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illustrazioni per i supplementi di "El Colombiano", il giornale più importante della sua città

natale. Giovanissimo, nel 1948 espone per la prima volta a Medellín. Risale al 1951,

invece, la prima "personale": ha luogo a Bogotá, la capitale.

Nel 1952 vince, con il dipinto "Sulla costa", il secondo premio al IX Salone degli artisti

colombiani, organizzato presso la Biblioteca Nazionale di Bogotá: investe il denaro del

premio per intraprendere un viaggio di studio in Europa. In Spagna visita il Museo del

Prado di Madrid, dove conosce le opere di Francisco Goya e Tiziano, fra gli altri.

A Parigi medita sull'arte d'avanguardia francese e decide di interessarsi degli antichi

pittori.

Giunge alfine in Italia, dove entra in contatto con le maggiori opere

del Rinascimento italiano. Le opere di Giotto e di Andrea Mantegna soprattutto, lo ispirano

molto ed esegue diverse copie dei suoi capolavori, pur non disdegnando gli altri autori

della scuola senese, e della Toscana, in generale.

Nel 1955, Fernando Botero ritorna in patria dove si sposa ed inizia ad esporre le sue

opere, ma riceve forti critiche, poiché all'epoca l'ambiente colombiano era fortemente

influenzato dall'avanguardia francese, che Botero aveva invece respinto. Non compreso

dall'ambiente colombiano, Botero si sposta in Messico, dove scopre per la prima volta le

possibilità di espandere e dilatare il volume delle forme in modo personale. Una

caratteristica che fortemente influenzerà la sua opera. Ma è nel 1957 che scopre

l'espressionismo astratto, nel corso di una mostra personale a Washington, grazie ad un

tour nei musei di New York. Sempre nel 1957 torna a Bogotá, dove vince il secondo

premio al X salone degli artisti colombiani. Nel 1958 ottiene la cattedra di pittura

all’Accademia d’arte di Bogotá. Vince finalmente il primo premio al XI salone con l'opera

"La camera degli sposi". Nello stesso anno, espone nuovamente a Washington, alla Gres

Gallery. Le sue opere vengono vendute tutte il giorno stesso dell'inaugurazione.

Dal 1959 inizia lo studio di Diego Velázquez: Botero realizza infatti molte versioni del "Niño

de Vallecas", dove il suo stile molto incisivo risente dell’influenza dell’espressionismo

astratto.

La sua nomina alla Biennale colombiana gli muove aspre critiche e Botero è costretto ad

abbandonare il suo Paese, quasi in povertà. La Gres Gallery di Washington, che fino ad

allora l'aveva sostenuto, chiude e Botero, in forti difficoltà economiche, divorzia dalla

moglie. Nel 1961 sembra cambiare qualcosa: il Museum of Modern Art di New York decide

di acquistare il suo "Monna Lisa all'età di dodici anni", ma la sua prima mostra newyorkese

si dimostra un fallimento.

Nel 1963 si trasferisce nell'East Side, ed affitta un nuovo studio a New York. È qui che

emerge il suo stile plastico in molte opere di questo periodo, dai colori tenui e delicati. Si

appassiona a Pieter Paul Rubens e diviene come lui un importante collezionista di opere

d'arte, che più tardi donerà al museo di Bogotá che porta il suo nome.

Nel 1964, dopo quattro anni dal divorzio, si sposa una seconda volta.

Nel 1966 viene organizzata la sua prima mostra personale in Europa, in Germania. Una

nuova mostra, organizzata al Milwaukee Art Center, riceve critiche ampiamente positive.

Inizia ad esporre regolarmente in Europa, a New York e anche a Bogotá. Inizia lo studio

di Albrecht Dürer, Édouard Manet e Pierre Bonnard

"La mano" sul Paseo de la Castellana a Madrid

Finalmente nel 1969 espone anche a Parigi. A partire da questo momento, inizia un

peregrinaggio in tutto il mondo: alla ricerca di ispirazione, Botero si muove continuamente

da Bogotá, a New York, fino in Europa, acquistando case e studi per continuare la sua

opera. A metà degli anni 1970 si dedica per un paio d'anni quasi esclusivamente alla

scultura, ed espone a Parigi nel 1977. Nel 1983 prende una casa a Pietrasanta, dove sta

per alcuni mesi l'anno, per essere vicino alle cave di marmo. Nel 1973 si stabilisce a Parigi

dove continua a dedicarsi alla scultura.

È un momento di grazia per il pittore, ormai artista affermato di fama mondiale. Si

susseguono le decorazione, le mostre personali, antologiche. Il successo è però

macchiato dalla tragica scomparsa in un incidente stradale del terzo figlio Pedro, cui

dedicherà molte sue opere. Nello stesso incidente Fernando Botero perse l'ultima falange

del mignolo della mano sinistra, ciò che lo spingerà a scolpire più volte enormi mani. Il suo

matrimonio non resiste alla tragedia e divorzia per la seconda volta nel 1975.

Il 21 ottobre 2007, sempre a Pietrasanta, vengono rubate delle statue di bronzo per il

valore di circa 4 milioni di euro. Le opere si intitolano "Adamo", "Il cane", "Gatto codone",

"Donna con mano nei capelli", "Ballerina vestita", "Ballerina in movimento" e "Passero".

Attualmente buona parte dei ladri sono ancora ignoti, ma nel maggio 2008 due delle statue

sono state ritrovate e i responsabili arrestati.

Espone ripetutamente le sculture in tutto il mondo. Tra gli eventi di maggior rilievo la

mostra delle sue enormi sculture sugli Champs-Elysées nel 1992, e varie mostre negli

spazi pubblici di città europee nel 1994.

Stile artistico [modifica]

Secondo Botero, dipingere dev'essere inteso come una necessità interiore, un bisogno

che porta ad un'esplorazione ininterrotta verso il quadro ideale. Tuttavia questo bisogno

rimane sostanzialmente inappagato. Il colore rimane tenue, mai esaltato, mai febbrile,

generalmente steso in campiture piatte ed uniformi, senza contorni. Da notare l'assenza

totale delle ombreggiature nei suoi dipinti, perché essi sporcherebbero l'idea del colore

che egli vuole trasmettere.

Caratteristica della pittura di Botero è l'insolita dilatazione che subiscono i suoi soggetti,

che acquistano forme insolite, quasi irreali. Ma è un passaggio necessario per ben far

comprendere la necessità di colore delle sue opere.

L'artista si rivela sostanzialmente distante dai suoi soggetti. Ed è proprio questa freddezza

che fa scomparire dai personaggi la dimensione morale e psicologica. Gli sguardi sono

sempre persi nel vuoto, gli occhi non battono, sembra quasi che vedano senza guardare.

Interessante anche la rappresentazione del tempo, elemento presente in molte opere di

Botero, in cui lo stesso soggetto può essere raffigurato in momenti diversi; in altre opere il

tempo è simboleggiato da orologi.

Importante anche la trattazione dei temi sacri, cui Botero dedica molte opere e di cui fa

cenni in tutta la sua produzione: dai suoi paesaggi urbani emergono regolarmente grandi

cattedrali, campanili, cupole. Frequenti anche i ritratti di religiosi ed ecclesiastici.

Altro tema trattato costantemente è quello della violenza, derivato dalla vita quotidiana

della Colombia negli anni 1940; più in generale, Botero dipinge conservando le

impressioni della sua infanzia, che sfociano in forme grandi e sproporzionate, come quelle

avvertite da un bambino.

Citazioni [modifica]

"Bisogna descrivere qualcosa di molto locale, di molto circoscritto, qualcosa che si

conosce benissimo, per poter essere capiti da tutti. Io mi sono convinto che devo essere

parrocchiale, nel senso di profondamente, religiosamente legato alla mia realtà, per poter

essere universale".

"Credo che l'arte debba dare all'uomo momenti di felicità, un rifugio di esistenza

straordinaria, parallela a quella quotidiana. Invece gli artisti oggi preferiscono lo shock e

credono che basti provocare scandalo. La povertà dell'arte contemporanea è terribile, ma

nessuno ha il coraggio di dire che il re è nudo".

Curiosità [modifica]

 Botero ha realizzato il drappellone per il Palio di Siena del 16 agosto del 2002, vinto

dalla Contrada della Tartuca.

 A bordo della nave Costa Luminosa, l'ultima entrata a far parte della scuderia

dell'armatore Costa Crociere, è posizionata una scultura dell'artista dal titolo "Donna

sdraiata 2004".

 A Messina è stato dedicato a Botero un ristorante-pizzeria che prende il suo nome ed

espone una sorta di galleria di molte sue opere.

Opere [modifica]

 La modella (2002)

 Monaca sdraiata (2004)

 A man with a dog (2004)

 Dancing (2005)

 La mujer en su cama - Città del Messico

I paesi sotto sviluppo alimentare Per

condurre una vita sana e attiva, dobbiamo disporre di alimenti in quantità, qualità e varietà sufficiente a

soddisfare i nostri bisogni energetici e nutritivi. Senza una nutrizione adeguata, i bambini non possono

sviluppare pienamente il loro potenziale di crescita e gli adulti avranno difficoltà nel mantenere o accrescere

il loro.

Non tutti hanno un accesso sufficiente agli alimenti necessari e questo, su vasta scala, ha portato fame e

malnutrizione nel mondo. Oggi, circa 850 milioni di persone sono cronicamente sottoalimentate e non sono

in grado di avere un'alimentazione sufficiente per soddisfare neppure i propri bisogni energetici di base.

Approssimativamente, 200 milioni di bambini sotto i cinque anni soffrono di sintomi acuti o cronici di

malnutrizione; questo numero aumenta durante i periodi di scarsità alimentare stagionali e in tempi di

carestia e di disordini sociali. Secondo alcune stime, la malnutrizione è un fattore determinante per i 13

milioni di bambini sotto i cinque anni che, annualmente, muoiono a causa di malattie e infezioni che

potrebbero essere prevenute quali il morbillo, la diarrea, la malaria e la polmonite, o di combinazioni delle

medesime.

La grande maggioranza delle persone sottoalimentate vive in paesi in via di sviluppo, che rappresentano il

95% (798 milioni) di tali persone; 34 milioni di persone nei paesi in via di transizione e 10 milioni in paesi

industrializzati, sono stimate per essere sottoalimentate. A livello regionale, l’Asia e il Pacifico rappresentano

tre quinti (505 milioni) delle persone sottoalimentate del mondo. L’India, da sola, ha 214 milioni di persone

sottoalimentate. Circa un quarto (198 milioni) delle persone sottoalimentate si trova nell’Africa Sub-

Sahariana, rendendola la regione con la più alta proporzione di popolazione sottoalimentata.

La malnutrizione è una delle principali cause della nascita di bambini con insufficienza di peso e con crescita

ritardata. I bambini con insufficienza di peso alla nascita che sopravvivono, tendono a soffrire di ritardi nella

crescita e di malattie durante l'infanzia, l'adolescenza e fino alla maggiore età. Le donne adulte che soffrono

di crescita ritardata tendono verosimilmente ad incrementare il cerchio vizioso della malnutrizione partorendo

bambini con peso insufficiente già alla nascita. Stanno anche emergendo dei legami tra malnutrizione nella

prima età, compreso lo stato fetale, e lo sviluppo di successive malattie croniche come la cardiopatia, il

diabete e l'ipertensione. Ogni anno, nei Paesi in via di sviluppo, circa 30 milioni di bambini nascono con

crescita menomata a causa della malnutrizione durante la gravidanza.

La malnutrizione sotto forma di carenze di vitamine e di minerali essenziali, continua ad essere, su scala

mondiale, la causa di malattie gravi e della morte di milioni di persone. Più di 3,5 miliardi di persone soffrono

di carenza di ferro, 2 miliardi sono a rischio di carenza di iodio e 200 milioni di bambini, in età prescolare,

sono affetti da carenza di vitamina A. La carenza di ferro può causare un ritardo nella crescita, una minore

resistenza alle malattie, una diminuzione, a lungo termine, dello sviluppo mentale e motorio e disordini nelle

funzioni riproduttive; contribuisce, inoltre, a circa il 20 per cento dei decessi durante il parto. La carenza di

iodio può causare danni cerebrali permanenti, ritardo mentale, sterilità, diminuzione delle probabilità di

sopravvivenza dei bambini e gotta. La carenza di iodio in una donna in gravidanza, può causare diversi gradi

di ritardo mentale nel nascituro. La carenza di vitamina A nei bambini può causare la cecità o la morte;

contribuisce ad una ritardata crescita fisica e ad una diminuita resistenza alle infezioni con conseguente

aumento della mortalità tra i bambini più piccoli.

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