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Sintesi
Introduzione Tesina sulla Sigaretta elettronica


Le dipendenze sono un argomento ampiamente trattato nell’ambito scolastico; spesso con insegnanti di biologia e scienze abbiamo discusso sul tema delle droghe di vario genere. Osservando la diffusione che la sigaretta elettronica ha avuto in questi ultimi tempi mi sono posto dei quesiti: aiuta veramente a smettere di fumare? Fa davvero meno male delle sigarette tradizionali? L’ambiente ne trae vantaggio?
Introdurrò nelle prime pagine della mia tesina l’e-cigarette e il suo funzionamento; ne analizzerò il contenuto delle cartucce in particolare gli aromi, utilizzati per rendere i vapori più allettanti e la nicotina introdotta per riprodurre gli effetti tradizionali del fumo di tabacco. Parlerò, nella mia tesina di maturità, di come la nicotina agisce sull’organismo per restituire la tipica sensazione piacevole e di come il corpo reagisce per contrastarla con la resistenza e la dipendenza. Esaminerò nella tesina come il fumo inquini l’ambiente, nuocia alla salute e danneggi la società. Per la letteratura italiana ho collegato l’argomento con il romanzo La coscienza di Zeno di Italo Svevo, in particolare esporrò il capitolo sul fumo e la parte sulle “ultime sigarette”. Per finire confronterò il tabagismo tradizionale con quello di seconda generazione e ne trarrò alcune conclusioni.


Collegamenti

Tesina sulla Sigaretta elettronica


Biologia - I neuroni e gli ormoni.
Chimica - Il benzene e gli aromi.
Scienze della terra - L'inquinamento e la deforestazione.
Italiano - Svevo, La Coscienza di Zeno.
Estratto del documento

Introdurrò nelle prime pagine l’e-cigarette e il suo

funzionamento; ne analizzerò il contenuto delle

cartucce in particolare gli aromi, utilizzati per rendere i

vapori più allettanti e la nicotina introdotta per

riprodurre gli effetti tradizionali del fumo di tabacco.

Parlerò di come la nicotina agisce sull’organismo per

restituire la tipica sensazione piacevole e di come il

corpo reagisce per contrastarla con la resistenza e la

dipendenza.

Esaminerò come il fumo inquini l’ambiente, nuocia alla

salute e danneggi la società.

Per la letteratura italiana ho collegato l’argomento con il

La coscienza di Zeno

romanzo di Italo Svevo, in

particolare esporrò il capitolo sul fumo e la parte sulle

“ultime sigarette”.

Per finire confronterò il tabagismo tradizionale con

quello di seconda generazione e ne trarrò alcune

conclusioni. COS'È L'E-

CIGARETTE

È chiamata E-cigarette, sigaretta

elettronica o personal vaporizer la

nuova generazione di sigarette. E'

un dispositivo che ha una forma

simile alla sigaretta tradizionale,

1

4

contenente trinciato di foglie di tabacco secche ma ha

un funzionamento e caratteristiche completamente

differenti dalla sua antenata. Recentemente essa ha

avuto un enorme sviluppo, secondo i dati, nonostante la

crisi economica, in Italia vengono aperti venti nuovi

negozi dedicati all'e-cig alla settimana; i fruitori italiani

della stessa sono già 400'000.

Il primo brevetto di sigaretta elettronica appartiene

all’americano A. Gilbert che nel 1963 presentò la prima

idea di sigaretta senza combustione di tabacco; nel

2007 il cinese Hon Lik migliorò il progetto originale e in

pochi anni il commercio della sigaretta elettronica

crebbe enormemente.

I “fumatori” di questo dispositivo sono chiamati

svapatori poiché ciò che inalano non è fumo bensì

vapori di acqua e altre sostanze; il termine deriva dal

to vape

verbo inglese coniato apposta per indicare

l’azione di inalare i vapori dell’e-cigarette.

Funzionamento

La struttura della sigaretta elettronica è composta da

molti materiali e molte parti ma queste si possono

dividere in quattro unità principali: 1

4

 Batteria

 Sensore e circuito elettrico

 Vaporizzatore

 Cartuccia

Il funzionamento è molto semplice; in seguito

all’aspirazione da parte dell’utente il sensore di

pressione, che funge da interruttore, chiude il circuito

elettrico. Una volta azionato il sistema si avvia il

riscaldamento del vaporizzatore, esso altro non è che

una resistenza che disperde calore nella cartuccia

contenente il liquido, una volta esaurita essa si

sostituisce con una nuova. La batteria del dispositivo è

logicamente una pila ricaricabile così, una volta

scaricata, la si può riutilizzare.

Il personal vaporizer è costruito in modo tale da

simulare il più possibile una sigaretta di tabacco:

all’estremità è posto un led di colore rosso che si

accende durante l’aspirazione dando l’impressione della

combustione; il liquido una volta scaldato crea un

vapore chiaro e denso simile al fumo.

Contenuto dell’e-liquid 1

4

L’e-liquid è ciò che si

trova all’interno della

cartuccia ricaricabile

ed è dunque ciò che,

una volta vaporizzato,

si inala. Il liquido è

composto

principalmente da tre sostanze dosate in percentuali

diverse per avere differenti sfumature di gusto, di Hit 1

(colpo in gola), di resa del fumo e della sua densità. A

queste tre si possono aggiungere altre sostanze in

piccola percentuale come ad esempio nicotina e aromi.

Le sostanze all’interno della cartuccia sono:

 Acqua: viene utilizzata H O distillata e

2

demineralizzata (in modo da evitare residui e

dunque incrostazioni sul vaporizzatore che lo

rovinerebbero); ha lo scopo di fluidificare e rendere

meno viscosa la soluzione che di per sé sarebbe

molto densa.

 Glicole propilenico: è un composto chimico

dall’aspetto trasparente, viene utilizzato come

additivo in molti alimenti ed esalta le fragranze. È

presente nell’e-liquid poiché esalta l’Hit.

 Glicerina vegetale: viene usata, anche essa, come

additivo alimentare per la sua elevata viscosità.

Nelle cartucce della sigaretta elettronica ha lo

scopo di aumentarne la fumosità.

 Nicotina: è il principio attivo, presente nel tabacco,

che dà a chi la assume il senso di rilassamento e

concentrazione. Può esserci o meno all’interno

dell’e-liquid, oltre alla funzione di stimolante essa

simula anche l’odore e il gusto del fumo di tabacco

e aumenta notevolmente l’Hit. 1

4

 Aromi: per la sigaretta elettronica vengono usati

aromi naturali per ricreare l’odore del fumo di

sigaretta, ma possono essere usati anche aromi per

dare al vapore l’odore di frutta o altro.

Le percentuali dei composti sono molto variabili da un

produttore all’altro ma in una cartuccia, senza nicotina

e aromi, mediamente sono presenti: 50% di glicole

propilenico, 40% glicerina e 10% d’acqua. La nicotina è

in concentrazioni differenti per i vari tipi di fumatori e

dunque va dai 6 mg/l per gli svapatori meno esigenti

fino ai 18 mg/l per quelli più accaniti. 1

4

Aromi

Una molecola per poter essere odorata deve avere

alcune caratteristiche fondamentali: la prima è una

volatilità sufficiente per poter rimanere sospesa

nell’aria, la seconda è una temperatura di ebollizione

compresa tra i 20°C e i 300°C e la terza è una massa

molecolare inferiore ai 300 . Queste specifiche

UMA

particolarità devono essere rispettate poiché i nostri

ricettori olfattivi riescono a percepire solamente

molecole di tali dimensioni. Gli aromi sono composti

organici formati da idrocarburi e molti appartengono ai

ciclici-aromatici.

Le molecole cicliche-aromatiche si dividono in due

categorie: derivati del benzene e policiclici. I primi

derivano dal benzene al quale sono stati sostituiti uno o

più H con altri elementi o gruppi attraverso reazioni di

sostituzione come segue:

Alcuni esempi di aromi derivati dal benzene: 1

4

Eugenolo Aldeide benzoica Feniletanolo

(cannella) (mandorla) (rosa)

Gli idrocarburi aromatici policiclici invece sono formati da più anelli di benzene che formano strutture

perlopiù planari. Alcuni esempi di idrocarburi policiclici aromatici:

naftalene antracene fenantrene

Il benzene e i policiclici sono detti aromatici perché

sono le unità fondamentali delle sostanze profumate e

questo nome indica che sui loro anelli sono de

localizzati degli e di tipo π.

-

Gli aromi si suddividono in naturali e artificiali. I primi

esistono in natura e vengono semplicemente estratti

dalla pianta, frutto, fiore o altro in cui sono presenti

tramite distillazione o diluizione in solventi appositi;

quelli artificiali invece vengono prodotti sinteticamente

in laboratorio, hanno odori che ricordano altri aromi ma

hanno strutture molecolari differenti. Inoltre vi sono gli

aromi natural-identici, creati in laboratorio ma

strutturati esattamente come quelli naturali.

Gi aromi naturali si possono estrarre con vari metodi, in

laboratorio abbiamo sperimentato la distillazione in

corrente di vapore. Con questo metodo si possono

estrarre le molecole molto volatili perciò gli oli

essenziali (ovvero le miscele di aromi contenuti in un

frutto, seme o fiore). 1

4

Facendo riferimento all’esperienza di laboratorio

effettuata con le arance Il procedimento è molto

semplice:

1.Si sminuzza la scorza delle arance e la si macina

utilizzando un mortaio o un frullatore ad

immersione.

2.Si aggiunge acqua alle scorze d’arancio tritate e si

mette il tutto in un pallone di vetro e si inseriscono

alcune palline di vetro (per omogeneizzare il

riscaldamento).

3.Si monta l’attrezzatura per la distillazione in

corrente di vapore (immagine).

4.Si porta ad ebollizione il contenuto del pallone.

A- pallone

B- condensatore soxlet

C- raccordo a T

D- termometro

E- condenzatore

La parte più volatile della

miscela, ovvero gli oli essenziali, viene distillata insieme

al vapore acqueo; per ottenere il liquido di oli essenziali

bisogna separare questi ultimi dall’acqua, ciò non è

difficile poiché mediante il soxlet l’acqua viene fatta

ricadere nel pallone. Questa metodologia si può anche

applicare per estrarre gli oli essenziali dai semi di anice,

chiodi di garofano, cannella, cumino, limoni e di molti

altri derivati vegetali. 1

4

LA NICOTINA

La nicotina è un composto organico liquido, oleoso e

volatile; deve il suo nome alla pianta del tabacco

(Nicotiana tabacum) nella quale è abbondantemente

presente, ma la si trova anche in altri vegetali come

pomodori, melanzane,

patate e peperoni. Nelle

foglie di tabacco è

presente in

concentrazioni che

possono variare dallo

0.5% al 9%. A causa

delle sue azioni sul

corpo è stata inserita

dall’Organizzazione

Mondiale della Sanità

(OMS) tra le droghe in

una sezione particolare poiché ha tutte le

caratteristiche per essere definita tale ma non

compromette completamente le attività di una persona

e non ne altera in modo acuto le funzioni mentali. Come

tutte le droghe agisce sul sistema nervoso, ne

conseguono due reazioni del corpo tipiche degli

stupefacenti ovvero la dipendenza e la resistenza.

Riguardo alla nicotina, va anche detto che è una

sostanza tossica per l’uomo: se viene superata la dose

di 1mg per kg di peso corporeo è quasi sempre letale.

1

4

Azioni su corpo e cervello

La nicotina entra rapidamente nel sistema e

velocemente raggiunge il cervello, dunque gli effetti

sono quasi immediati. La molecola si lega a ricettori

neuronali chiamati nicotinici (immagine) che

normalmente rispondono al neurotrasmettitore

endogeno acetilcolina; il legame

con la nicotina modifica il flusso di

ioni Na e Ca nella membrana

+ ++

neuronale che provoca una

depolarizzazione della cellula,

dunque all’eccitazione della cellula

neuronale. L’eccitazione del

neurone comporta il rilascio di altri

neurotrasmettitori quali la

dopamina, noradrenalina

la e

endorfine; la prima agisce in alcune

zone del cervello dedicate al

controllo delle emozioni e dunque si innescano processi

di motivazione e gratificazione, la noradrenalina stimola

l’attenzione e la capacità di agire, le endorfine, come

suggerisce il nome sono “morfine prodotte dal corpo”

dunque sono responsabili dell’effetto di rilassamento

che provoca la nicotina. Questo miscuglio di sensazioni,

anche contrastanti tra loro, non si può negare che è

desiderabile; proprio per questo vi sono così tanti

fumatori. Come se non bastasse la noradrenalina nel

corpo fa aumentare il battito cardiaco, la respirazione,

1

4

la pressione del sangue e il rilascio di energia sotto

forma di glucosio dunque ad ogni sigaretta si pone il

corpo ad uno stress anormale. Anatomicamente, come

sistema

quasi tutte le droghe, la nicotina opera sul

mesolimbico, ovvero un settore del cervello anche detto

circuito del piacere, poi invia messaggi nervosi a varie

limbiche

zone cerebrali definite ovvero coinvolte nei

processi affettivi e del piacere.

La dipendenza e la tolleranza

Quasi tutti ricordano la prima sigaretta e le sensazione

di nausea e mal di testa provocate da essa, nonostante

ciò non sono stati dissuasi dal provare una seconda

volta, così la nicotina

ha scatenato le

note proprietà di

rilassante e

stimolante. A quel

punto la scelta del

fumare è ancora

libera e volontaria;

dopo le primissime

sigarette il fumo si

trasforma in un

bisogno compulsivo,

non tanto per

riceverne gli effetti

ma per evitare i

fastidi causati dalla sua mancanza; questo sintomo è

chiamato tossicodipendenza o più brevemente

dipendenza. L’OMS ha definito tale fenomeno come

“uno stato psichico e talvolta anche fisico, risultante

dall’interazione tra un organismo vivente ed una droga,

caratterizzato da modificazioni del comportamento e da

1

4

altre reazioni, che comprendono la pulsione ad

assumere la droga in maniera continua o periodica, al

fine di ritrovarne gli effetti psichici e di evitare i disturbi

causati dalla sua privazione”. Da quanto scritto si

deduce che un soggetto tossicodipendente senza

l’assunzione della droga da cui è assuefatto non è in

grado di mantenere un equilibrio fisico e mentale.

La dipendenza da una droga è una malattia che

paradossalmente viene alleviata dalla stessa causa

che la provoca; questo è il motivo per cui è molto

difficile cessarne l’assunzione.

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