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Sintesi
Presentazione: il sogno inteso come sete di conoscenza: dalla creazione dell'uomo ad Ulisse, Marco Polo, Leonardo Da Vinci, il superuomo, conflitti mondiali, attualità Steve Jobs

Economia aziendale: viaggiatori medievali Marco Polo

Inglese: Joyce Ulysse

Italiano: Decadentismo D'Annunzio

Storia: Fascismo conflitti mondiali Mussolini e Hitler

Francese: Baudelair "l'albatros"

Spagnolo: Surrealismo Salvador Dalì

Storia dell'arte: Sogno scaturito da un ape che vola intorno ad un melograno al momento del risveglio

Conclusione: Steve Jobs
Estratto del documento

Premessa

Fin dalla creazione del Mondo l’uomo ha avuto sete di conoscenza. Questo è evidenziato già

nell’Antico Testamento con il “Peccato Originale”. Il desiderio di sapere, non solo come mera

curiosità, ma come voglia di superiorità e di dominio sul Creato, inteso come superiorità dell’Uomo

rispetto alle altre creature, forme animate ed inanimate, ha fatto sì che ci si spingesse sempre verso

nuove forme di apprendimento e di scoperta.

Ancora oggi Steve Jobs è simbolo di quanto affermato, ossia che essere “folli” è un bene perché è

prerogativa di progresso. Il “sogno” è sinonimo di immaginazione e, tutto quello che si può

immaginare si può realizzare.

Nella storia ci sono stati esempi di uomini geniali e desiderosi di conoscenza, da Ulisse che per il

“sogno” di scoprire il Mondo che all’epoca si fermava alle Colonne d’Ercole (Stretto di Gibilterra),

è stato il viaggiatore per eccellenza, a Marco Polo, che ha raggiunto la Cina e, nella sua opera il

Milione, ha relazionato in modo egregio e dettagliato le sue scoperte.

Da qui il passo è breve per arrivare a Cristoforo Colombo che volendo trovare nove rotte, per

raggiungere le Indie, scopre l’America e nuove civiltà.

L’uomo, quindi, “sognando”, ha immaginato, seguendo l’intuito del proprio sogno, di poter

raggiungere nuovi “mondi” e, grazie alla sete di conoscenza, ha ottenuto risultati per l’epoca A

sorprendenti, rimanendo sempre con “i piedi per terra”.

Leonardo Da Vinci fu uomo d'ingegno e talento universale del Rinascimento, incarnò in pieno lo

spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi

dell'arte e della conoscenza, spingendo il suo “sogno” fino al progetto del sottomarino e

dell’elicottero.

In seguito vi è stato Galileo Galilei che ha messo a punto il telescopio per l’osservazione

astronomica, che lo ha condotto all’ introduzione del “metodo scientifico” per sostenere la sua teoria

sul “sistema Eliocentrico”.

Fu contestato dagli uomini del suo tempo e processato per Eresia, costretto all’abiura delle sue

scoperte, oggi, la storia ed il progresso gli rendono il giusto merito per aver dato spazio al suo

“sogno”, al suo cuore, alla sua immaginazione ed intuizione.

Nella letteratura Jules Verne, nel secolo scorso, con i suoi racconti ambientati nell'aria, nello spazio,

nel sottosuolo e, nel fondo dei mari, ispirò scienziati e applicazioni tecnologiche delle epoche

successive facendolo considerare uno dei padri della moderna fantascienza.

La consapevolezza dell’uomo di poter “sognare”, quindi immaginare, quindi ragionare, lo ha

portato alla conclusione di essere una creatura “superiore” e ha scaturito la teoria del “superuomo”

nel secolo scorso che, ha condotto ai conflitti mondiali, significando che l’eccesso, di questa teoria,

è dannoso per l’Umanità.

L’uomo di oggi sulle orme dei sogni degli uomini del passato, sta correggendo il “tiro” e si proietta

sempre di più verso nuove scoperte che siano sostenibili nella loro attuazione per creare un futuro

migliore alle prossime generazioni.

Indice:

1) Il sogno :

 Definizione

 Storia

2) Il sogno come sete di conoscenza e desiderio di viaggiare

 viaggiatori medievali (economia aziendale)

 Joyce – Ulysse (inglese)

3) Il sogno di supremazia dell’uomo. Il Superuomo protagonista dei conflitti mondiali

 Il superuomo, realizzazione della filosofia nietzcheana

 Gabriele D’annunzio (italiano)

 Benito Mussolini

 Hitler

4) L’uomo sognando trasfigura la realtà

 Il simbolismo (francese)

 Baudlaire “l’Albatros”

 Il surrealismo (spagnolo)

 Dalì “Sogno causato dal volo di un ape intorno ad una melagrana un attimo prima del

risveglio”

5) Il progresso tecnologico scaturito dai “sogni” dalle intuizioni dell’uomo fino ai giorni nostri

 La scoperta della Luna

 Steve Jobs

 Ancora sogni realizzati dall’ingegno umano

ILSOGNO

1)

 DEFINIZIONE DI SOGNO

Il sogno, in senso stretto, è un fenomeno legato al sonno, in particolare alla fase REM,

caratterizzato dalla percezione di immagini e suoni apparentemente reali.

Vi sono poi i “sogni ad occhi aperti”, quelli cioè elaborati da svegli, più comunemente rappresentati

dalla capacità dell’individuo di utilizzare la fantasia, di pensare, immaginare e fabulare circa un

argomento, un progetto un ideale.

 STORIA

Gli antichi non consideravano il sogno come un prodotto della psiche, bensì come una

manifestazione della divinità.

Essi suddividevano i sogni in due fondamentali categorie: la prima che era influenzata solo dal

presente e dal passato, e la seconda che era invece determinante per il futuro. Rientravano in queste

categorie le profezie, la previsione di eventi imminenti e i sogni simbolici.

Il sogno, quindi, viene considerato fin dall’Antico Testamento un elemento di valore profetico.

Nella cultura popolare vi è stato sempre il desiderio di interpretare il sogno per comprendere

quanto stesse accadendo nel presente e per avere un suggerimento per l’immediato futuro.

Lo studio del sogno viene approfondito con l’introduzione della psicoanalisi.

Più volte Freud espresse la sua concezione attraverso la sua ormai nota formulazione secondo la

quale "il sogno è la via maestra per esplorare l'inconscio".

Lo sviluppo della psicoanalisi è andata di pari passo con l'elaborazione e quindi l'analisi e

l'interpretazione dei sogni non solo dei pazienti ma anche degli stessi analisti.

2) IL SOGNO COME SETE DI CONOSCENZA E

DESIDERIO DI VIAGGIARE

Da sempre l’uomo si è chiesto quale fosse il senso del proprio essere ed ha cercato di capire e

decodificare il mondo che lo circondava, tutti gli uomini tendono per natura alla conoscenza.

L’uomo ha sempre provato a conoscere, a sfidare l’ignoto,spinto dalla fiamma perenne della sua

sete di conoscenza e la letteratura, da sempre espressione autentica dell’uomo, ce ne ha fornito le

prove.

Il personaggio della letteratura universale a cui l’uomo ha affidato questo suo anelito alla

conoscenza è stato Ulisse.

La necessità di andare oltre è quindi propria dell’uomo, è un fattore intrinseco alla sua natura.

Sarebbe alquanto improbabile trovare opere tanto sterminate oggi,in un mondo in cui sembra essersi

assopita ogni voglia di scoperta,perché,come tanti sostengono,non c’è più nulla da scoprire.

Ma siccome la sete di sapere è radicata nell’uomo, egli oggi utilizza gli strumenti che ha a

disposizione per scrutare più a fondo ciò che gli si dava per scontato.

Da ciò nascono soprattutto le scoperte scientifiche, che pongono tanti interrogativi etici.

Gli scienziati di oggi sembrano novelli Ulisse,che sfidano l’ignoto e varcano il confine tra il giusto

e l’ingiusto, tra il bene ed il male, in nome dell’ebrezza della scoperta.

Il viaggio, voglia di evadere, di conoscere, di sfidare quell'ignoto, quel qualcosa vicino o lontano

che ci attrae verso la nostra meta il nostro desiderio il nostro sogno.

Un cammino che non sappiamo nemmeno di intraprendere che ci porta all'esperienza della realtà

ma soprattutto alla conoscenza di noi stessi.

 Viaggiatori medievali

La sostanziale immobilità del mondo medievale è smentita da numerosi viaggiatori, spinti da

esigenze e da obiettivi diversi: girovaghi, giullari, pellegrini (i viaggiatori medievali per eccellenza),

mercanti.

Accanto a questi viaggiatori reali, il medioevo ne conosce altri puramente letterari, come i cavalieri

impegnati in un cammino individuale di perfezionamento e di affermazione del proprio valore.

In tutti i casi il viaggio, reale o immaginario, si accompagna al pericolo ed assume un valore

iniziatico di crescita, di scoperta di sé attraverso la scoperta dell’altro e dell’altrove.

Nel Medioevo è soprattutto il mercante dell’età comunale ad introdurre nel chiuso e statico mondo

feudale una spinta dinamica, destabilizzante, espressione di una rivalutazione dell’individuo, di una

ritrovata fiducia nelle capacità personali. I mercanti-viaggiatori sono una testimonianza letteraria

esemplare e alcuni veri mercanti del tempo hanno lasciato interessanti autobiografie, come ad

esempio Marco Polo, che ha scritto il primo grande libro di viaggio, Il Milione (1299).

Il sogno che spinge ad esplorare nuove vie commerciali, ma anche dalla pura curiosità e

dall’esigenza di conoscenza diretta, il mercante si apre al diverso, lo dimostra proprio l’enorme

fortuna del Milione, dettato da Polo durante la prigionia al suo compagno di cella Rustichello da

Pisa, che lo scrisse in lingua d’oil, la più diffusa all’epoca dopo il latino.

Da quest’opera, un misto tra la cronaca, la trattatistica storico-geografica e la relazione di viaggio,

prende le mosse la moderna letteratura di viaggio.

L’uomo conquista il Mondo si appropria di nuovi territori e rende in schiavitù le popolazioni

indigene, il sogno di conoscenza diventa sogno di conquista e superiorità

(pagina de il Milione)

 JOYCE.

Nella sua opera intitolata Ulysses paragona l'eroe Odisseo ad un uomo inglese Leopold

Bloom. Quest'ultimo era un agente d'affari, che a causa dei suo lavoro era costretto a

viaggiare molto. Ed è proprio il viaggio che viene tenuto in considerazione, tramite il

quale il protagonista viene presentato quasi in chiave ironica, ed incarna alcune doti di

Odisseo, quali la pazienza, l'amore per i viaggi, la conoscenza nonché scoperta di nuovi

luoghi e, la nostalgia di casa.

Infine possiamo dire che per Joyce il nostro Ulisse, rappresenta ogni uomo anche perché

Odisseo era l'anér per eccellenza.

Joyce was an Irishman of a very large middle-class Catholic family, the Jesuits being responsible

for his education. Joyce’s schooldays under the Jesuits provide much of the material for the earlier

chapters of his autobiographical novel, A Portrait of the Artist as a Young Man. At school he won

scholarship after scholarship, thus alleviating his family’s deteriorating finances. At the same time

his opposition to the social and religious conventions was growing into open rebellion

Joyce's conception of the artist

Joyce thought that the artist ought to be "invisible" in his works, in the sense that he must not

express his own viewpoint. He should instead try to express the thoughts and experiences of other

men. He advocated the total objectivity of the artist and his independence from all moral, religious

or political pressures. Ulysses

The best-known work of the second period is Ulysses. This great novel, an important example of

Modernist literature, effectively changed the literary standards.

Ulysses is an immense, multi-layered, complex work, and here it is only possible to suggest some of

its themes and modes of expression. Ulysses has no real adventure or romantic interest. It takes

place in Dublin, ‘Bloomsday’, as it has subsequently been called, on a single day, June 16, 1904,

and concerns the life of three Dubliners (two men and one woman), thus it is divided into three

corresponding parts.

The central character in the first part is Stephen Dedalus, the Joycean alter ego, whom we have

mentioned already in A Portrait of the Artist as a Young Man. Stephen is a young man with

intellectual ambitions, the enemy of his own country and a martyr to art. He represents Telemachus

of the Odyssey, a writer and an aesthete.

The second part of Ulysses is dominated by the figure of Leopold Bloom, the Ulysses of the title, a

Dublin Jew in his middle age: a middle-aged married man, who wanders around Dublin as Ulysses

wandered around the Mediterranean, encountering adventures which roughly parallel those of the

Homeric hero. He represents sensual man.

The third part is dominated by his wife, the adulterous Molly Bloom, who corresponds to Ulysses's

wife Penelope, just as Stephen Dedalus represents Ulysses' son Telemachus.

Ulysses is the account of these three characters as they spend the day. The day finishes with the

return home of the two men, and Molly’s extraordinary monologue.

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