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Laboratorio odontotecnico: Progettazione e costruzione dell’apparecchio ortodontico;
Scienza dei materiali dentali: studio dei materiali utilizzati (Acciaio inox e polimeri);
Chimica: La polimerizzazione;
Italiano: Italo Svevo;
Storia: Prima Guerra Mondiale;
Matematica: Studio dei limiti.
Indice:
• Gnatologia : Studio del caso di Juliana Salad- 5
• Laboratorio odontotecnico:
Progettazione e costruzione dell’apparecchio
ortodontico - 18
• Scienza dei materiali dentali: Studio dei materiali
utilizzati. Acciaio inox e polimeri – 32
• Chimica: La polimerizzazione- 42
• Italiano: Italo Svevo- 45
• Storia: Prima Guerra Mondiale- 51
• Matematica: Studio dei limiti- 54
Gnatologia:
Studio del caso di
Juliana Salad
La visita dall’odontoiatra
Problemi di esteticità
Trauma
psicologico
STUDIO DI ODONTOIATRIA E STOMATOLOGIA
di Cacace Camillo
• COD: 000987
• Cognome Salad Nome Juliana
• Luogo di nascita Spagna-Madrid
data di nascita 21/04/2004
• Indirizzo privato: Via degli oleandri,7
• Cap 76121 città Barletta provincia BT
• ____
• Telefono abitazione 0883/****** Telefono ufficio
333/******* Anamnesi generale
• 1) Quanto tempo è trascorso dal suo ultimo trattamento o controllo dentario?
• 2)Ha portato il ciuccio per tanto tempo?
• 3) Ha l’abitudine viziata di succhiare il pollice?
• 4) Deglutisce in maniera atipica?
• 5) Ha sofferto o soffre di:
a) affezioni cardiache
b) alterazioni alla pressione sanguigna
c) affezioni renali
d) affezioni reumatiche
e) malattie del sangue
g) diabete
h) ulcere gastriche o duodenali
i) asma o malattie allergiche
6) Ha mai avuto qualche conseguenza particolare in seguito all’assunzione
• di anestetici, antibiotici o altri farmaci?
• 7) E’ mai stato avvertito di non prendere qualche farmaco o medicina in particolare?
• 8) Ha mai avuto una anestesia locale?
• 9) Attualmente prende nessuna medicina (vitamine, ormoni o altro)? c si c no
• 10) Sanguina in modo anomalo quando si ferisce?
• 11) Guarisce? Rapidamente, normalmente o lentamente
• 12) Ha mai avuto esami radiografici o terapia irradiante?
• 13) E’ facilmente soggetto/a a infezioni?
• 14) E’ in gravidanza?
• 15) Ha mai avuto esami radiografici o terapia irradiante?
Mezzi d’indagine richiesti al paziente:
-OPT
- Teleradiografia latero-laterale del cranio con
relativa analisi cefalometrica
- Foto del viso frontale e profilo.
Dalla teleradiografia è stato ricavato un
tracciato cefalometrico,ottenuto
congiungendo i punti cefalometrici. Questo
tracciato serve per una diagnosi scheletrica
della malocclusione
PIANO DI TRATTAMENTO
ORTODONTICO:
• Il Clinico ha analizzato il caso e la diagnosi è la seguente:
• La paziente presenta un cross bite bilaterale latero-posteriore
del palato causato da deglutizione atipica,pertanto, si ritiene
opportuno applicare un espansore rapido del palato.
La paziente si rifiuta di effettuare questo trattamento perché
suona uno strumento a fiato,si opta per una placchetta .
removibile attiva meccanica con vite centrale di espansione
La paziente chiede:
Cos’è l’ortodonzia?
L’ortodonzia è una branca dell’odontoiatria che si
occupa delle disarmonie cranio-facciali, delle
malocclusioni, delle malposizioni dentarie e, più in
generale, del normale funzionamento dell’apparato
stomatognatico, suggerendo i mezzi terapeutici più
idonei alla correzione delle eventuali anomalie
presenti.
L’ortodonzia ha come obiettivo il raggiungimento
della normocclusione cioè ottenere l’armonia
statica e dinamica delle strutture basali-
neuromuscolari dentali e dei tessuti molli
Eziologia delle disarmonie
cranio-facciali
cause congenite
• errori genetici
• assunzione di farmaci in gravidanza
• radiazioni ionizzanti
• malattie in gravidanza
cause acquisite
• cattive abitudini
• adenoidismo
• precoce perdita dei denti decidui
• tardiva eruzione dei denti permanenti
• deglutizione anomala
• traumi facciali
La normocclusione secondo
Andrews
• rapporto intermolare: la cuspide disto-vestibolare
del I molare superiore deve sfiorare la cuspide mesio-
vestibolare del II molare inferiore
• angolazione delle corone (mesio-distale)
• torsione “torque” inclinazione vestibolo-linguale
• rotazione assente
• punti di contatto stretti
• piano occlusale (curva di Wilson e Spee)
Le forze applicate a carico dei denti sono definite dal punto di
applicazione, dalla direzione e dall’intensità.
Movimenti possibili in ortodonzia:
• intrusione
• estrusione
• rotazione
• inclinazione “angolazione” (movimento mesio-distale)
• torsione “torque” (vestibolo-linguale)
Laboratorio
odontotecnico :
Progettazione e costruzione
dell’apparecchio ortodontico
LABORATORIO
Presso il laboratorio vengono spedite le
impronte, il morso in cera, le foto, le
radiografie e la prescrizione; l’odontotecnico
provvederà alla colatura delle impronte e alla
produzione dell’apparecchio
Prescrizione di dispositivo odontoiatrico su misura
Studio dentistico: Camillo Cacace Data: 22/05/2012
Via Fonsmorti, 22 Paziente: Juliana Salad
Città: Barletta età: 7 anni Sesso M F
Partita iva: 043569986638 Codice lavoro: 12SLD05JLN/2012
Fabbricante:
Laboratorio Odontotecnico Descrizione dispositivo ortodontico:
Musti Michele Placca di Schwartz
Via Prascina 102/c
Barletta
Con inseriti i seguenti dispositivi: Molle: Archi: Arco vestibolare Viti: Espansione lineare
Ganci: Adams
Specifiche di progettazione Evitando l’uso dei seguenti materiali:
Piano: Masticante () Liscio () Altro ()
Costruzione: Come cera () Arco Facciale () altro ()
Resina: Rosa () Trasparente () Colorata
Presenza di altri dispositivi: Bruxista ()
Documenti allegati: impronte, morso in cera, foto profilo e radiografie
Consegna dispositivo: Prove il: 26/05/2012 Consegna il: 26/05/2012
Scheda di lavoro
Tipo di lavoro: Placca di Schwartz
Materiale utilizzato: Resina autopolimerizzante e acciaio inox
Progetto Tecnico: Costruzione di un arco vestibolare, ganci di
Adams su 16 e 26 e vite centrale di espansione lineare.
Prove effettuate:
-Corretta collocazione ganci,viti e archi
-Ritenzione
-Assenza di pressione ed interferenze
-Omogeneità della resina
-Temperatura e ciclo di polimerizzazione
-Lucidità e brillantezza
Per sviluppare l’apparecchio ordontontico abbiamo bisogno di:
PINZE
FILO in ACCIAIO INOX con diametro
da 0,9 mm e 0,7 mm
L’arco Vestibolare
L'arco vestibolare è costruito
piegando il filo distalmente ai
canini, in direzione palato-
vestibolare, quindi, scendendo
verso il fornice. Da qui,
formando un ansa di 2mm al di
sotto del colletto dentale, si
risale fino al centro della corona
clinica, per poi correre
orizzontalmente per tutto il
gruppo frontale, fino all’altro
canino, terminando nella zona
palatale con un'ansa. Nelle parti
che dovranno essere inglobate
nella resina, vengono realizzate
delle ritenzioni meccaniche
Il gancio Adams
E' composto da due passanti, uno
mesiale e uno distale, che uscendo
dal lato linguale si adagiano negli
spazi interprossimali, scendendo
infine vestibolarmente a formare i
peduncoli di ritenzione.
I peduncoli devono ingaggiare i
sottosquadri esistenti mesialmente e
distalmente al dente, e sono collegati tra
loro da un segmento di filo, detto ponte,
che rappresenta la zona in cui il paziente
deve appoggiare il dito per rimuovere
l'apparecchio
La vite di espansione lineare
Può considerarsi il motore dell’apparecchietto, che senza la quale non produce
movimenti o spostamenti. Anche questa vite è realizzata in acciaio inox.
Al paziente vengono consegnate la placchetta e le istruzioni d’uso.
Per inserire l’apparecchio è necessario posizionare la placchetta sotto la volta
palatina e premere con una leggera forza. Per la rimozione basterà applicare una
forza sui ganci di Adams con un dito e l’apparecchio si sfilerà.
Conservare in un box dato in dotazione e pulire con le pasticche effervescenti
DentoLux. Diritto
Certificati di
conformità:
Decreto 93/42 CE
Il decreto comprende le seguenti categorie:
A) dispositivi medici
B) accessori
C) dispositivi su misura
D) dispositivi per indagini cliniche
Il decreto controlla:
• fabbricante
• destinazione
• immissione in commercio
• messa in servizio
Immissione in commercio e messa in servizio:
• I dispositivi possono essere immessi in commercio e messi in servizio se,
correttamente installati e adeguatamente mantenuti nonché utilizzati
secondo la loro destinazione, non compromettono la sicurezza e la salute
dei pazienti, degli utilizzatori ed eventualmente di terzi.
• E' altresì consentito, senza recare la marcatura CE, che i dispositivi
destinati ad indagini cliniche possano essere messi a disposizione dei
medici o delle persone debitamente autorizzate
:
Il decreto non si applica
• a) ai dispositivi destinati alla diagnosi in vitro (con un reagente);
• b) ai dispositivi impiantabili attivi;
• c) ai medicinali
• d) ai prodotti cosmetici
• e) al sangue umano, ai prodotti derivati dal sangue umano, al plasma umano, alle
cellule ematiche di origine umana o ai dispositivi che, al momento dell'immissione
in commercio contengono tali prodotti derivati dal sangue, plasma o cellule;
• f) a organi, tessuti o cellule di origine umana ed a prodotti comprendenti o derivati
da tessuti o cellule di origine umana;
• g) a organi, tessuti o cellule di origine animale, salvo che il dispositivo non sia
fabbricato utilizzando tessuto animale reso non vitale o prodotti non vitali derivati
da tessuto animale.
Informazioni riguardanti incidenti verificatisi dopo l'immissione in
commercio:
1. Gli operatori sanitari pubblici e privati devono comunicare i dati relativi agli incidenti che hanno
coinvolto un dispositivo, al Ministero della sanità.
2. Il Ministero della sanità classifica e valuta i dati riguardanti gli incidenti di seguito elencati:
a) qualsiasi disfunzione o deterioramento delle caratteristiche o delle prestazioni, nonché qualsiasi carenza
nell'etichettatura o nelle istruzioni per l'uso di un dispositivo che possono causare o hanno causato la
morte o un grave peggioramento dello stato di salute del paziente o di un utilizzatore;
b) qualsiasi causa di ordine tecnico o sanitario connessa alle caratteristiche o alle prestazioni di un
dispositivo che ha determinato il ritiro dal mercato da parte del fabbricante dei dispositivi
appartenenti allo stesso tipo.
Monitoraggio:Il fabbricante o il suo mandatario deve comunicare al Ministero della sanità,
il ritiro dal commercio di un determinato dispositivo a causa di inconvenienti di ordine
tecnico o medico.
• Chiunque mette in commercio sul territorio nazionale dispositivi "su misura" ha l'obbligo
di comunicare l'elenco di detti dispositivi al Ministero della sanità. Detto elenco deve
essere aggiornato ogni sei mesi a partire dalla data di prima notifica.
• Il fabbricante di dispositivi su misura o il rappresentante autorizzato deve essere iscritto
presso il Ministero della sanità e deve presentare, oltre all'elenco, una descrizione dei
dispositivi ed il recapito della società al fine di rendere possibile la formazione di una
banca dati dei produttori legittimamente operanti in Italia per gli adempimenti di cui al
presente decreto senza oneri a carico del bilancio dello Stato
Scienza dei
materiali dentali:
Studio dei Materiali
utilizzati
Materiali utilizzati:
• 1)Resine acriliche: sono utilizzate quelle di tipo
autopolimerizzabile
• 2) Acciaio inossidabile: componente dei fili metallici
da 0,7 e 0,9mm di diametro.
Gli acciai
Gli acciai sono delle leghe a base di ferro e carbonio .
Esistono gli acciai semplici,ovvero quelli acciai che contengono
principalmente ferro e carbonio e piccole percentuali di zolfo, fosforo,
manganese e silicio; questi ultimi, sono frutto dell’impurezza del ferro e ne
compromettono le caratteristiche.
Essi sono suddivisi in base alla percentuale di carbonio in: Acciai
extradolce(meno del 15%) dolci (tra 15 e 25%) duri(tra 50 e 75%)
extraduri(maggiore del 75%)
Gli acciai speciali, invece, sono delle leghe nelle quali vengono aggiunte
quantità calibrate di alliganti, per rendere la lega più confortevole all’uso.
Densità del Ferro: 7,8 g/cm cubico Temperatura di fusione: 1537° C
Gli acciai inossidabili (INOX)
Fanno parte degli acciai speciali quelli che trovano largo
impiego in odontotecnica sia per la realizzazione di
protesi, che per la realizzazione di strumenti e
apparecchiature.
Acciai con struttura ferritica: tra il 12 e il 28% di cromo e solo
0,12 di carbonio. Struttura C.C.C. a qualsiasi temperatura