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Sintesi
Sintesi Tesina sul Panamericanismo e l'Americanismo


La seguente tesina di maturità mira a esaminare due movimenti politici storici come il panamericanismo e l'americanismo attraverso una delle tante opere scritte sul viaggio diErnesto Che Guevara: "Due diari per un viaggio in motocicletta".
La tesina descrive inoltre uno dei periodi più complessi della storia mondiale, ovvero la Guerra fredda che vedeva contrapposte le due Superpotenze, Stati Uniti e Unione Sovietica, le quali non si sfidarono mai militarmente, ma soprattutto a livello economico, ideologico e tecnologico. Infine la tesina descrive in ambito filosofico il pensiero di Marx.



Collegamenti

Tesina sul Panamericanismo e l'Americanismo


Filosofia- Marx.
Storia - La Guerra fredda.
Estratto del documento

comunità “sana” come un insulto per quelli che dovevano mantenerla. Ernesto trae

delle conclusioni e dei temi da tutto questo evidenziando la netta mancanza di

sostegno da parte dei governati che investono sempre più denaro dove non c’è

bisogno e il modo in cui i ricchi imprenditori americani soprannominati yankee

approfittino della povertà e del malessere del popolo per arricchirsi. Parla dell’inutile

suddivisione in caste che aumenta sempre più la divisione tra ricchi e poveri; bisogna

eliminare il tempo usato per la propaganda della qualità del regime dei governanti e

aumentare gli investimenti per l’utilità sociale. Di come il singolo cittadino (in questo

caso un medico) si senta impotente nei confronti della società e come la pubblicità

esagerata dei paesi più ricchi illuda la povera gente che ormai non ha più niente in cui

credere. Non può nulla di fronte a tutto questo, le da tutte le medicine che possiede,

qualche soldo e se ne va passando di fronte all’indifferenza della famiglia.

Continuano con il viaggio, tra laghi e montagne e arrivano a Baquedano, sempre in

Cile, dove conosco una coppia in viaggio in cerca di lavoro ridotta alla miseria e alla

fame; vengono a sapere che erano stati rinchiusi in carcere per sei mesi solamente per

le loro ideologie politiche comuniste e di come hanno dovuto lasciare i propri figli ai

vicini perché non potevano mantenerli. Rappresentavano il proletariato medio in tutto

il Sudamerica. Erano diretti alle miniere di zolfo sulla Cordigliera, dove non

chiedono né il libretto di lavoro né le idee politiche, l’unica cosa che conta è

l’entusiasmo che un operaio deve avere per ottenere quelle poche briciole per

sopravvivere. La coppia critica i due protagonisti, li critica per il loro parassitismo nel

vagabondare, nel loro “scroccare” quelle stesse briciole che qualche povero

lavoratore ha dovuto sudare per ottenere. Ernesto qui cita “quel suo amore verso un

comunismo che non conosceva ma che appoggiava solo per il concetto di pane ai

poveri” e riflette su come una persona portata alla povertà debba affidarsi a concetti

ideologici come il comunismo solamente perché si parli di pane, di cibo e di

condivisione; fino a quando il principio stesso di ESISTENZA non è messo in

discussione. Ecco come si ripresentano gli imprenditori statunitensi che sfruttano la

manodopera a basso costo per un maggior profitto, ignorando le conseguenze di

quest’abuso.

Guevara parla di “fiammate rosse”, scioperi di massa che a mano a mano saranno

sempre più numerosi e arriveranno alla vittoria del proletariato. Si potrà magari

arrivare a una convivenza, a un’uguaglianza chiamata tra questi paesi, chiamata oggi

PANAMERICANISMO.

Il Panamericanismo è un movimento politico e sociale che ha come obiettivo quello

di incoraggiare le relazioni, l'associazione e la cooperazione tra gli stati

delle Americhe; questo fenomeno è in opposizione al termine Americanismo, cioè la

tendenza degli stati del Centro e Sud America a uniformarsi culturalmente e

politicamente all'egemonia degli Stati Uniti. Il panamericanismo ha origine nel XIX

secolo, durante le insurrezioni spagnole che puntavano all’indipendenza dalla

madrepatria europea. Queste insurrezioni erano capeggiate dal generale patriota

venezuelano Simòn Bolìvar, che fu decorato del titolo di Liberator per aver

contribuito all’indipendenza di diversi stati del Sudamerica. Bolìvar stesso rese

possibile questo movimento grazie alla creazione di uno Stato Federato chiamato

Gran Colombia che consisteva in un’unione politica tra Venezuela, Colombia,

Ecuador e Panama caratterizzata dalla collaborazione tra questi stati sia in ambito

politico ma anche economico. Bolivar fu tra i primi a portare avanti questa

concezione di unità e collaborazione tra stati alla pari in contrasto con le ideologie

individualiste degli altri stati del Nord. Questi ultimi svilupparono un’ideologia

Americana basata sulla dottrina di Monroe, nella quale affermava che gli Stati

Uniti si opponevano a qualsiasi ingerenza delle potenze europee sugli affari interni

degli stati americani, e puntavano fondamentalmente a sostituirle come dominatori

del continente, in virtù della loro crescente potenza economica e politica. Nel 1830,

con il sopravvento del nazionalismo sulla dottrina panamericana, scoppiarono

numerose guerre all’interno del Sudamerica legate principalmente all’egemonia sui

territori dell’Uruguay e Paraguay. Si arrivò alla disgregazione della Gran Colombia

ma il movimento panamericano continuo a sopravvivere costituendo una difesa

comune tra gli stati Latini e nel 1890 alla conferenza di Washington viene fondata

l’Unione Nazionale delle Repubbliche Americane. In questo congresso si ritrattò il

concetto di panamericanismo approvando la dottrina di Monroe. Ma più avanti, nel

1933, Roosevelt inaugurò la cosiddetta politica del “buon vicinato” nel quale di

dichiarava una cooperazione paritetica e la non-ingerenza negli affari interni di uno

stato. Questo politica creò una grande collaborazione tra gli stati Americani durante la

seconda Guerra mondiale tanto che nel 1948 venne fondata l’OSA (Organizzazione

Stati Americani) che garantiva il diritto dell’essere umano senza distinzione di razza,

nazionalità, credo o sesso ma soprattutto al rispetto dei diritti della persona umana. La

storia però non si è sviluppata come avrebbe dovuto, cioè seguendo i principi

fondanti dell’OSA né quelli dell’idea Panamericana.

La questione della cooperazione economica è stata sempre al centro delle divergenze

tra le due interpretazioni del panamericanismo. Durante la seconda guerra mondiale

gli Stati Uniti promisero, in cambio di una collaborazione degli stati dell’America

Centrale e del Sud, un sostanziale aiuto economico che non fu mai concesso. Col

passare del tempo ci fu un’opposizione sempre più netta tra gli interessi economici

del Sud e del Nord America e un progressivo disimpegno degli Stati Uniti

nell’assistenza dell’America Latina. Questo menefreghismo e disimpegno da parte

degli USA nei confronti dei stati vicini portò nel dopoguerra ad una disparità tra gli

stati del Nord, economicamente floridi e uniti verso il progresso, e gli stati del

Centro-Sud molto più sottosviluppati. Questa divisione costrinse i paesi

LaitnoAmericani a proseguire autonomamente con la creazione di aree di libero

scambio come il Mescour. Quest’ultimo è uno dei principali effetti

dell’Americanismo e di come i paesi sottosviluppati abbiano dovuto collaborare tra di

loro per contrastare le enormi ingerenze da parte degli USA nei loro confronti e di

come questi Stati sottosviluppati debbano unirsi per sostenere la preponderanza

economica e commerciale degli Stati del Nord che invece di aiutarli tentano

facilmente di sottometterli. Il Mescour è il mercato economico del sud e consiste in

un’area di libero scambio nella quale non sono presenti dazi doganali tra gli stati che

ne fanno parte ma solo tariffe verso paesi terzi. Nello stesso periodo gli USA creano

l’ALCA (zona di libero scambio tra Stati uniti, Canada e Messico) con il fine

principale di sottomettere le nazioni più povere portando beneficio a quelle

benestanti. Il Washington Times scrive in quel periodo:

“Molti produttori delle nazioni più piccole e povere temono che verranno spazzati via

dai più potenti competitori Statunitensi”. Gli USA spinsero per un singolo accordo

globale che innalzerebbe barriere di libero scambio su molti servizi così come su

molti beni (farmaceutici). La

questione panamericana ha incontrato anche molti ostacoli durante la Guerra Fredda

quando gli Stati del Nord hanno interferito negli affari interni degli Stati Latino

Americani favorendo governi dittatoriali a loro favorevoli e sfavorendo governi di

orientamento comunista e socialista in violazione ai principi dettati da Roosevelt con

l’OSA. Vennero definiti dagli USA “il cortile di casa”. Questo è un chiaro esempio di

come gli Stati Uniti si siano resi partecipi e influenti nel sistema politico ed

economico degli altri Stati; tra i tanti ricordiamo Agusto Pinochet in Cile. Questo è

stato un generale, politico e dittatore cileno; che riuscì ad andare al potere attraverso

un colpo di stato e fu presidente per ventisette anni nei quali adottò una politica di

forte repressione dell’opposizione attraverso stermini di massa violando i principali

diritti umani con un governo ultramilitarista e reazionario. Possiamo vedere come gli

USA interferirono radicalmente in quel governo cileno; Pinochet prese il potere

attraverso il colpo di stato chiamato “GOLPE CILENO” nel 1973. In quel periodo si

erano appena tenute le elezioni presidenziali che avevano visto vincitore Salvator

Allende appartenente al partito comunista. La politica di Allende mirava a rilanciare

economicamente il Cile attraversò riforme agrarie costituzionali e la

nazionalizzazione delle principali miniere del paese, come quelle di rame allora in

mano ad aziende statunitensi. Per questo ci fu un’opposizione decisa da parte degli

Stati Uniti riguardo la sua presidenza essendo di carattere comunista e sfavorevole

agli interessi economici che puntavano ad avere nel Cile. Essendo gli USA uno Stato

con una forte pressione diplomatica ed economica sul governo cileno, nel 1973 ci fu

il Colpo di Stato organizzato da una giunta capeggiata da Pinochet che prese il potere.

Non sappiamo con certezza se fu pienamente elaborato dagli Stati Uniti, ma fu con

certezza appoggiato e influenzato dalla potenza Statunitense. In un intervista a Henry

Kissinger, in quel periodo segretario di stato degli Stati Uniti e consigliere per la

sicurezza nazionale del presidente Nixon, riguardo l’elezione di Salvator Allende in

Cile affermò “Non vedo perché dovremmo restare con le mani in mano a guardare

mentre un Paese diventa comunista a causa dell'irresponsabilità del suo popolo. La

questione è troppo importante perché gli elettori cileni possano essere lasciati a

decidere da soli.” Successivamente lo stesso Kissinger dichiarò a Nixon, a

quell’epoca presidente degli Stati Uniti, che non avevano organizzato loro il colpo di

stato (USA) ma avevano creato le condizioni necessarie perché avvenisse. In seguito

Pinochet attuò una politica fortemente liberista e nel referendum del 1988 finì la sua

dittatura restituendo lo Stato cileno alla Democrazia. Venne arrestato dal governo

spagnolo accusato di crimini contro l’umanità, di corruzione ed evasione fiscale ma

non fu mai arrestato. Il suo governo coincise con l’inizio della maggioranza delle

sanguinose dittature militari in America meridionale.

Golpe Cileno- 1973

Queste massicce ingerenze statunitensi hanno determinato nel corso dell'ultimo

decennio l'avvento in America del Sud di governanti ostili o comunque di

orientamento socialista e tutti i progetti di integrazione degli USA furono boicottati

dai governi LatinoAmericani attraverso anche la creazione dell’ALBA (Alleanza

Boliviana per le Americhe) formata da molti paesi del Sudamerica. Si tratta di un

progetto di integrazione sociale, politica ed economica. Quest’alleanza si rifà al

liberatore Simon Bolivar, l’eroe dei paesi Sudamericani nel colonialismo spagnolo. Il

progetto ALBA è una proposta di integrazione differente dall'ALCA, infatti pone

enfasi alla lotta contro la povertà e l'esclusione sociale e pertanto esprime gli interessi

dei popoli latinoamericani le stesse problematiche che emergono dal diario di

Guevara. Qui emergono i principi cardine e portanti delle politica Panamericanista

che non venne mai rispettata. Nell’ALBA si parla di lotta contro la povertà,

all’analfabetismo e all’esclusione sociale; hanno importanza cruciale i diritti umani,

del lavoro e delle donne; le profonde disuguaglianza tra i paesi e il peso di un debito

impossibile da pagare. Josè Martin dichiarò alla conferenza internazionale

Americana di Washington:“Mai in America dall'indipendenza ad oggi, un problema

ha richiesto tanta sensibilità, né ha obbligato a tanta vigilanza, né ha domandato un

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