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Sintesi

Sommario
Bambino come essere puro ed ingenuo, in contatto con la natura:
- William Wordsworth --> Rainbow
- Giovanni Pascoli --> Poetica del fanciullino

Bambino stupito di fronte alla volta celeste:
- Le stelle

Bambino inconsapevole del pericolo:
- I pericoli dell’energia elettrica

Bambino come essere che vive una vita sessuale completa:
- Edward Munch --> Pubertà

Bambino come futuro soldato:
- Periodo fascista --> Educazione, ONB, GIL

Bambino rapportato alla famiglia:
- Hegel --> Educazione dei figli (Eticità)

Bambino come destinatario della pedagogia:
- Quintiliano --> Institutio oratoria
Estratto del documento

LICEO SCIENTIFICO STATALE

E. Ferdinando

ANNO SCOLASTICO 2007-2008

PERCORSO INTERDISCIPLINARE

“IL BAMBINO: UNA FIGURA IN CONTINUA

EVOLUZIONE”

Melania Marullo

5^C

1

INDICE

Introduzione

Bambino come essere puro ed ingenuo, in contatto con la natura:

- 

William Wordsworth Rainbow

- 

Giovanni Pascoli Poetica del fanciullino

Bambino stupito di fronte alla volta celeste:

- Le stelle

Bambino inconsapevole del pericolo:

- I pericoli dell’energia elettrica

Bambino come essere che vive una vita sessuale completa:

- 

Edward Munch Pubertà

Bambino come futuro soldato:

- 

Periodo fascista Educazione, ONB, GIL

Bambino rapportato alla famiglia:

- 

Hegel Educazione dei figli (Eticità)

Bambino come destinatario della pedagogia:

- 

Quintiliano Institutio oratoria

Conclusioni

Bibliografia

William Wordsword, Rainbow

R. MARINONI MINGAZZINI – L. SALMOIRAGHI Witness to the times C “the Nineteenth Century”, Principato;

Giovanni Pascoli, Il Fanciullino

G. BALDI – S. GIUSSO – M. RAZETTI – G. ZACCARIA Dal testo alla storia dalla storia al testo, 3/1B, Paravia;

Le stelle

E. L. PALMIERI – M. PAROTTO La Terra nello spazio e nel tempo, Zanichelli;

Edward Munch, Pubertà

G. CRICCO – F. P. DI TEODORO Itinerario nell’arte, Zanichelli;

Periodo fascista, educazione

G. DE LUCA – M. MERIGGI – A. TERPINO La scena del tempo, v. terzo, Paravia;

Hegel, educazione dei figli

N. ABBAGNANO – G. FORNERO Itinerario di filosofia, 2B, Paravia;

Quintiliano, Istitutio Oratoria

G. CIPRIANI Storia della letteratura latina, dall’età giulio-claudia alla tarda antichità, Einaudi scuola;

U. AMALDI la fisica per i licei scientifici Zanichelli 4°edizione. 2

Introduzione

Da sempre ritenuto molto importante giacché rappresenta il futuro della civiltà, la figura del bambino non è

sempre vista allo stesso modo.

È possibile, infatti, tracciarne un’evoluzione attraverso i tempi in base alle correnti letterarie, filosofiche, e i

periodi storici.

Partendo dalla purità ed ingenuità del bambino meravigliato da tutto ciò che lo circonda, che guarda a tutte

le cose con stupore e semplicità, si passa al bambino visto com’essere sessuale completo che ha desideri,

pulsioni e perversioni.

Con l’avvento del fascismo e alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, si guarda al bambino come futuro

soldato e si punta fin da piccolo ad “educarlo alla guerra” preparandolo fisicamente e militarmente.

Infine si arriverà a vedere il bambino com’essere corrotto e malvagio, una specie di bestia senza pietà verso i

propri simili.

Bambino come essere puro ed ingenuo, in contatto con la natura

William Wordsworth

William Wordsworth is a romantic poet who lived between the end of the XVIII century and the first half of

the XIX.

Wordsworth thinks that childhood is the most important stage in man's life, because child is nearer to God,

and also he is wiser than an adult because he is less attacked to this world and he uses his feelings and his

heart.

Wordsworth really thinks that " the child is the father of the man " , as he says in another poem , Rainbow,

where the poet expresses his aver and joy at the sight of a rainbow in the sky , the same joy that he

experiments when he was a child .

This same vision of the child is shared by Giovanni Pascoli, an Italian poet.

Giovanni Pascoli

Giovanni Pascoli è un poeta decadente italiano della seconda metà dell’800, e la sua poetica è denominata

del fanciullino.

Pascoli ritiene infatti che il poeta è quel fanciullo che rimane piccolo anche quando noi “ingrossiamo ed

1

arrugginiamo la voce”, arriva alla verità in modo intuitivo ed irrazionale, guarda tutto con meraviglia,

come fosse la prima volta.

1 G. PASCOLI Il fanciullino 3

La poesia dev’essere creata in questo modo, dev’essere spontanea ed intuitiva, una scoperta dei particolari di

tutte le cose che ci circondano. “Qualunque soggetto può essere contemplato dal fanciullo interiore:

2

qualunque tenue cosa può a quelli occhi parere grandissima”.

Per essere poeti e poter recuperare la capacità di meraviglia di fronte ad ogni scoperta senza malizia e con

estrema semplicità, è necessario risvegliare quel “fanciullino che è dentro di noi che non solo ha brividi, ma

3

lagrime ancora e tripudi suoi”.

Come per Wordsworth, dunque, si può affermare che anche per Pascoli il fanciullo, grazie alla sua ingenuità,

ritiene belle e degne di essere ammirate anche le piccole cose, umili, quotidiane e familiari. Pascoli però, a

differenza del poeta inglese, trasferisce questa visione al ruolo che deve avere la poesia, ovvero di mettere

l’uomo in contatto immediato con il mistero che è la realtà vera dell’essere; dev’essere caratterizzata da

purezza, ingenuità, freschezza, spontaneità e meraviglia.

Il poeta è proprio colui che rende ciò possibile, trovando nelle cose “il loro sorriso e la loro lacrima; e ciò si

fa da due occhi infantili che guardano semplicemente e serenamente tra l’oscuro tumulto della nostra

4

anima”. E può far ciò solo se è in grado di ascoltare il fanciullino che parla attraverso i suoi sogni, colui che

è metafora dell’inconscio.

Bambino stupito di fronte alla volta celeste

Le stelle

Molte delle naturali bellezze sono ignorate dagli adulti, ma un bambino vede tutto con gli occhi

dell’innocenza e si chiede: ma cosa sono le stelle?

Le stelle sono corpi celesti perché capaci di luce propria perché sono in grado di compiere reazioni di

fusione termonucleare grazie alla quale verrà liberata energia per trasformazione della materia.

Gruppi di stelle, tra loro sono lontanissime, non vincolate da forze gravitazionali, formano le costellazioni.

Le stelle si distinguono per il parametro luminosità. Gli antichi classificarono le stelle in 6 ordini di

grandezza, dove al primo ordine le più brillanti e al sesto le meno, dunque le più piccole. Ma, sapendo che le

stelle non sono tutte equidistanti e terra non si trova al centro, fu introdotto il concetto di magnitudine,

l’espressione di luminosità di una stella. La nascita delle stelle è un evento importante: nascono all’interno

di nebulose, nubi di gas in equilibrio gravitazionale, questo stabilità viene sconvolta per varie situazioni, la

materia, in un punto specifico, comincia a comprimersi perché prevale la forza di gravità che attrae materia a

sé che si comprime e si forma un embrione di stella, una protostella. Quando la quantità di materia e tale e

tanta da surriscaldarsi si innescano le reazioni di fusione termonucleare che trasformano l’H in He, la stella è

nata e brilla di luce propria ed è in una fase di stabilità. La sua posizione nel diagramma Hertzsprungs-

2 G. PASCOLI Il fanciullino

3 G. PASCOLI Il fanciullino

4 G. PASCOLI Il fanciullino 4

Russel dipenderà dalla massa iniziale. Stelle con massa iniziale poco inferiore a quella del Sole devono collassare

fino a divenire nane bianche, destinate a raffreddarsi lentamente. Se la massa iniziale è come quella del Sole finiscono

ugualmente come nane bianche, ma prima arrivano allo stadio di giganti rosse, espellono i loro strati più esterni e

danno origine alle nebulose planetarie, con al centro una nana bianca, resterà quest’ultima perché il gas tenderà a

disperdersi e morirà come nana nera. Se la massa è maggiore di quella del Sole succederà che la gigante rossa

continuerà il suo ciclo di reazione di fusione termonucleare fino a quando non ci sarà l’elemento Fe, a quel punto la

temperatura interna sarà immaginabile fino ad esplodere diventando luminosissima per anni, prendendo il nome do

Supernova. Il materiale, elettroni e protoni, che resta dell’esplosione si disperdono nello spazio e danno vita a stelle di

neutroni. Ci sono alcune stelle che esplodono e cambiano la loro luminosità, note come Nova.

Bambino inconsapevole del pericolo

I pericoli dell’energia elettrica

Spesso i più piccoli sono più esposti ai pericoli perché ignari di esso. Un esempio di pericolo può essere il

contatto diretto o indiretto con l’impianto elettrico domestico. L’equilibrio fisiologico dell’organismo viene

infatti perturbato dal passaggio di carica elettrica. Un contatto diretto può verificarsi inserendo una spina o

aprendo una presa. Quando si tocca con le dita i fili in tensione, ai capi di un tratto del corpo viene applicata

una differenza di potenziale. La corrente elettrica che così si genera passa lungo le braccia, attraversa il

torace e può provocare un arresto cardiaco. Il contatto indiretto, invece, è causato da un difetto di

isolamento, cioè della rottura dell’involucro isolante che ricopre i fili in tensione.

La pericolosità dei contatti dipende dalla quantità di carica che passa dall’organismo, che è data dal prodotto

dell’intensità di corrente per la durata del tempo.

Bambino come essere che vive una vita sessuale completa

Edward Munch Quadro di grande valore è Pubertà del pittore espressionista norvegese Edward Munch, che

secondo certi critici giunge ad esplorare quella linea di confine tra l’organico e lo psichico.

In questo olio su tela del 1893 viene ritratta un’adolescente nuda, seduta di traverso su un

letto appena rifatto, simbolo di una verginità ancora intatta. È la personificazione delle

paure adolescenziali rappresentate dal corpo ancora sessualmente acerbo e lo sguardo fisso,

quasi sbigottito, probabilmente a causa del rimpianto della fanciullezza ormai perduta e

l’angoscia incalzante per la maturità. 5

L’ombra proiettata sul muro è il simbolo delle incognite future e delle sofferenze portate dall’amore e dalla

sessualità.

La ragazza qui rappresentata ha, in definitiva, paura e vergogna delle sue future esperienze sessuali.

Bambino come futuro soldato

Periodo fascista

Procedendo con l’analisi arriviamo agli anni ’20 del 1900 in cui si ha l’avvento del Fascismo, concepito

come movimento di rottura rispetto alla Stato liberale e giolittiano e alle sue istituzioni.

È definito come il primo partito militarizzato in cui mito ed organizzazione sono le componenti

fondamentali.

I suoi caratteri generali sono quelli di un regime chiuso, fondato su una concezione gerarchica del potere che

emana dall’alto, con la sostanziale eliminazione della divisione del potere e l’esaltazione del primato del

potere esecutivo di fatto concentrato nelle mani di un solo uomo, capo del governo e duce del fascismo,

Mussolini.

Il partito mussoliniano si pone fin dalle sue origini il problema di fascistizzare le masse, a partire dai

bambini.

Grande importanza riveste, infatti, l’aspetto educativo volto a formare un cittadino che sa di dovere per tutta

la sua vita potenziare e difendere lo Stato, un cittadino – soldato, pronto a brandire la vanga e il moschetto.

A questo scopo nasce nel 1926 L’Opera Nazionale Balilla (ONB), rigidamente centralizzata, vista come

strumento di penetrazione nelle istituzioni scolastiche. Essa punta non solo all’educazione spirituale,

culturale e religiosa, ma anche all’istituzione premilitare, ginnico – sportiva, professionale e tecnica.

Accoglie inizialmente i bambini a partire dagli 8 anni fino ai giovani di 18 anni con l’idea di infondere loro

il sentimento della disciplina e dell’educazione militare, scopo che già s’istituisce osservando

l’abbigliamento: camicia nera, fazzoletto azzurro, pantaloni grigio – verde, fascia nera e fez (copricapo

arabo).

Nel 1934 l’ONB viene incorporata in una nuova struttura, la GIL, Gioventù Italiana del Littorio, che divide i

ragazzi in base al sesso e all’età, a partire dai 6 anni con i Figli della Lupa.

Dopo i 21 anni, i ragazzi sono chiamati alle armi per compiere il servizio di leva, mentre le ragazze possono

entrare a far parte dell’apparato interno del partito.

Il bambino viene quindi visto fin dai suoi primi anni di vita come un futuro soldato, che porterà avanti gli

interessi dello Stato sia nelle questioni interne che in quelle estere; da qui il motto di Mussolini “libro e

moschetto, fascista perfetto”, collegato alla necessità di impartire il senso della virilità, della potenza, della

conquista. 6

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