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Storia: La Seconda Guerra Mondiale
Inglese: The Second World War
Matematica: La Ricerca Operativa
Diritto: La Costituzione Italiana
Scienza delle Finanze: Il bilancio dello Stato
Ragioneria: Il Bilancio d'esercizio
Informatica: I sistemi operativi
TESINA: La seconda Guerra Mondiale e i risvolti nell’uomo
MICHELE MASSARO
I.I.S.S. Pietro Giannone
2011/2012
5Bp
MAPPA CONCETTUALE
ITALIANO:
Ermetismo e
Ungaretti ↑
INGLESE : The
Second World STORIA: La seconda
War ← guerra mondiale
↓
MATEMATICA: La INFORMATICA : I
Ricerca Operativa → Sistemi Operativi
↓
DIRITTO: La
Costituzione Italana
↓
S.FINANZE
Bilancio dello
Stato ↓
RAGIONERIA
Bilancio d'esercizio
L’ERMETISMO 1
Col termine “Ermetismo” si indica quel tipo di poesia che sorge
intorno agli anni Venti e si sviluppa negli anni compresi tra le due
guerre.
Il nome deriva da Ermete, il dio delle scienze occulte, e fu adoperato in
senso dispregiativo nei confronti della nuova poesia che veniva
accusata di essere indecifrabile.
I contenuti della poesia ermetica sono il rifiuto della concezione della poesia come
esaltatrice di ideali e l’espressione della poesia come la “vita” stessa,come sfogo
diretto e intimo dell'uomo .La poesia segue l’ideale della poesia libera sia da forme
metriche tradizionali sia da finalità descrittive e narrative.
Il motivo centrale della nuova poesia è il senso della solitudine
disperata dell’uomo moderno, il quale perduta la fede negli antichi
valori e nei miti della civiltà positivistica, non ha più certezze a cui
ancorarsi, in un mondo incomprensibile e sconvolto dalle guerre.
Ne deriva una visione della vita sfiduciata e priva di illusioni.
A causa dei loro temi desolati e intimistici, i poeti ermetici rifiutano il
linguaggio e le forme della poesia positivistica, nella quale i poeti
avevano miti e certezze da celebrare; il nuovo poeta, invece, non ha più
certezze in cui credere, perciò va alla ricerca di parole essenziali che
meglio rispecchiano lo stato d’animo di chi, privo di illusioni e di fede, si
ripiega su se stesso e scopre la propria miseria e la propria angoscia
esistenziale. Giuseppe Ungaretti.
Tra i maggiori esponenti dell’Ermetismo troviamo
Giuseppe Ungaretti
Ungaretti e stato profondamente coinvolto in entrambe le guerre e per questo un
animo come il suo non poteva non far parte della corrente ermetica.
Nato nel 1888 ad Alessandria d’Egitto inizia i suoi studi di letteratura prima nella
città africana, poi a Parigi dove conosce e si appassiona alla poesia decadente .
Nel 1914 Ungaretti venne in Italia per partecipare con entusiasmo alla guerra,
durante la quale, nelle trincee scrive le sue prime liriche “Il porto sepolto” .
Finita la guerra sposa Jeanne Dupoix e si trasferisce in Italia dove aderirà al
Fascismo. Dopo esser divenuto uno dei più noti intellettuali italiani partì per il
Brasile per insegnare letteratura italiana all’università di San Paolo dove però perde
il figlio Antonietto per una appendicite non curata bene. Nel 1942 torna in Italia a
insegnare Italiano all’università di Roma dove trova l’interesse di Mondadori di
pubblicare le sue opere ma il ritorno in Italia non gli porta gioia infatti trova la guerra
e perde il fratello. Muore infine a Milano nel 1970.
Ungaretti giunge, attraverso una travagliata esperienza, a sentirsi in armonia
con l’universo e alla fede in Dio.
Si può dire che il poeta percorre una specie di viaggio spirituale, che
parte dall’angoscia esistenziale, derivata dalla solitudine e dal senso di
mistero, e approda nella fede in Dio; dalla condizione di “uomo di pena” ,degli
ermetici, egli passa a quella di “uomo di fede”.
La prima esperienza fondamentale,autobiografica, è quella delle trincee, nelle quali
il poeta scopre una nuova dimensione della sofferenza. Tutte le
impressioni e i sentimenti scaturiti dalla guerra sfociano nella prima
raccolta di poesie: “Il porto sepolto”, 1916. Il titolo, anche se allude ad
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un porto reale nei pressi di Alessandria, ha soprattutto carattere
simbolico: il porto sepolto rappresenta il mistero, l’assoluto, di cui il
poeta va alla ricerca per approdarvi come in un porto di pace.
Successivamente le poesie di “Il porto sepolto” confluiscono nella
raccolta “Allegria di naufragi”, del 1919. Anche questo titolo ha
carattere allusivo: la guerra è come un naufragio della vita; i superstiti
del naufragio sono presi da una sorta di “allegria” per lo scampato
pericolo e superano la paura e il dolore con la fede e la speranza di un futuro
migliore.
Ungaretti sente la guerra non come un’occasione di eroismo, ma come
una fatalità che si abbatte sulla povera gente, la quale subisce con rassegnazione.
Il poeta vuole esprimere questa condizione umana, che è anche la sua, e lo fa con
poesie brevi, a volte brevissime, ma dense di significato.
Per esprimere queste impressioni il poeta rinuncia ai metri tradizionali,come da
scuola ermetica, inoltre ricorre all’abolizione della punteggiatura,all’impiego di spazi
bianchi e di pause e a titoli suggestivi ed evocativi.
Nella successiva raccolta "Sentimento del tempo" Ungaretti ricorre a una
riflessione esistenziale. Inizia qui il tormentato recupero della fede, la quale può
forse rappresentare per l'uomo smarrito una reale certezza.
Ne “Il dolore” Ungaretti si sofferma sul significato del dolore,per lui che dedica
alcune liriche alle morte del fratello e del figlio Antonietto, e per il mondo il cui
dolore è rappresentato dalla Seconda Guerra Mondiale.
NON GRIDATE PIU’
Cessate di uccidere i morti
non gridate più, non gridate
se li volete ancora udire,
se sperate di non perire.
Hanno l'impercettibile sussurro,
non fanno più rumore
del crescere dell'erba,
lieta dove non passa l'uomo.
La poesia fa parte della raccolta "Il dolore", uscita nell'immediato dopoguerra,le cui liriche
sono accomunate appunto dal tema del dolore:il dolore provato per la morte del figlio, ma
anche il dolore comune a tutti gli uomini che nasce dalla tragedia del conflitto da poco
concluso. Argomento della poesia è l`orrore per l`odio scatenato dalla guerra,che non
cessa neanche quando le armi sono state oramai deposte, neanche di fronte a milioni di
morti. Gli uomini, con i loro assurdi rancori, uccidono nuovamente le tante vittime della
guerra, mentre dovrebbero tacere e ascoltare il debole messaggio di speranza che da loro
viene. La voce dei morti e` un sussurro: bisogna tacere per sentirla, è necessario il silenzio
se si vuole avere una speranza di sopravvivere .
3
Giuseppe Ungaretti e il figlio Antonietto
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
Le cause della Seconda Guerra mondiale sono facilmente attribuibili alla
Germania,infatti le posizioni diplomatiche di Hitler e le sue intenzioni
espansionistiche preoccupavano e non poco le potenze diplomatiche europee che
già pensavano a un possibile conflitto con la Germania,conflitto che sembrava
essere evitato quando firmò una pace a Monaco(1938).
nel marzo del 1939 Hitler sorprese tutti: conquistò la Boemia e
Ma
sottomise la Slovacchia.
Questi avvenimenti determinarono una svolta dell’atteggiamento delle
potenze occidentali. Tra il marzo e il maggio dello stesso anno Gran
Bretagna e Francia stipularono un Patto di assistenza militare con la
Polonia, che costituiva il primo obbiettivo dei tedeschi.
Nel maggio del ’39 Mussolini, convinto che l’Italia non potesse restare
neutrale nello scontro che si andava profilando e sicuro della
superiorità della Germania, decise di accettare le pressanti richieste
tedesche di trasformare il vincolo dell’asse Roma-Berlino in una vera e
“Patto d’acciaio”
propria alleanza militare, che prese il nome di .
Il patto stabiliva che, se una delle due parti si fosse trovata impegnata
in un conflitto in una causa qualsiasi, l’altra sarebbe stata obbligata a
scendere in campo al suo fianco. Mussolini accettò, consapevole del
fatto che l’Italia non era preparata militarmente ad un conflitto.
La Germania inoltre aprì trattative di alleanza anche con la Russia e
Patto di
nell’agosto del 1939 Germania e Russia firmavano a Mosca un
non aggressione.
Nel settembre 1939 Hitler invase la Polonia; di fronte a questo ulteriore
grave atto, Francia e Gran Bretagna,dichiararono guerra alla Germania,
ma non riuscirono ad impedire la conquista della Polonia. Fu in
guerra–lampo,
quest’occasione che venne applicata la prima un nuovo
metodo di guerra che si basava
sull’uso congiunto dell’aviazione e delle forze corazzate.
Nell’aprile del 1940, Hitler volse l'esercito tedesco contro la Danimarca,
che si arrese senza combattere, e la Norvegia, che pur opponendo una
certa resistenza fu ugualmente conquistata.
Nella primavera del 1940 ebbe inizio l’offensiva tedesca nei confronti
della Francia e si risolse nel giro di poche settimane in un nuovo successo
tedesco.
In vista dell’attacco definitivo a Parigi l’esercito tedesco rallentò la sua
marcia, in parte per riorganizzare le forze e in parte per un calcolo
politico di Hitler. Infatti, rallentando la marcia del suo esercito Hitler
aveva permesso alle truppe britanniche di ritirarsi; attraverso questo
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strategia Hitler si lasciava la possibilità di un eventuale accordo con la
Gran Bretagna, per la quale la ritirata rappresentò la salvezza o almeno
la possibilità di continuare la lotta.
Ma per la Francia ormai la sconfitta era irreparabile. Il 14 giugno i
tedeschi entrarono a Parigi e il 22 fu firmato l’armistizio, in base al
quale il governo, che stabilì la sua sede nella cittadina di Vichy,
conservava la sua sovranità nella parte centro-meridionale del paese. Il
resto della Francia restava sotto l’occupazione tedesca.
Italia
L’ allo scoppio della guerra non aveva potuto fare altro che
non belligeranza
dichiarare la sua , giustificando l’inadempienza al
patto d’acciaio con l’impreparazione ad affrontare una guerra di lunga
durata.
Il crollo della Francia bastò a eliminare le ultime esitazioni di Mussolini
che voleva l’Italia in guerra.
Il 10 giugno 1940 il duce annunciava l’entrata in guerra dell’Italia
contro le democrazie dell’Occidente. L’entrata in guerra dell’Italia fu
inaugurata con una serie di sconfitte(in Francia e in Africa) che
evidenziavano l’inefficienza dell’esercito italiano.
Dopo la sconfitta della Francia, la Gran Bretagna era rimasta sola a
combattere contro la Germania e i suoi alleati. A questo punto Hitler
sarebbe stato disposto a trattare, a patto di vedersi riconosciute le sue
conquiste; ma ogni ipotesi di tregua trovò ostacolo nella volontà del
popolo britannico a continuare la lotta. Ispiratore di questa volontà fu
Churchill
Winston , chiamato nel maggio del ’40 a guidare il nuovo
governo britannico. “Leone
Hitler, di conseguenza, avviò un’offensiva chiamata operazione
marino” nei confronti dell’Inghilterra, ma dopo mesi di lotta apparve
chiaro che l’Inghilterra non era stata piegata. La tenace resistenza degli
inglesi aveva ottenuto un successo determinante imponendo alla
Germania la prima battuta d’arresto dall’inizio del conflitto.
Nell’ottobre del ’40 l’Italia attaccava improvvisamente la Grecia, paese
con cui fino ad allora aveva avuto buoni rapporti. L’offensiva italiana si
scontro con una resistenza più dura del previsto, tanto che furono
costretti a schierarsi sulla difensiva.
L’esito fallimentare della campagna di Grecia, provocò una diffusa crisi
di sfiducia nei confronti di Mussolini.
Intanto Hitler, che credeva di non avere più rivali in Europa, decise di
concentrare il grosso delle sue forze verso l’obbiettivo più ambito: la
conquista dello “spazio vitale” a est, ai danni dell’URSS.
Con l’attacco tedesco nei confronti dell’unione Sovietica la guerra entrò
in una nuova fase.
Stalin era convinto che Hitler non avrebbe mai aggredito la Russia prima
di chiudere i conti con la Gran Bretagna. Così quando il 22 giugno del
1941 scattò l’offensiva tedesca, i russi furono colti impreparati. Anche un
corpo di spedizione italiano prese parte all’offensiva. A dicembre i
sovietici lanciavano la loro prima 5 Mosca
controffensiva, allontanando la minaccia da . Hitler fu costretto a
tenere il grosso del suo esercito sulle pianure russe, alle prese con un
terribile inverno e una resistenza sempre più accanita, che portò alla
morte di migliaia di uomini e la distruzione di migliaia di mezzi da guerra.
guerra d’usura