vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
In questa tesina di maturità viene descritto il progresso tecnologico, un fenomeno che può essere messo in connessione con un evento storico di grande importanza, come la Seconda Rivoluzione Industriale. In Italiano è possibile effettuare un importante collegamento con il tema del progresso affrontato dal celebre intellettuale italiano Giovanni Verga.
Con il passare dei secoli sono stati fatti degli enormi passi avanti in ambito tecnologico attraverso la rete Internet e i suoi servizi; la tesina inoltre mostra come in ambito informatico vengano fatti degli enormi passi in avanti, con la creazione del database. Infine in Sistemi viene analizzato il passaggio da IPv4 a IPv6.
Storia - La Seconda Rivoluzione Industriale.
Italiano - Verga e il Progresso.
Inglese - Internet and its services.
Sistemi - Passaggio da IPv4 a IPv6.
Informatica - Database: Collezione di Archivi di Dati gestiti da un DBMS.
"Il Progresso Tecnologico"
Indice
Storia:
La Seconda Rivoluzione Industriale --------------------------> 1
Italiano:
Verga e il Progresso ----------------------------------------------> 3
Inglese:
Internet and its services ------------------------------------------> 5
Sistemi:
Passaggio da IPv4 a IPv6 ---------------------------------------> 7
Informatica:
Database ----------------------------------------------------->11
La Seconda Rivoluzione Industriale:
Il progresso aiuta l'uomo
La seconda rivoluzione industriale è il processo di sviluppo industriale il
cui inizio viene cronologicamente riportato al periodo compreso tra
il congresso di Parigi (1856) e quello di Berlino (1878) e che giunge a
pieno sviluppo nell'ultimo decennio del 1800. Nella seconda metà
dell'Ottocento l'Europa occidentale estese e consolidò la propria
presenza nel mondo. Il suo prestigio si fondava sulla superiorità nel
campo scientifico e tecnologico e sulla potenza industriale
e capitalistica, rafforzato in seguito alla scoperta di nuove fonti
di energia, come il petrolio e l'elettricità, all'utilizzo di nuovi sistemi di
comunicazione e di trasporto, al dominio incontrastato
del commercio mondiale. Intanto le grandi potenze europee portavano a
termine le conquiste coloniali, soprattutto in Africa, spinte dal desiderio
di procurarsi nuovi mercati di vendita per i prodotti nazionali e di
accaparrarsi materie prime e risorse energetiche a basso costo. A
questo prodigioso sviluppo industriale, che si protrasse fino agli inizi nel
Novecento e che interessò altri Stati del mondo, come gli U.S.A. ed
il Giappone, è stato dato il
nome di Seconda rivoluzione
industriale. In Europa, nel
periodo tra il 1850 ed il 1914,
si assistette ad una serie di
cambiamenti importanti, che
mutarono la vita del
continente. Le innovazioni non
furono della stessa portata in
tutti i paesi: più significative in
alcuni, meno evidenti in altri;
II Rivoluzione Industriale
tuttavia gli Europei avevano l'impressione di essere giunti ad una svolta.
La rivoluzione industriale in genere è un processo di trasformazione
economica che da un sistema prevalentemente agricolo-artigianale-
commerciale porta ad un sistema industriale caratterizzato dall'uso
generalizzato di macchine azionate da energia meccanica, dall'utilizzo di
nuove fonti energetiche in sostituzione e per il potenziamento della forza
lavoro operaia e dalla diffusione della fabbrica come principale luogo di
produzione nel quale si concentrano i mezzi di produzione (forza
lavoro e capitale). Ne consegue un notevole incremento, quantitativo e
qualitativo, delle capacità produttive di un Paese.
1
La rivoluzione industriale comporta una profonda ed irreversibile
trasformazione che parte dal sistema economico fino a coinvolgere il
sistema produttivo nel suo insieme e l'intero sistema sociale.
L'apparizione della fabbrica e della macchina modifica i rapporti fra gli
attori produttivi. Nasce il capitalista industriale, imprenditore proprietario
della fabbrica e dei mezzi di produzione, che mira ad incrementare
il profitto della propria attività e conseguentemente si viene a formare
la classe operaia che riceve, in cambio del proprio lavoro e del tempo
messo a disposizione per il lavoro in fabbrica, un salario. All'interno della
più generica definizione di rivoluzione industriale va fatta una distinzione
fra prima e seconda rivoluzione industriale. La prima, iniziata alla fine
del settecento, riguarda prevalentemente il settore tessile-
metallurgico ed è connessa all'introduzione della macchina a vapore. La
seconda rivoluzione industriale, che sia pure in tempi diversi a seconda
dei paesi, prende avvio attorno alla metà del secolo XIX, si sviluppa con
l'introduzione dell'acciaio, l'utilizzo dell'elettricità, dei prodotti chimici e
del petrolio. 2
Verga e il progresso.
Verga, in netto contrasto con l'entusiasmo positivistico, nega che il
progresso significhi serenità e felicità ed è convinto che in questo
mondo, teso verso la ricerca di beni materiali e di ambizioni sempre più
elevate, l'uomo è chiuso in sé affidato alle sue forze che si logorano
giorno dopo giorno. Verga paragona il progresso a una fiumana, tipico
fiume siciliano a regime torrentizio che per la maggior parte dell'anno è
in secca ma nella stagione delle piogge straripa e reca danno alle cose
più deboli, come il progresso che è inattivo per la maggior parte del
tempo ma quando vi è i più deboli e i più poveri ne sono soggiogati.
Uscire dallo stato sociale in cui il destino pone l'uomo non è possibile,
ed è questo ciò che avviene al giovane 'Ntoni ed a Lia, che vedono
fallire il tentativo di trovare fuori dal proprio ambiente una vita
migliore; è questo ciò che avviene
anche a Mastro-don Gesualdo, il
mastro, che invano cerca di
diventare don e che in questo vano
tentativo verrà respinto sia dai suoi
simili, sia da coloro che
appartengono alla classe sociale a
cui egli voleva accedere. La "roba"
diventa quindi in Verga una sorta di
dannazione poiché spinge l'uomo a
ricercare sempre di più fino a
provocarsi l'autodistruzione. In
questo mondo si muovono i
personaggi del Verga, uomini
condannati al dolore e alla sconfitta
ma, nonostante tutto, pieni di dignità,
una dignità umile ed eroica che
nasce soprattutto dalla loro forza
interiore, dal modo con cui
sopportano le avversità quotidiane,
senza vane ribellioni e senza viltà.
ritratto di Giovanni Verga La concezione che Verga ha della
vita è dolorosa e tragica perché egli vede tutti gli uomini sottoposti a un
destino impietoso e crudele, che li condanna, non solo alla infelicità e al
dolore, ma anche all'immobilismo nell'ambiente familiare, sociale ed
economico in cui sono venuti a trovarsi nascendo. Chi cerca di uscire
3
dalla condizione in cui il destino lo ha posto non trova la felicità sognata,
anzi va immancabilmente incontro a sofferenze maggiori, come succede
a 'Ntoni Malavoglia ed a Mastro don Gesualdo. Per il Verga, all'uomo
non rimane che la rassegnazione eroica al suo destino. È questa la
concezione fatalistica ed immobile dell'uomo che sembra contraddire la
fede nel progresso, propria del Positivismo e al quale non rimane che la
rassegnazione eroica al suo destino. Infatti per Verga il progresso è solo
esteriore e da esso derivano solamente pene infinite. L'umanità
progredisce per le conquiste scientifiche e tecnologiche ma l'uomo
singolo è sempre dolorosamente infelice e costantemente posto nelle
mani del fato. 4
Internet and its services.
During the Cold War, the US military was afraid that a nuclear attack
from the USSR could destroy communications. So a computer based
communication system was devised. Its name was ARPANET. It was
established in 1969 and dozens of defence related sites were linked
together in a network. If one site had been destroyed, the information
would have been kept in the others. The military encourage other
academic institutions and major companies to join ARPANET. In the
1970s more and more sites, not only from the USA, joined the network
and the network was used for non-military communication.
In 1983 the TCP/IP protocol was created and this produced a rapid
expansion of the internet, but the information consisted of text files. The
World Wide Web was invented by Tim Berners-Lee. In 1980 he was
working at CERN in Geneva. He wrote a simple program called Enquire,
to help him remember the connections among his colleagues and
friends. Enquire became a sort of hypertext notebook, by typing a
number he could retrieve the appropriate documents, there would be the
possibility of sharing an enormous
amount of information. Berners-Lee
created a very easy to learn coding
system HTML that is still in use and
permits to create web page with
links, images, text, and so on.
TCP/IP are two international
standards for connecting to the
Internet. Each computer is provided
with a unique IP address. You must
subscribe to an internet service
provider (ISP) that gives you the
Internet
software you need and a telephone number. Much faster broadband
connections are available (DSL, digital subscriber lines). The Worl Wide
Web is the most popular part of the internet. Almost all the organization
have a website. These sites can be accessed by means of a URL
(universal resource locator) for example: . Each web page
www.google.it
has its own URL. Documents are presented in a form known as HTML
(hypertext mark-up lenguage) that is that allow the inclusion of active
links. By clicking on an icon or a highlighted text you can call up another
document. Browsers permit you to surf the Web. Search Engine such as
Google, Yahoo, etc. provide indexes that permit you to find the
5
information you want. E-mail is a method for sending instant message
throught the internet, instead Chat lines enable the instantaneous
exchange of information, just like an online conversation amoung
several people. 6
Passaggio da iPv4 a iPv6
In telecomunicazioni e informatica la transizione IPv4/IPv6 riguarda il
passaggio nella rete globale Internet del protocollo di livello di
rete IP dalla versione 4 alla versione 6. Il passaggio porta ad ingenti
problemi di compatibilità poiché la versione 4 del protocollo IP è molto
consolidata e rappresenta il protocollo più usato nelle rete per
l'indirizzamento e il successivo instradamento.
Difficoltà della transizione
Il motivo principale che ha portato alla definizione del protocollo IPv6 è il
graduale esaurimento degli indirizzi passati su protocollo IPv4. Ma
l'eterogeneità e vasta dimensione della rete porta dei vincoli che al
momento sono insormontabili per l'affermarsi del protocollo IPv6.
Questo tra l'altro risulta essere incompatibile col vecchio protocollo
poiché i nodi di rete non sono in grado di interpretare un pacchetto IPv6
e ciò rende tale protocollo non un aggiornamento della versione 4 ma un
nuovo protocollo che va a sostituire il precedente.
La politica naturalmente adottata per la transizione ad IPv6 consiste in
un graduale passaggio da un protocollo all'altro, cercando di far
coesistere le due versioni di IP in un'unica rete. Per far ciò la strada
seguita fino a questo momento consiste nel costruire router e switch di
livello 2 e 3 in grado di interpretare entrambi i protocolli, inoltre, da
qualche anno i nuovi sistemi operativi sono in grado di generare indirizzi
IPv6 e di interpretarli. In questo modo ogni host nella rete è individuabile
da almeno due indirizzi, uno dato da IPv4 ed uno da IPv6. Ma, come
detto prima, la sostituzione di tutti i router nel mondo risulta un lavoro
piuttosto arduo e allora si è proceduto ad operare via software cercando
in qualche modo di aggirare la non interpretabilità di IPv6.
Tutte le soluzioni finora create possono essere suddivise in tre
categorie:
•dual-stack
•NAT-PT
•tunneling 7
Soluzioni
Dual stack
La tecnica del dual stack prevede l'utilizzo del doppio stack IP, nella pila
protocollare. Questo doppio stack permette di poter interpretare
entrambe le versioni del protocollo e, quindi, smistare ai livelli superiori il
contenuto del pacchetto senza che questi sappiano da quale protocollo
IP derivi. Un aspetto interessante è che a ciascun pacchetto IPv4 e IPv6
è associato un diverso EtherType, e ciò semplifica lo smistamento del
pacchetto che può essere fatto al secondo livello della pila protocollare,
senza quindi dover accedere al campo version del pacchetto di livello 3.
Il dual stack è senza dubbio una delle
tecniche più semplici da implementare
ma presenta molte controindicazioni.
Innanzitutto aumenta la complessità
della rete: router e switch vengono
dotati della proprietà del multiprotocollo
ma il lavoro di questi viene
ulteriormente aggravato poiché devono
interpretare più istanze dello stesso
protocollo. Inoltre non risolve il
problema della diminuzione degli
indirizzi IPv4 poiché secondo la tecnica
del dual stack un'interfaccia dev'essere
sempre e comunque dotata di due
indirizzi, IPv4 ed IPv6. I due indirizzi,
inoltre, debbono essere entrambi
annunciati in internet e ciò non
Dual Stack semplifica la situazione del routing,
anzi, tendenzialmente la complica.
Successivi miglioramenti al dual stack hanno portato alla nascita di