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Sintesi
Italiano: "Sei personaggi in cerca d'autore" (Luigi Pirandello)

Inglese: "Aspettando Godot" (Samuel Beckett)

Francese: "Il Rinoceronte" (Eugène Ionesco)

Tedesco: "La visita della vecchia signora" (Friedrich Dürrenmatt)
Estratto del documento

LA CONDIZIONE DI SOLITUDINE NEL TEATRO

La solitudine è sempre stata una condizione molto difficile da rappresentare a teatro,

ma nel XX° secolo scrittori di tutta Europa riuscirono, attraverso tecniche e metodi

differenti, a rendere lo spettatore partecipe del dramma sul palco.

Il problema dell’incomunicabilità

Luigi Pirandello (1867 – 1936), in Italia, è il simbolo dell’incomunicabilità. In quasi tutte

le sue opere: novelle, saggi, romanzi e opere teatrali, la condizione di solitudine viene

resa attraverso il problema che si crea tra i personaggi principali e il resto dei soggetti

presenti nella trama. Sei Personaggi In Cerca d’Autore

Nella sua opera del 1921, , si vede nettamente la

divisone tra i vari personaggi, padre, madre, figlio, figliastra, giovanotto e bambina, e

tra gli attori che dovrebbero rappresentarli in scena.

I personaggi chiedono al direttore di raccontare a tutti la loro storia, ma questi

titubante nel corso della vicenda accetta la richiesta e comincia a redigere le scene; i

personaggi però non si riconoscono negli attori e da qui Pirandello comincia ad isolarli.

Essi non verranno più capiti né dal direttore, né dagli attori fino alla fine dell’opera,

che si concluderà in maniera tragica per i personaggi e in finzione scenica per gli altri

artisti.

Anche nel finale la genialità dello scrittore sottolinea la solitudine dei personaggi che

hanno sempre vissuto la loro vita su un piano parallelo e completamente diverso dalla

realtà. L’assurdo e l’illusione

Precursore del teatro dell’assurdo in Inghilterra è Samuel Beckett (1906 – 1989), nato

in Irlanda, ha vissuto in Francia, ha scritto in francese le sue opere, che ha in seguito

tradotto in inglese.

L’opera che l’ha reso celebre a livello internazionale nel 1952 è stata Aspettando

Godot.

Lo scrittore in questa opera ha stravolto totalmente le strutture classiche di una pièce

teatrale.

Lo smarrimento e la solitudine dei due personaggi, Vladimir ed Estragon, è percepita

dallo spettatore grazie alla totale astrazione del tempo: non c’è passato, né futuro,

solo un presente ripetuto durante le due scene, e che quindi dà l’impressione di durare

da sempre e per sempre.

La landa indefinita in cui si svolge la vicenda è la location perfetta per rendere

maggiormente il disagio e l’isolamento dei personaggi i quali in solitudine aspettano

invano l’arrivo di Godot.

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