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Sintesi

Introduzione Da Sogno a Realtà, tesina



La seguente tesina di maturità istituto tecnico commerciale tratta dei sogni. Un giorno su internet ho visto una foto raffigurante una scritta su un muro, la quale citava: “Voglio un mondo all'altezza dei sogni che ho”. In un mondo di crisi economica che non ci permette più di sognare, noi ragazzi siamo portati a credere in un futuro “contro di noi”. La crescente disoccupazione, genitori che si suicidano perché non riescono a pagare le tasse, social network popolati da accuse e offese, l’inquinamento e i disboscamenti sempre più frequenti. E’ questo il nostro mondo, un mondo triste che non lascia speranze a chi vuole sognare. Ma non tutto è perduto. Esistono enti, associazioni e persone pronte a tutto per aiutare il prossimo e per dare una mano al nostro pianeta, come associazioni che soddisfano i desideri dei bambini malati di cancro, medici senza frontiere, o ancora, organizzazioni contro il divario tra il sud e il nord del mondo e banche che concedono fidi per le nuove imprese (start up) e per le nuove famiglie. Ho scelto questo argomento per la mia tesina in quanto mi rappresenta, essendo una sognatrice. Per me la speranza è l’ultima a morire e spero in un futuro rigoglioso e felice, confidando nell'intelligenza e nella solidarietà delle persone.

Collegamenti
Da Sogno a Realtà, tesina



Italiano - Il sogno del prigioniero , Eugenio Montale
Economia Aziendale - I fidi bancari
Inglese - Martin Luther King
Diritto - Gli 8 obiettivi del millennio e Art. Cost 2 ,9, 32
Informatica - Apple e Steve Jobs
Estratto del documento

Diritto, Gli otto obiettivi del Millennio

p.15 Informatica, Il sogno di Jobs e

l’innovazione di Apple p.18

Bibliografia e Sitografia

p.22 Motivazione della scelta

Un giorno su internet ho visto una foto raffigurante una scritta su un

muro, la quale citava:

“Voglio un mondo all’altezza dei sogni che ho.”

In un mondo di crisi economica che non ci permette più di sognare,

noi ragazzi siamo portati a credere in un futuro “contro di noi”. La

crescente disoccupazione, genitori che si suicidano perché non

riescono a pagare le tasse, social network popolati da accuse e

offese, l’inquinamento e i disboscamenti sempre più frequenti. E’

questo il nostro mondo, un mondo triste che non lascia speranze a

chi vuole sognare.

Ma non tutto è perduto. 3

Esistono enti, associazioni e persone pronte a tutto per aiutare il

prossimo e per dare una mano al nostro pianeta, come associazioni

che soddisfano i desideri dei bambini malati di cancro, medici senza

frontiere, o ancora, organizzazioni contro il divario tra il sud e il nord

del mondo e banche che concedono fidi per le nuove imprese (start

up) e per le nuove famiglie.

Ho scelto questo argomento in quanto mi rappresenta, essendo una

sognatrice. Per me la speranza è l’ultima a morire e spero in un

futuro rigoglioso e felice, confidando nell’intelligenza e nella

solidarietà delle persone. 4

Mappa Concettuale

Inglese

"I Have a

Dream" Economia

Informatica Aziendale

Il sistema Il sistema

innovativo fiduciario

del Mac delle banche

Da sogno

a realtà

Diritto Italiano

Gli obiettivi Eugenio

8

del Montale

millennio 5

Italiano 6

Il sogno del prigioniero Di Eugenio Montale

Albe e notti qui variano per pochi

segni. Tardo di mente, piagato

dal pungente giaciglio mi sono fuso

Il zigzag degli storni sui battifredi col volo della tarma che la mia suola

nei giorni di battaglia, mie sole ali, sfarina sull'impiantito,

un filo d'aria polare,

l'occhio del capoguardia dello coi kimoni cangianti delle luci

spioncino, scironate all'aurora dai torrioni,

crac di noci schiacciate, un oleoso ho annusato nel vento il bruciaticcio

sfrigolio dalle cave, girarrosti dei buccellati dai forni,

veri o supposti - ma la paglia é oro, mi son guardato attorno, ho

la lanterna vinosa é focolare suscitato

se dormendo mi credo ai tuoi piedi. iridi su orizzonti di ragnateli

e petali sui tralicci delle inferriate,

La purga dura da sempre, senza un mi sono alzato, sono ricaduto

perché. nel fondo dove il secolo e il minuto -

Dicono che chi abiura e sottoscrive

puo salvarsi da questo sterminio

d'oche ; e i colpi si ripetono ed i passi,

che chi obiurga se stesso, ma e ancora ignoro se saro al festino

tradisce farcitore o farcito. L'attesa é lunga,

e vende carne d'altri, affera il

mestolo il mio sogno di te non è finito.

anzi che terminare nel patée

destinato agl'Iddii pestilenziali. 7

Interpretazione

Questo componimento fa parte della raccolta “La Bufera e altro” di

Eugenio Montale, pubblicata nel 1956. Anche in questi versi

troviamo fortemente espresso il pessimismo montaliano nei

confronti della condizione umana(il male di vivere). La poesia

descrive lo stato d’animo di un perseguitato politico nei campi di

concentramento staliniani; l’autore stesso però vuole rimandare

riferimenti non solo ai campi di sterminio nazisti, ma anche alla

condizione storica dell’uomo nella società di massa. Qui Montale,

identificandosi nel prigioniero, esprime la propria estraneità al

mondo, il senso della propria disarmonia con la realtà, come una

forma di prigionia e di impotenza, e da tale condizione fa nascere la

poesia-sogno. La condizione di prigionia e di oppressione si riferisce

a tutta l’umanità, che vive intrappolata tra le trame della società

moderna. L’uomo è conscio, come il prigioniero della poesia, che

l’unico modo per sopravvivere a questa reclusione è la denuncia,

sacrificare la vita di qualcun altro per avere salva la propria. Il

protagonista dei versi non sa ancora come si comporterà, e forse

neanche Montale stesso, se seguirà la sua morale o se si farà

travolgere dal richiamo che la vita, con le sue attrattive, ancora

esercita nei suoi confronti. Gli unici momenti di speranza e

accennata positività che interrompono questo flusso negativo

avvengono durante il riposo notturno, quando il prigioniero può

finalmente sognare la donna amata (vv.10). Si evince quindi l’idea

della figura femminile come figura salvatrice, che riconnette il poeta

al mondo e lo guida nella vita.

Il poeta ci presenta la storia di un prigioniero in un luogo in cui ci

sono poche differenze tra la notte ed il giorno. Dalla prigione il

poeta può vedere soltanto il zig-zag degli stormi o l'occhio della

guardia quando si affaccia allo spioncino. Non c'è scampo per lui,

solo le ali degli uccelli che vede volare gli appaiono come l'unica via

di salvezza. Dice che la paglia sarebbe oro, la piccola lanterna

vinosa sarebbe un focolare se solo riuscisse a dormire. Una

speranza introdotta da un "ma".

Successivamente fa riferimento ad una "purga" e alla possibilità di

salvarsi da questo sterminio di oche. La parola "oche" indica lo stato

animalesco in cui sono costretti a vivere i prigionieri: ci si può

8

salvare solo tradendo gli altri. Così facendo si finirebbe con l'avere il

mestolo in mano anziché trovarsi nel paté destinato agli dei (Idii) . 9

Nella terza parte ritorna la descrizione del prigioniero, che dice di

essere tardo di mente. La prigionia lo sta facendo impazzire. Parla di

come il suo giaciglio gli abbia procurato delle ferite, mentre si

immedesima nel volo di una tarma, descrivendo le sensazioni che

immagina di provare durante il volo. I suoi sensi sono stimolati dalla

luce proveniente dai torrioni vicini che gli sembrano dei kimoni

colorati e dal vento che trasporta a se l'odore bruciacchiato dei

buccellati (dolci tipici lucchesi) appena cotti nei forni, creando così

un allusione a quelli crematori dei campi di sterminio. E mentre

immagina intorno a se arcobaleni di ragnatele e petali sui tralicci

delle inferriate, ricade nel buio della stanza, dove il tempo sembra

non passare mai (un minuto sembra un secolo). I colpi e i passi

ripetuti in continuazione all’interno della cella accompagnano il suo

agognato pensiero di essere, alla fine della festa, farcito o farcitore.

Ci conceda alla fine riferendosi a qualcosa o qualcuno che non viene

specificato, ma probabilmente è una donna o la sperata libertà. 10

Economia

Aziendale 11

12

I fidi bancari e le modalità di concessione

Qual è il principale scoglio per una startup innovativa e giovane?

Trovare credito per crescere ed entrare nel mercato. Ma come può

un’impresa richiedere un prestito da una banca?

Il fido bancario è l’importo massimo di credito che una banca

concede, sotto qualunque forma, a un cliente che ne ha fatto

richiesta, dopo averne accertato le capacità reddituali, la

consistenza patrimoniale e le doti morali.

Le sue caratteristiche:

Generale: indica la cifra massima messa a disposizione del

o cliente, che può utilizzarla con qualunque tipo di operazione, a

seconda delle sue necessità;

Particolare: per ogni tipo di operazione viene indicato

o distintamente l’importo disponibile.

Può essere:

Diretto: se usato direttamente dal cliente che ne ha fatto

 richiesta;

Indiretto: se il cliente decide di cedere alla banca i propri

 crediti verso terzi, assumendo la veste di obbligato in via di

regresso. Ciò significa che nel caso il terzo debitore non faccia

fronte al pagamento, la banca andrà a rivalersi sul proprio

cliente.

Nel concedere fidi le banche effettuano valutazioni (soggettive e

oggettive) sui futuri clienti, potendo così stabilire la loro solvibilità e

il valore delle loro garanzie.

La concessione di fido dipende non solo dalla capacità del cliente di

ricevere credito, ma anche dalla capacità della banca di concedere

credito. Gli organi ai quali competono le decisioni sulle richieste di

affidamento presentate dal cliente sono diversi nelle varie banche a

seconda delle norme statutarie, dell’organizzazione e delle

dimensioni. Gli statuti delle banche attribuiscono di regola a un

organo collegiale le concessioni di fido d’importo molto elevato. Il

tipo di organizzazione delle banche ha notevole peso sull’autonomia

dei singoli dirigenti e dei direttori delle varie dipendenze locali. Se

l’organizzazione è di tipo “decentrato” , la direzione di ogni

dipendenza ha una certa autonomia di decisione, mentre se

l’organizzazione è di tipo “accentrato” le pratiche di fido devono

essere trasmesse alla sede centrale per la decisione definitiva.

La banca, oltre a visitare l’azienda e a raccogliere informazioni dagli

amministratori sulla sua attività e sui suoi programmi, esegue le

seguenti indagini esterne:

Presso la camera di commercio;

 Presso la Centrale dei rischi istituita presso la Banca d’Italia ;

 Presso la stessa banca.

Dopo aver completato tali ricerche la banca passa alle indagini

quantitative prendendo in esame i tre ultimi bilanci d’esercizio della

società richiedente.

La rielaborazione dello Stato patrimoniale viene effettuata

dall’Ufficio fidi della banca applicando criteri ispirati alla prudenza e

aggregando i valori in classi omogenee. Le poste dell’attivo, che

rappresentano gli impieghi, sono raggruppate nelle categorie:

Attivo immobilizzato: formato da valori immateriali, beni

 strumentali e finanziamenti concessi a terzi;

Attivo utilizzabile netto: formato da rimanenze di magazzino,

 crediti, cambiali attive (scadenza entro l’anno);

Attivo disponibile netto: formato da denaro in cassa, fondi

 depositati in banca o in c/c postali, crediti e effetti attivi che

sono d’imminente scadenza ;

Le poste del passivo e del netto, che rappresentano le Fonti di

finanziamento dell’azienda, vengono raggruppate dalla banca nelle

categorie:

Patrimonio netto: Capitale sociale + riserve + utili a nuovo. Per

 quanto riguarda l’utile d’esercizio sono necessarie due

precisazioni:

a) L’importo dell’utile risulta modificato per effetto delle

variazioni che la banca ha apportato ai criteri di valutazione

dei diversi elementi patrimoniali;

b) La parte dell’utile di cui la società ha già deciso la distribuzione

agli azionisti come dividendo viene trasferita all’ Ufficio fidi tra

i debiti a breve scadenza.

Passività differite: la banca riunisce le passività consolidate;

 Passività a breve: la banca colloca le passività correnti, la cui

 scadenza è stabilita entro l’anno;

L’ufficio fidi della banca rielabora anche il Conto economico

presentato dall’impresa, pervenendo alla configurazione “a valore

aggiunto”.

Completata l’analisi critica del bilancio, l’Ufficio fidi esegue un

analogo lavoro sui bilanci dei due esercizi precedenti in modo da

poter effettuare un’analisi sequenziale evidenziando le tenenze in

atto. I dati dei tre bilanci vengono riepilogati su un apposito modulo

predisposto dalla banca. Una terza pagina del modulo bancario è

riservata all’analisi per indici.

L’analisi per indici è effettuata sulla base di rapporti tra valori,

opportunamente raggruppati. I valori possono essere tratti

direttamente dal bilancio d’esercizio, oppure dati o valori possono

provenire da altre fonti contabili ed extra contabili. In pratica si

tratta di mettere a confronto più voci di bilancio, o valori, scelti e

accorpati secondo certe logiche, così da ottenere rapporti o

proporzioni tali da evidenziare la situazione su cui si sta indagando.

Esiste anche un secondo modello, che prende in considerazione i

flussi.

L’analisi per flussi è basata sullo studio dei movimenti finanziari che

avvengono durante la gestione. Analizzando i flussi è possibile

individuare le modifiche intervenute nella struttura finanziaria e

pervenire alla redazione del rendiconto finanziario.

Il problema è che le banche concedono sempre meno soldi

all'economia reale. Gli istituti di credito sostengono che è "colpa"

delle imprese che non chiedono soldi perché hanno paura di

investire in un momento di recessione economica, mentre le

imprese sostengono che sono le banche che non concedono prestiti

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