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Questa tesina di terza media descrive la Seconda Rivoluzione industriale. Gli argomenti che vengono trattati sono i seguenti: in Storia la Seconda rivoluzione industriale, in Inglese Charlie Chaplin , in Geografia il Canada
in Scineze motorie il basket, in Letteratura Verga, Rosso Malpelo, il verismo, in Francese la Belle époque, in Scienze la formazione dei continenti, in Musica il simbolismo, in Tecnica la telefonia e in Arte l'impressionismo.
Storia: La Seconda Rivoluzione industriale.
Inglese: Charlie Chaplin.
Geografia: Il Canada.
Scienze motorie: Il basket.
Letteratura: Verga, Rosso Malpelo, il verismo.
Francese: La Belle époque.
Scienze: La formazione dei continenti.
Musica: Il simbolismo.
Tecnica: La telefonia.
Arte: L'impressionismo.
Il telefono fu costruito e brevettato da Antonio Meucci nel 1871, seguendo le
indicazioni del fisico Georg Ohm. Negli stessi anni, l’americano Alexander Graham Bell
costruì un analogo apparecchio, sviluppando la prima rete elettrica efficiente, per cui la
paternità dell’invenzione è stata a lungo dibattuta.
Si chiama comunicazione telefonica la comunicazione in voce fra due persone che si
trovano in luoghi distanti fra loro. La prima rete telefonica fissa sperimentale è stata
progettata dall’americano Alexander Graham Bell nel 1876, ma il primo paese dove ha
avuto un vero sviluppo è stata la Gran Bretagna, dove nel 1878 viene messo in vendita
il primo apparecchio commerciale e fu anche installata la prima centrale di
smistamento delle telefonate. Il sistema cellulare invece è stato sviluppato in Nord
Europa nel 1980, mentre il GSM (sistema globale per la comunicazione mobile)
attualmente in uso per i cellulari è del 1991 ed esso si basa su di una vera e propria
trasmissione di dati numerici via radio. Attualmente, attraverso la linea telefonica
vengono trasmessi anche i dati della rete Internet. I segnali viaggiano a circa 300.000
Km/sec, cioè alla velocità della luce consentendo comunicazioni immediate. Quindi i
principali apparecchi telefonici sono: il telefono fisso e quello mobile, che è detto anche
cellulare.
Il telefono fisso si compone di:
Il microtelefono (detto anche cornetta). Esso contiene il microfono che è posto
vicino alla bocca di chi parla e l’altoparlante o ricevitore posto vicino
all’orecchio di chi ascolta;
La cassa o il corpo è la struttura portante dell’apparecchio ed è collegata al
microtelefono da un cordone che contiene due cavi elettrici. All’interno della
cassa ci sono i circuiti elettrici che assolvono i compiti di ricezione,
trasmissione, trasferimento di chiamata, segreteria ed altri come l’invio di
SMS.
Poi c’è il gancio commutatore, un interruttore azionato dal peso del
microtelefono: quando è poggiato alla cassa permette il flusso della corrente
di ricezione, quando è sollevato, invece attiva il circuito da cui parte la
corrente di chiamata. Un altro oggetto disposto nella cassa è la tastiera che ha
la funzione di selezionare il numero dell’utente desiderato. Per avvertire,
invece, l’arrivo di una chiamata c’è la soneria che è costituita da un circuito
elettrico.
Il principio della comunicazione, infine, è trasformare un tipo di energia, in questo caso
l’onda acustica prodotta dal suono, in un altro tipo di energia cioè in elettricità, per poi
riprodurla nella sua forma originale.
...In seguito ci fu il perfezionamento della fotografia grazie al francese Daguerre e la
nascita della cinematografia grazie ai fratelli Lumière.
Nel 1867 lo svedese Alfred Nobel inventò la dinamite. Maria Curie studiò la radioattività
ottenendo due premi Nobel.
Nel campo chimico, vi furono tra le industrie, fortissime competizioni che portarono in
pochissimi anni alla scoperta di nuovi prodotti come fertilizzanti, coloranti
sintetici, ammoniaca, dinamite, soda e prodotti farmaceutici quali cloroformio,
disinfettanti e analgesici (antinfiammatori). 8
In campo scientifico Louis Pasteur scoprì la pastorizzazione, che è un processo di
trattamento di alcuni alimenti come ad esempio il latte. L’alimento viene portato ad
un’alta temperatura così da diminuire i rischi per la salute.
Charles Darwin stimolò l’approfondimento della genetica e della fisiologia, Alfred
Wegener elaborò la teoria della deriva dei continenti.
Alfred Wegener nel 1915 avanzò l’ipotesi che in lontanissimo passato, tutti i continenti
fossero uniti tra di loro in un supercontinente, chiamato Pangea, circondato da un
unico immenso mare chiamato Panthalassa. In seguito Pangea si sarebbe frantumato
per formare gli attuali continenti, andando alla deriva fino a raggiungere la
configurazione attuale.
L’intuizione di Wegener era corretta e, ormai, tutta la comunità scientifica ritiene che
circa 200 milioni di anni fa la Pangea si sarebbe divisa in due grandi blocchi, separati
da un nuovo mare, chiamato Tetide: a Nord, La Laurasia, comprendente America del
Nord, Europa e Asia; a Sud la Gondwana, comprendente America del Sud, Africa,
India, Australia e Antartide.
Dopo circa 60 milioni di anni di deriva dei continenti anche Laurasia e Gondwana
iniziarono a frantumarsi: la Laurasia dette luogo all’America del Nord e all’Eurasia; la
Gondwana all’America del Sud, all’Africa, all’India e al blocco Antartico-Australiano.
Questa separazione dei continenti avvenne con l’apertura di due nuovi mari: l’oceano
Atlanti e quello Indiano. Da allora i continenti hanno continuato ad andare alla deriva
fino a raggiungere la posizione e il numero attuali.
Il ritrovamento di antichi reperti fossili e gli affioramenti rocciosi che risultano comuni
alle due sponde dell’Oceano Atlantico sono state le prove più significative a sostegno
della teoria, come in Sud Africa e in Brasile che sono state trovate le stesse ossa di
mesosauro.
Questa teoria, infine, pur se scientificamente inesatta, metteva in evidenza il fatto che
la litosfera è una struttura dinamica e non statica.
…In Francia, in questo periodo, nasce la belle époque, con molte espansioni nel
campo artistico. e
On appelle “Belle Époque” la periode qui va de la fin du XIX siècle à 1914, annèe de
la grande guerre.
En effet, la reprise économique de la France. Son expansion industrielle et coloniale
donna lieu à une période de bien être. Paris devient le centre d’attraction de l’Europe:
la frivolité, la mondanité, le luxe et la joie de vivre furent les traits marquants de cette
époque.
Même la peinture unit cette évolution: certains peintres cherchent à représenter le
monde d’une façon nouvelle: coleurs et lumières triomphent dans leurs tableaux. Ils
peignent par petites touches, souvent en plein air pour fixer sur la toile les impressions
qu’ils reçoivent en regardant la réalité.
Cet art s’appelle “Impressionisme”. Les principaux représentants de cette école sont
Renoir, Manet et Pissarro.
L’impressionismo nasce a Parigi alla fine del XIX sec (intorno al 1860) grazie ad un
gruppo di artisti che si uniscono con l’intenzione di cambiare il modo di dipingere.
Questi artisti si scagliano contro l’accademismo e non è un movimento né organizzato,
né preordinato; esso è in analogia solo con i macchiaioli e si costituisce per
aggregazione spontanea, senza manifesti o teorie che ne spieghino le tematiche e le
finalità. 8
Il movimento impressionista, inoltre, non ha una base culturale omogenea poiché gli
artisti che vi aderivano provenivano da esperienze artistiche e realtà sociali molto
diverse tra loro.
Le caratteristiche fondamentali dell’impressionismo sono:
1. Assenza di prospettiva geometrica: essi si rendono conto che tutto ciò che
percepiamo con gli occhi continua al di là del nostro campo visivo;
2. abolizione del disegno e di qualsiasi linea che contorna gli oggetti definendone i
volumi;
3. si tende ad abolire i forti contrasti chiaroscurali e a dissolvere il colore locale in
accostamenti di colori puri;
4. si cerca di cogliere l’attimo fuggente, la sensazione di un istante: le pennellate non
sono fluide e studiate, ma date per veloci tocchi virgolati, per picchiettature, per trattini
e macchiette;
5. si ha l’uso di pochi colori puri e la rigorosa esclusione di nero e bianco (considerati
non-colori): anche le ombre sono realizzate coi colori.
6. si lavora en plain air (all’aria aperta): proprio per cogliere le sensazioni di un attimo;
Per dare una data precisa all’inizio del movimento, dovremmo usare quella del 15
aprile 1874. Quel giorno, infatti, alcuni giovani artisti (come Monet, Degas, Cézanne,
Pissarro, Renoir) le cui opere erano state ripetutamente rifiutate dalle principali e
prestigiose esposizioni ufficiali, decisero di organizzare una mostra per conto loro.
Quella mostra si rivelò un vero fallimento, ma quel giorno il movimento ebbe il nome
col quale passò alla storia: il noto critico Louis Leroy, osservando il dipinto di Claude
Monet “Impression soleil levant” (Impressione sole nascente) lo stroncò e concluse la
recensione sulla mostra definendo ironicamente tutti gli artisti appartenenti al gruppo
degli «impressionisti».
Il termine impressione deriva dalle parole latine in che significa sopra e prèmere che
significa schiacciare. Questo termine rende bene il concetto di una sensazione che
viene impressa nella coscienza.
Gli artisti più importanti di questo movimento sono Edouard Manet (1832-1883),
Claude Monet (1840-1926), Edgar Degas (1834-1917), Pierre-Auguste Renoir (1841-
1919), Camille Pissarro (1830-1903), Alfred Sisley (1839-1899), Gustave Caillebotte
(1848-1894).
…In campo musicale l’impressionismo fu molto importante, perché fece sviluppare
nuove tendenze artistiche.
Una decisiva svolta alla storia della musica venne data dal musicista Claude Debussy,
la cui produzione costituì la prima radicale rottura con il passato. Il suo linguaggio
infatti, rifiutava le regole usuali del tradizionale sistema musicale; adottava invece le
antiche scale Gregoriane formate da non più di 7 suoni, ma da soli 6 suoni, separati da
un tono. Questa scala, detta appunto esatonale è i grado di offrire suggestivi effetti di
delicatezza e di sospensione. Tutto ciò fu molto utile per sviluppare in musica le nuove
tendenze artistiche nate in Francia con i pittori e gli scrittori, quelle cioè
dell’impressionismo e simbolismo. Queste tendenze:
1. Lasciavano spazio alla pura “Impressione”, alla sensazione immediata;
2. Preferivano più suggerire che dire;
3. Davano molto spazio al colore offerto dai timbri orchestrali; 8
4. Preferivano lasciare il discorso avvolto da “simboli”, da sensazioni
fantastiche e misteriose.
…In Italia grandi cambiamenti furono effettuati nel campo letterario: Nacque il Verismo.
Nella seconda metà dell’800 nasce in Italia il Verismo come conseguenza degli influssi
del Positivismo che suscitò negli intellettuali fiducia nel progresso scientifico.
La dottrina del Verismo fu elaborata nel centro culturale più vivace di quel periodo,
l'ambiente milanese. Il Verismo che si diffonde in Italia, deriva direttamente
dal Naturalismo, ma è fedele alla indicazioni provenienti dalla Francia più nella teoria
che nell'applicazione concreta. Il Naturalismo si focalizzava di norma su ambienti
metropolitani e classi (dal proletariato all'alta borghesia) legate alle grandi città e al loro
sviluppo; il Verismo invece, privilegiava le descrizioni di ambienti regionali e municipali
e di gente della campagna.
Uno dei massimi esponenti del Verismo fu G. Verga.
Giovanni Verga nasce a Catania il 2 Settembre del 1840 in una famiglia di agiate
condizione economiche e di origine nobiliare. I tipi di educazione ricevuta sono sul
piano politico, patriottica e risorgimentale; sul piano letterario, sostanzialmente
romantica. Fondamentali nella sua vita sono gli anni fiorentini (1865-72), dove avviene
l'incontro con L. Capuana, con il quale inizia un rapporto d'amicizia e un sodalizio
letterario. Più tardi si trasferisce Milano, città in cui vivacissimi sono gli scambi letterari.
La fase milanese coincide con la maturità dello scrittore e con la grande stagione dei
capolavori. L'ultima fase della vita del Verga è caratterizzata dallo scambio epistolare
con la contessa Dina di Sordevolo, conosciuta a Roma e amata per tutta la vita. Muore
a Catania nel 1922.
Discreto, solitario e riservato pur mantenendo sempre un tratto cortese, contrario a
qualsiasi forma di pubblicità, chiuso in una sorta di costante malinconia: erano questi
gli aspetti del Verga. Ne emerge l'immagine di un uomo sensibile, ma dal carattere
difficile, per il quale l'approdo al Verismo, rappresentò forse il mezzo ideale per
nascondere se stesso dietro la propria opera. Le opere principali di Verga sono divise
in Romanzi e Racconti. I Romanzi, sono: I Malavoglia che narra la storia di una
famiglia di pescatori siciliani che cerca di emergere dalla miseria, ma viene travolta da