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Sintesi

Introduzione Ottocento e Novecento, tesina



La tesina di terza media descrive il periodo compreso tra 1800 e 1900. Collegamenti tesina terza media:
in Inglese Volcanos, in scienze vulcani e terremoti, in geografia Giappone, in Arte impressionismo e stampe giapponesi, in musica Nuove melodie, nuove armonie e nuovi ritmi, in letteratura decadentismo, Giovanni Pascoli, in storia Prima e Seconda rivoluzione industriale, in Antologia lo Sfruttamento minorile, in Spagnolo Gloria Fuertes.

Collegamenti


Ottocento e Novecento, tesina



Inglese: Volcanos.
Scienze: Vulcani e terremoti.
Geografia: Giappone.
Arte: Impressionismo e stampe giapponesi.
Musica: Nuove melodie,nuove armonie e nuovi ritmi.
Letteratura: Decadentismo, Giovanni Pascoli.
Storia: Prima e Seconda rivoluzione industriale.
Antologia: Sfruttamento minorile.
Spagnolo: Gloria Fuertes.
Estratto del documento

Il Decadentismo

il Decadentismo è una corrente artistico-letteraria nata in

Francia. I caratteri fondamentali del Decadentismo sono:

• Mancanza di fiducia nella ragione e nella scienza

• Isolamento rispetto alla società circostante

• Esaltazione della propria individualità, del proprio

«io»;

• Senso di crisi, di morte, di angoscia e di solitudine.

La poesia è la sola possibile intuizione della realtà e il poeta

è considerato come un veggente, cioè colui che fra tutti

gli uomini è in grado di cogliere il significato nascosto della

realtà. Ne deriva che le parole poetiche non hanno più

peso, diventano musica, e i versi, svincolati da ogni

regola metrica, diventano rapidi, carichi di significato

e di simbologie.

Giovanni Pascoli

Giovanni Pascoli nacque a San Mauro di

Romagna nel 1855. l’ uccisione del padre fu l’

inizio di una serie di lutti e disgrazie familiari

che lasciarono un segno profondo nella sua

Le idee

personalità e in tutte le sue opere. Egli proseguì

gli studi fino alla laurea in Lettere all’

Università di Bologna. Mori a Bologna nel 1912.

Le idee e la politica

Le opere Egli avverte la vita dell’ uomo come un

Tra le sue raccolte poetiche ricordiamo: immenso mistero in cui prevalgono

Myricae (1897): poesie ispirate a sofferenze e dolore; ciò lo induce a

temi familiari e campestri. ripiegarsi in se stesso e a cercare nelle

Primi poemetti (1897), piccole cose una risposta alla sua ansia di

Canti di Castelvecchio (1903), conoscere il mistero della vita. In ciascuno di

Nuovi poemetti (1909):poesie noi, dice, vive un «fanciullino» al quale tutte

ispirate, oltre ai temi familiari e le cose del mondo appaiono nuove, ed egli

campestri, al mistero della morte e solo, sa cogliere i segreti della natura e dell’

del cosmo. uomo. Per questo le piccole cose comuni e

Poemi conviviali (1904): poesie quotidiane acquistano nella poesia di Pascoli

che traggono dal mondo classico valore simbolico, cioè assumono un significato

latino e greco. che va al di là di ciò che tutti vedono o

Carmina: poesie in latino. sentono.

X Agosto

San Lorenzo, io lo so perché tanto

di stelle per l'aria tranquilla

arde e cade, perché sì gran pianto

nel concavo cielo sfavilla.

Ritornava una rondine al tetto:

l'uccisero: cadde tra spini:

ella aveva nel becco un insetto:

la cena de' suoi rondinini.

Ora è là, come in croce, che tende

quel verme a quel cielo lontano;

e il suo nido è nell'ombra, che attende,

che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido:

l'uccisero: disse: Perdono;

Ritratto di Pascoli e restò negli

aperti occhi un grido:

portava due bambole in dono…

Ora là, nella casa romita

lo aspettano, aspettano in vano:

egli immobile, attonito, addita

le bambole al cielo lontano.

E tu, Cielo, dall'alto dei mondi

sereni, infinito, immortale,

oh! d'un pianto di stelle lo inondi

La prima rivoluzione

industriale!

Nella prima metà dell’ Ottocento l’ Europa visse un importante cambiamento

sociale ed economico. L’ Inghilterra sviluppò i commerci e le attività

produttive soprattutto nel settore tessile e nella lavorazione dei metalli. Un

ulteriore progresso delle attività industriali fu lo sviluppo delle vie di

comunicazione che agevolarono gli scambi commerciali e il trasporto delle

materie prime. Si costruirono ponti, canali navigabili, strade carrozzabili,

mentre sulle rotte marittime i piroscafi, azionati da motore a vapore. Dal 1825

comparvero treni e locomotive a vapore. Nel resto dell’ Europa prese avvio

dopo il 1831 e ci fu una fase di relativa stabilità politica. Francia, Prussia,

Belgio, Impero d’ Austria e, più tardi l’ Italia, si industrializzarono seguendo

la via che aveva già percorso l’ Inghilterra. Si sviluppò il settore tessile,

metallurgico e meccanico, con la diffusione delle macchine a vapore. La

crescita delle industriale in Europa fu più lenta e meno uniforme di quella

inglese: in Italia, per esempio, le prime aziende tessili e meccaniche nacquero

soltanto in Piemonte e nel Lombardo-Veneto. Nel resto della penisola la

mancanza di strutture e le barriere doganali tra i diversi Stati continuarono a

L’ aumento della

frenare le attività produttive e a ostacolare i commerci.

popolazione e lo sviluppo dell’ industria condusse in molti paesi

europei a un progresso spostamento della popolazione dalle campagne

alle città, dove sorgevano i grandi opifici. Il fenomeno dell’

inurbamento fu molto evidente in Gran Bretagna, esempio a Londra.

I benefici maggiori andarono soprattutto al ceto sociale dell’ alta borghesia

cioè coloro che potevano investire grandi quantità di denaro per costruire le

fabbriche. La crescita industriale ebbe però anche costi umani

elevatissimi, che furono pagati soprattutto dai lavoratori, i proletari che

vivevano in condizione molto dure. Gli operari degli opifici lavoravano 14

ore al giorno; dormivano nella soffitta dove lavoravano. I salari erano bassi,

era inoltre diffusissimo lo sfruttamento del lavoro minorile e quello delle

donne, di regola sottopagato. In Gran Bretagna i governi ignorarono per

molto tempo le esigenze delle classi più povere. Alcuni imprenditori, come l’

inglese Robert Owen, si sforzarono di conciliare le esigenze della

produttività industriale con quelle dei lavoratori. Egli, fece costruire

abitazioni più confortevoli per i lavoratori e istituì scuole per bambini,

rinunciando a utilizzarli per il lavoro nelle fabbriche. In Inghilterra, già nei

primi dell’ Ottocento gli operai iniziarono ad associarsi nelle «unioni di

mestiere» che diedero vita alle prime forme di protesta sociale

organizzata. In Francia sorsero vari movimenti socialisti, che diedero non

solo l’ allargamento del diritto di voto agli operai ma anche una

distribuzione più equa della ricchezza prodotta. Karl Marx, filoso tedesco,

sosteneva che la borghesia aveva condotto il proletariato alla miseria.

Poiché questo era avvenuto attraverso l’’ appoggio dei governi, i proletariati

avrebbero dovuto abbattere le istituzioni statali per mezzo di una

rivoluzione violenta e assumere nuova, basata sull’ assoluta uguaglianza fra

gli uomini. Questi motivi dii riscatto sociale ed economico si unirono alle

rivendicazioni de indipendenza politica.

• La prima locomotiva su rotaie, progettata dall’ inglese Trevithinck nel 1804.

• Un quartiere popolare di Londra alla metà dell’ Ottocento. I lavoratori

vivevano in dimore piccole e buie, costruite a ridosso degli impianti

industriai, sovraffollate, con servizi igienici in comune senza acqua

potabile.

Seconda rivoluzione industriale!

Tra la fine dell’ Ottocento e l’ inizio del Novecento l’ Europa e l’ intero

mondo occidentale vissero un’ epoca di intense trasformazioni,

originando a un nuovo sviluppo dell’ economia e mutarono la vita

sociale e l’ esperienza quotidiana delle persone. In questo periodo

videro la luce ingegnose invenzioni e un gran numero di ritrovati

tecnici, che contribuirono a diffondere un maggior benessere,

aprendo la strada alla modernità. L’ industrializzazione conobbe

una nuova fase di crescita, tanto che oggi molti studiosi la

definiscono come l’ età della seconda rivoluzione industriale.

Quest’ ultima fu caratterizzata dall’ avvento di altre e più innovazioni

tecnologiche e scientifiche. In questi anni vennero applicate fonti di

petrolio elettricità,

energia del tutto nuove, come il e l’ che permisero

di realizzare il motore a scoppio e il motore elettrico. Grazie a

queste nuove fonti, le industrie potevano sorgere ovunque, e non

solo in aeree ricche di risorse energetiche. Notevoli progressi anche

nel settore della chimica, con la nascita dei coloranti tessili e delle

prime sostanze plastiche, e nel settore farmaceutico, attraverso la

medicinali sintetici.

creazione dei Infine si diffuse l’ impiego dell’

acciaio che divenne presto fondamentale nella tecnologia delle

Negli ultimi anni dell’ Ottocento l’ industrializzazione cessò di essere

un fenomeno tipicamente europeo coinvolse anche altre nazioni,

come gli Stati Uniti e il Giappone, che si avviava a diventare il Paese

asiatico più moderno e avanzato. Dalla seconda metà dell’ Ottocento,

i progressi scientifici migliorarono le condizioni di vita della

popolazione nel campo della medicina potenziarono le possibilità di

aspettativa di

cura e ridussero la probabilità di contrarre malattie. L’

vita tasso di mortalità.

aumentò mentre si ebbe un sensibile calo di Il

progresso tecnologico ebbe i suoi effetti anche sullo sviluppo dei

infrastrutture.

mezzi di trasporto e delle Lo sviluppo delle

comunicazioni a distanza grazie alle quali messaggi e notizie

cominciarono a passare rapidamente da un continente all’ altro. si

formarono i trust, grandi concentrazioni industriali e commerciali.

Essi, riuscirono a superare le difficoltà dell’ economia ma ridussero e

eliminarono la concorrenza, esercitando un vero monopolio, cioè un

dominio assoluto sulla produzione e la vendita dei prodotti. Una

riorganizzazione del lavoro,

nuova spinta all’ industria venne dalla

basato sui principi del taylorismo che imponeva agli operai ritmi di

produzione più stretti attraverso l’ uso di nuove macchine e la

ripetitività dei gesti da compiere. In fabbrica comparve la catena di

montaggio. Modello di telefono del

1892, dotato di manovella

per comunicare con un

centralino.

Agli albori del nuovo secolo si

diffusero i dirigibili via via

soppiantati nella conquista

dei cieli dagli aerei; il primo

rudimentale prototipo di

aereo fu, nel 1903, la

macchina volante degli

statunitensi Wilbur e Orville

Wright.

La dura vita nelle fabbriche!

Inghilterra, 02/05/1871

Che miracolo! Il primo giornale della storia! Non tutti potranno leggere questo articolo, ma quei pochi

devono sapere delle dure condizioni di vita che avevano gli operai che lavoravano nelle fabbriche. Vi

informo che molte macchine venivano usate anche da bambini! Questi bambini invece di avere un

istruzione, ogni giorno venivano sfruttati nelle industrie, dove erano in contatto con prodotti chimici

tossici e macchinari pericolosi, e potevano essere vittime di incidenti spesso mortali. Il più delle volte,

nelle fabbriche, ci lavoravano soprattutto donne e bambine, erano impiegate in turni di lavoro

massacranti di 12 o 14 ore al giorno e l’ unica pausa che avevano erano quei tre quarti d’ ora del pasto

di mezzodì; e il cibo era miserabile, quasi sempre composta di zuppa di farina con pezzi di focaccia d’

aveva dentro e un pizzico di sale. Spesso nelle industrie gli operai ci rimanevano a dormire per poi

ricominciare il loro duro lavoro il prossimo dì. Noi tutti sappiamo che i governi ignorarono per molto

tempo le esigenze delle classi più povere. Tuttavia, alcuni imprenditori come, Robert Owen, si

sforzarono di conciliare le esigenze della produttività con quelle degli operai. Egli, fece costruire

abitazioni più confortevoli e istituì scuole per i bambini. Anche oggi si affiancano le prime crisi, le

fabbriche immettono sul mercato una quantità di prodotti superiore alla domanda dei consumatori e

buon parte rimane invenduta. Quindi ci sono numerosi fallimenti, licenziamenti e una forte

disoccupazione. ‘Proprio ieri ho assistito a una scena molto dura, ero davanti a una delle tante

fabbriche che abbiamo qui a Londra e c’ era il coordinatore dell’ industria(almeno credo) che stavano

licenziando un suo operaio e vicino all’ uomo c’ era la sua famiglia (moglie e cinque figli, uno più

piccolo dell’ altro) lui cercava di far capire al suo capo che se lo licenziava erano costretti a tornare in

campagna perché la moglie non lavorava e non potevano pagare la casa e l’ istruzione dei figli con solo

il guadagno che aveva messo da parte. Il dirigente però non volle sentire scuse e ordinò di allontanarsi

e non farsi più vedere nei dintorni.’ Penso, come si fa a lasciare per strada una famiglia numerosa,

inoltre ho fatte delle ricerche e ho scoperto che l’ uomo è stato licenziato semplicemente perché c’

erano troppi operai da mantenere e egli è stato l’ ultimo l’ uomo a entrare in quella fabbrica. I bambini

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