Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Tesina sull'elettronica
italiano: D'ANNUNZIO
storia:1° GUERRA MONDIALE
MATEMATICA:STUDIO DELLA FUNZIONE
T.T.I.M:AUTOMAZIONE CANCELLO SCORREVOLE
TEC.MECCANICHE: MANUTENZIONE
LABORATORIO: P.L.C
ELETTRONICA: TRASDUTTORE
INGLESE:MOTOR ASYNCHRONOUS
CIRCUITO DI POTENZA
La protezione magnetotermica del motore è ottenuta dal fusibile F1 e relè
termico opportunamente coordinati. I dispositivi di manovra per l’inversione
di marcia sono rappresentati da due contattori tripolari la cui categoria di
impiego sarà AC3 (alimentazione motori a gabbia). Il PLC è previsto con
alimentatore incorporato ed è collegato direttamente alle rete di
alimentazione alla tensione di 230 V. la protezione è ottenuta tramite un
interruttore magnetotermico QF di portata adeguata.
CIRCUITO DI IMPUT/OUTPUT
Un primo circuito,che alimenta tutti gli ingressi, è prelevato direttamente dal
PLC che fornisce una tensione di 24 V in DC. Un secondo circuito, prelevato
dalla linea (L1-N) a valle dell’interruttore sezionatore QS attraverso un
trasformatore, alimenta le uscite del PLC; la protezione è assicurata dai
fusibili FU2 e FU3 (allegato2). Sugli output Q0.2 e Q0.3, facenti capo alle
bobine dei contattori KM1 e KM2, sono previsti contatti hardware di
interblocco per impedire la chiusura contemporanea dei due contattori che
comporterebbe un cortocircuito in linea
PROGRAMMA DI GESTIONE
MODALITA’ AUTOMATICA - l’apertura del cancello viene comandata dal pulsante SB1
(I1.1) o da pulsante SB2 (I1.2) del radiocomando, il pulsante SB3 (I1.3) può arrestare
in qualsiasi momento l’apertura o la chiusura del cancello. Una volta avviata e
completata l’apertura, il cancello resterà nella posizione “aperto” per 50 secondi, quindi
verrà richiuso automaticamente. Durante questa fase se dovesse intervenire una delle
due sicurezze il cancello verrà forzato in apertura.
MODALITA’ MANUALE – il comando del cancello può essere effettuato anche con il
selettore a chiave SA1 che nella posizione 2 (I1.0) effettua l’apertura del cancello e
nella posizione 1 (I0.7) la chiusura. La fase di movimentazione viene segnalata da un
lampeggiatore HL4.
COMPONENTI
PLC
Il PLC è un sistema elettronico digitale che utilizza una memoria per immagazzinare dati
e istruzioni che hanno il compito di realizzare specifiche funzioni del controllo dei
processi, sostituendo la tradizionale logica a relè con la logica programmata.
L'hardware di un controllore programmabile è costituito da tre componenti
fondamentali:
UNITÀ CENTRALE
UNITÀ INGRESSI/USCITA (SCHEDE I/O)
UNITÀ DI PROGRAMMAZIONE
L'unità centrale è la parte che organizza tutte le attività del controllore.
Le schede I/O, che prendono il nome dalle iniziali dei termini inglesi INPUT (Ingresso) e
OUTPUT (Uscita), consentono il collegamento tra l'unità centrale ed il sistema da
controllare con le modalità adeguate. Gli ingressi sono rappresentati dalla lettera I,
mentre le uscite vengono rappresentate dalla lettera Q; entrambe le due lettere
vengono seguite da 2 numeri, il primo che individua il numero della scheda(infatti il PLC
può essere composto da più schede di ingresso e di uscita), il secondo che individua il
numero della posizione della scheda stessa. Gli ingressi e le uscite dei componenti
possono essere collegate a nostro piacimento sul PLC,poiché quando andremo a
scrivere il programma KOP specificheremo quali sono gli ingressi e le uscite indicandone
la posizione sul PLC.
L'unità di programmazione è il dispositivo che consente di descrivere il programma
nell'apposita memoria del PLC.
Nella figura viene illustrato lo schema a blocchi dell' hardware di un PLC. Essa, oltre a
dare un quadro riassuntivo di quanto detto, mette in evidenza il percorso delle
informazioni.
U n it à d i
p r o g r a m m a z io n e PLC O
M e m o r ia
M e m o r ia d i C PU d a ti
p ro g ra m m a I
A lim e n t a t o r e u n it à c e n t r a le u n it à I / O
m e m o r ia d i
m assa s ta m p a n te s im u la t o r e pe r ife r ic h e
Nella memoria di programma è contenuto il programma secondo il quale il controllore
funziona. Il programma può essere caricato nella memoria interna o introducendolo
direttamente da un dispositivo di programmazione. Lo STEP 7 è il linguaggio di
programmazione dei controllori programmabili della SIEMENS. Il programma può essere
scritto in 2 modi diversi:
La lista di istruzioni AWL;
Lo schema a contatti KOP;
La caratteristica principale del PLC risiede nel fatto che nei processi industriali spesso è
necessario effettuare modifiche nella produzione che spesso richiedeva molto tempo e
denaro,ora grazie al PLC non è più indispensabile andare a modificare l’hardware,ma
basta modificare il programma del PLC per ottenere gli stessi risultati della logica
cablata. Per la programmazione del PLC, sceglieremo il linguaggio KOP. Il linguaggio
KOP rappresenta i compiti di automazione in forma grafica con i simboli dei contatti.
TECNOLOGIE MECCANICHE
MANUTENZIONE CANCELLO ELETTRICO
Strategie manutentive
Gli scopi della manutenzione sono essenzialmente due:
*riparare il guasto
* impedire che il guasto avvenga
la manutenzione nasce inizialmente come esigenza di riparare un macchinario a
guasto avvenuto: si attende cioe' che il guasto si verifichi per procedere al sua
riparazione.
La manutenzione persegue obiettivi di fruibilità e conservazione del valore dei
sistemi nel tempo, utilizzando una molteplicità di tecniche e di strumenti che
appartengono principalmente al dominio dell'ingegneria.
L'obiettivo è quello di assicurare le azioni necessarie al raggiungimento di tali
obiettivi e la disponibilità di risorse ben formate per realizzare tali azioni in modo
adeguato. La manutenzione inoltre ha il compito di adeguare e se possibile
migliorare costantemente i sistemi alle esigenze espresse dai loro utilizzatori,
ricorrendo dove necessario alla loro riprogettazione o alla loro sostituzione,
quando i sistemi non sono più in grado di svolgere compiutamente la funzione
loro assegnata.
ESISTONO 3 TIPI DI MANUTENZIONE
MANUTENZIONE
PREDITTIVA PREVENTIVA CORRETTIVA
Manutenzione predittiva
La Manutenzione predittiva è un tipo di manutenzione preventiva che viene
effettuata a seguito dell'individuazione di uno o più parametri che vengono
misurati ed estrapolati utilizzando appropriati modelli matematici allo scopo di
individuare il tempo residuo prima del guasto. Riuscire ad individuare
precocemente le anomalie incipienti consentirebbe una migliore gestione
dell'esercizio e delle manutenzioni, evitando importanti ripercussioni di tipo
economico ed ambientale. Per tale motivo, è necessario associare alle
tradizionali pratiche manutentive nuove e più innovative strategie basate su
azioni predittive. L'analisi dello stato di salute del macchinario consente, infatti,
non solo di anticipare il verificarsi di un guasto, ma anche di indirizzare
efficacemente le risorse di manutenzione là dove il macchinario lo richiede. Il
risultato finale è l'ottimizzazione delle risorse economiche ed il miglioramento
dell'indice di efficienza complessiva economica (Overall Economic Efficiency,
OEE)
Manutenzione preventiva
Con la Manutenzione preventiva, si individuano
i componenti critici di un macchinario e secondo uno
scadenzario si provvede a sostituire parti o componenti
indipendentemente dalle loro condizioni.
Un limite importante deriva dal fatto che non è possibile, per
motivi di tempo e denaro, sostituire ciclicamente tutti i
componenti meccanici a rischio. Inoltre molte volte si
interviene su componenti che sono ancora ben lontani dalla
fine della loro vita operativa: sebbene non vi sia un eccessivo
dispendio economico, è possibile intervenire al fine di ottenere
un notevole risparmio.
Manutenzione correttiva
La Manutenzione correttiva interviene in seguito alla
segnalazione di un malfunzionamento del macchinario o ad
un evento ben più grave col conseguente arresto dello
stesso. La manutenzione correttiva molto spesso comporta
costi molto elevati, sia per mancata produzione che per la
riparazione del macchinario stesso. Un esempio classico, il
cuscinetto che per effetto del suo blocco danneggia anche
albero e supporti trasformando un intervento di relativa
gravità, in un intervento ben più impegnativo in termini di
costi e di tempi.
I TRASDUTTORI
I trasduttori(o sensori) sono dei dispositivi che procedono alla misura di grandezze
fisiche quali temperatura, posizione, velocità, pressione, ecc.
Essi trasformano la grandezza fisica in entrata in un segnale elettrico oppure in un
segnale pneumatico; il segnale ottenuto può essere poi trasmesso a distanza per venire
manipolato dall’automatismo che controlla il processo.
In molti casi il segnale elettrico generato in uscita dal trasduttore non è direttamente
utilizzabile; occorrono allora dei dispositivi detti condizionatori di segnale che
modificano il segnale generato dal trasduttore.
Le grandezze fisiche da misurare hanno natura continua, nel senso che possonovariare
con continuità tra un valore minimo e un valore massimo; il segnale generato dal
trasduttore può invece essere continuo, ossia variare con continuità tra un valore
minimo ed un valore massimo, oppure digitale nel qual caso il segnale elettrico generato
è costituito da un valore numerico che rappresenta il valore della grandezza fisica da
misurare.
Si possono avere quindi trasduttori analogici e trasduttori digitali.
Si parla di caratteristiche funzionali stazionarie di un trasduttore, quando descrivono il
suo comportamento nel caso il tempo trascorso dall’ultima variazione della grandezza da
misurare, sia abbastanza grande da consentire una rispostadal trasduttore stesso; il
costruttore fornisce tramite il data sheet le caratteristiche stazionarie.
Un trasduttore ideale dovrebbe essere lineare ovvero il legame tra il segnale d’ingresso e
il segnale d’uscita è proporzionale. MOTOR
ASYNCHRONOUS
An induction or asynchronous motor is an AC electric motor in which
the electric current in the rotor needed to produce torque is obtained by
electromagnetic induction from the magnetic field of the stator winding.
An induction motor therefore does not require mechanical
commutation, separate-excitation or self-excitation for all or part of the
energy transferred from stator to rotor, as in universal, DC and large
synchronous motors. An induction motor's rotor can be either wound
type or squirrel-cage type.
Three-phase squirrel-cage induction motors are widely used in
industrial drives because they are rugged, reliable and economical.
Single-phase induction motors are used extensively for smaller loads,
such as household appliances like fans. Although