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Con questo elaborato intendo illustrare il Progetto delle Manovre Salvavita
Pediatriche. Questo racchiude quei percorsi, formativi e/o informativi, che
tendono, ad aiutare ciascun individuo o gruppi di persone che sono a contatto
con i soggetti in età pediatrica a conoscere, ad acquisire e saper eseguire
azioni e modificare i propri comportamenti per mantenere e/o migliorare la
salute dei bambini.
Credo sia un argomento a cui dare una notevole importanza perchè un dato
importante da annotare è che chi assiste ai primi momenti dell'evento di solito
non è adeguatamente formato ad intervenire o richiedere l'intervento dei
soccorsi qualificati.
E' oltretutto un argomento che mi riguarda molto da vicino, questo perchè il
Progetto delle Manovre Salvavita Pediatriche è portato avanti dalla Croce Rossa
Italiana di cui sono volontaria dal 2008.
E' dunque un progetto a cui assisto personalmente e date le parecchie risposte,
dopo una lezione,di mamme che hanno saputo cosa fare nel momento in cui
hanno dovuto intervenire sul proprio bambino, mi fa pensare sempre di più che
sarebbe necessario diffondere queste conoscenze ancora di più di quello che si
sta facendo.
SIDS
La Sindrome della morte improvvisa del lattante, o Sindrome della morte
improvvisa infantile (SIDS) è caratterizzata dalla morte improvvisa di un 3
bambino in modo inaspettato senza cause apparenti. A volte è indicata anche
come morte in culla.
DEFINIZIONE
In genere il bambino viene trovato morto dopo essere stato messo a letto, e
non mostra segni evidenti di sofferenza.
Ha un'incidenza stimata che sta tra lo 0,7 e l'1 per mille, ma non esistono
attualmente dati statistici precisi in Italia.
E' tutt'oggi però la prima causa di morte dei bambini nati sani.
La SIDS è una diagnosi che si effettua per esclusione. Dovrebbe essere
applicata solo ad un bambino la cui morte è improvvisa e inaspettata e rimane
inspiegabile dopo l'esecuzione di un'adeguata indagine postmortem, tra cui:
1. l'autopsia (effettuata da un esperto patologo pediatrico, se possibile);
2. indagine della scena del decesso e le circostanze della morte;
3. esplorazione della storia clinica del bambino e della famiglia
FATTORI DI RISCHIO
La causa della SIDS è sconosciuta. Anche se gli studi hanno identificato alcuni
fattori di rischio per la SIDS, come il mettere i bambini a dormire sulla pancia.
La frequenza della SIDS risulta essere marcatamente in funzione del sesso del
neonato, dell'età e dell'etnia, dell'educazione e dello status socio-economico
dei genitori del bambino.
RISCHI CONNESSI AL PERIODO PRENATALE
• madre adolescente (l'incidenza della SIDS diminuisce con l'aumentare dell'età
materna)
• mancanza di cure prenatali (la SIDS aumenta al crescere della carenza di cure
prenatali)
• l'esposizione alla nicotina del fumo materno (i tassi di SIDS sono più elevati
per i neonati di madri che fumano durante la gravidanza)
RISCHI NEL PERIODO POST-NATALE
• basso peso alla nascita
• l'esposizione al tabacco da fumo
• posizione del sonno prona (sdraiato sul ventre )
• La mancanza di allattamento al seno
• Temperatura ambientale elevata o ridotta
• Abbigliamento e biancheria da letto in eccesso, lettini troppo morbidi e 4
animali di peluche
• Dormire con i genitori o altri fratelli può aumentare il rischio di SIDS
• l'età del neonato (l'incidenza aumenta al momento della nascita, è più alta
tra i 2 e i 4 mesi, e declina verso un anno di età)
• nascita prematura (aumenta il rischio di morte per SIDS di circa 4 volte. )
• anemia 5
REGOLE PER UN SONNO SICURO
il bambino deve essere messo a dormire in posizione supina (a pancia in
• su) sin dai primi giorni di vita;
l'ambiente deve avere una temperatura attorno ai 20 gradi, evitare,
• anche, l'eccesso di indumenti e di coperte pesanti;
il materasso deve essere della misura esatta della culla/lettino, non
• eccessivamente soffice (va evitato l'uso del cuscino), evitare la presenza
di cuscini imbottiti, trapunte o altri oggetti soffici quali giocattoli di
peluche o paracolpi per evitare anche il pericolo dell'ingestione di corpi
estranei;
il bambino deve essere sistemato con i piedi che toccano il fondo della
• culla/lettino in modo che non possa scivolare sotto le coperte; (bed
evitare la condivisione del letto dei e coi genitori e/o altri bambini
• sharing co-sleeping);
e
non si deve fumare e soprattutto bisogna evitare che altri fumino vicino
• ai bambini o negli ambienti dove soggiornano i bambini (non fumare in
gravidanza);
l'uso del succhiotto durante il sonno, raccomandato in alcuni paesi, può
• avere un effetto protettivo, in ogni caso va proposto dopo il mese di vita
(per non interferire con l'inizio dell'allattamento al seno) e sospeso
possibilmente entro l'anno di vita (per evitare che disturbi il buon
sviluppo dei denti). 6
7
Ogni settimana
un bambino muore
per ostruzione delle vie aeree
non trattata
Chi gli sta intorno non conosce le tecniche per
disostruirlo 8
MANOVRE DISOSTRUZIONE PEDIATRICA
L'ostruzione delle vie aeree in età pediatrica è un evento abbastanza frequente
e il rapido riconoscimento e trattamento può prevenire conseguenze gravi,
anche fatali.
OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEO
L’inalazione di corpi estranei è causa ogni anno di circa il 27% di tutte le morti
accidentali dei bambini al di sotto dei 4 anni di età.
Più del 50 % delle morti da inalazione di corpo estraneo avviene nei bambini di
età inferiore ai 5 anni.; Il 65% delle vittime sono bambini da 2 mesi a 2 anni di
vita.
Le cause più frequenti di ostruzione nei bambini sono rappresentate da
palloncini di gomma, piccoli oggetti, cibo (uva, noccioline, caramelle,
prosciutto). Normalmente l’evento si verifica mentre il bambino mangia o
gioca.
Improvvisamente inizia a respirare male ed a tossire, può essere presente uno
stridore, un sibilo o talvolta anche vomito. Il bambino porta caratteristicamente
le mani al collo nel tentativo di espulsione del corpo estraneo. Le
caratteristiche che distinguono l’inalazione di corpo estraneo da altre cause
sono l’improvvisa comparsa del sintomo in assenza di altri sintomi
precedenti come la febbre o la tosse.
Una successiva difficoltà a respirare può essere sintomo della persistenza del
corpo estraneo o di parte di esso nelle vie aeree. Quando l’ostruzione diviene
severa o completa il quadro clinico diviene drammatico, il soggetto non è in
grado né di tossire nè di emettere suoni. Se l’ostruzione
non viene risolta compare cianosi ingravescente ed il paziente sviene.
FATTORI ANATOMICI
Le alte vie aeree, che si estendono dal naso e dalle labbra fino alle corde vocali
9
poste nella laringe, presiedono a quattro funzioni fondamentali: respirazione,
deglutizione, fonazione e protezione dall’inalazione.
Per la respirazione è necessaria la completa apertura delle vie aeree, mentre
per le altre funzioni è necessaria una loro temporanea chiusura, ottenuta
mediante la contrazione coordinata di alcuni muscoli che funzionano come
valvole; la sincronizzazione tra queste diverse funzioni (ad esempio respirare
durante l’alimentazione) è assai complessa ed è affidata a riflessi neuro-
muscolari. I bambini e in particolare i più piccoli sono i più soggetti al pericolo
di inalazione: tale predisposizione deriva dall’incompleta maturità dei
meccanismi riflessi di coordinazione delle differenti funzioni delle vie aeree e da
alcune peculiarità anatomiche del laringe, quali la posizione più alta rispetto
l’adulto e una morfologia ad imbuto piuttosto che cilindrica.
ADULTO BAMBINO
CORPI ESTRANEI
La maggior parte dei corpi estranei inalati, in particolare dai bambini più 10
piccoli, è rappresentata da cibo, soprattutto frutta secca (arachidi, noci,
mandorle, castagne, ceci, pistacchi, carote, mela, pasta, granoturco).
I bambini più grandi inalano anche oggetti quali tappi di penne, piccoli pezzi di
giocattoli o monete; particolarmente pericolosa, anche se rara, è l’inalazione di
batterie a disco che contengono sostanze erosive.
PREVENZIONE E TRATTAMENTO
Al fine di ottenere un’adeguata prevenzione è necessario che tutti i genitori e
tutti coloro che hanno il compito di accudire i bambini, soprattutto se sotto i 4-6
anni di età, siano informati sul possibile rischio d’inalazione di corpi estranei e
su come sia necessario esercitare un attento controllo durante il gioco e
l’alimentazione; in particolare va sconsigliata la somministrazione di frutta
secca e in primo luogo di arachidi.
Anche la scelta dei
giocattoli da utilizzare deve
essere adeguata all’età e
conforme alle indicazioni
date dai costruttori e scritte
sulla scatola.
Per quanto riguarda il trattamento l’unica possibilità di risolvere l’ostruzione
completa delle vie aeree è affidata alle “manovre per la disostruzione delle viee
aeree in età pediatrica”: questa tecnica, se ben applicata, può essere
salvavita.
Se l’ostruzione delle vie aeree è solo parziale e comunque tale da consentire
una normale ossigenazione del bambino è opportuno provvedere al suo 11
trasferimento sotto stretto controllo, in quanto le manovre potrebbero
determinare lo spostamento del corpo estraneo trasformando l’occlusione da
parziale a totale.
LE MANOVRE DI DISOSTRUZIONE SI DIFFERENZIANO A SECONDA DEL
GRADO DI OSTRUZIONE
OSTRUZIONE PARZIALE
Il bambino è vigile, tossisce, emette suoni, respira anche se con
difficoltà. In questo caso è sconsigliabile qualsiasi manovra di
disostruzione che anzi potrebbe trasformare l’ostruzione da parziale in
totale.
Il bambino deve essere tranquillizzato, incoraggiato a tossire, e mantenuto
nella posizione che preferisce provvedendo al suo trasporto immediato al
Pronto Soccorso mediante l’attivazione del 118(112)
OSTRUZIONE COMPLETA
Il bambino non tossisce, smette di respirare, non emette alcun suono.
In questo caso siamo di fronte ad una emergenza medica, bisogna
immediatamente procedere con le manovre di disostruzione.
TECNICHE DI DISOSTRUZIONE DELLE VIE AEREE
NEL LATTANTE
COLPI INTERSCAPOLARI
- Posizionare il lattante prono (pancia in giù) sull’avambraccio
- Posizionare a sua volta l’avambraccio sulla coscia dello stesso lato, per
garantire la stabilità.
- Con la mano assicurare il capo del lattante fissando la mandibola tra pollice 12
indice posizionati a ‘C’.
- Posizionare la testa del lattante in posizione più declive rispetto al tronco
- Assestare con il palmo della mano 5 colpi interscapolari (al centro della
schiena) con via di fuga laterale (non verso la testa del lattante).
COMPRESSIONI TORACICHE
-Posizionare il lattante in posizione supina (pancia in su) sull’avambraccio al
fine di garantirgli un appoggio il più possibile stabile.
-Posizionare a sua volta l’avambraccio sulla coscia dello stesso lato, per
favorire ulteriormente la stabilità.
-Con la mano assicurare il capo del lattante fissando la nuca
-Posizionare la testa del lattante in posizione più declive rispetto al tronco
-Visualizzare una linea immaginaria tra i due capezzoli del lattante.
-Posizionare due dita (indice e medio) perpendicolari allo sterno subito sotto
tale linea ed eseguire 5 compressioni lente e profonde in modo da determinare
una pressione (tosse artificiale)
NEL BAMBINO
COLPI INTERSCAPOLARI
- Posizionare il bambino prono (pancia in giù) sulle cosce del soccorritore a sua
volta inginocchiato a terra al fine di garantirgli un appoggio il più possibile
stabile.
- Con la mano assicurare il capo del bambino fissando la mandibola tra pollice
13
indice ( o medio) posizionati a ‘C’.
- Posizionare la testa del bambino in posizione più declive rispetto al tronco.
- Assestare con il palmo della mano 5 colpi interscapolari (al centro della
schiena) con via di fuga laterale (non verso la testa).
Se il bambino ha una corporatura di difficile gestione per il soccorritore i colpi
interscapolari possono essere effettuati anche a bambino seduto o in posizione
eretta.
COMPRESSIONI ADDOMINALI (MANOVRA DI HEIMLICH)
- Posizionarsi alle spalle del bambino, in posizione eretta o seduto.
- Passare le braccia sotto quelle del bambino abbracciandolo all’altezza
dell’addome sopra l’ombelico.