Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Storia dell'arte: Surrealismo, Salvador dali
Spagnolo: Federico Garcia Lorca
Storia: Sogno americano (american dream)
Geografia: Stati Uniti d'America
L’inconscio si esprime in quelle situazioni durante le quali la parte
razionale della psiche umana non opera a fondo o non opera affatto.
Le situazioni sono diverse:
sogno: quando si sogna la coscienza non è più vigile e
l’inconscio si libera e si manifesta;
atti mancati: errori d’azione, cioè si vorrebbe compiere
un’azione e, invece, se ne compie un’altra;
lapsus: dire una cosa al posto di un’altra;
giochi di parole, barzellette.
La psicoanalisi di Freud suscitò interesse sia in America che nel
resto d’Europa, tanto che nel 1910 il congresso di Norimberga (30-
31 marzo) istituì un’organizzazione internazionale per coordinare
tutte quelle associazioni psicoanalitiche internazionali che erano
nate da tempo e quelle che sarebbero nate entro tempi
relativamente brevi. Il presidente di questa organizzazione fu lo
svizzero Carl Gustav Jung (1875-1961), il quale venne visto come il
successore di Freud. L’associazione ebbe anche delle proprie riviste
specializzate, le quali vennero pubblicate periodicamente:
La “Rivista Centrale della Psicoanalisi”, gestita dagli austriaci
Alfred Adler (1870-1937) e Wilhelm Stekel (1868-1940)
“Imago”, gestita dallo stesso Freud
All’epoca molti circoli erano presenti (oltre a Berlino, Vienna e
Zurigo) in Italia, Francia, Russia, Australia e Stati Uniti.
Tutti questi medici e psicoanalisti costituirono la prima avanguardia
del nuovo movimento di pensiero del 1900 (ai quali andrebbero
giustamente aggiunti tutti i numerosi pazienti che furono la
“materia prima” della “nuova scienza”).
Avendo origini ebree, la vita per Freud si fece complicata a partire
dal 1933, anno in cui Hitler prese il potere in Germania. In
quell’anno le autorità naziste organizzarono i cosiddetti
“Bücherverbrennung”, ossia il rogo di tutti quei libri considerati
“contrari allo spirito tedesco”. Durante questa serie di roghi
(maggio-giugno), non vennero risparmiati nemmeno i testi di Freud.
La situazione si aggravò nel 1938, anno in cui l’Austria venne
annessa al Terzo Reich: quattro sorelle di Freud morirono nei campi
7
di sterminio e Anna, la figlia di Freud, venne sequestrata dalla
Gestapo. Fortunatamente a Freud venne data la possibilità di
compilare una lista di nomi delle persone da salvare dalla
deportazione. Egli incluse la moglie, le domestiche, il medico e la
famiglia di questi. Pochi giorni dopo, la figlia Anna venne liberata e
Freud partì per Londra.
Freud morì di cancro al cavo orale il 23 settembre 1939 alle 3 del
mattino. Il suo medico di fiducia continuò a somministrargli morfina,
per evitare dolori spasmodici, fino a quando Freud non entrò
definitivamente in coma.
L’opera più famosa e più incisiva di Freud è sicuramente
”,
“ pubblicata in lingua
L’interpretazione dei sogni
tedesca nel 1900 col titolo “Die
Traumdeutung”, ma scritta l’anno
precedente, ossia il 1899. Quest’opera si può
considerare rivoluzionaria in quanto,
all’epoca della pubblicazione, al sogno
veniva negata una qualsiasi validità psichica.
L’opera venne accolta con molto interesse
ma venne pesantemente criticata dal
panorama culturale e scientifico.
Ne “L’interpretazione dei sogni”, Freud
evidenzia la distinzione tra il contenuto manifesto e quello latente:
Il contenuto manifesto è quella parte del sogno che viene
ricordata dal sognatore e che viene raccontata al risveglio. Gli
elementi ricordati (e quindi raccontati) del sogno sono dei veri
e propri simboli e devono essere accuratamente interpretati
per poter arrivare al significato profondo del sogno.
Il contenuto latente, invece, è quel contenuto del sogno che
viene mascherato dagli elementi simbolici che vengono
indicati col termine “contenuto manifesto”. 8
Il sogno rappresenta la soddisfazione di un desiderio spesso
inaccettabile dell’Io della persona, di conseguenza, il contenuto
latente viene trasformato in modo da non risultare riconoscibile ed
eludere in questo modo la censura applicata dal Super-Io.
Perché spesso i sogni si dimenticano al momento del risveglio?
Il motivo per il quale il sogno viene dimenticato al momento del
risveglio è perché la nostra mente viene coinvolta da quelle attività
quotidiane che annullano la debole percezione dell’evento onirico.
Bisogna però tenere in considerazione il fatto che il sogno spesso
non ha apparentemente una propria logica e un proprio significato e
la mente tende a dimenticare più facilmente quelle cose
“disordinate” e senza senso.
Un anno prima della sua morte, nel 1938, quindi, Freud incontrò in
un caffè di Londra Salvador Dalí, uno dei più importanti esponenti
dell’avanguardia del surrealismo. Prima di quell’incontro, Freud
considerò sempre i surrealisti “persone insensate”, però in
quell’occasione, Dalí fece su un tovagliolo del caffè un ritratto di
Freud. Il medico rimase molto impressionato, tanto da dire:
“Questo giovane spagnolo con i suoi occhi candidi e fanatici e la
sua innegabile padronanza tecnica mi ha fatto cambiare idea 9
Il Surrealismo
Il surrealismo fu un’avanguardia che coinvolse tutte le arti visive
(anche il cinema, nato negli anni ’20 a Parigi) e la letteratura.
Questo movimento ebbe come principale teorico il francese André
Breton (1896-1966), il quale fu
influenzato da “L’interpretazione dei
sogni” di Freud. Dopo la lettura di
quest’opera, Breton considerava
inaccettabile il fatto che il sogno (e, di
conseguenza, l’inconscio) avesse avuto
poca importanza nella cultura moderna
e, per questo, decise di fondare un
movimento in cui il sogno e l’inconscio
avessero un ruolo centrale. Il primo
manifesto surrealista fu firmato da Breton
nel 1924.
Perché il nome “surrealismo”?
Alla negazione totale del dadaismo, questi artisti vollero affermare
una realtà più assoluta chiamata “surrealtà”. Essa è la parte più
vera e nascosta degli esseri umani, in quanto non controllata dalla
ragione.
André Breton Nel surrealismo deve emergere tutto ciò che c’è
nell’inconscio senza alcuna regola, limite, freno e morale. Per
all’automatismo psichico,
realizzare ciò si deve ricorrere ossia la
libera uscita di immagini, così come esse riaffiorano, senza la
mediazione della ragione. Questo processo comporta, quindi, il
10
lasciarsi trasportare dalle forze dell’inconscio, liberi dal controllo
della mente.
Le tecniche e i modi utilizzati per pervenire ad una pittura
automatica e svincolata dai processi razionali sono numerosi:
frottage,
Il riscoperto da Max Ernst (1891-1976), consiste nello
sfregare una matita, un gessetto o un qualsiasi altro materiale
per colorire, su un supporto (cartaceo, telato) posizionato su
una qualsiasi superficie che presenti delle asperità (per
esempio: un pavimento di legno). L’immagine risultante sarà
svincolata dalla nostra volontà;
collage:
Il accostando in modo casuale ritagli di giornali, di
riviste tecniche, di stampe, di cataloghi, di pubblicità, ecc,
perviene ad un’associazione irrazionale di forme che, proprio
per questo motivo, diventa surreale. (Tecnica che fu utilizzata
anche dagli artisti del dadaismo);
fumage:
Il pittura realizzata su carta o tela con il fumo di
lampade di kerosene o candele, inventata da Wolfgang Paalen
(1905-1959);
grattage:
il grattare con una lamina i colori stesi in
precedenza.
La datazione finale del movimento surrealista è tutt’oggi oggetto di
discussione da parte della critica; sicuramente la fine della seconda
guerra mondiale (1945) e la morte di Breton (1966) hanno segnato
dei punti di svolta importanti nella storia del surrealismo, il quale
però ancora attualmente continua ad essere una realtà artistica
vitale.
Gli artisti più significativi ed incisivi del surrealismo furono Max
Ernst, seguito da Joan Miró (1893-1983), René Magritte (1898-1967)
e Salvador Dalí.
Salvador Dalí (1904-1989)
Salvador Dalí fu un pittore, scultore, scrittore e designer spagnolo.
Egli nacque l’11 maggio 1904 a Figueres, nella regione della Alt
Temporada in Catalogna, vicino al confine francese. Egli ebbe un
11
fratello maggiore che morì a soli 3 anni di meningite prima della sua
nascita. I genitori diedero a Dalí lo stesso nome del fratello defunto
e, successivamente, gli dissero che lui era la sua reincarnazione.
Nel 1919 egli conobbe Ramon Pichot, un artista locale che fece
regolarmente dei viaggi a Parigi. In quell’occasione, Dalí scoprì la
pittura moderna.
Nel febbraio del 1921 la madre di
Dalí morì a causa di un tumore al
seno, lasciando un malessere al
figlio, così grande da fargli dire che
quella perdita fu il più grande
dispiacere della sua vita. Poco
tempo dopo il padre di Dalí si
sposò con la sorella della madre
deceduta. A Salvador queste nozze
non turbarono molto, in quanto egli
provò sempre grande amore e
rispetto nei confronti della zia.
L’anno successivo Dalí si trasferì
alla Residencia de Estudiantes di
Madrid e studiò presso l’accademia
delle belle arti. Fu espulso
dall’accademia quattro anni dopo, poco prima degli esami finale,
perché sostenne che nessuno fosse abbastanza competente per
poterlo valutare.
In quell’anno Salvador visitò Parigi ed incontrò Pablo Picasso, che lui
ammirò profondamente. Nelle sue opere Salvador Dalí assorbì
influssi da moltissimi stili artistici diversi (dalla pittura classica alle
avanguardie del 1900), tanto che si servì di tecniche moderne e
classiche anche all’interno delle stesse opere. Dalí si fece crescere i
baffi, ispirandosi a quelli del grande maestro del 1600 Diego
Velázquez (1599-1660), i quali diventarono un tratto inconfondibile
del suo aspetto.
Il 1929 fu un anno importante per Dalí:
conobbe colei che sarebbe diventata moglie, compagna di vita
e musa ispiratrice, ossia Gala (vero nome: Elena Ivanovna
Diakonova), un’espatriata russa di undici anni più grande di
Dalí, la quale era al tempo sposata col surrealista Paul Eluard;
12
Egli si unì ufficialmente al gruppo dei surrealisti, i quali
Paranoico-Critico,
apprezzarono molto il metodo che l’artista
utilizzò per raggiungere una maggiore creatività artistica.
Metodo Paranoico-Critico: metodo attraverso il quale
l’artista tira fuori tutte le sue paranoie e i suoi deliri; ciò che
emerge dall’inconscio verrà razionalizzato e, così,
rappresentato sulla tela;
Interruppe i rapporti col padre, in quanto quest’ultimo non
condivise la relazione tra il figlio e Gala e perché sostenne che
il gruppo dei surrealisti stesse avendo una brutta influenza su
di lui.
I due si sposarono nel 1934 con rito civile.
La maggior parte dei surrealisti
assunse posizioni politiche di
sinistra, invece Dalí rimase molto
ambiguo a riguardo e non
condannò mai esplicitamente il
fascismo e questo fu causa di
diversi contrasti tra Salvador e gli
altri membri del gruppo; nel 1934
egli fu espulso dal gruppo del
surrealismo e, come risposta
“il
provocatoria, egli disse:
surrealismo sono io”.
Nel 1940 Dalì e Gala ebbero il loro
unico figlio José Van Roy Dalí e,
vista la seconda guerra mondiale in
Europa, si trasferirono negli Stati Uniti d’America.
Nel 1960 Dalì iniziò a lavorare ad uno dei progetti più importanti
della sua vita, ovvero il Museo-Teatro Dalí, nella sua città natale di
Figueres. Tale progetto lo tenne impegnato fino al 1974. Nel 1980
Gala, affetta da demenza senile, somministrò al marito un cocktail
di psicofarmaci e la sua salute subì un brutto colpo: il suo sistema
nervoso si danneggiò e la sua mano iniziò a tremare in maniera
terribile in preda a sintomi simili a quelli del
Salvador Dalí con la moglie Gala Éluard
(1894-1982)
morbo di Parkinson. Gala morì due anni dopo, il 10 giugno 1982 e,
13
da quel giorno, Salvador Dalí perse del tutto la voglia di vivere e si
lasciò addirittura disidratare, forse come tentativo di suicidio. Nel
1988 venne ricoverato in ospedale per un attacco di cuore e Juan
Carlos I di Spagna gli fece visita, confessandogli di essere sempre
stato un suo grande ammiratore.
Salvador Dalí morì il 23 maggio 1989 per un attacco di cuore. Venne
seppellito nel suo Museo-Teatro di Figueres.