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SCIENZE: L'EREDITARIETA' E LE LEGGI DI MENDEL
TECNOLOGIA: CENTRALE TERMOELETTRICA E IDROELETTRICA
GEOGRAFIA: AFRICA MEDITERRANEA (LIBIA)
ITALIANO: DECADENTISMO (G.D'ANNUNZIO)
ARTE: ESPRESSIONISMO (MUNCH)
MUSICA: BEETHOVEN (INNO ALLA GIOIA)
ED.FISICA: IL CALCIO
FRANCESE: LES SPORTS
Mariotti Allen
Scuola media U.Allegri
GAMBARA
Tesina d’esame di terza media
… A cavallo fra due secoli…
(1800-1900)
FINE OTTOCENTO
INIZIO NOVECENTO
SECONDA
RIVOLUZIONE COLONIALISMO
INDUSTRIALE IL
L’EREDITARIETA’ AFRICA CALCIO
e le leggi di Mendel MEDITERRANEA
e Libia LES
SPORTS
CENTRALE DECADENTISMO
TERMOELETTRICA Gabriele D’Annunzio
E IDROELETTRICA ESPRESSIONISMO
Munch
ENGLISH: My house
“INNO ALLA GIOIA”
Ludwig Van Beethoven
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Introduzione:
Il periodo tra il 1875 e il 1914 fu un intervallo di tempo di notevole importanza, in quanto
contraddistinto da fenomeni che mutarono la vita del continente:
- LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
- IL COLONIALISMO
La Seconda Rivoluzione Industriale portò profondi cambiamenti in campo economico e sociale,
grazie alla scoperta e all’utilizzo di nuove tecnologie, tra cui la scoperta di nuove fonti di energia
come le centrali idroelettriche e termoelettriche. Inoltre si beneficiò di scoperte mediche e
scientifiche, tra cui lo studio dell’ereditarietà di Mendel che fu la base della genetica.
La Seconda Rivoluzione Industriale, però, fu anche la causa principale del Colonialismo, il quale
portò ricchezza alle grandi potenze europee, ma sfruttamento nei paesi colonizzati, sia delle
persone che del territorio, soprattutto in Africa.
Di fronte a tale situazione di cambiamenti e trasformazioni, molti letterati e poeti esprimono
smarrimento delle coscienze e crisi di valori, da qui il termine DECADENTISMO, che in Italia
ritroviamo per esempio nelle opere di Gabriele D’Annunzio.
Nello stesso periodo, in campo artistico, abbiamo come precursore dell’ESPRESSIONISMO
Edward Munch e la sua opera più famosa “L’URLO”.
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La Seconda rivoluzione industriale
Nel 1870, in Europa e nel resto del mondo, l’attività che occupava la
maggior parte della popolazione attiva era l’agricoltura. In quel periodo gli Stati Uniti, i quali
avevano già tecniche moderne di coltivazione e macchine agricole, portarono in Europa grano e
mais a prezzi inferiori di quelli europei, costringendo gli stessi produttori europei ad abbassare i
prezzi. Presto la situazione divenne critica e molti cittadini furono costretti a lasciare i propri
villaggi e cercare lavoro nelle industrie cittadine o ad emigrare nelle Americhe.
Mentre l’agricoltura europea si ridimensionava, il processo di industrializzazione iniziato in Gran
Bretagna nel 1700, si diffuse anche negli altri Paesi europei e negli Stati Uniti.
Questo fenomeno viene definito “SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE” e fu
caratterizzata da diverse innovazioni e mutamenti:
- la scienza si mise al servizio dell’industria favorendo i processi produttivi grazie alla
ricerca di nuove tecnologie e nuovi prodotti.
- I materiali che caratterizzarono la Seconda Rivoluzione Industriale furono il carbone e
l’acciaio, collegati fra loro, poichè il carbone era indispensabile per fondere i minerali e
ricavarne l’acciaio. Due nuove invenzioni permisero di sostituire il ferro e la ghisa con
l’acciaio: il convertitore Bessemer e il forno Martin-Siemens.
- L’energia meccanica fu sostituita dalla corrente elettrica e furono realizzate le prime
centrali termoelettriche ed idroelettriche.
- Nascono le prime automobili, carrozze senza cavalli con motore a scoppio prima e motore a
benzina successivamente.
- aumentarono le dimensioni degli impianti industriali, con conseguente richiesta di
investimenti e banche in rapido sviluppo;
- si crearono grandi imprese dall’unione di più società (TRUST), in modo da non avere
concorrenti. Si crearono così i monopoli, settori dominati da un’unica impresa e gli
oligopoli, settori dominati da poche imprese.
- furono introdotte nuove forme di organizzazione di lavoro nelle fabbriche, prima
F.W.Taylor (taylorismo) ideò un nuovo sistema di produzione secondo il quale la
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lavorazione di un prodotto veniva suddivisa in tante fasi, poi Henry Ford che ideò la
catena di montaggio.
- Cambiarono anche i metodi di comunicazione delle persone, grazie ai trasporti quali auto,
biciclette, treni sempre più veloci, e il telegrafo.
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L’ereditarietà e le leggi di Mendel
Come esposto in precedenza, durante la seconda rivoluzione industriale, ci furono numerose
scoperte scientifiche, una delle più importanti fu la genetica . Il primo a chiedersi perché ogni
essere vivente fosse diverso dall’altro fu Gregor Mendel. Secondo il matematico e naturalista
Mendel. i caratteri dei genitori non si mescolavano a casaccio nei figli, ma venivano ereditati
seguendo determinate leggi, Per verificare le sue ipotesi usò come materiale di esperimento le piante
di pisello, nelle quali aveva osservato la variabilità di numerosi caratteri(colore del fiore, colore del
seme,tegumento del seme e altezza del fusto), inoltre sul fiore di queste piante sono presenti sia gli
organi maschili sia quelli femminili, che consente l’ autoimpollinazione , tra polline e ovulo del
fiore.
Inizialmente Mendel incrociò più generazioni di piante di linea pura per uno stesso carattere , per
esempio piante a fiore rosso, finché non fu che quelle piante generavano solo piante a fiore rosso.
Stessa cosa fece con le piante a fiore bianco .
In seguito impollinò piante pure a fiore rosso con piante pure a fiore bianco. Le piante di nuova
generazione presentavano tutti fiori rossi , come se la varietà di fiore fosso fosse scomparsa.
Mendel chiamò”fattore dominante” il colore rosso, cioè quello che si manifestava e “fattore
recessivo” il colore bianco cioè quello che sembrava scomparso.
Con esperimenti simili scopri anche che il colore giallo del pisello era dominante sul colore verde, il
tegumento liscio era dominante su quello rugoso e il fusto alto dominante su quello basso.
Espresse i risultati ottenuti nella PRIMA LEGGE DI MENDEL o LEGGE DELLA
DOMINANZA: gli individui nati tra due ceppi puri che differiscono per un certo carattere,
presentano tutti il fattore dominante.
Successivamente Mendel volle scoprire che fine avesse fatto il fattore recessivo lasciando che le
piante di nuova generazione si autoimpollinassero e scoprì che in 3⁄ 4 delle piante si manifestava il
colore dominante (colore rosso) e in 1⁄ 4 era tornato il fattore recessivo (colore bianco). Questi
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risultati sono espressi nella seconda legge di Mendel o legge della disgiunzione: incrociando due
elementi della prima generazione, il carattere recessivo ricompare nel rapporto 1 a 4, ossia nel 25℅
dei casi.
In seguito Mendel osservò sulla stessa pianta due caratteri, il colore del seme(giallo o verde) e il
tipo del tegumento (liscio o rugoso), quindi incrociò piante con seme giallo e tegumento liscio
(fattori dominanti) con piante dal seme verde e tegumento rugoso (fattori recessivi). Dalla prima
generazione, a conferma della prima legge, ottenne tutti semi gialli e lisci, cioè con i fattori
dominanti. Lasciando che questi si autoimpollinassero, nella generazione successiva comparivano
oltre a piante con semi gialli-lisci (caratteri paternali)anche piante con semi diversi,verdi-lisci e
gialli-rugosi. Questi risultati sono spiegati nella terza legge di Mendel o legge dell’ indipendenza
dei caratteri, la quale enuncia che ogni carattere si trasmette ai figli indipendentemente dagli altri.
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Le centrali termoelettriche
Durante la Seconda rivoluzione industriale si diffusero le centrali termoelettriche e idroelettriche.
Le centrali termoelettriche vengono alimentate con carbone, olio combustibile e gas metano. In
queste centrali il combustibile sviluppa calore bruciando, il calore trasforma l’acqua di una caldaia
in vapore surriscaldato, il quale mette in rotazione una turbina a vapore che collegata
all’alternatore, un generatore di corrente, produce energia elettrica. Infine il trasformatore
aumenta la tensione della corrente e la invia alle linee di trasporto.
Queste centrali, che producono la maggior parte di
energia, sono però molto inquinanti, soprattutto se alimentate da carbone, poiché aumenta
l’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera, aggravando l’effetto serra, inoltre l’emissione di
carbonio nell’atmosfera ha causato l’aumento di temperatura sulla Terra con conseguenti
cambiamenti climatici di cui siamo testimoni.
Le centrali idroelettriche
Un’alternativa alle centrali termoelettriche sono le centrali idroelettriche, le quali utilizzano la
caduta delle acque dei fiumi e dei torrenti raccolte in grandi bacini artificiali.
L’acqua raccolta viene incanalata alle condotte forzate, dalle quali esce il getto violentissimo
dell’acqua che colpendo le pale della turbina la mette in rotazione. La turbina, che è collegata
all’alternatore, produce corrente elettrica. Un importante vantaggio dell’energia idroelettrica
è che è un tipo di energia rinnovabile, quindi non soggetta ad esaurimento, molto importante per i
Paese, come l’Italia, poveri di combustibili fossili.
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Il Colonialismo
Con l’ estendersi del processo di industrializzazione, la potenze europee che fino al1870
detenevano già la supremazia economica e militare in Asia e in Africa, passarono all’ occupazione
militare diretta, dando inizio al COLONIALISMO, cioè molte regioni furono spartite fra gli stati
europei, e trasformate in proprie colonie. Questo fenomeno fu così ampio che prese il nome di
IMPERIALISMO.
I motivi che spinsero gli europei alle conquiste di territori furono:
• RAGIONI ECONOMICHE, poiché avevano bisogno di materie prime a basso costo, di
ampliare i mercati e investire i capitali.
• RAGIONI DI PRESTIGIO NAZIONALE, infatti si diffuse il razzismo cosicché i bianchi si
ritenevano superiori ai neri e il nazionalismo secondo il quale uno stato doveva affermarsi sulla
scena internazionale con qualsiasi mezzo anche con la violenza.
La corsa alla conquista di colonie si indirizzò verso l’Asia e soprattutto verso l’Africa che venne
completamente conquistata ad eccezione di Liberia ed Etiopia.
Anche l’Italia partecipò alla colonizzazione dell’ Africa, insediandosi in Libia.
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L’Africa Mediterranea
La corsa alla conquista di colonie si indirizzò soprattutto verso l’Africa, quel continente che ha
visto nascere il genere umano, infatti nelle regione centro-orientali sono state trovate le tracce più
antiche dei nostri antenati.
L’Africa Mediterranea, abitata fin da epoche antichissime e dopo aver dato vita a importanti
civiltà come quella egizia, conobbe la colonizzazione dei fenici e romani. Nel Medioevo gli arabi vi
diffusero la propria cultura e religione, nel 1500 fu unita all’Impero ottomano e dall’800 fino alla
Seconda guerra mondiale fu colonizzata dagli europei.
TERRITORIO
L’Africa Mediterranea comprende Marocco, Algeria, Libia, Tunisia ed Egitto. Il territorio è
prevalentemente desertico e i rilievi principali, la catena dell’Atlante, si trovano ad ovest. Le
poche pianure si estendono lungo le coste, il fiume principale è il Nilo e il clima è desertico ad
eccezione delle coste che presentano un clima mediterraneo.
POPOLAZIONE
Nell’Africa mediterranea risiede circa un sesto della popolazione africana, la quale si concentra
principalmente lungo le coste e nella valle del Nilo, dove ci sono le città principali, IL CAIRO,
TRIPOLI, TUNISI, ALGERI e RABAT.
Gli abitanti hanno la carnagione chiara, per questo è definita “Africa bianca”. La lingua più
diffusa è l’arabo e la religione praticata è l’islam.
ECONOMIA
L’economia è stata trasformata dalla scoperta di petrolio e gas naturale, ma a causa di problemi
politici e sociali, gran parte della popolazione vive in povertà. L’agricoltura è l’attività
maggiormente praticata, ma solo nelle pianure costiere e nella valle del Nilo.
L’industria è poco sviluppata e si basa soprattutto sull’estrazione e raffinazione del petrolio,
mentre è in sviluppo il terziario grazie al turismo, frenato purtroppo dai disordini politici.
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La Libia
La Libia fu colonizzata dall’Italia per trent’anni, caratterizzati soprattutto da un incremento
delle attività agricole. Vennero attuate opere di irrigazione, introdotte nuove colture e fondate
aziende moderne.