolante, è un anestetico,

è la droga che taglia trasversalmente tutte le classi sociali nel nuovo, nel

vecchio e anche nel recente mondo orientale, è la droga moderna, è la droga

per tutti.

Il maggiore produttore di cocaina è la Colombia, che poi vede l’entrata nel

mercato anche del Messico.

Infatti inizialmente il Messico costituiva la striscia di terra necessaria per fare

campesinos

arrivare la cocaina negli Stati Uniti, poi i messicani impararono a

Erythroxylon coca,

coltivarsela da soli la coca, la la pianta dalla quale deriva

l’omonimo stupefacente. cocaina, crack, freebase,

Il prodotto che arriva sulle nostre piazze è la o o a

seconda del processo chimico utilizzato per produrla, e assume diversi

nomignoli in base alla purezza che la caratterizza.

Il principio attivo della cocaina sta nella presenza di alcaloidi, di cui discuterò

poi dal punto di vista chimico, in particolare dell’alcaloide omonimo, la cocaina.

Quello che conta dire è che se il carburante dei motori è il petrolio, il

carburante dei corpi è la coca.

Prima che il cervello ti vada in pappa, o sarai colto alla sprovvista da un colpo

al cuore, la cocaina ti farà avere migliori performance in tutti i campi, ti farà

divertire di più, ti farà vivere di più.

La polvere bianca ha così un grande successo perché risponde al bisogno

primario dell’epoca attuale: l’assenza di limiti.

Se sei timido aumenterà la tua comunicabilità e la tua socievolezza, se sei

stanco eliminerà la tua stanchezza e ti farà lavorare di più, se sei grasso ti farà

dimagrire, se sei stressato ti alleggerirà la giornata.

Di questi effetti parlerò successivamente più nei dettagli dal punto di vista

biologico, soffermandomi anche sui suoi impieghi farmacologici.

La cocaina non è solo pericolosa per quanto riguarda la salute dell’uomo ma

anche per la sua immensa potenza economica , capace di destabilizzare i

mercati mondiali. 3

Per essere più chiari è sufficiente fare un esempio: nel 2012, anno in cui uscì

l’IPhone 5 e il mini IPad le azioni della Apple subirono un rialzo in borsa in un

solo anno del 67 %.

Se avessi investito all’inizio del 2012 1000 € in azioni Apple, alla fine dell’anno

ne avresti avuti 1670 €, se avessi investito in coca ne avresti avuti 182.000 €.

Il mercato della cocaina è la risposta universale al bisogno di liquidità, per

questo in un momento di profonda crisi economica la sua continua crescita è

ancora più pericolosa, in un periodo di penuria economica chi ha liquidità si

compra tutto.

Per ricordare l’arrivo di questa sostanza nel mondo occidentale parlerò in

Boston George,

inglese di George Jung, o soprannome utilizzato dai suoi amici,

l’artefice del primo trasporto di cocaina dalla Colombia agli Stati Uniti.

Tratterò anche la figura di del filosofo Freud, laureato in Medicina che la utilizzò

sui suoi pazienti e la studiò dal punto di vista farmacologico.

Scopo di questo documento è informare sull’importanza che questo

stupefacente ha su tutti noi, di dire a tutti quei consumatori abituali che hanno

un ruolo importante in tutto questo teatrino, che per quella sostanza di cui

fanno uso, esistono personaggi in possesso di una potenza economica in grado

di avere flotte navali e aeree per il trasporto di cocaina in tutto il mondo, e

anche sommergibili per il vicina tratta negli Stati Uniti, che per lo stesso motivo

questi possiedono eserciti personali con centinaia di uomini in grado di mettere

in ginocchio lo stato messicano o colombiano con migliaia di vittime ogni anno,

artefici nello stesso istante di metodi di tortura e decapitazione da far

rabbrividire la pelle.

“Più scendo nei gironi imbiancati dalla coca, e più mi accorgo che la gente non

sa. C’è un fiume che scorre sotto le grandi città europee, un fiume

costantemente alimentato da affluenti che si diramano ovunque nel mondo.

Uomini e donne passeggiano per via del Corso e per i boulevard parigini, si

arrampicano per le vie tortuose dei barrios di Lisbona e camminano a testa

bassa lungo i viali londinesi. Non sentono niente? Come fanno a sopportare

tutto questo rumore?” Roberto Saviano

4

LA COCAINA

Alcaloide Cocaina

Il principio attivo del cloridrato di cocaina, che viene spacciato nelle piazze, è

un alcaloide contenuto nelle foglie della coca.

Agli alcaloidi appartengono quella classe di sostanze organiche azotate in

prevalenza di origine vegetale, costituite da carbonio, ossigeno, azoto e

idrogeno, dotate di carattere basico.

La caratteristica che accomuna gli alcaloidi è che hanno una base azotata, e in

base alla differente base ci sono diversi alcaloidi.

La base della cocaina è la metil-ecgonina, e strutturalmente la cocaina è una

Metil-benzoil-ecgonina, cioè un estere dell’acido benzoico e della metil-

ecgonina.

La formula bruta della cocaina è C H O N e la sua formula di struttura è:

17 21 4

Riquadrato in giallo l’acido benzoico e in blu la base azotata, metil-ecgonina.

La cocaina è molto più solubile nei solventi organici che in acqua, è grazie a

questa caratteristica che viene estratta dalla foglia di coca.

5

Essa appartiene al gruppo degli anestetici locali, Koller, un oculista Viennese fu

il primo a introdurla nella pratica medica, ma successivamente la cocaina ha

trovato un limitato impiego in medicina per la sua elevata tossicità.

Oggi viene utilizzata per l’anestesia superficiale della cornea in colliri all’1-3 %,

per applicazioni sulla mucosa nasale e rinofaringea.

Nonostante l’accezione negativa con cui viene indicata in riferimento alla droga

spacciata, in natura ha delle funzioni specifiche: viene utilizzata dalla pianta

come funzione di difesa nei confronti di attacchi di microorganismi o di insetti

parassiti, verso cui esplicano azioni tossiche più o meno accentuate.

Come si produce il cloridrato di cocaina

Le foglie vengono pesate e sminuzzate con un decespugliatore.

 Le foglie sminuzzate vengono mescolate a lungo con polvere di cemento

 per decorticare le foglie e renderle più facilmente attaccabili dalle

sostanze utilizzate per l’estrazione della cocaina.

Le foglie vengono quindi poste in un bidone riempito di benzina e lasciate

 a bagno per alcune ore, in questo modo la cocaina, molto solubile nei

solventi organici, viene estratta assieme ad altri alcaloidi dalle foglie e

passa alla fase liquida.

Successivamente tutto il contenuto del bidone viene versato in un torchio

 e spremuto; la parte solida, le foglie, rimane nel torchio, mentre la

soluzione organica viene raccolta in contenitori.

A quest’ultima viene aggiunta una soluzione acquosa di acido solforico,

 questo reagendo con la cocaina da solfato di cocaina, che maggiormente

solubile in acqua che nella benzina, passa in fase acquosa.

La fase organica, più leggera, stratifica sopra quella acquosa che viene

 recuperata per decantazione.

Alla fase acquosa contenente il solfato di cocaina viene aggiunta una

 soluzione di soda caustica per neutralizzare l’acido solforico in eccesso e

far precipitare il solfato di cocaina.

Alla sospensione di solfato di cocaina in fase acquosa viene aggiunto

 permanganato di potassio per ossidare le impurità presenti.

Poi viene aggiunta ammoniaca fino a quando il solfato è cristallizzato sul

 fondo e l’acqua è limpida.

A questo punto il composto viene filtrato con una tela e lasciato

 basuco.

asciugare al sole, ottenendo così la pasta base o

Infine si fa reagire la cocaina con acido cloridrico, per ottenere il

 cloridrato di cocaina,quella che viene spacciata nelle piazze di tutto il

mondo. 6

Questo processo non certo sembra destinato a produrre una sostanza

commestibile, infatti il prodotto finale oltre a contenere il principio attivo per il

quale è venduto e comprato, la cocaina, contiene anche i residui di benzina, di

cemento e di soda caustica utilizzati per produrlo.

L’illustrazione del processo citato seppur noioso e complicato è redatto per

informare, ma spero anche sia una ragione in più per il consumatore di

smettere e una ragione in meno di iniziare a farne uso da parte di chi è ancora

libero dalla dipendenza questa droga.

EFFETTI

La Cocaina

Gli effetti che ha la cocaina sull’uomo sono quelli che spiegano il perché della

sua diffusione così elevata in tutto il mondo.

La cocaina è una droga performativa, infatti provoca nel consumatore uno stato

di euforia, con un aumento dell’attenzione e della concentrazione, una

riduzione del senso di fatica, di sonno e di fame e infine un miglioramento delle

performance sessuali.

Il mantenimento di questo stato di eccitazione a seconda del metodo di

assunzione utilizzato, se sniffata, fumata o iniettata, può avere durate diverse,

anche se non si superano i 60 minuti e gli effetti a breve e lungo termine sono

devastanti.

Questi effetti sono dovuti all’azione che la cocaina ha sul sistema nervoso

centrale, in particolare sul rilascio di due neurotrasmettitori nello spazio

sinaptico, la dopamina e la noradrenalina.

Entrambe sono delle ammine biogene: la prima svolge un ruolo fondamentale

nella regolazione dei comportamenti, la seconda provoca un aumento

dell’attenzione e della vigilanza.

In condizioni normali il neurone rilascia la dopamina in risposta a un segnale di

piacere e poi la ricicla al suo interno, quindi il segnale diretto agli altri neuroni

si interrompe.

La cocaina impedisce il riassorbimento della dopamina e della noradrenalina,

provocandone l’accumulo e amplificando il messaggio da e verso il neurone

ricevente.

Con l’uso ripetuto di cocaina si provoca l’alterazione permanente dei diversi

circuiti celebrali provocando tolleranza e dipendenza.

7

Con la prima si intende la necessità di ingerire dosi sempre più elevate per

ottenere gli stessi effetti che venivano ottenuti inizialmente con dosi inferiori,

con la seconda il bisogno continuo di assumere la sostanza stessa.

La riduzione della cocaina nel sangue provoca nel consumatore crisi di

astinenza sia mentali (astinenza psichica), come per esempio aggressività,

irritabilità e depressione, sia fisici (astinenza fisica) come per esempio tremori,

ipertensione e tachicardia.

Infine nei casi più gravi si può ricorrere ad episodi di overdose, tramite

l’assunzione di dosi tali da portare l’individuo in stato di coma.

L’assunzione prolungata di cocaina provoca nel consumatore la negazioni di

tutte quegli aspetti positivi che caratterizzavano in principio il suo utilizzo.

Essa infatti provoca un rapido deterioramento fisico e mentale del soggetto,

riduzione del peso corporeo per inappetenza e disturbi digestivi, insonnia, e

impotenza sessuale.

Inoltre chi abusa di cocaina può correre gravi rischi cardiovascolari o

cerebrovascolari: con il pericolo di infarto e ictus ad ogni assunzione. A quello

fisico si affianca quello psichico, con l'incapacità di applicazione al lavoro

mentale, disfunzioni della memoria e dell'affettività.

Cocada

La

La diffusione della cocaina come droga ha portato anche a una catalogazione

Erythroxylon coca,

negativa della materia prima da cui deriva, la pianta la cui

foglia veniva masticata sin dall’antichità dalle popolazioni autoctone.

Nell’impero inca i messaggeri postali viaggiavano portando con sé le foglie di

coca, che masticavano nei loro lunghi percorsi, esse aumentavano così le

energie ed essi potevano così correre senza troppa fatica da una stazione

all'altra sulle cime delle Ande.

La pratica della masticazione è ancora oggi la maniera più diffusa di consumare

direttamente la foglia di coca in America Latina.

La foglia di coca viene utilizzata ancora oggi in Perù e Bolivia per preparare

infusi, vini e sciroppi digestivi, ma anche per produrre dentifrici, gomme da

masticare, marmellate e farine.

In America Latina ci sono più di 50 i prodotti a base di coca prodotti e

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