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Introduzione Ottocento Novecento, tesina
La seguente tesina di terza media tratta dell'Ottocento e il Novecento. Si descrive cosa succede in Italia dal punto di vista storico, letterario, artistico. La tesina abbraccia anche i seguenti argomenti nella varie discipline scolastiche: il verismo in Letteratura; Verismo e Mascagni in Musica; la bella epoque in Francese; l'impressionismo in Arte; il risorgimento in Storia ecc.
Collegamenti
Ottocento Novecento, tesina
Letteratura:
L’800
I poeti dell’800
Il Verismo
L’africa di Karen
Musica:
Verismo e mascagni
Francese:
La bella epoque
Arte:
L’impressionismo
Paul cezanne
Vincent Van Gogh
Paul Gauguin
Storia:
Il risorgimento
Età giolittiana
Geografia:
L’africa – profilo fisico e climatico
Corno d’africa
Etiopia
Eritrea
Somalia
Sviluppo e sottosviluppo nord sud
La rift valley e gli uomini primitivi
Stati a confronto: Kenya e Libia
Scienze:
Vulcani e terremoti
Tecnologia:
Il petrolio
Inglese:
South Africa and India
Educazione della cittadinanza:
Dichiarazione Universale dei diritti umani
Educazione fisica:
Il corpo umano – ossa
Il sistema muscolare
La pallavolo
Il Verismo
Negli ultimi decenni dell' Ottocento, artisti e letterati si trovano a vivere in una società travolta
dal progresso tecnico scientifico, che cambia modi di vivere e mentalità. E mentre ancora
non si sono spenti del tutto gli echi del Romanticismo nuove correnti artistiche e di pensiero,
contestando i valori tradizionali cercano la natura intima dell'uomo e delle cose in un rapporto
più diretto con la realtà. In questo momento, praticità e concretezza si sostituiscono alla
fantasia e all'irreale, crudezza e ironia si sostituiscono al sentimentalismo e alla tendenza
all'esaltazione precedenti. Ciò vale anche per la musica e in particolar modo per il
melodramma: ne è espressione la corrente detta del Verismo.
Il Verismo è inaugurato dall'opera Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, tratta da una
novella di Giovanni Verga, il massimo esponente letterario del Verismo. L' opera mette in
scena storie vere o situazioni realmente prevedibili, in cui non c'è posto per i sentimentalismi
esagerati; predominano, invece, una realistica e sentita espressione drammatica.
Il termine "verismo" indica infatti che l'attenzione si è spostata sulla vita di tutti i giorni e sui
problemi delle persone comuni; eroi e semidei non esistono più: esiste solo l'uomo con la
sua fragilità. Altri artisti si cimentano nell'opera veristica, come Ruggero Leoncavallo, e
soprattutto Giacomo Puccini, che conobbe il successo con l'opera Manon Lescaut, mentre il
suo capolavoro è rappresentato dalla Bohème.
PIETRO MASCAGNI
Ha rasato il viso come un seminarista e la
statura alta e dinoccolata dà l'immagine di un
ragazzo che non abbia ancora finito di
crescere. La fisionomia per un osservatore
disattento pare non dica nulla: ma guardando
bene, ha ogni tanto, negli occhi chiari un po'
velati, un improvviso bagliore, come il
balenare silenzioso in certe stellate notti di
grande calura".
(Eugenio Checchi 1890)
Nasce a Livorno nel 1863 e muore a Roma nel 1945.
Abbandona gli studi classici per dedicarsi alla musica; così si scrisse al Conservatorio di
Milano, ma insofferente alla disciplina scolastica abbandona il conservatorio e si unisce ad
alcune compagnie girovaghe d’operetta. Si stabilisce poi a Cerignola e diventa direttore
della fisarmonica, della banda del teatro municipale. Grazie al successo della Cavalleria
Rusticana, abbandona il ruolo poco gradito di maestro di provincia per dedicarsi
completamente alla composizione.
Altre opere liriche furono: l’amico frizz, le maschere, nerone, ecc…
LA CAVALLERIA RUSTICANA
Melodramma in un atto la cui storia è tratta dall’omonima novella di Giovanni Verga.
Nel 1889 Il musicista, chiese a due librettisti di sua conoscenza (Targioni-Tozzetti e Menasci)
di trarre, senza alcun compenso, dal dramma "Cavalleria rusticana" che continuava a
mietere successi nei teatri, la trama di un'opera lirica in un atto e ne scrisse la musica.
Mascagni, dopo aver composto in soli due mesi la propria opera, prima di inviarla al
concorso di Sonzogno, la fece presentare dal proprio amico Giacomo Puccini.
Al concorso di Sonzogno (al quale parteciparono settantatre concorrenti) l'opera di Mascagni
si classificò, meritatamente, al primo posto e la prima rappresentazione venne fissata al
Teatro “Costanzi” di Roma per la metà d'aprile del 1890 (poi avvenne in realtà la sera del 17
maggio).
Questa prima rappresentazione portò Mascagni ad un grande successo.
La storia è ambientata in Sicilia verso la fine dell’800. “Turiddu” ama ricambiato la giovane
“Lola”. Al ritorno, però, del servizio militare sposa con il
cocchiere “Alfio”.
Turiddu allora, per spirito di vendetta si fidanza con
un’altra ragazza del paese “Santuzza”; ben presto però
l’antica passione per Lola prende il sopravvento e si
stabilisce una appassionata storia che tutti ignorano ma
non Santuzza. Quest’ultima, presa da una folle
gelosia rivela tutta la tresca alla madre di Turiddu,
“Lucia” supplicandola di persuadere il figlio a lasciare
Lola. Nello stesso tempo Santuzza cerca di parlare con
Turiddu , ma questi si dimostra freddo e infastidito e le
rinfaccia l’assurda gelosia, allora Santuzza disperata
rivela tutto al compare Alfio. E la mattina di Pasqua
nella piazza del paese regna la consueta animazione
delle giornate festive, Alfio incontra Turiddu i due vengono alle mani e decidono di battersi in
un duello rusticano (duello con coltello a manico corto), poco fuori dal paese.
Prima del duello Turiddu implora la benedizione della madre, le affida Santuzza pregando di
avere cura di lei; dopo un ultimo abbraccio si allontana velocemente senza voltarsi indietro.
Poco dopo un grido raccapricciante di una popolana annuncia la tragica fine del duello:
Turiddu è stato ucciso da compare Alfio.
LA BELLE EPOQUE
On désigne les premières années du 20ème siècle (1900-1913) sous le nom de “Belle
Epoque”; période apres la Grande Guerre (P.G.M. 1914-1918).
Ces treize premierès années du siècle présentent plusieurs caractères positifs:
1. La République est solidement installée
2. La monnaie est stable et
3. Sur le plan International, on attaint un bon èquilibre européen,
sans oublier les nouveautès technologiques:
1. Installation de l’électricité
2. Premiers essays cinèmatographiques
3. Progrès des moyens de comunication
4. Progrès des moyens de transport.
En ce qui concerne les loyens de transport, le métro fait partie de la vie quotidienne des
Parisiens, des français et de tous les tourists. Projetée dès 1855, la première ligne (la
jaune) Maillot-Vincennes à été inaugurée lors de li’Exposition Universelle de 1900.
Tout ça (tous ces progrès) contribuent à un nouveau plaisir de vivre et bouleverse la vision
du monde.
L’Exposition Universelle de 1900 consacre les succès technologiques.
L’Exposition Universelle de Paris de 1889 est la 10ème exposition universelle organisée. Elle
se tient du 6 mai au 31 octobre 1889. Son themes est la Révolution française, dans le cadre
du centenaire de cet événément (14 julliet
1789).
C’est pour cette exposition que la Tour Eiffel
est costruite; cette Tour devait être
provisoire mai aujourd’hui elle est le
symbole de Paris. L’impressionismo
Il movimento impressionista si avvia nel 1867 in Francia, quando alcuni artisti iniziano a
sperimentare una pittura naturalistica lontana dal gusto accademico.
Nel 1874, in Francia, presso lo studio del fotografo Nadar, si tenne la prima manifestazione
ufficiale della nuova pittura: l’Impressionismo.
Alla mostra parteciparono fra gli altri:
Monet, Cézanne, Degas, Morisot, Renoir, Pissarro e
Sisley. Monet vi presenta la tela, dipinta due anni
prima, Impressione, levar del Sole; il critico Louis
Leroy prende spunto dal titolo del quadro per coniare
ironicamente il termine impressionismo.
Punti fondamentali dell’arte dell’impressionismo sono:
1. il problema della luce e del colore:
Caratteristiche della pittura impressionista erano i contrasti di luci e ombre, i colori forti, vividi,
che avrebbero fissato sulla tela le sensazioni del pittore di fronte alla natura. Il colore stesso
era usato in modo rivoluzionario: i toni chiari contrastano con le ombre complementari, gli
alberi prendono tinte insolite, come l'azzurro, il nero viene quasi escluso, preferendo le
sfumature del blu più scuro o del marrone. La luce gioca un ruolo fondamentale, infatti il
pittore ritrae attimo per attimo gli oggetti a scenda di come la luce modifica i loro colori. La
luce nei quadri impressionisti non è mai attenuata o sfumata, anzi i loro quadri sono carichi di
vibrazioni luminose che creano anche forti contrasti cromatici. La luce infine modifica il
colore. La tavolozza del pittore impressionista è costituita da colori primari o forti, secondo il
principio della scomposizione del raggio di luce bianca nei 7 colori dell'arcobaleno. I colori
sono stesi uno vicino all'altro in rapidi tocchi, preferibilmente puri (cioè non miscelati). sarà il
continuo accostamento di piccole pennellate di colori giustapposti in modo corretto a creare
la variazione di colore in "quel punto" del quadro. Le ombre sono create senza passaggi di
sfumature, come invece avveniva nella pittura Classica, ma accostando con contrasto i colori
più scuri a quelli più chiari.
2. la pittura en plein air;
Fondamentale era dipingere en plein air (cioè "all'aria aperta), ovvero al di fuori delle pareti
di uno studio, a contatto con il mondo. Il pittore non esegue più i quadri nel suo atelier al
chiuso, ma porta il cavalletto all'aperto e dipinge i soggetti sotto l'influenza della luce. Questo
portò a scegliere un formato delle tele più facile da trasportare; si ricorda che risale a questo
periodo anche l'invenzione dei tubetti per i colori a olio e al cavalletto da campagna, facile da
trasportare.
3. la esaltazione dell’attimo fuggente;
I pittori impressionisti cercano, osservando la natura, di cogliere la prima impressione visiva,
quella che l’occhio riceve senza soffermarsi sui particolari , ma li ritrae velocemente,
cogliendoli come sono in quell'istante, senza definirli troppo. Per questo la pittura
impressionista ha un carattere così impreciso, così indefinito.. I colori sono presi
isolatamente e accostati sulla tela senza venir mescolati: sarà la nostra mente a percepirne
l’effetto d’insieme. I pittori cercano di fissare sulla tela anche lo scorrere del tempo, dato dal
cambiamento della luce e dal passare delle stagioni. Si ricordano a questo proposito le
numerose versioni della Cattedrale di Rouen, riprodotta nelle diverse ore del giorno e in
diverse condizioni climatiche, di Claude Monet verso la fine del 1890.
4. Soggetti urbani;
Sul piano dei soggetti l’impressionismo si presenta con un’altra notevole caratteristica: quella
di rappresentare principalmente gli spazi urbani. E lo fa con una evidente esaltazione della
gradevolezza della vita in città. Questo atteggiamento è una novità decisa. Fino a questo
momento la città era stata vista come qualcosa di malefico e di infernale. Soprattutto dopo lo
sviluppo della Rivoluzione Industriale, i fenomeni di urbanesimo avevano deteriorato gli
ambienti cittadini. La nascita delle industrie avevano congestionato le città. Erano sorti i primi
effetti dell’inquinamento. I centri storici si erano affollati di immigrati dalle campagne, le
periferie sorgevano come baraccopoli senza alcuna qualità estetica ed igienica. Le città
erano dunque viste come entità malsane.
L’impressionismo è il primo movimento pittorico che ha un atteggiamento positivo nei
confronti della città. E di una città in particolare: Parigi. La capitale francese, sul finire
dell’Ottocento è, sempre più, la città più importante e gaudente d’Europa. In essa si
raccolgono i maggiori intellettuali ed artisti, ci sono i maggiori teatri e locali di spettacolo, si
trovano le cose più eleganti e alla moda, si possono godere di tutti i maggiori divertimenti del
tempo.
Tutto questo fa da sfondo alla pittura degli impressionisti, e ne fornisce molto del suo fascino.
I luoghi raffigurati, nei quadri impressionisti, diventano tutti seducenti: le strade, i viali, le
piazze, i bar, gli stabilimenti balneari lungo la Senna, i teatri (da ricordare soprattutto le
ballerine di Degas), persino le stazioni, come nel famoso quadro di Monet raffigurante «La
Gare Saint-Lazare».
Artisti impressionisti
Nonostante un filo molto evidente colleghi tutti gli artisti impressionisti, sarebbe un errore
considerare questo movimento come monolitico. Ogni artista, infatti, secondo la sua
sensibilità lo rappresenta in modo diverso. Per esempio Monet non si interessò
principalmente alla rappresentazione di paesaggi urbani, ma soprattutto naturali, arrivando,
negli ultimi anni della sua vita, a ritrarre moltissime volte lo stesso soggetto (le Ninfee) in
momenti diversi, per studiarne i cambiamenti nel tempo. Altri, come Renoiro Degas, si
interessarono invece alla figura umana in movimento. Molti sono gli artisti che non si
possono definire del tutto impressionisti, ma che dell'Impressionismo sono evidenti