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Sintesi

Tesina - Premio maturità  2009

Titolo: riso e sorriso

Autore: Stirparo Fabrizio

Descrizione: verte sugli argomenti che generano sorriso o lo rappresentano

Materie trattate: Geografia Astronomica,inglese,latino,storia,storia Dell'arte,italiano,fisica,filosofia

Area: scientifica

Sommario: geografia astronomica, luna inglese, moon landing latino, seneca, marziale, giovenale, persio storia, new deal storia dell'arte, dada, duchamp, l.h.o.o.q., fontana, surrealismo, magritte, ceci n'est pas un pipe italiano, pirandello, la vecchia imbellettata fisica, forza elettromotrice, legge di faraday filosofia, saggio sul riso (bergson)

Estratto del documento

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del sole, che avrebbe prodotto maree sempre più frequenti fino alla

scissione di una parte di materiale terrestre. Se in un primo momento

questa teoria riscosse molte adesioni venne in seguito abbandonata

per essere poi ripresa e ritrattata: la nuova teoria spiega che alla

formazione del nucleo con materiale più pesante, la terra aumentò

la velocità di rotazione con conseguente fissione di quel materiale

che sarebbe diventato un nuovo corpo celeste. Questa teoria

spiegherebbe la minore densità della luna rispetto al suo ‘’pianeta

d’origine’’, sebbene resti da risolvere il problema dell’inclinazione

dell’orbita lunare; b) l’ipotesi della cattura, secondo alcuni infatti

la luna viaggiava liberamente nel sistema solare, sarebbe poi giunta

molto vicina alla terra tanto da esserne attratta. Questa seconda

teoria ammette un’improbabile diminuzione della velocità lunare,

che, però, potrebbe essere stata causata dalla dissipazione

dell’energia dovuta all’attrito delle maree. Rispetto alla teoria

della fissione questa spiegherebbe il dilemma sulla diversa

composizione della terra, sebbene abbia diversi punti ancora da

risolvere per essere accettata come vera; c) la formazione per

accrescimento, che non esclude l’ipotesi di una specie di ‘’cattura’’

dopo la genesi, dovuta ai materiali diversi che erano in orbita intorno

al nostro pianeta; d) infine la teoria dell’impatto, in cui studiosi

ricondurrebbero la creazione della terra ad un impatto

violentissimo con un corpo di enormi dimensioni (teoria che si è fatta

strada specialmente dopo le missioni Apollo);

2) la separazione della primitiva crosta lunare, avvenuta all’incirca

4.5 miliardi d’anni fa;

3) la prima epoca vulcanica, durante la quale con gigantesche

eruzioni si sono formate le brecce, particolari rocce presenti sul

suolo lunare;

4) il bombardamento meteoritico, periodo quasi contemporaneo alla

prime eruzioni;

5) la seconda parte dell’attività vulcanica, mentre il bombardamento

meteoritico andava diminuendo la fuoriuscita di lava dai bacini

scavati dall’impatto dei meteoriti creava solidificandosi i basalti,

presenti anche nella crosta oceanica terrestre; 8

6) la quiescenza: mentre l’attività vulcanica è ormai terminata e i

bombardamenti meteoritici sono diminuiti lo spessore della crosta

lunare è aumentato in maniera tale che le fratture non possano più

manifestarsi. Dopo un periodo d’attività durato La superficie lunare

tra mari di

circa 4 miliardi di anni la luna può considerarsi polvere,crateri

oggi un corpo morto. meteoritici e

L’ultima parte riguarda la luna vista in vulcani ormai

spenti:appare liscia

superficie, ai giorni nostri. I mari lunari sono e levigata,è

distese ampie e piatte di polvere, cenere e detriti ammirata da tanti

innamorati e

di provenienza incerta, che si differenziano in rappresentata in

frammenti di rocce magmatiche simili a quelle molti quadri. Negli

terrestri, frammenti di sostanza vetrose e anni si è molto

‘’parlato’’di lei..

sferule tondeggianti ma che rientrano nel

gruppo denominato regolite. Al passaggio in prossimità dei mari, i

satelliti artificiali subiscono delle perturbazioni dovute

probabilmente ad un maggior effetto gravitazionale: queste aree

sono dette mascon (dall’inglese mass concentrations).

La ‘’faccia’’ a noi rivolta si presenta con il 70% di terre alte, o

altopiani (sebbene la struttura non sia uniforme), che sulla superficie

totale ricoprono quasi l’80%; i rilievi possono arrivare a 9000 metri

d’altezza, e un seppur inutile paragone rispetto alla terra (causa

mancanza di riferimenti, come per la terra il livello media del mare)

indica che i rilievi lunari sono più alti di quelli terrestri. I crateri

sono veri e propri buchi formati dall’impatto con meteoriti o

all’intensa attività lunare passata; essi possono avere dimensioni

diverse, e quando arrivano a superare i 40 km di diametro si parla di

cerchi. Vi sono poi i solchi dovuti al raffreddamento, corrispondenti

quindi a piccole fratture della crosta o a fuoriuscita di masse

gassose oppure alla lava, e le creste, presenti soltanto nei mari, che

corrispondono a rilievi di centinaia di metri che possono allungarsi

per centinaia di km. 9

Moon landing: is it In a period when there was the

a big fake? so-named cold war,

characterised by conflict without arms, the two

presidents of Usa and Urss, J.F. Kennedy and Nikita

Kruscev and their runners, tried to overcome the

opposite nation with innovations or technological

inventions. So years by years they spent money and money especially

for space’s industry : in 1961 was launched the

E’ bello credere che first man in the universe, Yurij Gagarin, and the

l’uomo sia stato sulla

luna: ci porta a supremacy of Urss seemed to be absolute: there

fantasticare riguardo was of course the perfect way to show to the

il futuro(dove world the strength of a winning economical

vivremo,quando e

come viaggeremo model. The American answer was ready, and

abitudinariamente just 8 years later, Neil Armstrong and other

nello spazio) two spacemen get the first moon landing on the

Eagle with mission named Apollo 11. At the

of July the Eagle (so named because this bird is the

20.17 of the 20 th

image of united states) had the lunar landing, but only at 2.56

Armstrong made his descent to the moon's surface and is remembered

because he said a famous line "That's one small step for a man, one

giant leap for mankind". All the world could see the magnificence

and the greatness of the moon in tv and spacemen

took photos of the moon land. But is this the real

story of the moon landing? Is man really arrived on

moon surface? Or is it just a film? Some people

studied photos of the great conquest and

demonstrated those are just a fake, due to the will

of Usa to be superior on Urss and distract people

from Vietnam war:

1. We know Armstrong was the first man that take

the first step on the moon. So who took the photo? A

robot? Then there is no atmosphere on the moon and the contrast

between black and white is clean: so

why the gloom? 10

2. if the sun shines all with their rays why behind this spaceman in the

sky is all dark? 3. Who took this photo if the spaceman on the

moon were just 2?and why the men’s shades are

not

parallel

and one is

littler then

the other?

4. why the spacecraft ‘’legs’’ are not

full of powder? And why the rocket

didn’t produce a hole in the moon land?

Above all why we can’t see any star in

the sky? without atmosphere we should

see the milky way too.

At the end the moon landing is justified

for Us supremacy, and of course the smile represents the success of

America against Soviets. Although there are many reasons to believe

the moon landing is not true, people like dreaming. So let people

dream..

Il popolo romano, sebbene di grande cultura e magnifica storia, riuscì

negli anni del suo glorioso impero a portare alle massime espressioni

forme di ingegneria, arte, e tecnica che però avevano ereditato dalle

genti confinanti prima o poi inglobate. Di loro iniziativa inventarono

11

L’importanza

ben poco, sebbene poi andarono in giro della satira fu di

mettere

orgogliosamente dicendo: ‘’Tota nostra scherzosamente

est’’(Quintiliano). Si parla ovviamente della in evidenza quelli

satira (letteraria), genere letterario talmente che erano vizi e

difetti degli

nuovo che i romani non furono mai del tutto uomini,e magari

consci nemmeno del significato etimologico: il riflettere sui

problemi della

termine può essere collegato alla satura lanx, società.

vassoio di cibarie differenti in offerta agli dei, o

all’aggettivo satura, che indica un ripieno di condimenti, oppure alla

lex satura, proposta di legge che faceva riferimenti ad argomenti

scollegati tra loro, o magari ai satiri, figure mitiche caratterizzate

da un comportamento burlesco. Il termine sembra così ricondurre

alla varietà, che si riscontrerà poi con i temi trattati, e alla

spiritosaggine, spesso aggressiva. La storia della satira appare così

delineata: un primo periodo in cui scrittori come Ennio trattavano

una vastità di temi, passando dal serio al faceto con estrema

semplicità; Lucilio, che getterà le reali basi su quella che sarà la

vera e propria satira letteraria latina (varietà tematica, aggressività

ad personam , fine educativo-riflessivo); e l’età augustea,

spesso

durante la quale si avrà la possibilità di trattare temi critici anche

rispetto al potere (la repubblica consentiva una certa libertà di

Senatus

scrittura per fattori molto importanti: SPQR, la famosa sigla

PopulusQue Romanorum , implicava una certa importanza del senato

anzitutto, che aveva molti poteri, e certamente del popolo, che, data

l’esistenza di cariche annuali, aveva la facoltà di eleggere i propri

rappresentanti), e in cui maggior esponente è Orazio, che avrà

labor limae,

l’abilità, con il suo di elevare ad un linguaggio medio il

lavoro precedente svolto da Lucilio (che sarà criticato per il modo di

scrivere); infine l’età imperiale, in cui senato e popolo avevano ormai

perso il proprio potere e la loro importanza (divenne senatore un

cavallo, mentre il popolo fu tenuto lontano dalle questioni politiche

con giochi e spettacoli), caratterizzata dalla ‘’persecuzione

letteraria’’. I letterati non erano certo stupidi, e sapevano che una

parola contraria al potere li avrebbe condannati alla morte:

trovarono così diversi modi di operare nell’epoca imperiale. 12

Seneca visse un’esperienza di vita difficile: nell’anno 41, a seguito

dell’accusa di adulterio con Giulia Livella (sorella di Caligola, del

quale il ‘’filosofo’’ subì l’invidia causa fama e bravura), venne esiliato

dall’imperatore Claudio in Corsica, per essere poi richiamato (si pensa

per interessi puramente personali) da Agrippina dopo 8 anni affinché

educasse il successore al trono Nerone. Quando il giovane

imperatore salì al trono, l’audace letterato scrisse

Apokolokyntosis

l’ (‘’trasformazione in zucca’’) del principe, parodia

del termine Apotheosis (trasformazione in Dio) che rientra nel genere

satirico (menippeo, poichè era scritto in prosa e versi), sebbene non

manchino elogi all’impero neroniano. La trama della satira è molto

semplice: Claudio viene ricevuto sull’olimpo da Ercole, il quale

contesta la discendenza Augustea per quella Gallica, e lo

accompagna dove gli Dei sono riuniti in concilio; interviene il dio

Augusto, che racconta ai presenti dei crimini di Claudio, facendolo

condannare a giocare per sempre coi dadi, grande passione dell’uomo

da vivo.

Il contesto politico non sembrava dei migliori poiché Agrippina era

ancora molto vicina al potere, ma basti pensare che fu lei stessa a

favorire l’ascesa al trono del figlio servendo all’ormai ex marito

funghi velenosi.

Persio fu forse il più grande ed importante autore di satire in epoca

imperiale: ne scrisse 6, spazianti dai malcostumi Persio sarà l’unico

dell’epoca alla filosofia, dallo stoico modello autore che tratterà

i problemi

alla ricchezza. Lo stile si presenta ’’anticlassico’’ presenti nel suo

dalla forzatura del linguaggio (sempre dialogico, impero,noncurant

e delle svolte

riprende il modello oraziano) e da metafore politiche

impavide, passaggi logici e grotteschi quadretti:

al linguaggio familiare si accosta una raffinatezza stilistica e

lessicale, forse perché era consapevole di dover diffondere un

messaggio morale e di riflessione. Sebbene parte dei suoi scritti fu

censurata ed eliminata per gli aggressivi e diretti attacchi

all’imperatore, nell’opera di Persio si può distinguere il prologo (o

epilogo), in cui esplica quella che sarà la sua poetica, non condita da

sogni divini o investiture di divinità protettrici nè con la pretesa di

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diventare poeta-vate (portatore di verità), non comune alla

letteratura del tempo, in grado di ricevere applausi solo grazie alla

raffinatezza esteriore. Questo sarà anche il tema della prima satira,

nella quale alla fine esprimerà la necessità di ‘’parlare’’, ossia

mettere a nudo la società. Passa poi ad esaminare una religiosità che

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