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Sintesi

Introduzione Rugby: risvolti economici e sociali tesina



Anche se ho appena 19 anni posso dire che il rugby per la mia vita è stato una parte molto importante visto che lo pratico da quando avevo 7 anni e da tre anni proprio per la mia passione mi sono trasferito a Calvisano per ambire a diventare un giocatore professionista di rugby. Questo è il mio sogno del cassetto ad oggi continuo a impegnarmi per raggiungerlo. Di questi 3 anni ne ho trascorsi due nell’Accademia federale U18. Questa esperienza mi ha permesso di allenarmi tutti giorni e aumentare il mio attaccamento verso lo sport.
Il mio obiettivo con questa tesina è trasmettere tutto quello che significa per me il rugby, come ha cambiato la mia vita sia in campo sia al di fuori e parlare di tutti gli effetti che ha nella società e economia attuale.
La prima frase che ho sentito a 7 anni in campo è stata: “Il rugby è una scuola di vita” perché insegna uno stile di vita e un modo di essere particolare come l’altruismo ( una squadra è di 15 giocatori), lo spirito di sacrificio per le altre persone ( nel gioco il sostegno è fondamentale perché bisogna andare avanti passando indietro) e una serie di valori che andrò a descrivere con la relazione del libro “Ovalia: il dizionario erotico del rugby”.
Naturalmente la coppa del mondo rappresenta la più alta espressione dello spettacolo rugbistico. L’ultima si è svolta in Inghilterra nel 2015 vediamo attraverso un articolo del Telegraph (noto giornale inglese) qualche informazione su questa competizione. Successivamente analizzerò alcuni aspetti finanziari e giuridici riguardanti gli atleti che hanno degli obblighi etici ben precisi ma anche una regolamentazione fiscale dei redditi da rispettare.
Poi presenterò attraverso delle parti del Bilancio FIR un’ analisi dei costi tipicamente legati all’attività sportiva sottolineando l’aspetto aziendale che comportano.
Infine voglio raccontare di una storia particolare avvenuta in Argentina negli anni ’70 durante la dittatura. È il racconto dei rugbisti del Club de la Plata scomparsi perché di idee politiche contrarie a quelle del regime. Secondo me questa storia ci insegna che nonostante idee politiche diverse quando si scende in campo a giocare tutti diventano compagni e ci si aiuta l’un altro per uno scopo comune: fare meta.

Collegamenti


Rugby: risvolti economici e sociali tesina



Italiano - Relazione libro "Ovalia dizionario erotico del rugby".
Inglese - Rugby world cup 2015.
Economia Aziendale - Analisi costi bilancio FIR (Federazione Italiana Rugby).
Economia Politica - Tassazione redditi da attività sportive.
Spagnolo - La storia di venti desaparecidos giocatori di rugby in Argentina.
Diritto - Carta etica degli atleti.
Estratto del documento

Nel libro, oltre alla pura conoscenza della palla ovale, sono presenti numerosi

aneddoti che forniscono la prova di come tutte le parole spiegate siano davvero

la realtà e lo spirito del rugby. Infatti, per me questo sport incarna un vero e

proprio stile di vita che ti aiuta ad affrontare l’esistenza anche al di fuori dal

campo. Uno degli aspetti che ritengo fondamentale è la capacità di sacrificio

per raggiungere i propri obiettivi come ad esempio quello di tutti quei giocatori

di rugby inglesi che nel 1914 si arruolarono e morirono in guerra, infatti allo

scoppio della guerra la Federazione inglese di rugby invitò tutti i giocatori ad

arruolarsi. Per questo il rugby è stato lo sport che ha pagato il prezzo più alto,

almeno nella Prima guerra Mondiale.

Riporto alcune delle frasi più rappresentative del libro:

“Il calcio è uno sport da gentiluomini giocato da bruti, il rugby è uno sport da

bruti giocato da gentiluomini”. In questa frase c’è uno dei valori che più

rappresenta tale sport: il rispetto, sia in caso di vittoria o sconfitta, per gli

avversari, per l’arbitro e per il pubblico. Una prova del rispetto è l’abitudine dei

giocatori di ringraziare l’arbitro e il pubblico alla fine della partita.

“Rugby e amore si assomigliano: sono passione, sentimento, legame sono voce

del verbo dare. Si dà per il solo piacere di dare. Il risultato viene dopo: non è

l’obiettivo, semmai una conseguenza”. In questa disciplina sportiva è

fondamentale il gioco di squadra infatti in tutte le squadre di rugby più forti i

giocatori sono tra di loro amici e si sostengono l’un altro nei momenti di

difficoltà. Ecco anche perché nel rugby si passa all’indietro: si ha sempre un

compagno pronto a riceverla.

“Una partita di rugby è ottanta minuti di guerra e un anno di amicizia”. Appena

l’arbitro fischia la fine di una partita tutti i giocatori ritornano amici perché

sanno di fare parte della grande famiglia degli appassionati del rugby proprio

come fanno i tifosi delle squadre che si siedono vicini allo stadio senza mai

essere offensivi con la squadra avversaria e anzi spesso bevono una birra

insieme durante l’intervallo della partita.

“Da sempre gli uomini hanno giocato per battersi. Il rugby consente loro di farlo

nel rispetto delle regole. È un gioco duro ed è questa la sua principale virtù”.

“Nessun altro sport ha una così spiccata libertà di contatto. Non è solamente

un contatto fisico, ma anche un confronto morale”.

“Il rugby insegna ad accettare il rimbalzo della palla della vita”.

“Giocare contro gli All Blacks dev’essere come cadere dall’ottavo piano. Fino al

primo, un attimo prima di spiaccicarti per terra, puoi sempre dire che va tutto

bene”.

“Se non sai perdere con leggerezza e vincere con umiltà, è meglio che non

giochi a rugby”. Nel rugby si vince e si perde tutti insieme. L’umiltà è

fondamentale nel rugby perché senza i compagni è impossibile raggiungere un

risultato importante. Tutti i campioni del rugby senza il duro lavoro degli altri in

campo non sarebbero nessuno. In caso di sconfitta, al contrario, non è mai

colpa del singolo ma della squadra intera.

“Il terzo tempo è un momento magico”. È forse la caratteristica più invidiata

dagli altri sport. Rappresenta tutti i valori principali del rugby, alcuni li ho già

descritti, come l’amicizia, lo spirito di gruppo, il rispetto. Senza il terzo tempo

non ci sarebbero i primi due.

“Secondo alcuni esperti, durante una partita di rugby i giocatori si danno così

tante botte che i tifosi sugli spalti sono costretti, per solidarietà a stare buoni e

tranquilli”.

“Le colpe degli arbitri sono numerose come i cattivi rimbalzi del pallone. Ma si è

mai visto qualcuno protestare con un pallone?”.

“Ovale. Perché ovale, non si sa bene. Perché il pallone del calcio, del basket,

della pallavolo e della pallanuoto, perché le palline del tennis, del golf e del

cricket, perché le bocce delle bocce, delle boccette e del bowling sono tutte

rotonde. E questo è già un buon motivo. È ovale perché ovale si passa meglio,

forse – forse – si prende anche meglio, e quando viene calciato assume una

traiettoria che riesce anche a sfidare le leggi della gravità. È ovale perché ovale

sa più di vento, di birra, di Inghilterra. Sa anche di “harpastum”, il gioco che si

praticava con un vescicone di bue, ovaloide antenato dell’ovale ai tempi dei

romani. Adesso il pallone è come formato da quattro pannelli, cuciti insieme, di

cuoio o di materiale sintetico che dà lo stesso effetto, e pesa meno di mezzo

chilo. La marca più tradizionale è Gilbert, cognome di un calzolaio che ha il suo

bel negozio a Rugby, e accanto vi ha costruito un piccolo museo”.

Leggere questo libro per me è stato un piacere perché ha l’effetto di aumentare

la mia passione verso il rugby e mi ha fatto conoscere molte citazioni e opinioni

dette dai campioni del passato. L’autore da un’ immagine vera dei valori e

passioni che infonde la palla ovale. Poi secondo me la lettura è scorrevole,

divertente e piacevole anche per chi non conosce il rugby.

England's Rugby World Cup

billion pound extravaganza is

the biggest and the best, says

World Rugby

All records broken and there has been a huge boost to the UK

.

economy as profile of World Cup is taken to new heights

The Rugby World Cup in England hailed as the “biggest and best” in the 28-

year history of the tournament, despite the host nation’s humiliating exit at the

pool stage. On the eve of Saturday’s final between holders New Zealand and

two-times champions Australia at Twickenham, World Rugby chairman Bernard

Lapasset revealed to the Telegraph that the tournament is already poised to

beat all records since it started in 1987. There was a £1 billion direct cash

injection into the UK economy, a boost of £2.5 billion when taking into account

knock-on effects and the retail sales rise of 1.9 per cent last month. England’s

departure after just 16 days, following defeats by Wales and Australia, had a

negative impact on the Rugby Football Union’s hopes of maximising the legacy

of the “once-in-a-lifetime” opportunity of hosting the tournament. But Lapasset

insisted that the event, which included six pool games and two quarter-finals in

Cardiff, would be remembered for elevating rugby’s global showpiece to

unprecedented heights. More than 1.5 million supporters, a record, have visited

fan zones across the country with a further million involved in the ‘Festival of

Rugby’ activities. Ninety-seven per cent of the tickets sold, a record total of

more than 2.4 million (France sold 2.25 million in 2007), with a world-record

attendance of 89,267 at Wembley to see Ireland defeat Romania. There had

unprecedented audiences around the world with broadcast market share

growth in the likes of Japan, the United States, Brazil, Germany and Holland.

Commercially the tournament has also been a huge success, with World Rugby

poised to benefit from a record surplus of £150 million, enabling it to commit to

a £350 million spend on the global game by next year. The RFU will also benefit

from a profit of more than £15 million from ticket sales on top of its slice as a

tier one nation, which it intends to plough back into the grass-roots game. The

tournament has also attracted the biggest social media traffic of any sporting

event this year.

This article was written by Gavin Mairs on the 29 October of 2015,

th

the Rugby news correspondent for the Telegraph .

Carta etica degli atleti

Approvata dal Senato della repubblica nel 2009 ed è l’atto parlamentare

numero 1748 della XVI legislatura.

La Carta dell’etica dello sport si fonda sui seguenti princıpi:

1) Tutti gli atleti sono uguali ed hanno pari dignità, senza distinzione di età,

sesso, nazionalità, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni

personali e sociali; nessuno di questi fattori, pertanto, può costituire motivo di

discriminazione.

2) Ai giovani disabili e a quelli con minore predisposizione psicofisica deve

essere assicurata la possibilità di praticare lo sport secondo le loro capacità e

senza che la loro condizione sia causa di discriminazione o di esclusione.

3) Gli atleti partecipano alle competizioni sportive secondo le attitudini di

ciascuno con l’impegno individuale e collettivo nel perseguire gli obiettivi

sportivi definiti in collaborazione con l’organizzazione di appartenenza. Questi

obiettivi devono essere raggiunti senza danneggiare l’integrità fisica e morale

degli atleti.

4) La lealtà, l’onestà, il fair play, la solidarietà, lo spirito di amicizia ed il

rispetto assoluto degli altri atleti e degli arbitri costituiscono la base di ogni

condotta sportiva; i responsabili delle attività e i capitani delle squadre negli

sport collettivi devono essere costantemente di esempio per gli atleti. I

comportamenti leali e i gesti che esaltano i valori etici devono costituire motivo

di pubblico elogio.

5) L’assistenza medico-scientifica agli atleti è assicurata per preservare la

salute di tutti gli atleti.

6) Il doping rappresenta la più grave minaccia per lo sviluppo delle attività

sportive perché: stravolge i risultati delle competizioni, mette in serio pericolo

la salute dell’atleta e deteriora in modo spesso irreversibile la stessa immagine

dello sport. Per combattere tale fenomeno è necessaria la conoscenza: delle

tipologie delle sostanze proibite, delle conseguenze rovinose per l’organismo.

In secondo luogo i responsabili delle attività sportive devono svolgere un’opera

costante di educazione e di prevenzione per rafforzare psicologicamente gli

atleti e renderli capaci sia di respingere la tentazione di conseguire

rapidamente il successo attraverso l’uso di sostanze dopanti.

7) Lo sport, associato alla cultura e all’educazione, consente di instaurare uno

stile di vita basata sulla gioia dello sforzo e sul rispetto dei princıpi morali

universali; esso costituisce un importante fattore di armonico sviluppo

psicofisico dell’individuo e di inclusione sociale fra i gruppi di popolazione.

Tutti questi principi vanno diffusi in tutte le scuole per promuovere l’attività

sportiva corretta.

Tassazione redditi derivanti da

attività sportive

La tassazio

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