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Sintesi
• GEOGRAFIA: Turismo Enogastronomico

• INGLESE:William Wordsworth - “Daffodils”

• STORIA DELL’ARTE: “Pointillisme”

• ITALIANO: Sinestesia, da Baudelaire a D’Annunzio e Pascoli
Estratto del documento

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE MARIA LAZZARI di

Dolo

ANNO SCOLASTICO 2013/2014

LA PERCEZIONE DEI 5

SENSI

SIMIONATO ARIANNA

5^AT

Premessa

Ho deciso di proporre come filo conduttore della mia tesina la "percezione dei

cinque sensi" perché è un tema che da sempre mi ha affascinato.

Più di cinque anni fa, dovevo scegliere in che scuola superiore andare; avevo

qualche dubbio se andare a Mirano o a Dolo ma una cosa era certa, volevo

frequentare l'indirizzo turistico.

Da sempre mi piace visitare luoghi diversi da quelli dove vivo. Ho visto varie

città, italiane ed europee, ed ogni volta è un'emozione diversa, anche quando ci

ritorni.

Secondo me, il modo migliore di viaggiare è usando tutti e cinque i sensi:

assaggiando la cucina locale, ammirare i monumenti e le caratteristiche del

luogo, migliorare le proprie abilità linguistiche, sentire un'atmosfera differente.

Due anni fa sono stata a Malta, in cui, soggiornando da una famiglia locale ho

potuto conoscere le tradizioni culinarie, notturne e culturali del luogo.

L'anno scorso ho partecipato ad uno scambio linguistico con l'Olanda e anche in

quest'occasione, mi sono lasciata coinvolgere dalla cultura olandese, dalla loro

cucina e dalle loro abitudini.

Quest'anno, con la mia classe, siamo andati a Monaco e Praga dove abbiamo

potuto assaggiare la cucina locale e migliorare le nostre abilità linguistiche.

INDICE:

GEOGRAFIA: Turismo Enogastronomico

• INGLESE:William Wordsworth - “Daffodils”

• STORIA DELL’ARTE: “Pointillisme”

• ITALIANO: Sinestesia, da Baudelaire a D’Annunzio e

• Pascoli Turismo

Enogastronomico

Il turismo enogastronomico è nato

intorno agli anni ottanta, quando

prese vita una vera "rivoluzione del

gusto" in cui il cibo e il vino

cominciavano ad essere percepiti

come un piacere da gustare con

armonia con il paesaggio e le

tradizioni del luogo.

La tradizione culinaria e vinicola di

un Paese viene considerata oggi un fattore importante nella stima del valore turistico di una

meta e come tale ben promosso dagli operatori del settore. Possedere una grande cucina è

diventata un'attrattiva importante da spendere sul mercato del turismo globale. Negli ultimi

anni si è sviluppato un turismo di nicchia relativo all'alta cucina. Schiere sempre più numerose

gourmet(

di intenditori, degustatori, buongustai) si muovono per il mondo alla ricerca dei

ristoranti più alla moda, degli chef più stellati e dei menù più originali e innovativi.

Per orientarsi nella ricchezza di questa offerta esistono moltissime guide gastronomiche che

raccomandano ai viaggiatori i migliori ristoranti; la più prestigiosa e seguita è la "guida

Michelin", essa rappresenta uno dei maggiori punti di riferimento a livello internazionale per i

turisti della buona cucina.

Il cibo,quindi, è diventato un potente motore del turismo: non solo parchè richiama il

buongustai e curiosi dei sapori sconosciuti ma anche e sopratutto perché si è dimostrato uno

straordinario veicolo di promozione di un Paese, della sua cultura, delle sue tradizioni e della

sua gente.

Alcune cucine tipiche, per esempio quella indiana e cinese, appartengono a una cultura

gastronomica di antica tradizione e sono da tempo rinomate in tutto il mondo.

La cucina Cinese varia da una regione all'altra a causa della sua superficie ma la più

conosciuta appartiene alla regione cantonese; al nord trionfa la carne e al sud il pesce e il riso.

La cucina Indiana, invece, è famosa per le spezie.

Altre tradizioni enogastronomiche si sono di recente affermare per l'atmosfera e le suggestioni

che si sono create intorno a loro, diventando quasi una moda, specie fra i giovani. É il caso

della cucina messicana , di quella mediorientale, caratterizzata per l'uso di legumi, verdure,

Kebab cous cous.

carni d'agnello e preparazioni come il e il

In Italia vista la grande risorsa della cucina italiana, del vino e dei prodotti tipici si è diffuso su

tutto il territorio nazionale; oggi è un richiamo irresistibile sia per il turismo interno sia estero.

In questo contesto, infatti, il cibo assume un ruolo nuovo, diventando il medium di un

territorio, di una cultura e dei valori legati alla terra ed alle proprie radici.

I tour enogastronomici, nel nostro Paese, sono all’incirca tanti quanti sono le località e le mille

combinazioni possibili che possono collegarli, visto l’enorme patrimonio di prodotti tipici che

offre la terra, di ricette regionali.

Proprio per tutti questi aspetti possiamo asserire che siamo il paese ideale per il turismo

enogastronomico che è sempre in crescita e i numeri lo possono confermare.

Il turismo enogastronomico prende sempre più piede anche perché sono cambiate le abitudini

del turista, il quale non dedica più tanto tempo alla vacanza come una volta, soprattutto per

un discorso economico, in questo modo l’amante del viaggiare potrà regalarsi anche una

semplice gita fuori porta in occasione di determinati eventi enogastronomici che ormai sono

onnipresenti nelle varie località della nostra penisola durante tutto l’anno.

E’ consigliabile effettuare questi tour durante il periodo primaverile e autunnale, i paesaggi

regalano colori stupendi e le prelibatezze che si possono assaporare hanno delle proprietà

organolettiche che inebriano anima e corpo.

Ogni itinerario è diverso dall’altro, proprio per la diversità e la varietà che ci regala il nostro

paese.

Ogni regione, ogni provincia, ogni piccolo borgo ha qualcosa da raccontare e lo fa attraverso i

propri prodotti locali, per permettere ai più curiosi di capire cosa c’è dietro tanta dedizione per

la coltura della terra e per meravigliarsi ancora alla vista di una bella forma di formaggio, o

all’assaggio di un buon bicchiere di vino.

Al pari del cibo, anche il vino richiama turismo: non solo lungo i percorsi segnalati delle Strade

del Vino ma in tutti i Paesi dove la tradizione vinicola è vivace(Stati Uniti, Australia, Cile...) e in

questo modo i visitatori colgono l'occasione del viaggio per approfondire la conoscenza dei

metodi di produzione degli abbinamenti e dei luoghi d'origine.

La Francia ha fatto da apripista alla creazione di quello che ormai nel mondo viene chiamato

turismo del vino: prevede visite alle cantine, strade dedicate, promozione di territori a

vocazione vitivinicola spesso celebrati da libri e film di successo.

William Wordsworth - “Daffodils"

Life of William Wordsworth William Wordsworth was born on 7th April 1770 in Cumberland

(now called Cumbria), in the English Lake District, where he

spent his childhood and most of his adult life. His father was a

lawyer. Both Wordsworth's parents died before he was 15, and

he and his four siblings were left in the care of different

relatives. As a young man, Wordsworth developed a love of

nature, a theme reflected in many of his poems.

While studying at Cambridge University, Wordsworth spent a

summer holiday on a walking tour of France and the Alps.

During his permanence in France, he fell in love with Annette

Vallon who bore him a daughter, Caroline.

In 1795, Wordsworth received a legacy from a close relative

and he and his sister Dorothy went to live in Dorset. Two years

later they moved again, this time to Somerset.

In 1799, Wordsworth and Dorothy settled in the Lake District and in 1802 he married a

childhood friend, Mary Hutchinson, who bore him five children. The next few years were

personally difficult for Wordsworth. Two of his children died, his brother was drowned at sea

and Dorothy suffered a mental breakdown. His political views underwent a transformation

around the turn of the century, and he became increasingly conservative, disillusioned by

events in France culminating in Napoleon Bonaparte taking power.

In 1804 wrote one of the most famous poem, 'I Wandered Lonely as a Cloud'.

In 1813, Wordsworth moved from Grasmere to nearby Ambelside. He continued to write

poetry, but it was never as great as his early works. After 1835, he wrote little more. In 1842,

he was given a government pension and the following year became poet laureate.

Wordsworth died on 23 April 1850 and was buried in Grasmere churchyard. His great

autobiographical poem, 'The Prelude', which he had worked on since 1798, was published

after his death.

He died in April 1850.

Daffodils

William Wordsworth was one of the major poets of his time. He was a nature poet, one

example is the poem "Daffodils" wrote in 1804, recounts the experience of a walk the poet

went for his sister, near their home in the Lake District. He imagined that the daffodils were

dancing and invoking him to join and enjoy the breezy nature of the fields. This poem is one of

the most famous poems of the Romantic Age.

(scheme: above stanza ABAB and ending CC)

I wandered lonely as a cloud

That floats on high o'er vales and hills,

When all at once I saw a crowd,

A host, of golden daffodils;

Beside the lake, beneath the trees,

Fluttering and dancing in the breeze.

Continuous as the stars that shine

And twinkle on the Milky Way,

They stretched in never-ending line

Along the margin of a bay:

Ten thousand saw I at a glance,

Tossing their heads in sprightly dance.

The waves beside them danced, but

they

Out-did the sparkling waves in glee:

A Poet could not but be gay,

In such a jocund company:

I gazed--and gazed--but little thought

What wealth the show to me had brought:

For oft, when on my couch I lie

In vacant or in pensive mood,

They flash upon that inward eye

Which is the bliss of solitude;

And then my heart with pleasure fills,

And dances with the daffodils

The words are related to the three elements: land, air and water.

The poem "Daffodils" is also know by the title "I Wandered Lonely as a Cloud".

The poem was inspired by the sight of a field full of golden daffodils waving in the wind. The

key of the poem is joy, the words express pleasure and delight, in fact the daffodils are

golden, waving in a sprightly dance and outdoing the waves in glee. The flower set in a

natural environment made up of land, air and water. All nature appears wonderfully alive and

happy: the cloud floats on high, the stars shine, the waves dance.

The daffodils are alive with motion. The author is not interested in the flowers as such, but in

the way they affect him: the sight of the flower back him the scene; the daffodils have a

metaphorical meaning, they represent the magic moment when our spirit develops a

visionary power and we "return to our childhood" . Furthermore they may represent the voice

of the nature. Its colour is only one: gold; but the whole poem implicitly suggests a wealth of

colours: white=clouds; green= hills, vales, tree; blue=lake...

Analysis:

It is divided into 4 Stanzas which correspond to the various moods of the poet.

Stanza 1: setting and "shock" at the scene

 Stanza 2: Description of the flower

 Stanza 3: Relationship between the flower and the poet, the emotions of the poet (in

 the moment of the vision")

Stanza 4: Emotion recollected in tranquillity, consequence of the experience

The devices used by Wordsworth in this poem are:

Similes: lonely AS a cloud; continuous AS stars

 Personification: crow, host, (the daffodils) fluttering and dancing(line 6)/tossing their

 heads(line 12)-> they are alive, (the waves) dance (l.13). "I wandered lonely as a

cloud" this first line makes nice use of personification: the poet assumes himself to be a

cloud floating in the sky and appreciate the crow (daffodils)

The daffodils are yellow flowers and symbolize the joys and the happiness of life.

The theme of the poem is a collections of human emotions inspired by nature that we may

have neglected due to our busy lives. order to understand oneself and one's place in the

universe, one must connect with nature.

William is interested not in the natural world but in the relationship between the natural world

and the men; in fact one of the most consistent concepts in W. is the idea that man and

nature are inseparable; man is an active participant in the natural world, so nature is

considered by the author as a guide to the spiritual and moral life of man.

William describes the forms, shapes and colors of natural objects, but above all, he speaks

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