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Mela: dal principio ad oggi, tesina
Mela: dal principio ad oggi, tesina
Italiano: la ragazza mela
Scienze/Matematica: la mela di newton
Economia: apple inc
Storia: new york
Francese: tarte tatin
Inglese: crumble
Alimentazione: principi nutritivi della mela
Cucina: tipologie e slow food
LA MELA IN FRANCIA PAGINA 9
LA MELA IN PRINCIPIO PAGINA 10
LA MELA NELLA STORIA PAGINA 11
LA MELA IN LETTERATURA PAGINA 12
LA MELA IN ECONOMIA PAGINA 14
LA MELA IN MATEMATICA PAGINA 15
CURIOSITA’ PAGINA 16
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Il melo è una pianta originaria di una zona sud caucasica, oggi coltivato intensivamente in
Cina, Stati Uniti, Russia, Europa (principalmente Italia e Francia). In Italia la produzione è
concentrata specialmente nella parte settentrionale.
Il melo appartiene alla famiglia delle Rosaceae. E’ una
pianta di dimensioni medio- elevate che può raggiunge-
re un’altezza anche di 8-10 metri, una pianta resistente
al freddo (-25°) e che si adatta a vari terreni. I suoi fiori
sono composti da cinque petali di colore bianco rosato e
sbocciano tra marzo e aprile.
Il frutto di questa pianta è il pomo o melonide (falso
frutto). La sua naturale maturazione varia da fine agosto
a metà ottobre; Le mele si trovano in commercio tutto
l’anno poiché vengono fatte maturare lentamente in atmosfera controllata.
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La mela contiene molta acqua,circa l’85%. Il suo apporto calorico è di circa 45 calorie ogni
grammo, è fonte di zuccheri ed energia per circa il 12% del suo peso. È costituita principal-
mente da fruttosio (unico zucchero tollerabile dai diabetici), contiene una percentuale di
fibre (12,7%), in particolare la pectina,una fibra idrosolubile che favorisce la peristalsi inte-
stinale e riduce i livelli di colesterolo nel sangue.
La mela è un concentrato di vitamine del gruppo B
e sali minerali, utili a rinforzare capelli, unghie e a
combattere inappetenza. La presenza di vitamina
C rinforza le difese immunitarie dell’organismo,
una mela ne fornisce il 20% dell’apporto giornalie-
ro, si concentra nella buccia, il calore e il contatto
con l’aria degradano questa vitamina.
Oltre a combattere il colesterolo cattivo(LDL) gra-
zie all’azione della pectina, la mela è ottima nella
prevenzione di malattie cardiovascolari. Inoltre è
consigliata in caso di diabete,perché la pectina ed
il fruttosio,insieme, tengono sotto controllo i livelli
di glicemia.
“UNA MELA AL GIORNO TOGLIE IL MEDICO DI TORNO”
Questo antico proverbio riassume tutte le pro-
prietà benefiche di questo frutto. Consumare
questo frutto regolarmente permette di preve-
nire varie patologie e disturbi fisici.
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La mela si gusta come frutto fresco, a fettine, grattugiata o in macedonia; si cuoce in pentola
o al forno, con o senza zucchero. Si impiega per la preparazione di crostate, strüdel, frittelle,
dolci al cucchiaio, confetture e composte. Si può anche essiccare.
VARIETA’
In commercio esistono circa 2000 varietà le più usate sono :
FUJI: È la mela più coltivata al mondo. Croccante, dolce e molto
succosa, va assaporata al naturale o nelle macedonie.
RENETTA: E’ la più “nobile” delle mele, il suo nome deriva dal
francese reine, che significa regina. Viene usata per lo strüdel. E’ be-
ne sbucciarla all’ultimo minuto perché si ossida in fretta.
GOLDEN DELICIOUS: E’ nota per la sua versatilità in cucina per-
ché è perfetta sia in piatti dolci che salati, impiegata in modo particola-
re per preparare la marmellata fatta in casa e la classica torta di mele.
STARK DELICIOUS: Detta la mela di Biancaneve. Quando è più
matura la sua consistenza diventa più farinosa, quindi può essere cotta
in piatti salati molto originali, come in accompagnamento con il pollo
al curry.
GRANNY SMITH: Ha un sapore asprigno e rinfrescante, questa
mela è ideale nelle insalate e nei sorbetti. Ha la particolare caratteristi-
ca di non perdere la forma anche se viene privata della polpa, quindi
se scavata si può utilizzare in modo creativo come mela da riempire.
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La mela rosa è un’antica qualità coltivata da sempre nelle Marche, ai piedi delle colline
fino alle valli appenniniche sui versanti dei Monti Sibillini. Le diverse tipologie hanno in
comune una polpa acidula e zuccherina e un profumo intenso e aromatico; qualità che
rendono questa mela perfetta anche nella preparazione di dolci e torte.
È un presidio Questo presidio ha individuato 8 ecotipi di mele appartenenti a
Slow Food.
3 gruppi che si differenziano per : colore, sovra colore e consistenza del frutto.
Tutte e tre le tipologie coltivate sono piccoline, irregolari, leggermente schiacciate e con
un peduncolo cortissimo, insomma buone ma poco appariscenti, per questo non riesco-
no a competere con le mele moderne presenti sul mercato.
È un presidio che viene assegnato da un’associazione che si
impegna per la difesa della biodiversità alimentare, batten-
dosi contro l'omologazione dei sapori, l'agricoltura massiva,
le manipolazioni genetiche.
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Dalla mela possiamo ottenere una bevanda, il sidro di
mele.
Il Sidro è una bevanda alcolica, che si ottiene dalla fer-
mentazione del succo di mela: la gradazione alcolica va-
ria dal 2% all’ 8% si può realizzare con qualsiasi varietà di
mela, ma ne esiste una specifica, chiamata“cider apple”.
I maggiori produttori di sidro sono il Regno Unito,
l’Irlanda, gli Stati Uniti ed il Canada.
FASI DI LAVORAZIONE
LA PRESSATURA
Le mele vengono ridotte in una poltiglia chiamata “pomace” tramite l’utilizzo dei “cider
mills” (mulini o presse per il sidro). La polpa viene stesa
in strati, chiamati “cheeses”,per farne uscire i succhi.si
alternano strati di paglia e cenere a quelli di “pomace”,
fino ad avere un massimo di 12 strati, per protegge la
polpa dall’aria e minimizzare i rischi di ossidazione. Una
volta terminata questa procedura, l’intero blocco viene
sottoposto a crescenti gradi di pressione e temperatura,
fino a quando tutti i succhi della frutta sono stati raccol-
ti. Il succo ottenuto viene quindi filtrato e travasato in
tini o botti. LA FERMENTAZIONE
La fermentazione avviene ad una temperatura che
oscilla tra i 4 ed i 16 gradi ,il sidro viene travasato
in nuovi tini, per far si che le parti di lievito inattive
rimangano sul fondo del tino precedente.
Il sidro è pronto dopo tre mesi di fermentazione,
anche se il più delle volte viene lasciato nei tini ad
invecchiare per due o tre anni.
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The typical English recipe with apples is : crumble.
Crumbles originated in Britain during the 2nd
World War. People in the 2nd World War got
creative and made a simple mixture of flour,
margarine and sugar and used this to make the
top of the crumble. The dish is also popular due
to its simplicity. VARIANTS SAVORY
SWEET
With: With:
- plums; - meat;
- peaches; - vegetables;
- apricots; - salmon;
- strawberries;
- squash;
- bananas;
- rhubarb; 8
Le plat typique français avec les pommes est : la tarte tatin
elle trouve son origine à la fin du XIXème siècle,
dans un restaurant du plein centre de la France-
Ce sont deux soeurs, Caroline et Stépha-
nie Tatin qui inventèrent, un peu par hasard, la
célèbre tarte. Aussi une des soeurs a décidé de
garder les pommes maintenant caramélisées,
de mettre la pâte sur le dessus pour que les
pommes ne brûlent pas plus et de la remettre
au four. Ce fut un grand succès !
C'était fait et la tarte porte maintenant leur
nom, la Tarte Tatin. VARIANTE
SUCREES SALES
Avec: Avec:
- poires; - fenouil;
- onion rouge;
- ananas;
- prunes; - artichauts;
- abricots;
- cerises; 9
<<Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodis-
se. E diede questo comando all’uomo: “Tu potrai man-
giare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero del-
la conoscenza del bene e del male non devi mangiare,
perché, quando tu ne mangiassi, certamente morire-
sti”.
Ma l’uomo e la donna si lasciarono convincere dalla
voce del nemico di Dio e dell’uomo (raffigurato dal ser-
pente), e mangiarono ambedue dell’unico frutto proi-
bito.
Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino
alla brezza dei giorno e l’uomo con sua moglie si na-
scosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardi-
no. Ma il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: “Dove
sei?”. Rispose: “Ho udito il tuo passo nel giardino: ho
avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto”.
Riprese: “Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse
mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non
mangiare?”.
Allora il Signore Dio disse al serpente: “Poiché tu hai
fatto questo, io porrò inimicizia tra te e la donna, tra
la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”.
Il Signore Dio scacciò l’uomo dal giardino, perché lavorasse il suolo da dove era stato tratto.>>
( Genesi 2,7-22)
PERCHE’ LA MELA SI E’ GUADAGNATA LA FAMA DI FRUTTO DEL PECCATO?
All’origine dello stretto legame tra la mela e il male c’è forse una errata traduzione del ter-
mine “malum”. Per svariati secoli molti cristiani han-
no utilizzato la lingua latina, e in latino malum può
significare entrambe le cose: “male” e “mela”.
Ormai nell’immaginario collettivo la mela (o pomo)
viene automaticamente associata al peccato di Ada-
mo ed Eva.
Come si è già accennato, il sapore dolce e allettante
della mela la portò ad essere associata alla seduzio-
ne del peccato, anche a causa della similitudine tra
le parole latine e cioè cattivo, malva-
malus malum
gio. In ambito profano la mela, per via della sua for-
ma sferica, funge da simbolo cosmico, infatti in molti dipinti sia imperatori che re tengono
in mano, oltre allo scettro, anche una mela regale che rappresenta il mondo.
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New York è denominata la grande mela nel senso di grande zuccherino o di grande ricom-
pensa. È la città dei sogni e delle ambizioni. Si trova in America Settentrionale, negli Stati
Uniti. New York conta 5 quartieri: Manhattan, Bronx, Queens, Brooklyn e Staten Island. La
moneta degli Stati Uniti è il dollaro, la religione più professata è quella protestante.
New York fu fondata all’inizio del XVII sec. grazie alla sua posizione strategica e alla fervente
attività del suo porto. Prima dell’arrivo degli europei era abitata dagli indiani;
Nel