Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Francese - la Tour Eiffel
Geografia - la rivoluzione dei trasporti
Inglese - advantages and disadvantages of transpot modes
Economia politica - Il ruolo dello Stato e la concentrazione industriale
Economia aziendale - La funzione delle banche e la nascita della Banca d'Italia
Italiano - il naturalismo (Zola) e il verismo (Verga)
2. LA RIVOLUZIONE DEI TRASPORTI
La seconda rivoluzione industriale è detta anche “rivoluzione dei trasporti” poiché molte
innovazioni hanno interessato questo campo.
2.1 La ferrovia
Grazie allo sviluppo dell’industria siderurgica e metallurgica, nella seconda metà dell’800, la
ferrovia si è sviluppata su scala. Essa è nata durante la prima rivoluzione industriale e si è
affermata come elemento determinante del processo di industrializzazione.
La ferrovia al suo apparire non modificò sostanzialmente la situazione, perché inizialmente fu
pensata in funzione del trasporto dei minerali dalle miniere ai porti o ai canali interni.
Il vapore decise il futuro della ferrovia: nel 1829 la
locomotiva di Stephenson, viaggiò ad una velocità di 25
km/h. Velocità e quantità di merci trasportabili
10
aumentarono rapidamente, infatti a metà Ottocento la velocità dei convogli raggiungeva già gli
80 km/h.
Locomotiva di Stephenson
(1829)
Tra il 1860 e il 1900, l’Europa fu coperta da una fitta rete di ferrovie che permise non solo di
sfruttare più intensamente le fonti già note di materie prime, ma rese disponibili nuove fonti,
favorendo così una profonda redistribuzione geografica della popolazione.
Verso la fine dell’800 il sistema ferroviario dell’Europa settentrionale ed occidentale era quasi
completato. Le ferrovie stimolarono il movimento dei passeggeri perché mettevano a
disposizione un mezzo di trasporto rapido, economico e poco rischioso e inoltre, aumentarono
enormemente la mobilità del lavoro.
L'enorme sviluppo del trasporto ferroviario rivoluzionò in breve tempo i commerci e la
possibilità di movimento delle popolazioni interessate, divenendo a sua volta un potente
elemento di accelerazione e moltiplicazione dello sviluppo economico delle aree raggiunte dal
servizio.
2.1 La nave
Non è una novità, ma cambia energia di movimento e si velocizza, proprio con la seconda
rivoluzione industriale, in seguito all’introduzione del vapore. Grazie ad esso la navigazione non
fu più condizionata dal vento e le traversate degli oceani, tra un continente e l'altro, diventarono
più rapide e sicure.
Inoltre con l’utilizzo dell’elica al posto delle ruote e con la costruzione degli scafi metallici più
resistenti si ebbe una considerevole contrazione spazio-tempo-distanze.
Nel 1850 le navi a vela traversavano l’Atlantico in 12-14 giorni con un carico medio di 4000
tonnellate; vent’anni dopo la traversata dell’oceano, con una nave, era possibile in 9-10 giorni e
con un carico 5 volte maggiore.
2.3 L’aereo La data che, solitamente, ricorda la nascita del trasporto aereo è
il 17 dicembre 1903, giorno in cui i fratelli Wright riescono a
far volare per alcune centinaia di metri la loro macchina
rudimentale.
Inizialmente l'aereo fu considerato una semplice curiosità per
appassionati, ma a poco a poco si iniziò a riconoscerne le
capacità e nacquero i primi modelli capaci di prestazioni
ritenute impossibili sino a poco tempo prima: sorvolare le Alpi,
volare sopra il canale della Manica, o semplicemente,
L’aereo dei fratelli Wright raggiungere altezze e velocità sempre più elevate.
2.4 L’automobile
Grazie all’invenzione del motore a scoppio si poté realizzare, nel 1885, la prima automobile. 11
Il motore a scoppio fu il risultato di una serie di studi e di esperimenti che videro impegnati, fin
dagli anni ’50, scienziati di diversi paesi.
Ma solo nel 1885 due ingegneri tedeschi, Daimler e Benz, riuscirono a montare dei motori a
scoppio, più potenti e meno ingombranti di quelli a vapore, su autoveicoli a ruote, realizzando
così le prime automobili.
Il combustibile usato era un distillato del petrolio che prese poi il nome di benzina. Nel 1897, un
altro ingegnere tedesco, Rudolf Diesel, inventò il motore a gasolio, che porta ancora il suo
nome.
Gli esordi dell’automobile furono lenti ma questo sviluppo limitato fu tuttavia sufficiente a dare
un impulso decisivo all’estrazione del petrolio, soprattutto nel Nord America dove, alla fine
dell’800, era concentrata la metà della produzione mondiale.
L’automobile venne vista come un’invenzione grandiosa, fu infatti il primo mezzo meccanico
individuale a motore; l’unico problema era quello di produrre auto poco costose che fossero
accessibili a tutti.
Il primo modello di auto dal costo ridotto fu il
“Modello T” progettato da Henry Ford, grazie
all’applicazione della catena di montaggio proposta
dalla teoria taylorista. Modello T del 1911
Taylorismo e Fordismo, due complessi fenomeni economico -
sociali
Taylorismo e fordismo sono due fenomeni economici, sociali e organizzativi che fanno capo a due
illustri personaggi degli inizi del Novecento: l’ingegnere Frederick Taylor (1856 – 1915) e
l’industriale automobilistico Henry Ford (1863 – 1947).
Taylorismo
L’ingegnere Taylor è stato il primo a teorizzare un’organizzazione scientifica del lavoro: egli
aveva capito, in seguito alla sua esperienza come responsabile della produzione in aziende che
trattavano principalmente materiale meccanico, che era molto importante in un’industria attuare un
sistema di produzione mirante al massimo ma con il minimo della fatica e del tempo.
Taylor intendeva infatti annullare tutti gli sprechi di tempo e tutti gli sprechi di energia, limitando i
movimenti degli operai al minimo indispensabile. Per ottenere ciò egli attuò la catena di
montaggio, un sistema produttivo diviso in tante piccole unità semplici e ripetibili che non
consentivano alcuno spreco di energia né di tempo. 12
Gli operai della catena di montaggio dovevano svolgere solo determinati movimenti sempre uguali
per tutta la durata della giornata lavorativa. Chi aveva la capacità di essere straordinariamente
veloce era anche incentivato economicamente con un premio di produzione.
Fordismo Dal punto di vista industriale, l’imprenditore che
meglio di altri comprese le straordinarie potenzialità
del metodo tayloristico, e quindi della catena di
montaggio, fu Henry Ford proprietario dell’omonima
industria di automobili.
Egli non solo applicò il metodo messo a punto da
Taylor ma incentivò i suoi operai con dei salari alti,
in modo da consentire alle classi sociali operaie un
benessere mai conosciuto. In questo modo gli operai,
oltre che essere i produttori di un bene, ne divennero
La prima catena anche i consumatori: molte delle auto "modello T"
di montaggio nelle officine Ford nel furono proprio acquistate dagli operai che le
1913 costruivano.
3. ADVANTAGES AND DISADVANTAGES OF TRANSPORT MODES
The choice of the appropriate means of transport is a key element of distribution of goods. The
mode of transport used must be carefully selected to ensure the product arrives on time and in good
condition. There are a number of factors that need to be taken into consideration when making this
choice, for example the cost or distance involved and how urgently the goods are needed.
There are several modes of transport which can be used to distribute goods: transport by road, rail
or air, sea transport and pipelines.
3.1 Transport by road
Transport by road is the predominant form of inland transport.
Advantages Disadvantages 13
- Relatively cheap and fast over short distances - Slower over long distances.
- Maximum flexibility with door-to-door service - The weight of each load is limited.
- Not subject to fixed timetables. - Subject to delay due to road traffic, road
- Routers can be changed at short notice. accidents, strikes and bad weather.
- Causes air pollution.
3.2 Transport by rail
The railway is road transport’s major inland competitor. It is used predominantly for the movement
of bulk materials, such us chemicals, petrol or cement.
Advantages Disadvantages
- Faster than road transport for long journeys. - Slower and more expensive over short
- Suitable for bulk goods. distances than road transport.
- Causes less pollution than other means of - Lack of flexibility as routes are fixed.
transport. - Subject to timetables.
- Not subject to delays due to bad weather or - Need of additional forms of transport to and
traffic conditions. from the railway station.
3.3 Sea transport
Transport by sea is used mainly for international trade and delivers a lot of different products
around the world. Advantages Disadvantages
- Can transport almost unlimited weights and - Slow.
sizes. - Subject to weather condition and timetables.
- Cheaper than air transport. - Need of additional forms of transport to and
- Particularly suitable for long distances. from the port.
- Any accident can have serious effects on the
environment.
3.4 Transport by air
This is the most recent means of transport and is, of course, the faster. 14
Advantages Disadvantages
- Very fast over long distances - Very expensive.
- Suitable for urgently required, perishable - Suitable only for goods of limited weights
goods. and sizes.
- Subject to delays due to strikes, bad weather
and technical problems.
- Need of additional forms of transport to and
from the airport.
3.5 Pipelines
Pipelines are used to transport liquids or gas over long distances.
For example, they are used for transporting oil from the oil fields to the oil refinery or port.
Advantages Disadvantages
- Cheap. - Expensive to build.
- Effective, as roads are not always available, - Routers are fixed.
and they enable the use of most direct route. - Suitable only for certain types of goods.
- Not subject to bad weather or traffic
conditions.
4. IL CAPITALISMO ORGANIZZATO: STATO, IMPRESE E BANCHE
Con la seconda Rivoluzione industriale, all’iniziativa privata, che aveva rappresentato la leva e il
motore della prima rivoluzione, si affiancò un intervento pubblico decisamente più incisivo ,
anche se le forme dell’intervento statale si diversificarono da paese a paese.
Gli stati intrapresero politiche protezionistiche e furono attuati processi di concentrazione
industriale e finanziaria.
L’economia acquistò le caratteristiche che la contraddistinguono fino ai primi decenni del XX
secolo.
4.1 Il ruolo attivo dello Stato nell’economia
Originariamente, e fino a inizio Novecento, si riteneva che la finanza pubblica dovesse essere
neutrale, cioè dovesse produrre i minori effetti sul sistema economico. In base ai principi del
liberismo economico, gli economisti classici e neoclassici del XIX secolo, ritenevano che il
meccanismo automatico di formazione dei prezzi nel mercato fosse da sé capace di assicurare la
piena occupazione dei fattori d