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Sintesi

Introduzione Droga tra 800 e 900 tesina



Nella mia tesina ho deciso di proporre il tema della droga in quanto è un argomento che mi ha sempre attratto. Ciò che più mi incuriosisce, è scoprire i diversi effetti che le differenti droghe provocano sulle persone, e come questi possano variare di intensità. Un'altra cosa interessante, sono le motivazioni per cui, la maggior parte dei giovani al giorno d'oggi assume qualsiasi tipo di sostanza che alteri la personalità. Generalmente vengono assunte per svago, ma in realtà, a mio parere, è una forma di estrema debolezza, anche caratteriale. Ho visto effetti di droghe davvero devastanti, sia per la psiche, sia per il fisico, e venendo a scoprire che nel passato le droghe venivano assunte regolarmente da ceti alti, da ricchi e da borghesi, ho deciso di impostare la mia tesina sui diversi scopi per cui essa veniva assunta.
A mio avviso, utilizzare l'alterazione della coscienza per provare emozioni intense o credere che un mondo artificiale che solo la mente in questo stato particolare può percepire, possa rendere migliori le proprie doti naturali , è un grave errore. L'effetto della droga è un'illusione. Il mondo parallelo in cui uno si rifugia credendo di evitare qualsiasi tipo di problema, non è la soluzione; anzi, esso crea più complicanze che la vita reale con tutte le
sue sfaccettature negative. E' necessario sottolineare che, spesso, alcune sostanze vengono utilizzate per scopi medici, come ad esempio la “Ketamina”, utilizzata come anestetico per cavalli ma, anche se più raramente, utilizzato anche per anestesie per esseri umani. Il problema è che molte persone oggi, la utilizzano a sproposito per, come gergalmente oggi si dice “sballarsi”. La mia decisione è quindi quella di approfondire questo argomento, però, negli anni passati, in particolare il 1800 e il 1900; anni in cui svariate tipologie di droghe presero il sopravvento, la maggior parte per ceti medi e alti, altre per tutti, e scoprire le diverse motivazioni per cui esse venivano assunte. La mia tesina di maturità permette anche dei collegamenti interdisciplinari con le varie materie scolastiche.

Collegamenti


Droga tra 800 e 900 tesina




Italiano: D'Annunzio e la cocaina ; Sigmund Freud e lo studio della cocaina.
Francese: Baudelaire e i paradisi artificiali (Paradis artificiels).
Storia dell'Arte: L'impressionismo ed Edgar Degas (+Opera: L'assenzio).
Estratto del documento

I.I.S “PIERO SRAFFA”

ORBASSANO

ESAME DI STATO 2014

ANNO SCOLASTICO 2013/14

LA DROGA negli anni del 1800 e il 1900

L'alterazione della coscienza come strumento di

stimolo, creatività, svago, cura e fuga.

MARTINO GIULIA

CLASSE 5 M

1.

Indice

Premessa........................................................................... Pag. 3

• Introduzione....................................................................... Pag.4

• Mappa dei concetti............................................................. Pag.5

• Charles Baudelaire et les paradis artificiels....................... Pag.6

• L'impressionismo................................................................

Pag.9

• Edgar Degas e “L'assenzio”................................................

Pag.10

• Sigmund Freud e lo studio della cocaina............................ Pag.13

• Gabriele D'annunzio e la cocaina....................................... Pag.15

• Conclusione........................................................................ Pag.18

• Bibliografia e Sitografia.................................................... Pag.19

• 2.

Premessa

Ho deciso di proporre il tema della droga in quanto è un argomento che mi ha sempre

attratto.

Ciò che più mi incuriosisce, è scoprire i diversi effetti che le differenti droghe provocano

sulle persone, e come questi possano variare di intensità.

Un'altra cosa interessante, sono le motivazioni per cui, la maggior parte dei giovani al

giorno d'oggi assume qualsiasi tipo di sostanza che alteri la personalità. Generalmente

vengono assunte per svago, ma in realtà, a mio parere, è una forma di estrema debolezza,

anche caratteriale. Ho visto effetti di droghe davvero devastanti, sia per la psiche, sia per il

fisico, e venendo a scoprire che nel passato le droghe venivano assunte regolarmente da ceti

alti, da ricchi e da borghesi, ho deciso di impostare la mia tesina sui diversi scopi per cui

essa veniva assunta.

A mio avviso, utilizzare l'alterazione della coscienza per provare emozioni intense o credere

che un mondo artificiale che solo la mente in questo stato particolare può percepire, possa

rendere migliori le proprie doti naturali , è un grave errore. L'effetto della droga è

un'illusione. Il mondo parallelo in cui uno si rifugia credendo di evitare qualsiasi tipo di

problema, non è la soluzione; anzi, esso crea più complicanze che la vita reale con tutte le

sue sfaccettature negative.

E' necessario sottolineare che, spesso, alcune sostanze vengono utilizzate per scopi medici,

come ad esempio la “Ketamina”, utilizzata come anestetico per cavalli ma, anche se più

raramente, utilizzato anche per anestesie per esseri umani. Il problema è che molte persone

oggi, la utilizzano a sproposito per, come gergalmente oggi si dice “sballarsi”.

La mia decisione è quindi quella di approfondire questo argomento, però, negli anni passati,

in particolare il 1800 e il 1900; anni in cui svariate tipologie di droghe presero il

sopravvento, la maggior parte per ceti medi e alti, altre per tutti, e scoprire le diverse

motivazioni per cui esse venivano assunte. 3.

Introduzione

Per quali motivi gli artisti negli anni del 1800 e 1900, ricorrevano alla droga?

La droga, dopo essere assunta, provoca uno stato di alterazione che può essere differente da

sostanza a sostanza e da persona a persona. Generalmente, essa altera la coscienza, creando

un mondo parallelo e psicologico, in cui colui che ne fa uso si rifugia per un periodo di

tempo, tralasciando ed ignorando la realtà che lo circonda. Inoltre, tutti i sensi vengono

amplificati ed alterati. Per questo motivo molti artisti , nel passato, credevano che essa

facesse fuoriuscire una sorta di “genio” interiore; Baudelaire ed i suoi paradisi artificiali, ne

furono un esempio.

Le droghe, oggi, vengono assunte da una sempre più elevata percentuale di persone, di ogni

età e ogni nazionalità, sostanzialmente per svago e divertimento. Inoltre, la assumono per

evadere dal mondo quotidiano, dall'incapacità di affrontare i problemi e sostenere i disagi

che la società ci impone, a causa di modelli e stili di vita spesso irraggiungibili.

L'impossibilità di raggiungere una vita adagiata e aspettative superiori alle proprie

possibilità, porta spesso le persone a rifugiarsi in questo mondo artificiale.

In passato, invece, le sostanze stupefacenti venivano assunte, dagli artisti, per stimolare le

proprie doti, per far emergere una creatività, che, in stato di coscienza, secondo loro, non

avrebbe raggiunto i massimi livelli.

Altri, utilizzavano sostanze alteranti la personalità, per vivere una vita in modo sregolato ed

essere anticonformisti. Spesso, lo stato di alterazione a cui la droga portava, serviva come

giustificazione ai comportamenti e alle ideologie che erano in contrasto con la morale,

l'etica e il pensiero del periodo.

Inizialmente, alcune sostanze stupefacenti , venivano considerate curative. Ad esempio, la

teoria di Freud sulla cocaina, è che essa era un potente antidepressivo; ma con il passare del

tempo, egli, si accorse che essa portava seri problemi.

Artisti come Gabriele D'annunzio, assumevano droghe per provare passioni intense o

passare lunghi momenti di lussuria.

Spesso, comunque, negli anni del 1800, molti artisti si sentivano emarginati ed incompresi

dalla società. Per questo motivo si diffuse in modo esorbitante l'assenzio, un alcolico che era

alla portata di tutti, in quanto molto economico, e facilmente reperibile. La corrente artistica

che si diffuse in questo periodo e che si collega alla droga per via delle innovazioni

artistiche, segno di ribellione e di voglia di infragere le regole, è quella dell'Impressionismo.

Edgar Degas dipinse appunto, una scena quotidiana in cui rappresenta l'emarginazione

sociale e l'isolamento, molto comune in quel periodo (L'assenzio-1876).

Approfondendo i diversi aspetti delle vite di differenti artisti, e le loro idee, tutti dello stesso

periodo, e analizzando opere da loro realizzate, si potrà meglio notare come la droga, spesso

sotto forma di diverse sostanze quali l'assenzio, haschisch , oppio o cocaina, veniva assunta

con differenti obiettivi e differenti scopi: lo stimolo, la creatività, la cura, la fuga e lo svago.

4.

LA DROGA negli anni del 1800 e il 1900

L'alterazione della coscienza come

strumento di stimolo, creatività, svago, cura

e fuga .

Baudelaire et les paradis L'impressionismo ed Edgar

artificiels Degas

:

Avec le terme “Paradis artificiels” Alla fine dell’ ‘800 la droga più

on entend les drogues souvent diffusa, tra gli artisti è

utilisées pour stimuler la créativité l’assenzio. Una droga a basso

poétique et l'invention des mondes costo e di facile reperibilità,

parallèles. utilizzata da chi si sentiva

emarginato dalla società.

Gabriele D'annuzio e l'uso di cocaina, e

Sigmund Freud e lo studio della stessa.

La droga , spesso, venne assunta dagli artisti

per stimolare o aumentare le proprie doti. È il

caso di Gabriele D’annunzio che per riuscire a

vivere in modo sregolato e provare emozioni

intense, spesso, faceva uso di cocaina.

“Prendo regolarmente piccole dosi contro la

5.

depressione, con risultati più che brillanti”

cit. Sigmund Freud

Molti poeti nell'800 utilizzavano, come già affermato, l'alterazione della coscienza non solo

come stimolo di creatività, ma anche come fuga dalla realtà. Quella di Charles Baudelaire,

ma anche altri artisti come Rimbaud o Paul Verlaine, era una fuga psicologica da un

mondo considerato pullulante di stupidità e volgarità.

Charles Baudelaire et “les paradis artificiels”

S a vie

Charles Baudelaire . Il a eu une vie courte et il meurt a 46 ans.

naît à Paris en 1821

Il a eu une jeunesse agitée et traumatisante. Son pére avait 60 ans quand Charles est né, et sa

mére avait 25 ans. Quand son pére meurt, sa mére s'éprend d'un militaire: le Commandant

Aupick.

Charles le déteste et fait naître des insurrections.

Il hérite de son père mais il dilapide tout son capital et on lui met une tutelle financière. Tout

les mois, il ne reçoit qu'une petite part d'argent mais cela l'humilie.

Il devient ainsi journaliste et critique d'art pour palier à ses besoins.

En 1839 il devient DANDY. Il vit une vie cahotique avec toutes sortes de drogues tentant

également le suicide.

La vie d'un dandy, est une vie dissolue. Il dépense beaucoup d'argent et il satisfait tous ses

plaisirs. Il consomme de la drogue, en particulier il fume l'opium et l' haschish.

En 1884, Baudelaire est nvité par son ami Charles Cousin,.Charles a

peint ce tableau dans un état psychologique particulier. Les deux

hommes ont pris une drogue. L'haschisch.

Selon lui, cette drogue a fait ressortir son coté génial. Ses capacités

créatives en ont été amplifiées.

Ensuite, le poéte, consomme de l'Opium qui, selon lui, élargit ce qui n'a pas de limite,

approfondit le temps, et remplit l'âme au-delà de toutes les limites.

En 1857 apparaissent: “Les Fleurs du Mal”. Cette oeuvre , a été condamnée pour

IMMORALITE'.

Les mots “Fleurs” et “Mal” son opposés. “Fleurs” représente la pureté et l'innocence;

“Mal” représente la misère et la souffrance humaine.

L'homme, en effet, selon lui, souffre dans son corps et dans son âme.

La structure de cette oeuvre est divisée en six sections.: Spleen et idéal, Tableaux

parisiens, Le vin, Révolte et la mort.

Dans la première section, le thème est “la vie et la condition humaine” qui sont caractérisées

6.

par le “Spleen et l' Ideal”. Le Spleen est l'humeur noire, l'êtat dépressif. C'est le négatif dans

le monde et dans l'âme.

L'idéal, est tout ce qui permet d'échapper au spleen.

Donc, toute la vie d'un homme est faite de moments de spleen ou d'idéal.

Dans la troisième section, le thème est le vin. Le vin est la drogue des pauvres. En

particulier elle définit un moment de calme et d'évasion possible. L' abandon au mal et à la

luxure. Donc, selon lui c' est “un paradis artificiel”.

Aux Paradis artificiels, Charles, dédie une oeuvre entière:

Les Paradis articiels

Dans cette oeuvre, l'auteur décrit les sensations éprouvées après la prise des drogues comme

le haschish, l'opium et le vin.

Avec le terme “Paradis artificiels” on entend les drogues souvent utilisées pour stimuler la

créativité poétique et l'invention des images originales.

Elle comprend l'Essai “Du vin et du Haschisch comparés comme moyens de multiplication

de l'individualité “, et deux sections :“Le poème du haschisch” et “Un mangeur d' opium”.

Il y a un éloge initial de la drogue comme un moyen pour satisfaire le goût de l'infini

humain puis il affirme que le poète véritable n'ayant pas besoin de drogues pour trouver

7.

l'inspiration: "horrible est le destin de l'homme dont l'imagination, paralysée, ne peut plus

fonctionner sans l'aide du haschisch ou de l'opium".

Baudelaire dans l'Essai, compare les effets du vin et du haschisch, opposant les

conséquences sociales positives provoquées par la première, à l'annulation de la volonté du

second.

Il favorise le vin comme un outil que l'homme utilise pour améliorer sa personnalité et sa

grandeur.

Selon lui, d'une part, le vin, exalte la volonté mais de l'autre, le haschish l'annule parce qu' il

est "inutile et nuisible" pour l'homme créatif.

Mais l' expérience du haschisch n'est pas totalement rejetée: parmi les effets de cette drogue,

en fait, Baudelaire souligne la disparition du temps et une synesthésie se crée entre les sons,

les couleurs et les parfums qui feront partie désormais de toute sa poésie.

8.

Per quanto riguarda il contesto artistico, tra le correnti di pensiero, l'Impressionismo è

quello in cui si trova maggiormente una relazione con la droga.

L'impressionismo

Il termine Impressionismo indica la corrente pittorica sorta in Francia nel secondo '800.

Apparve, per la prima volta, su un giornale satirico firmato dal critico Leroy che trasse la

parola dal titolo di un quadro di Claud Monet “Impression,soleil levant” esposto in una

mostra a Parigi.

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