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Inglese: Martin Luter King
Francese: Guy Tirolien
Ed. civica: lo sfruttamento minorile
Scienze: l'effetto serra
Tecnologia: gli impianti fotovoltaici
Storia: Giuseppe Garibaldi
Musica: Giuseppe Verdi
letteratura: Giacomo Leopardi (il Romanticismo)
Arte: il Romanticismo artistico
Ed. fisica: l'apparato scheletrico
amazzonica prevale un clima equatoriale dove nasce il regno della foresta pluviale.
Procedendo, poi, verso meridione il clima si fa tropicale fino ad arrivare all’estremo sud del
continente dove il clima diventa molto rigido.
Le popolazioni indiane originarie del continente costituiscono ormai un’esigua minoranza.
Queste vivono prevalentemente nelle riserve. Nell’America Settentrionale la grande
maggioranza della popolazione è di origine inglese e francese con minoranze asiatiche e latino
americane. Nell’America Centrale convivono diverse comunità tra cui i bianchi, creoli,
meticci, mulatti e neri mentre la popolazione dell’america meridionale è costituita in
prevalenza da indios, bianchi e neri. Numerose sono anche le lingue parlate su territorio:
l’inglese è la lingua ufficiale ed è parlato in Alaska, Stati Uniti e gran parte del Canada. In
tutta la zona dell’America Centrale e della regione Andina viene parlato lo spagnolo mentre in
brasile il portoghese è la lingua ufficiale. Ci sono poi minoranze francesi e olandesi. Il
cristianesimo è la religione più praticata ma è diffuso anche l’ebraismo oltre a minoranze
islamiche, buddiste e induiste. In tutta l’America latina prevale il cattolicesimo.
Intorno alla metà del XIX secolo il continente americano subì massicce ondate migratorie
provenienti da tutti i paesi europei. In relazione alla sua enorme estensione l’America è un
paese scarsamente abitato. La distribuzione della popolazione è molto disomogenea, la
maggior parte è raggruppata lungo le aree costiere. L’urbanizzazione dell’America
Settentrionale è caratterizzata dalla presenta di tre megalopoli mente nell’America latina la
caratteristica principale è la presenza di alcune metropoli come città del Messico e San Paolo.
Ci sono forti squilibri economici tra nord e sud. L’intero continente può vantarsi di ingenti
produzioni agricole. Nel nord prevale un agricoltura moderna basata sull’utilizzo di tecniche
produttive e avanzate che permettono agli Stati Uniti e Canada di collocarsi tra i maggiori
fornitori mondiali di cereali, frumento e soia. Invece nell’America latina prevale un
agricoltura basata sul latifondo e concentrata su colture di piantagione finalizzate
all’esportazione come quella del caffè, cacao e tabacco. Un elemento che accomuna tutto il
territorio americano è la ricchezza di risorse nel sottosuolo. Negli ultimi anni, i paesi
americani hanno aderito a diverse forme di cooperazione economica regionale quali : il
NAFTA il MERCOSOUR e l’ALCA per intensificare gli scambi commerciali tra i paesi
membri. (inglese)
MARTIN LUTER KING
Nell’America settentrionale ci sono i paesi tra i più avanzati del mondo, primo fra tutti gli
Stati Uniti d’America. È difficile pensare
come in un paese così avanzato nella
tecnologia e nel progresso scientifico ancora
nella prima metà del 900 c’era una forte
discriminazione razziale tra bianchi e neri.
Molti si sono battuti per il riconoscimento dei
diritti e delle pari opportunità dei più deboli,
fra questi ricordiamo Martin Luter King.
Martin luter king was born in Atlanta in 1929.
He studied in a seminary in philadelphia . In
1954 he became the reverend of a negro
church in Mongomery . he protested agaist
racial discrimination. The protest originated from a serious episode of intollerance: on
december 1 1955 a black woman Rosa Parks was arrestated because she had taken a seat
reserved for white people on a bus. King wanted to assert black rights but with peaceful
means. Martin Luter King led peaceful marchs for civil rights. He gave a turning point to the
BLACK FREEDOM MOVEMENT. The ku-klux-klan* organized a lot of punitive
expeditions for members of this moviment. In 1965 Congress passed the “voting rights act “.
In 1968 Martin Luter King started another battle for secure better jobs and he living in
condiction very poor for the blacks . In the same year he was assasinated.
King wasn’t in fovour of violent protest. The negros lived in ghettos, they couldn’t use the
facilities and they couldn’t vote. King in one of his speeches said he had a dream that was to
get free all the negros. He had a dream that blacks weren’t discriminated by the whites. He
had a dream that blacks and whites become brothers.
*The ku-klux-klan was a secret and illegal society agaist black people \(francese)
GUY TIROLIEN
Anche un poeta nero originario delle Antille di lingua francese, Guy Tirolien, si è battuto per il
riconoscimento dei diritti dei neri.
Guy Tirolien est un poète noir né à la Guadalupe dans les Antilles françaises. Il est l'auteur
d'une poéme mondialement célèbre "Prière d'un petit enfant nègre" (1943) reprise dans son
recueil "Balles d'or".Ce poème raconte l'histoire
d'un enfant noir qui ne veut plus aller à l'école de
blacs parceque il dit que ils n’ont rien a lui
enseigne. Il proclame la dignitè de sa propre
tradition locale , la culture de son peuple et il
revendique le droit d’être lui-meme.
Seigneur, je ne veux plus aller à leur école,
faites, je vous en prie, que je n’y aille plus.
Ils racontent qu’il faut qu’un petit nègre y aille
pour qu’il devienne pareil
aux messieurs de la ville
aux messieurs comme il faut
Mais moi je ne veux pas
devenir, comme ils disent,
un monsieur de la ville,
un monsieur comme il faut.
Je préfère flâner le long des sucreries
Où sont les sacs repus
que gonfle un sucre brun autant que ma peau brune.
Pourquoi faut-il de plus apprendre dans les livres
qui parlent de choses qui ne sont point d’ici ?
Et puis elle est vraiment trop triste leur école,
triste comme
ces messieurs de la ville,
ces messieurs comme il faut
qui ne savent plus danser le soir au clair de lune
qui ne savent plus marcher sur la chair de leurs pieds
qui ne savent plus conter les contes aux veillées.
Seigneur, je ne veux plus aller à leur école.
dans ce poem l’enfant protagoniste compare les francais aux monsieur de la ville et aux monsieur
comme il faut. Il dit que il ne veut pas devenir comme leur parceque ils ne savent plus danser le soir
au clair de lune, ils ne savent plus marcher a pieds nus. Il prefere flaner le long des sucreries et
s’amuser. (ed. civica)
LO SFRUTTAMENTO MINORILE
Nel 1948 l’ONU ha promulgato “La dichiarazione Universale Dei Diritti dell’Uomo” proprio per
stimolare i paesi del mondo affinché siano riconosciuti a tutti i diritti senza distinzione di razza, di
sesso e di religione. Troppo spesso nel mondo si sono visti prevaricare i più elementari diritti anche
dei minori.
Tra le righe di una novella di Verga, si ritrova il problema dello sfruttamento minorile nel lavoro
nelle zolfare siciliane; la mancanza di misure di sicurezza (con i conseguenti incidenti e morti) e le
basse paghe sono le caratteristiche principali di questo lavoro.
Proprio per arginare ciò, l’ONU nel 1959 ha proclamato la Dichiarazione dei Diritti del fanciullo
che segue la Dichiarazione di Ginevra dei diritti del fanciullo che nel 1924 la Società delle Nazioni
ha redatto in seguito alle devastanti conseguenze della Prima guerra mondiale.
Nonostante ciò anche oggi in questa “civilissima” ed ipertecnologica società del terzo millennio, i
bambini continuano ad essere sfruttati anche se non dappertutto nello stesso modo. Lo sfruttamento
del lavoro minorile è una piaga che interessa quasi tutti i paesi del mondo: quelli industrializzati e
quelli poveri, anche se sono soprattutto questi ultimi che contano il maggior numero di bambini
lavoratori. Qui è per le scarse risorse economiche che le famiglie mandano a lavorare i propri figli,
anche in età tenerissima. In alcuni paesi del mondo (tipo l’Asia) bambini di otto anni vengono dati
come pegno di piccoli prestiti dai loro genitori ai proprietari di fabbriche. Molto bassa è anche l’età
dei bambini impiegati per la produzione di palloni, gioielli, scarpe (tra i cinque e dodici anni). La
cosa più tremenda è lo sfruttamento dei minori per eseguire lavori pericolosi anche per gli adulti
nelle miniere di oro e di diamanti della Costa d’Avorio e del Sudafrica. Ma la cosa che più
preoccupa è che questi bambini devono convivere con malattie, violenza fisiche e psicologiche
(peggiori delle prime perché creano una ferita inguaribile che condizionerà per sempre la vita di
questi bambini). Nel mondo sono circa duecentocinquanta milioni di bambini che vengono
sfruttati, una larga parte dei quali impiegata in attività tradizionali: raccoglitori di caffè in Kenya,
tessitori di tappeti in India, raccoglitori di cotone in Egitto cucire palloni in Pakistan e così via.
Ma cosa spinge un uomo a decidere di maltrattare un bambino anche all’interno della famiglia
stessa che per prima dovrebbe garantirne la sicurezza? Molteplici sono le cause: dalle carenze
economiche, a quelle educative e affettive. .
Si tratta quindi di trovare delle soluzioni. Purtroppo non siamo davanti ad un problema semplice e
che si può risolvere in breve tempo. L’educazione è fondamentale e nei paesi dove il fenomeno è
maggiormente sviluppato (come Asia, Africa e America Latina), bisognerebbe in primo luogo,
cominciare con l’educazione delle famiglie, che spesso utilizzano i figli per far fronte a disagi
economici; in secondo luogo ci sarebbe l’educazione dei bambini che dovrebbero essere liberati
dalla situazione di sfruttamento e ricondotti a scuola o in centri di assistenza; dovrebbe essere
insegnato loro, inoltre, a riconoscere la violenza e a non accettarla, a ribellarsi alle minacce quando
sono vittime di abusi. .
Creare leggi è soltanto l’inizio di un cammino verso la felicità di tutti i bambini. Occorre che queste
diventino realtà e una cosa, che è sicuramente in nostro potere fare, è quella di restare sempre vigili
e attenti, affinché, con la nostra indifferenza non ci ritroviamo ad essere diventati complici di questi
delitti. (scienze)
EFFETTO SERRA
Il secondo paese americano per numero di abitanti (dopo gli USA), è il Brasile. Accoglie più
della metà dell’America Meridionale.
Il paese, al tempo stesso deve affrontare delle situazioni molto difficili. Sul piano ambientale,
il problema principale è costituito
dalla necessità di tutelare
l’Amazzonia, l’immensa foresta
equatoriale costantemente sottoposta
a tagli indiscriminati e devastata da
incendi di immani proporzioni.
L’uomo non si accorge del danno che
provoca distruggendo le foreste.
Infatti per la maggior parte dei casi
utilizza questo legno per produrre carbone di legna, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. La
deforestazione contribuisce all’aumento della concentrazione di anidride carbonica nel nostro
pianeta. Le piante, infatti, attraverso il processo della fotosintesi clorofilliana, assorbono
l’anidride carbonica (CO2) e producono ossigeno(O2). La respirazione degli organismi viventi
e la combustione, invece, sono il processo opposto della fotosintesi: assorbono ossigeno e
producono anidride carbonica. I due processi danno origine a un ciclo naturale che mantiene
costanti le concentrazioni di anidride carbonica e ossigeno nell’atmosfera.
È facile capire che distruggendo le
foreste e continuando a bruciare
combustibili fossili, la
concentrazione di anidride carbonica
nell’aria è destinata ad aumentare.
L’anidride carbonica, assieme ad
altri gas, determina l’effetto serra, un
fenomeno naturale che, se non ci
fosse, la temperatura della Terra
scenderebbe notevolmente e il nostro
pianeta si trasformerebbe in un
deserto di ghiaccio. Le conseguenze di un aumento della temperatura globale terrestre
potrebbero essere tragiche: come lo scioglimento dei ghiacci polari, la scomparsa delle
stagioni intermedie (primavera e autunno) e la trasformazione di zone attualmente coltivate,
usate per soddisfare gran parte del fabbisogno alimentare del mondo, in aridi deserti.
L’attuale crescita delle temperature tropicali, dovuta al riscaldamento globale, avrà un forte
impatto sul clima del nostro pianeta e potrebbe intensificare la potenza di uragani distruttivi.
Un recente sistema utilizzato per studiare la relazione tra aumento di anidride carbonica e