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Sintesi

Tesina sull'aviazione



La presente tesina di maturità nasce da una grande passione, sviluppata fin dalla più giovane età, ovvero quella dell’aviazione. Nonostante il percorso di studi non sia propriamente pertinente a questa tematica, ho deciso di approfondire l’argomento, cercando di metterne in luce gli aspetti più importanti e collegando questi ultimi agli argomenti studiati nel percorso scolastico. Pertanto, svilupperò in questa mia tesina un percorso interdisciplinare che parte dalla storia dell’aviazione e dagli aspetti salienti di essa e passa attraverso personaggi illustri, comeGabriele D’Annunzio, dando spazio alla cornice storica che è stata la massima espressione dell’aviazione, ovvero il secondo conflitto mondiale. E così anche dal punto di vista più tecnico, tratterò argomenti di elettronica e di sistemica attinenti, nonché il ruolo fondamentale che scienze come la matematica hanno avuto nelle imprese belliche. Si parlerà, nella tesina, di uno dei massimi esponenti dell’aviazione del Novecento, colui che è passato alla storia come il “barone rosso”, e si racconteranno episodi storici nei quali l’aviazione ha avuto una parte preponderante e determinante.



Collegamenti


Tesina sull'Aviazione



Italiano - Gabriele D' Annunzio Vita, primo volo su Vienna, La pioggia nel pineto (commento,panismo).
Storia - Seconda Guerra Mondiale( Attacco Pearl Harbor).
Elettronica - La tecnologia nelle guerre: radio e le onde elettromagnetiche.
Matematica - Il ruolo della matematica in guerra.
Sistemi - Sistemi di navigazione in guerra e le equazioni differenziali.
Inglese - I sistemi di rilevazione in guerra: il radar.
Estratto del documento

La storia dell’aviazione Alessio Consales classe V A

ITALIANO

Gabriele D’annunzio

Un importante poeta degli anni del primo dopoguerra è Gabriele D’Annunzio.

D’Annunzio nacque a Pescara il 21 Marzo 1863; vivace, d’intelligenza precoce, il piccolo

Gabriele crebbe come un principino viziato e coccolato; compì i suoi studi a Pescara e nel

1964 entrò al collegio “Cicognini” di Prato, dove si distinse come uno studente brillante e

diligente, ossessionato dal desiderio di non essere “uno qualunque”. Nel Novembre 1878,

dopo la licenza ginnasiale, ebbe modo di leggere le “Odi Barbare” di Carducci, lettura che

si rivelò una specie di folgorazione in quanto rappresentò l’ispirazione per la composizione

dei suoi primi versi, raccolti nell’opera “Primo vere”(1879) che gli procurò il consenso di

alcuni critici. Il 4 Novembre 1880 alcuni giornali annunciarono con toni patetici che il

giovanissimo poeta D’annunzio era morto cadendo da cavallo. La notizia esplose come un

fulmine e la casa dei genitori venne subissata di messaggi di condoglianze, ma in realtà

Gabriele però stava benissimo e aveva mandato lui stesso il falso annuncio della propria

morte per farsi pubblicità; solo dopo qualche giorno fu pubblicata la smentita della notizia,

accompagnata dalla seconda edizione di “Primo vere”. Con sorprendente spregiudicatezza,

il giovane diciassettenne aveva già capito che per attirare l’attenzione su di sé bisognava

puntare su eventi eclatanti, ritenuti più utili di una qualsiasi recensione, ciò che D’Annunzio

farà poi per tutta la vita. Alla fine del 1880 egli entrò in contatto con gli ambienti

giornalistici di Roma, dove si trasferì per collaborare con vari periodici. Grazie all’abilità

promozionale dell’editore Angelo Sommaruga, D’Annunzio conquistò immediatamente il

successo letterario, pubblicando quasi contemporaneamente i versi di “Canto novo” e le

novelle di “Terra vergine”, ai quali seguì la raccolta poetica “Intermezzo”, che provocò un

autentico scandalo per l’audace rappresentazione della sessualità. D’Annunzio tentò di far

leva sul prestigio artistico per essere ammesso nel giro esclusivo delle case aristocratiche.

Nel 1883 riuscì perfino a “compromettere” e sposare una giovane duchessa, Maria

Hardouin di Gallese, da cui avrà tre figli, continuando sempre ad accumulare amanti e

debiti, spendendo somme incredibili in divani, stoffe preziose, tappeti e, come egli stesso

scrisse, “tutte quelle cose inutili e belle che io amo con una passione profonda e rovinosa”;

ma tutto questo non fu solo un vizio privato, bensì un aspetto importante della scrittura 7

La storia dell’aviazione Alessio Consales classe V A

dannunziana, una caratteristica dell’estetismo. Nel 1887 il poeta incontrò Elvira Natalia

Fraternali Leoni, detta Barbara, che per molti biografi fu la sua più grande passione insieme

ad Eleonora Duse. Nel 1882 D’Annunzio si avvicinò alla narrativa Russa. Il suo primo

romanzo fu “Il piacere”, pubblicato presso l’editore Emilio Treves. Agli inizi degli anni ’90

lo scrittore scoprì la filosofia di Nietzsche e le sue tesi sul “superuomo” (“è la teoria che

dice che ci siano uomini superiori, che possono comandare sugli altri”. Questa teoria viene

poi usata come scusante da Hitler durante la seconda guerra mondiale), ma riteneva

necessario anche comunicare con le masse.

D’Annunzio si avvicinò anche al teatro. La scrittura drammaturgia dannunziana può essere

divisa in tre filoni: il primo comprende la rielaborazione delle tematiche superomistiche, il

secondo si caratterizza per la prevalenza di una più raccolta sensualità ed il terzo filone è

costituito dalle tragedie di ambientazione abruzzese. Nella scelta teatrale non bisogna

dimenticare il ruolo svolto dalla relazione con Eleonora Duse, attrice allora famosissima,

relazione che il poeta sfruttò come fonte di pubblicità e di guadagno. D’Annunzio nel 1915

compì una lunga turneé oratoria, durante la quale pronunciò violenti discorsi a favore

dell’intervento dell’Italia nella prima guerra mondiale, assumendo il ruolo di profeta della

patria e riuscendo a trascinare le folle. Dopo l’entrata in guerra, il governo e l’esercito

vollero limitare alla sola propaganda il raggio di azione del poeta, che invece prese

concretamente parte alle operazioni belliche per mettere in pratica in questo modo le sue

teorie sul poeta-eroe e sulla necessità di convertire la parola in azione. Il 9 Agosto 1918

avvenne il volo su Vienna, una trasvolata compiuta da dieci monoposto pilotati da: Antonio

Locatelli, Girolamo Allegri, Censi, Aldo Finzi, Massone, Granzarolo, Sarti, Arturo Ferrarin,

; l'ultimo aereo era un biposto pilotato dal capitano Natale Palli. Il

Masprone e Contratti

Maggiore Gabriele D'Annunzio, nominato comandante della Squadra Aerea S. Marco, era

nell'abitacolo anteriore, tentò di scoraggiare i nemici dimostrando il coraggio e la forza

dell’aviazione italiana con un lancio di 350.000 volantini propagandistici. Il volo era stato

progettato dallo stesso D’Annunzio un anno prima ma, per motivi di autonomia degli

apparecchi per un volo di mille chilometri, il comandante supremo dapprima negò il

consenso e poi ordinò delle prove di collaudo. Il 4 Novembre 1918, con la vittoria fu

firmato l’armistizio e sancita la pace, ma D’Annunzio non nascose la sua delusione: a parer

suo il governo italiano aveva svenduto la vittoria ottenuta con tanto sacrificio rinunciando a

Fiume e alla Dalmazia. Egli rivendicò il diritto dell’Italia a quei territori con discorsi

incendiari e l’11 Settembre 1919 partì da Ronchi in Friuli, con un piccolo esercito di

irredentisti poeticamente ribattezzati “legionari”. Il giorno dopo entrarono a Fiume, la 8

La storia dell’aviazione Alessio Consales classe V A

occuparono in nome del popolo italiano ma contro le decisioni del governo e della Società

delle nazioni. D’Annunzio non aveva un programma, ma cercò di cavalcare un movimento

in cui si mescolavano tendenze politiche diverse, dal nazionalismo più aggressivo alle

rivendicazioni sociali del sindacalismo rivoluzionario. Il governo non potè tollerare

l’esistenza di questa singolare città-stato e il 21 Dicembre 1920 assediò Fiume (questo

assedio viene ricordato come il “Natale di sangue”), costringendo D’Annunzio ad

abbandonare la città istriana. Deciso a tornare alla vita privata e all’arte, egli si ritirò in una

villa sul lago di Garda, che battezzerà pomposamente “il Vittoriale degli Italiani” (oggi è

un museo pieno di oggetti provenienti da tutto il mondo). Il 1 Marzo 1938 Gabriele

D’Annunzio morì improvvisamente per un’emorragia cerebrale.

Gli elementi della scrittura Dannunziana sono:

Piano formale: la costruzione di uno stile alto;

o Punto di vista del contenuto: la rappresentazione della sessualità.

o

La grandezza della scrittura dannunziana è data dalla fusione dello stile alto con la

rappresentazione della sessualità. Le opere più importanti di D’Annunzio sono “Le laudi”

divise in quattro libri che prendono il nome di quattro costellazioni:

Maia

o Elettra

o Alcyone

o Merope

o 9

La storia dell’aviazione Alessio Consales classe V A

La pioggia nel pineto

La poesia “La pioggia nel pineto” fa parte del libro Alcyone, il poema del Sole e dell’Estate

in cui il D’Annunzio trasfigura e rappresenta liricamente momenti e sensazioni, dell’estate

del 1902 trascorsa in Versilia (il poema fa parte della sua opera lirica più vasta e più

celebre, Le laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi, insieme a Maia, Elettra e

Merope) . Il tema è la pioggia estiva, mentre il poeta e la donna amata varcano le soglie

della pineta e vi si inoltrano. Nella prima strofa, il poeta inizia a far ascoltare alla propria

donna (Taci!...) il rumore che provoca la caduta della pioggia su vari tipi di alberi

("Ginepri, mirti, pini...") e sui loro vestiti come se facessero parte, anche loro, della natura

stessa. Una particolarità da osservare, che troveremo nelle altre strofe, è che il poeta

conclude sempre, citando il nome della propria donna: Ermione. Anche la seconda strofa, si

apre con un verbo che richiama l'attenzione di Ermione ("Odi?"), per poi proseguire, questa

volta, nel raccontare i rumori delle piante e, anche, di qualche animale ("cicale"). La prima

impressione che si ricava leggendola è quella di una straordinaria abilità letteraria del poeta,

capace di percepire con l’acutezza dei sensi, e di riprodurre con l’armonia delle parole, i

suoni diversi che la pioggia suscita cadendo sulla fitta vegetazione Il poeta descrive la

.

pioggia estiva nella pineta, cogliendola nei vari momenti e nella diversa orchestrazione dei

suoni: quando inizialmente è rada, quando poi s’infittisce, quando infine diventa

scrosciante. Il poeta e la donna amata si abbandonano con gioiosa voluttà alla freschezza

della pioggia, imbevendosi dello spirito stesso del bosco, fino a sentirsi come trasformati in

piante e frutti, in elementi della natura vegetale. D’Annunzio quindi descrive la fusione

dell’uomo nella natura. In realtà, è come se egli umanizzasse la natura descrivendola simile

a un uomo e naturalizzasse la figura umana. In essa si compie una sorta di metamorfosi che

metaforicamente rende Ermione e il poeta simili alle piante. Il motivo vero in questa poesia

non è quello della descrizione della pioggia, ma il panismo del poeta, la percezione di

sentirsi intimamente fuso con la natura e di ritornare alle sorgenti primordiali della vita. 10

La storia dell’aviazione Alessio Consales classe V A

Infatti, più ancora che in altre poesie di Alcyone, ne “La Pioggia nel pineto” lo spunto

narrativo viene trasfigurato in una dimensione mitica, in cui non hanno peso le

determinazioni spaziali e temporali. La pioggia nel pineto è anche una specie di “danza” o

fuga vigilatissima sul motivo dell’amore-illusione, dell’amore-gioco. In questa poesia i

protagonisti reali sono il poeta e l’attrice, nonché amante, Eleonora Duse. 11

La storia dell’aviazione Alessio Consales classe V A

STORIA

La seconda Guerra Mondiale

Il periodo che va dal 1939 al 1945 è tristemente passato alla storia e ricordato in quanto è

stato teatro del più grande conflitto che ha interessato quasi tutti i paesi del mondo, la

seconda Guerra Mondiale. Questa ha visto sul campo di battaglia due grandi fronti: da un

lato le potenze dell’Asse, con Germania, Italia e Giappone, dall’altro le Nazioni Unite,

formate da Gran Bretagna, Usa, Francia e Urss. Il conflitto interessò dapprima l’Europa e

una parte dell’Africa, per poi estendersi all’intero emisfero Nord del pianeta con l’entrata in

guerra degli Stati Uniti e dell’unione sovietica. A nessun continente, a nessun mare e a

nessun cielo furono risparmiate le devastazioni che questo immane conflitto lasciò dietro di

sé. In Europa, solo Svezia, Repubblica irlandese, Svizzera, Spagna e Portogallo videro

rispettata la loro neutralità.

La guerra si svolse in tre fasi principali:

1^ fase, settembre 1939 - marzo 1942: il teatro principale fu l’Europa e vide la

o travolgente espansione della Germania a ovest verso la Francia e a est verso i paesi slavi e

la Russia; 2^ fase, marzo 1942 – febbraio 1943: segnò l’estensione del conflitto

o all’Oceano Pacifico e l’arresto dell’avanzata tedesca;

3^ fase, primavera 1943 – 2 settembre 1945: le Nazioni Unite riconquistarono

o i territori perduti e costrinsero alla resa prima l’Italia, poi la Germania, quindi il Giappone e

i loro alleati minori.

All’alba del 1° settembre 1939, senza alcun preavviso, l’esercito tedesco invase la Polonia;

0dopo due giorni Gran Bretagna e Francia posero fine alla tolleranza che fino ad allora

avevano dimostrato di fronte all’espansione hitleriana e dichiararono guerra alla Germania.

Con questa dichiarazione ebbe inizio la seconda Guerra Mondiale. 12

La storia dell’aviazione Alessio Consales classe V A

Nella prima fase della guerra Hitler sembrò avere la vittoria in pugno grazie ai trionfi

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