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Introduzione Reporter e giornalismo tesina
Questa tesina di maturità prende in esame il mondo del giornalismo e l'era dei reporter. La tesina permette anche i seguenti collegamenti interdisciplinari: in Storia dell'arte la fotografia, in Storia la propaganda fascista,in Italiano le prime riviste del '900, in Latino Tacito, in Filosofia Karl Marx, in Inglese Oscar Wilde, in Educazione fisica le Olimpiadi.
Collegamenti
Reporter e giornalismo tesina
Storia dell'arte - La fotografia.
Storia - Propaganda fascista.
Italiano - Le prime riviste del '900.
Latino - Tacito.
Filosofia - Karl Marx.
Inglese - Oscar Wilde
Educazione fisica - Le Olimpiadi.
LA FOTOGRAFIA COME STRUMENTO PER
RACCONTARE.
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“Ho fatto delle foto. Ho fotografato invece di parlare. Ho fotografato
per non dimenticare. Per non smettere di guardare.”
Cit. Daniel Pennac
O ggi, il giornalismo e
l’informazione non possono
prescindere dalle immagini. È
impensabile raccontare un evento
mondiale senza le immagini: il
racconto si esprime attraverso gli
scatti catturati dai fotografi a tal
punto da riuscire a far
immedesimare l'osservatore nelle
vicende rappresentate. Lo stesso
concetto è rintracciabile in un'altra
forma d'arte che fin da sempre ha
avuto un forte legame con la
LA PROPAGANDA FASCISTA COME MEZZO DI
COSTRUZIONE DEL CONSENSO
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I l fenomeno che, durante il fascismo, effettuò un controllo
politico su tutti i mezzi di comunicazione, attuando un
processo di fascistizzazione del paese, con lo scopo di
orientare l’opinione pubblica, di caricarla, comunicando
l'esaltazione della missione nazionale, viene chiamato
“Propaganda fascista”. I messaggi furono rivolti a tutte le
categorie della società italiana e vennero diffusi
incessantemente attraverso la radio, il cinema e in particolar
modo la stampa. Il controllo attuato dal regime sulle
informazione fu reso possibile attraverso l'acquisto da parte
del partito fascista delle maggiori testate giornalistiche. I più
celebri quotidiani, quindi, presentavano il periodo fascista
come un modello storico di pace e forte moralità. Nonostante
il controllo e le forti censure attuate dal fascismo, alcuni
giornali d’opposizione come “La Stampa” e “Il Corriere della
Sera” riuscirono a sopravvivere. Fu per questo motivo che
con le “Leggi Fascistissime” Mussolini impose che ogni
giornale avesse un direttore responsabile inserito nel partito
fascista e che il giornale stesso, prima della pubblicazione,
fosse sottoposto ad un fiscale controllo. Il compito di
visionare le pubblicazioni giornalistiche era affidato al
Ministero della Cultura Popolare, ente fondato da Mussolini
nel 1937. A capo di questo Ministero c’era Galeazzo Ciano,
che poi diventò Ministro degli Esteri e che s’interessò anche
LE RIVISTE ITALIANE DEL PRIMO
NOVECENTO
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N ei primi anni del Novecento, alcuni giovani intellettuali, promotori di un’aristocrazia
culturale e politica, puntarono ad alcuni obiettivi imperialistici e sostanzialmente
antidemocratici attraverso la fondazione di alcune riviste fiorentine di cultura varia: “Il
Leonardo”, “Hermes”, “Il Regno”, “La Voce”, “L'Unità” e “Lacerba”. “La Voce”
Fondata da G. Salvemini, la
rivista ebbe fra i suoi
“Il Regno” collaboratori Luigi Einaudi.
“Il Leonardo” “L'Unità” “L'Unità” era orientata in La rivista fondata
“Lacerba” senso democratico- da G. Prezzolini
illuminato ed espresse esprime la vicenda
l'opposizione alla guerra di culturale degli anni
Libia e remò contro al precedenti la Prima
Fondatori e nazionalismo. guerra mondiale.
collaboratori delle tre “Hermes” viene fondata da Sotto la direzione
riviste sono: G. E. Corradini e A. Borgese del suo fondatore,
Papini, G. Prezzolini e nel 1904. Il pensiero della rifiutò i miti di
A. Soffici. Le riviste rivista è strettamente nazionalismo,
predicavano la d'annunziano e attorno alla attivismo e della
violenza e la guerra, “Hermes personalità del poeta vate si guerra.
nella quale vedevano sviluppa inoltre il culto Successivamente,
”
una sorta di pagano e totale per la sotto la direzione di
purificazione dalla forma, che deve tornare ad G. De Robertis, “La
volgarità delle masse. assumere una posizione di Voce” ebbe
massimo rilievo nella carattere
produzione artistico- esclusivamente
letteraria. artistico e
IL GIORNALISMO COME MESTIERE ANTICO.
TACITO, GLI ANNALES E LE HISTORIAE
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“Chi professa una fedeltà incorrotta al vero, deve parlare di tutti
senza amore di parte né odio” (Historiae I, 1)
F
orse il giornalismo non ha poi origini così
recenti. Da questo piccolo passo ripreso
dalle “Historiae”, non è difficile cogliere la
forte imparzialità del proprio giudizio che
solamente un vero giornalista è giustamente
costretto a rispettare. Di fatto Tacito, con le
sue opere gli “Annales” e le “Historiae”,
racconta le vicende dell’impero romano a lui
contemporaneo fino alla guerra giudaica
dell’imperatore Tito. Un primo tentativo
della cronaca moderna.
KARL MARX. FILOSOFO E GIORNALISTA
TEDESCO
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N on tutti i giornalisti però, riescono a
mantenersi estranei dai fatti e dalle vicende
raccontate. Il filosofo e giornalista tedesco Karl
Marx, infatti, è più volte costretto a migrare di
paese in paese a causa delle sue idee contrarie
a quelle del suo tempo. Il primo giornale su cui
scrive è la “Gazzetta Renana”. Da subito si fa
notare per il suo spirito fortemente polemico e
quindi viene fatto esiliare in Francia. Fu proprio
nella terra francese che estese la sua
produzione giornalistica. Tutti i suoi articoli
scritti nel periodo che va dalla giovane età di 20
anni ai 28, sono racchiusi negli “Annali Franco–
Tedeschi”, una delle sue prime opere.
OSCAR WILDE. SCRITTORE, GIORNALISTA E
SAGGISTA IRLANDESE
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“La differenza tra letteratura e giornalismo consiste nel fatto che il
giornalismo è illeggibile e che la letteratura non viene letta”
O scar Wilde was born in Dublin in 1854. He attended Trinity
College and got a degree at Oxford University. He was a
disciple of Walter Pater and accepted the teory of Art for Art's
Sake and he believed that only Art as the cult of Beauty could
prevent the murder of the soul. Settled in London where he
became a fashionable figure for his wit and his way of dressing.
Oscar Wilde was a decadent artist. The decadent artist keeps
himself away from both the middle class and the mass of
people. He hates the hypocrisy of the middle class and the
vulgarity of the mass of people.
He cannot stand the modern society values (money and
businnes) and loves the cult of beauty ad supreme values in art
and life. He didn't pursue any moral aim with his novel or social
responsability. He wrote a series of short stories; the novel: The
picture of Dorian Gray (1891) and drama: Salome, The
importance of Being Earnest. Wilde died of meningitis in Paris
in 1900.