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Sintesi
ITALIANO - VERGA, IL VERISMO E LA NOVELLA "ROSSO MALPELO"
STORIA - 1^ E 2^ RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
GEOGRAFIA - INDIA E GANDHI
INGLESE - OLIVER TWIST - INDUSTRIAL REVOLUTION AND CHILD ABUSE
MUSICA - IL VERISMO MUSICALE - MASCAGNI E PUCCINI
SCIENZE - LE MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO
TECNOLOGIA - LA MACCHINA A VAPORE
SPAGNOLO - BARCELLONA
ARTE - IL ROCOCO' NEL '700
SCIENZE MOTORIE - IL NUOTO
Estratto del documento

L’India è lo Stato più esteso dell’Asia meridionale ed è il secondo del Continente. Confina a nord con

la Cina, il Nepal e il Bhutan, a est con il Myanmar e il Bangladesh, a ovest con il Pakistan. La zona

peninsulare è delimitata a ovest dal mar Arabico e a est dal golfo del Bengala, entrambi settori

dell'Oceano Indiano.

Essa occupa una parte della regione himalayana e tutta la penisola indiana. La parte centrale e

meridionale è occupata dalla regione del Deccan, nella quale troviamo i modesti rilievi dei Ghati

occidentali ed orientali. La parte settentrionale, invece, è costituita da un vastissimo bassopiano

Il sistema montuoso dell’Himalaya

alluvionale, la pianura gangetica. si estende per circa 2.400 km

lungo i confini settentrionali e nordorientali del subcontinente indiano, separandolo dal resto

dell’Asia.

Fanno parte dell’India All’estremità

le isole Maldive, Laccadive, Nicobare e Andamane.

meridionale della penisola indiana si trova l’isola di Sri Lanka, più estesa dell’oceano indiano.

la

L’ India è attraversata da tre grandi fiumi: Gange, Brahmaputra e Indo. Il Gange nasce nella catena

dell’ Himalaya e dopo aver percorso circa 2.000 km, sfocia nel golfo del Bengala con un immenso

nel quale confluisce anche il Brahmaputra, che appartiene solo per un tratto all’India. L’ Indo

delta,

nasce nel Tibet occidentale, scorre a ovest attraverso lo stato di Jammu e Kashmir ed attraversa il

e sfocia nel Mare Arabico, anch’esso con un grande delta.

Pakistan

CLIMA A causa di questi l’anno

Il clima in India è fortemente influenzato dai venti stagionali, i monsoni.

indiano viene diviso in due stagioni: quella secca e quella della pioggia. Nel semestre invernale,

che, provenendo dall’interno dell’Asia, è secco e riesce a

spira il monsone di nord e nord-est,

respingere gli umidi venti marini, determinando una stagione quasi del tutto priva di precipitazioni.

Nel semestre estivo spira, invece, il monsone di sud e sud-ovest che proviene dal mare carico di

umidità e dà luogo a forti precipitazioni. I Monsoni del sud-ovest attraversano i Ghati occidentali e

la catena dell'Himalaya. Le pianure del Gange e del Bengala (che si trovano ai piedi dell'Himalaya)

ma soprattutto l'Assam sono le zone più piovose della terra e qui crescono foreste tropicali, mentre

nelle regioni interne del Deccan si estende la savana.

POPOLAZIONE

Con oltre un miliardo di abitanti l'India è per popolazione il secondo paese del mondo dopo la Cina. La

densità media è di 368 abitanti per km2. L'India costituisce tuttora un immenso paese rurale,

punteggiato di villaggi, dove il fenomeno dell'esodo dei contadini verso i centri urbani -

caratteristico del mondo in via di sviluppo - ha rilievo modesto: oltre il 70% degli abitanti del paese

vive fuori dalle città. Le regioni più popolate sono soprattutto quelle lungo il corso inferiore dei

fiumi e nelle aree monsoniche, più favorevoli alle coltivazioni per natura del suolo e condizioni

Il rapido incremento demografico che l’India ha conosciuto a partire dagli anni

climatiche.

Quaranta del XX secolo fu determinato dagli innumerevoli risultati raggiunti nella lotta contro le

carestie locali e dal miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie, che portarono a una forte

riduzione del tasso di mortalità. L’India registra attualmente una crescita demografica costante,

tuttavia notevolmente inferiore ai picchi raggiunti tra gli anni Cinquanta e Settanta del XX secolo,

che richiesero l’intervento di drastiche misure di pianificazione familiare, tra cui impopolari

campagne di sterilizzazione. Le condizioni di vita stanno progressivamente migliorando, ma il

sistema sanitario è ancora aggravato dalle precarie condizioni igieniche.

I cinque millenni della sua storia hanno lasciato all'India come eredità anche una composizione

etnica eterogenea, da cui deriva la compresenza di culture diversissime. Per motivi storici e culturali

in India sono presenti centinaia di etnie, che si distinguono per l’uso di lingue diverse, per i tratti

somatici e per la religione professata. A complicare ulteriormente la situazione indiana vi è il

l’antica

tradizionale sistema sociale a caste, gruppi sociali molto rigidi, che di fatto conferma

divisione tra sacerdoti, guerrieri, contadini liberi, e artigiani. Esistono poi i paria o intoccabili (ad

es. macellai e custodi di animali, perché sono considerati lavori impuri), coloro che non

appartengono ad alcuna casta, esseri umani di categoria inferiore, relegati ai margini della società.

Ogni individuo appartiene per tutta la vita alla casta in cui nasce, a meno che non ne sia espulso.

Formalmente abolito nel 1950, il sistema delle caste è invece ben vivo nella realtà quotidiana del

paese. Gli induisti credono nella reincarnazione, per cui ogni individuo dopo la morte si reincarna in

un altro essere vivente perciò ogni persona ha infinite vite e a seconda di come si è comportata nella

vita passata, nella vita presente appartiene ad una casta superiore o meno. Le persone appartenenti

ad una casta non si possono sposare con una persona di casta superiore. Le caste sono, infatti,

possibile l’ascesa da una casta

chiuse e vi si appartiene per nascita. Questo significa che non è

all’altra.

LINGUA

In India vengono parlate più di 225 lingue senza parlare dei numerosi dialetti; le lingue ufficiali sono

l'hindi, parlato da circa il 40% della popolazione, e l'inglese, lingua parlata solo da una minoranza della

utilizzata soprattutto nell’insegnamento superiore, nell’amministrazione

popolazione, e nel

commercio e come lingua tra le classi colte.

RELIGIONE

I principali gruppi religiosi del paese sono costituiti da induisti, musulmani, cristiani e sikh. Secondo la

religione induista, alcuni animali, come la mucca, la scimmia e il serpente, sono sacri, al punto che il

ferimento o l'uccisione di un esemplare è considerato un crimine. Le famose "vacche sacre" indiane sono

utilizzate solo per la produzione di latte e i lavori agricoli.

ORDINAMENTO POLITICO

L’ India è una repubblica, indipendente dal 1947. La denominazione ufficiale, Unione indiana fa

federati e 7 territori. L’India

riferimento alla sua organizzazione federale: 28 stati è il secondo

paese più popoloso del mondo ( in essa vivono più di un miliardo di persone). La capitale è Nuova

L’ India è basata su un sistema legislativo parlamentare bicamerale: il consiglio degli stati e

Delhi.

la Camera del popolo. Il presidente viene eletto dal parlamento e rimane in carica cinque anni ed

ha la facoltà di nominare il primo ministro.

CITTA’ PRINCIPALI

Le città indiane sono molte e di notevoli dimensioni. Il problema sono le immense periferie: per lo

più costituite di baraccopoli, offrono condizioni di vita misere, talvolta ai limiti della sopravvivenza,

e presentano un contrasto davvero drammatico con la grande bellezza del paesaggio e lo splendore

architettonico dei quartieri più antichi. Un terzo della popolazione totale vive al di sotto della soglia di

povertà stabilita dai parametri delle Nazioni Unite.

Fra le metropoli indiane spiccano:

Bombay, principale scalo marittimo del Paese e centro di industrie manifatturiere; è costruita su un

gruppo di isole collegate tra loro alla terraferma da un sistema di ponti.

Calcutta, primo polo industriale del paese, con la maggior concentrazione urbana del mondo; ricca

di templi induisti, moschee, quartieri e bidonville.

New Delhi, la capitale federale che svolge per lo più funzioni politico amministrative.

Varanasi, città santa degli induisti. Si trova sulle sponde del fiume Gange, dove arrivano ogni anno

circa sei milioni di pellegrini per purificarsi.

Ad esse si affiancano Madras, attivissimo porto dotato di moderne industrie, Bangalore e

Hyderabad, poli tecnologici (elettronica, aeronautica, informatica) e della ricerca scientifica

(farmacologia, biotecnologie), che costituiscono due punti chiave per lo sviluppo economico del

paese.

ECONOMIA

SETTORE PRIMARIO

L’agricoltura

La maggior parte della popolazione lavora ancora nel settore primario, infatti il 50% del territorio è

destinato alla coltivazione, facendo diventare l’India una delle maggiori esportatrici di prodotti

agricoli. Al primo posto troviamo i cereali, a seguire piantagioni di tè, canna da zucchero, cotone e

arachidi, spezie e frutti tropicali. Dalle foreste provengono legni pregiati (teak e sandalo).

Raccolta del tè nell'Assam

Circa il 15% della produzione mondiale di tè proviene dallo Stato dell'Assam, nell'India nordorientale.

Il clima favorisce la lenta crescita delle piante del tè permettendone lo sviluppo del ricco e tipico

aroma. Le piante vengono coltivate all'altezza conveniente per procedere alla raccolta delle foglie a

mano.

L’allevamento

L’allevamento è di scarsa importanza. Si allevano ovini, suini, bovini e bufali utilizzati nei lavori

agricoli e non come fonte di cibo perché la religione indiana vieta di cibarsi delle loro carni.

Infine un’altra attività molto importante è la pesca, collocando il Paese al terzo posto per il pescato,

dopo Cina e Perù.

SETTORE SECONDARIO

L’industria

Il sistema industriale è abbastanza diversificato. Le principali industrie sono quella tessile, chimica

(produzione di farmaci generici, pesticidi e fertilizzanti), meccanica, automobilistica, elettronica,

L’industria

informatica. cinematografica, definita Bollywood, ha sede a Bombay ed è al primo

posto nel mondo.

Il sottosuolo è molto ricco di minerali. Il carbone è il principale combustibile del Paese, a seguire

petrolio e gas naturale. Troviamo anche ferro, zinco, manganese, cromo e bauxite. Le risorse

parte dell’energia

energetiche sono scarse, e la maggior è fornita dalle centrali idroelettriche situate

nella zona himalayana e da diversi impianti nucleari.

La produzione di stoffe e capi di abbigliamento vanta un'antica tradizione ed è tuttora una delle

principali voci dell'industria indiana. Il settore tessile è tra i più antichi e importanti.

Arretrata per alcuni aspetti (lavoro nero e minorile), per altri l'industria indiana è invece

all'avanguardia: attualmente la crescita economica è legata soprattutto allo sviluppo dei settori ad

alta tecnologia (aeronautica, elettronica, informatica).

SETTORE TERZIARIO

Il paese ha da tempo avviato una politica di liberalizzazione degli scambi commerciali con il resto

del mondo, che hanno favorito l’aumento del commercio con l’estero. L’India esporta prodotti

tessili, gemme e gioielli, articoli in pelle, tè, apparecchiature meccaniche e prodotti chimici di base.

Ha sviluppato una buona rete di comunicazioni, di cui la più importante è la rete ferroviaria. Il

turismo ha una notevole importanza.

IL MAHATMA GANDHI E LA NON

VIOLENZA

Chi si distinse nella lotta per l’indipendenza dell’India dal dominio britannico fu Gandhi detto

che riuscì a mettere in difficoltà l’amministrazione britannica

Mahatma (cioè grande anima),

mobilitando tutte le classi sociali del paese con una forma di lotta non violenta. Il suo eccezionale

carisma e la sua celebre dottrina della “resistenza passiva” ne fecero una figura leggendaria, la cui

influenza oltrepassò i confini del suo paese e del suo tempo. Egli è uno dei personaggi più

conosciuti e ammirati di tutto il mondo per il suo impegno a favore dei diritti umani e civili del suo

popolo, ispiratore di grandi personalità quali Martin Luther King e Nelson Mandela.

Gandhi nacque nel 1869 a Portbandar, nell’attuale Stato indiano del Gujarat, da una ricca famiglia

di mercanti. Giovanissimo si trasferì a Londra dove si laureò in legge. Successivamente trascorse

vent’anni in Sudafrica, dove era andato per esercitare la professione di avvocato. Qui fu vittima

della discriminazione razziale, come tutti gli altri indiani che lì erano emigrati.

Proprio da questa esperienza maturò il suo pensiero, che unisce temi tipici della tradizione

occidentale moderna (come quello dei diritti dell’uomo) con altri specifici della tradizione induista:

verità, non violenza, purificazione interiore.

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