vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Introduzione Milano, quando città e periferia si incontrano tesina
Questa tesina di maturità descrive la storia di Milano a cavallo tra i due secoli Ottocento e Novecento. La tesina permette di trattare i seguenti argomenti: Seconda Rivoluzione Industriale ed Epoca Giolittiana, positivismo e infine Umberto Boccioni.
Collegamenti
Milano, quando città e periferia si incontrano tesina
Storia -
Seconda Rivoluzione Industriale ed Epoca Giolittiana
.Filosofia -
Positivismo
.Arte -
Umberto Boccioni
.Sommario
Introduzione…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………….2
Contesto
storico…………………………………………………………………………………………………………
……………………………...3
Epoca
Giolittiana……………………………………………………………………………………………………
………………………………..…3
Il pensiero del
tempo…………………………………………………………………………………………………………
………………………4
Innovazione tecnica: il
telefono………………………………………………………………………………………………………
…………4
La storia del telefono in
Italia……………………………………………………………………………………………………………
……….5
Risvolto
Artistico………………………………………………………………………………………………………
……………………………….5
Lo sviluppo della metropoli
industriale…………………………………………………………………………………………………….
.7
L’incontro con la
periferia………………………………………………………………………………………………………
…………………7 1
Introduzione
Negli ultimi cento anni la città di Milano ha stabilizzato il proprio ruolo
economico e produttivo, divenendo il maggiore mercato finanziario italiano,
tanto da essere riconosciuta a livello internazionale. Questa città è inoltre una
delle capitali mondiali della moda e del disegno industriale ed uno dei
centri universitari italiani più importanti. Progressivamente la città ha inglobato
al suo interno la zona periferica, andando a creare un rapporto complesso, tra
contraddizioni e conquiste.
Ma da dove ha origine lo sviluppo di questa esuberante metropoli? Questo
sviluppo che ancora oggi possiamo vedere in atto, affonda le sue radici a
cavallo tra XIX e XX secolo. Nella seconda metà del ‘800 si assiste infatti alla
Seconda Rivoluzione Industriale in tutta Europa, la quale fondava la sua
egemonia sul campo scientifico-tecnologico e sul predominio industriale e
coloniale. 2
Contesto storico
Con la II Rivoluzione Industriale si intende quel
processo di take-off economico caratterizzato
dall’avvento di nuove tecnologie, che aprirono
nuovi settori di produzione e investimento e
portarono all’affermazione del capitalismo
economico. Questo processo si colloca
convenzionalmente tra 1850 e 1905, anno in
cui si portò a termine l’industrializzazione in
molti stati Europei.
Questo sviluppo avvenne in concomitanza con
la spinta coloniale che interessò il continente
Africano, ciò che viene chiamato “Scramble for Africa”, dal momento in cui le
nuove potenze intrapresero campagne coloniali per accaparrarsi materie prime
a basso costo, risorse energetiche e nuovi mercati sui quali piazzare i prodotti
nazionali.
In Europa si assistette ad una serie di cambiamenti importanti, che mutarono la
vita della popolazione, soprattutto grazie alle innovazioni tecniche, in campo
medico, dei trasporti e delle comunicazioni.
Epoca Giolittiana
Questo avvio industriale interessò l'Italia e
Milano tra il 1896 e il 1906, anni in cui nacque
il cosiddetto “triangolo industriale” tra Torino,
Genova e il capoluogo lombardo, da cui
successivamente prese piede
l’Industrializzazione Italiana su grande scala.
Questo take-off fu favorito soprattutto dal
sorgere nel 1883 delle seconda centrale
elettrica mondiale in termini di grandezza ed
efficienza, dopo quella newyorkese.
Inoltre Giolitti e la sua politica economica avevano favorito questo progresso
settoriale italiano. Egli aveva in particolare preso provvedimenti fiscali a favore
degli imprenditori, trovato un compromesso tra datori di lavoro e operai e
aumentato le commesse pubbliche, le quali riguardarono principalmente le vie
di comunicazione, al fine di facilitare lo la libera circolazione delle merci. Un
esempio è l’apertura nel 1906 del Traforo del Sempione, in occasione della
quale avvenne l’Esposizione Internazionale a Milano, il cui tema erano proprio i
trasporti.
Un altro elemento importante si ritrova nel fatto che Milano è sempre stata uno
dei centri di afflusso culturale europeo, per quanto riguarda sia le innovazioni
tecniche che le scoperte in campo scientifico. 3
Il Pensiero del tempo
Milano prende quindi forma in un contesto
positivistico, movimento filosofico e culturale,
nato nella prima metà dell’800 e diffusosi in
Italia tra il 1870 e fine secolo. Questa corrente
non era altro che l’elaborazione ideologica di
una borghesia industriale e progressista, che
trovò un risultato con l'affermazione del
liberalismo economico. Questa corrente
traeva il suo entusiasmo dai recenti
conseguimenti dell’uomo in campo scientifico
e tecnologico, che apportarono migliorie soprattutto nel campo energetico,
dei trasporti e delle telecomunicazioni. Il progresso era infatti sotto gli occhi di
tutti e iniziò quindi a influenzare il filosofi e il loro modo di pensare la realtà.
Liberalismo Economico : teoria economica, filosofica e politica che prevede la libera
iniziativa e il libero mercato, mentre l'intervento dello Stato nell'economia si limita al
massimo alla costruzione di adeguate infrastrutture che possano favorire il mercato. È
una filosofia economica atta a sostenere e promuovere il sistema capitalistico. La sua
.
ideologia si oppone sostanzialmente al comunismo e al socialismo
Innovazione tecnica: il telefono
Basta pensare per esempio alla questione del
primo telefono che interessò la città in prima
persona; sebbene la paternità del telefono sia
ancora in dubbio, l’idea di questo dispositivo è
interamente italiana. Infatti secondo alcune
fonti, il primato spetterebbe all’inventore
fiorentino Antonio Meucci, emigrato in
America e già noto nell'ambiente scientifico
per le sue invenzioni.
Egli aveva già concepito negli anni '50, nel
corso di esperimenti sull’elettroterapia, la possibilità di trasmettere la voce per
via elettrica, divenendo così, in assoluto, il primo pioniere del telefono elettrico
della storia - idea maturata anche nell’inventore valdostano Innocenzo
Manzetti, che non ebbe quel successo avuto dal collega. Nel 1856, dopo vari
tentativi, Meucci realizzò questo strumento in grado di comunicare a distanza,
applicando qui principi scoperti da Oersted e Faraday sulla Induzione
elettromagnetica.
Il primo telefono, chiamato dallo stesso Meucci “telettrofono” era composto da
una cornetta a forma di imbuto nel quale si trovava un diaframma vibrante
piazzato trasversalmente. Questa lamina vibrava facilmente sotto l'impulso 4
delle onde sonore provenienti dal fondo dell'imbuto. Nel cornetto trovava posto
anche un magnete elettrizzato avvolto da una bobina, posizionato
verticalmente rispetto alla membrana vibrante e vicino a questa. Dalla bobina
partiva poi un filo di rame il cui secondo capo si collegava ad una bobina
piazzata in un apparecchio identico a quello già descritto. Dunque, se in
prossimità del diaframma del cornetto si emetteva un suono, questo suono
faceva muovere il magnete, il quale, provocando una variazione di campo
all’interno della bobina, produceva una corrente elettrica indotta. La corrente
raggiungeva l’altro capo e secondo un processo inverso faceva vibrare la
membrana producendo un suono.
La storia del telefono in Italia
La cosa interessante è che la prima
distribuzione italiana del telefono avvenne
nel 1877, dopo che i due fratelli Gerosa
sostennero un curioso esperimento
utilizzando i telefoni BELL, dispositivi che
avevano avuto quel successo che Meucci
aveva solo sperato. Questo ebbe luogo a
Milano, tra l’edificio del corpo di guardia
dei Pompieri di palazzo Marino e la
caserma comunale di san Gerolamo in
Porta Venezia, messi in comunicazione con
un filo telegrafico che serviva precedentemente per avvertire in caso di
incendi. La distanza era di circa tre chilometri e si snodava lungo le vie
cittadine del centro.
In seguito a questo successo, i due fratelli fondarono la Società Telefonica
Lombarda nel 1884, ampliata a Società Telefonia Alta Italia, grazie alla quale
Milano divenne il nodo fondamentale della rete telefonica italiana, grazie anche
al rapporto sinergico con la vicina azienda Pirelli, che forniva i cavi in