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La tesina descrive il tema della diversità attraverso varie discipline di studio, come l'Italiano, la Storia e Storia dell'arte. Tesina maturità argomenti: Oscar Wilde e il decadentismo in ambito letterario, l'Olocausto in Storia e infine il Romanticismo in Storia dell'arte, con l'analisi descrittiva del quadro "Viandante su un mare di nebbia".
Italiano: Oscar Wilde e il decadentismo.
Storia: L'Olocausto.
Storia dell'arte: Il Romanticismo e l'analisi del quadro "Viandante su un mare di nebbia".
ISTITUTO IPSCT LOMBARDINI
Sezione 5 ^ B TURISTICA
TESINA DI MATURITA’ ELABORATA DA
PAOLA
PANEBIANCO
ANNO SCOLASTICO 2012 - 2013
INDICE:
PAG 1 INTESTAZIONE
PAG 2 MAPPA CONCETTUALE
PAG 3 – 4 PRESENTAZIONE ARGOMENTO DELLA TESINA
PAG 5 – 6 – 7 – 8 ITALIANO: Decadentismo, O. Wilde e Dorian Gray
PAG 9 – 10 – 11 STORIA: Olocausto, Paragrafo 175
PAG 12 – 13 – 14 ARTE: Il romanticismo, Quadro “Viandante sul mare di
nebbia”
Omosessualità: che cos'e'
Il termine
omosessuale viene
utilizzato per definire
l'attrazione sessuale
rivolta verso persone
dello stesso sesso
(uomini verso uomini
– donne verso
donne).
L'omosessualità viene
"variante
definita una
della sessualità umana", in quanto la maggioranza della
popolazione viene definita eterosessuale (attratta da persone del
sesso opposto).
Per questo motivo, come in quasi tutte le situazioni in cui ci
si trova ad essere una minoranza, la persona con
orientamento omosessuale, e' spesso oggetto di
discriminazione e di non comprensione, e spesso vive la
propria situazione con sofferenza e sensazione di diversità.
Diviene quindi difficile, a volte, riuscire a vivere la propria sessualità
serenamente come invece dovrebbe essere.
La gioventù gay e lesbica soffre di un elevato e in aumento rischio
di suicidi, abuso di droghe, problemi scolastici e isolamento a causa
di un “ambiente ostile e di condanna, di abusi fisici e verbali, del
rigetto e dell'isolamento da parte della famiglia e dei compagni”.
Secondo i dati del Dipartimento di Salute Pubblica i suicidi della
popolazione gay costituirebbero il 40% di tutti i suicidi
adolescenziali, inoltre, i giovani LGBT sono più ad alto rischio di
abuso psicologico o fisico da parte di genitori o tutori, nonché abuso
sessuale.
Omofobia: che cos’è
L’ omofobia è la paura e l'avversione
irrazionale nei confronti
dell'omosessualità e di persone gay,
lesbiche, bisessuali e transessuali
.
(LGBT), basata sul pregiudizio
L'Unione Europea la considera
analoga al razzismo, alla
xenofobia, all'antisemitismo, con
il termine "omofobia" quindi si indica
generalmente un insieme di
sentimenti, pensieri e
comportamenti avversi
all'omosessualità o alle persone
omosessuali.
In Italia gli omosessuali vengono
aggrediti perchè c'è ancora
omofobia radicata anche nei giovani
e lo Stato appoggia tutto questo non
varando una legge contro l'omofobia
e non prendendo una posizione sulle unioni omosessuali.
“Odio la parola omofobia. Non è una
fobia, tu non hai paura. Sei solo uno
stronzo” Morgan Freeman
ARTE: ITALIANO:
Il Romanticismo O. Wilde “Il ritratto di
Dorian Grey”
Quadro “Il viandante sul
mare di nebbia” Decadentismo
OMOSESSUALIT
A’OMOFOBIA
STORIA:
Olocausto
PARAGRAFO 175
“Je suis l’Empire à la fin de la
décadence” Paul Verlaine
décadents
Il movimento dei nacque a Parigi nella prima metà dell’
800, di Decadentismo si cominciò a parlare infatti in seguito alla
pubblicazione di un sonetto di Paul Verlaine sulla rivista «Le Chat
[Il gatto nero],
Noir» nel maggio 1883.
Esso iniziava con il verso «Je suis l’Empire à la fin de la décadence»
(Io sono l’Impero alla fine della decadenza).
Vi affiorava il concetto che la raffinatezza e l’eleganza sono proprie
appunto delle epoche storiche di decadenza, la nuova tendenza è
caratterizzata dalla sensazione di un eccesso di civiltà e
dell’imminenza di una catastrofe e, nello stesso tempo,
dall’orgogliosa rivendicazione del valore positivo dell’artificio e della
raffinatezza tipici delle epoche al tramonto. Il movimento decadente
avrà il suo organo ufficiale nella rivista «Le Décadent».
Da queste premesse derivano i caratteri fondamentali dell'arte
decadente.
Un individualismo esasperato, molto diverso da quello
celebrato dal Romanticismo: l'artista decadente è isolato
all'interno della società borghese di cui non riconosce e non
condivide i valori, pur essendo egli stesso, generalmente, di
estrazione borghese. A tale senso di isolamento si collega la
tendenza a vivere in prima persona e apertamente esperienze
di vita trasgressive e volutamente provocatorie rispetto alle
convenzioni sociali.
La scoperta dell’inconscio, il culto dell'irrazionale, inteso anche
come attenzione per l'occulto o, per altri versi, per il
misticismo e la spiritualità
Il valore attribuito all'arte come esperienza assoluta; si tratta
di un'arte completamente svincolata da intenti educativi e
morali, un'arte fine a se stessa, concentrata nella ricerca di
una bellezza "pura", spesso individuata nello straordinario,
ritratto di Dorian
nell'esotico, come nel caso del romanzo Il
Gray di O. Wilde.
Oscar Wilde (Dublino
1854 - Parigi 1900) è
stato probabilmente il
maggior esponente
dell'estetismo letterario,
che tentò di definire
come la ribellione
dell'artista alle brutture
del mondo moderno, e
può essere compreso nel
quadro più grande del
decadentismo di fine
secolo, Oscar si laureò brillantemente ad Oxford, presso il Trinity
College, già in fama di poeta.
Rimasto celebre per i suoi aforismi, oltre che per le sue usanze
stravaganti come il “dandy” generalmente l'intellettuale,
l'aristocratico l'artista che concilia la bellezza con la moda,
eccentrico e affascinante nel modo di apparire e fuori dagli schemi
nel modo di pensare e comportarsi, scrisse il più significativo
manifesto del suo estetismo decadente il romanzo :
“Il ritratto di Dorian Gray “ (1891), protagonista Dorian, un giovane
di eccezionale bellezza che viene ritratto dall'amico pittore Basil in
un quadro di straordinaria somiglianza, Dorian affascinato dal cinico
lord Henry Wotton, si lascia andare a una vita di piaceri senza
alcuno scrupolo morale. Nessuna
traccia di tanta depravazione resta
sul volto di Dorian, per uno strano
sortilegio il ritratto possiede la
prerogativa di invecchiare al suo
posto.
Il volto spaventoso del quadro, che
Dorian va a scrutare di nascosto,
diventa così un severo atto di accusa
contro di lui, al punto che egli non
riesce più a sopportarne la vista e in
un momento di disperazione lo sfregia con un pugnale; ma colpire il
ritratto, che racchiude in sé la sua anima, significa colpire se stesso
e Dorian muore.
Dopo la pubblicazione di questo
romanzo, che innalza la denuncia
sociale del falso perbenismo delle
società vittoriane ; le accuse di
omosessualità per Wilde si fanno
sempre più vive.
Nel 1895 Wilde viene messo sotto
processo con accuse di sodomia, esso
risulta colpevole e viene condannato a
due anni di lavori forzati e al carcere,
da qui la lettera DE PROFUNDIS una
lunga lettera che Oscar Wilde scrisse
al compagno Alfred Douglas, da qui la
famosa frase :
“L’Amore che non osa pronunciare
il suo nome”
Olocausto l’oblio della
vergogna
Ne "I sommersi e i salvati" Primo Levi racconta che quasi tutti i
sopravvissuti allo sterminio nazista avevano un incubo ricorrente: di
tornare a casa, di provare a raccontare quello che era accaduto e di
non essere ascoltati o creduti. Levi conclude: “Fortunatamente le
cose non sono andate come le vittime temevano e come i nazisti
speravano”.
Ma non per tutti fu cosi, gli omosessuali sopravvissuti allo sterminio
nazista tacquero per quasi trent’anni, ciò avvenne principalmente
per due motivi: non esisteva, come nel caso ebraico, un soggetto
collettivo che accogliesse e trasformasse i ricordi individuali delle
testimonianze nella memoria di un gruppo sociale riconosciuto; e
soprattutto per il paragrafo 175 – che prevedeva pesanti
condanne penali per gli uomini che compivano atti omosessuali –
che fu parzialmente abolito nella Germania Ovest solo alla fine degli
anni sessanta, fino a quel momento raccontare la propria storia
voleva dire per i sopravvissuti esporsi al rischio di essere arrestati.
Si era prodotto proprio ciò che, per dirla con Levi, “i nazisti
speravano”: l’ oblio.
Vittime del gruppo "asociali"
Studio di Ruediger Lautmann
25,74% Omosessuali
44,12% Prigionieri
Politici
Testimoni di
Geova
30,15%
Grafico 1 :
Uno studio di Ruediger Lautmann riporta che il 60% dei
gay rinchiusi nei campi di concentramento morì,
paragonandolo al 41% dei prigionieri politici e al 35% dei
testimoni di Geova. Lo studio mostra anche gay soffrirono
di un trattamento particolarmente crudele all'interno dei
campi di concentramento. L'emarginazione inflitta agli
omosessuali nella vita sociale tedesca dell'epoca si
rifletteva nei campi di concentramento.
Paragrafo 175 - Epoca Nazista
“Die widernatürliche Unzucht, welche von
Menschen mit Tieren begangen wird, ist mit
Gefängnis zu bestrafen; auch kann auf Verlust
der bürgerlichen Ehrenrechte erkannt
werden”.
“Un atto sessuale non naturale che avvenga
tra persone di sesso maschile o tra esseri
umani ed animali, è punibile con
l’imprigionamento; può inoltre essere prevista
la perdita dei diritti civili.”
Prima dell’avvento del Terzo Reich, Berlino era una città modernista
e liberale con la presenza fiorente di locali notturni che garantivano
alla popolazione gay e lesbica una vita mondana briosa e piacevole;
sempre in quel periodo iniziarono a sorgere una serie di circoli e
associazioni uniti dal progetto comune di trasformazione della
condizione sociale, culturale, umana e politica delle persone
omosessuali. L’ideologia nazista giudicò l’omosessualità
inconciliabile con i propri valori morali e ritenendo i rapporti
omosessuali infecondi, vennero visti come aberrazione della
demografia tedesca; i gay non erano nella condizione fisica di
riprodursi e generare nuove vite per la “razza perfetta” ecco perchè
le associazioni per la tutela dei cittadini omosessuali tra cui il
Wissenschaftlich-humanitares Komitee (Comitato scientifico-
umanitario) iniziarono ad essere smembrate dall’esercito tedesco
che impugnando il Paragrafo 175 consideravano un crimine e una
malattia nazione l’atto omosessuale tra uomini.
Adolf Hitler, ritenendo che l’omosessualità fosse un comportamento
degenerato che minava il carattere virile della popolazione tedesca,
denotò i gay come nemici dello stato che contaminavano
negativamente l’eticità sociale. Circa un milione di omosessuali
diventarono perseguitati del regime nazista: convincerli a
modificare il loro orientamento sessuale era il primo passo verso la
dignità collettiva; i gay che negarono questa costrizione vennero
deportati nei campi di concentramento dove vennero massacrati. La
recrudescenza delle leggi omofobiche e di conseguenza
l’inasprimento del Paragrafo 175 aumentò la persecuzione e
migliaia di omosessuali vennero sottoposti alla sterilizzazione
forzata; il numero di persone uccise nei campi di concentramento
durante il periodo dell’Olocausto varia e non si è in possesso di una
stima perfetta delle vittime.
Il conteggio spesso era errato; gli omosessuali erano identificati dal
rosa Winkel ovvero il Triangolo rosa, un marchio di stoffa che veniva
cucito sulla divisa degli internati per omosessualità; anche la scelta
del colore era una derisione: il colore rosa era stato chiaramente
deciso per scherno nei confronti di chi era considerato effeminato
mentre alle lesbiche internate, fu conferito invece il triangolo nero
delle asociali. Gli uomini invece che erano sia gay che ebrei
portavano la stella gialla.