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Sintesi
Italiano: Italo Svevo

Storia: l'unità d'Italia

Filosofia
: Arthur Shopenauer

Fisica: la corrente elettrica

Biologia:l'evoluzione dell'uomo

Inglese: Charles Dickens
Estratto del documento

1. STORIA : L’Avvento del Risorgimento

1.1 QUADRO D’INSIEME

1.2 VERSO IL RISORGIMENTO

1.3 NASCITA DEL RISORGIMENTO

1.4 PENSIERO DEL RISORGIMENTO

1.5 VERSO LA PRIMA GUERRA D’INDIPENDENZA

1.6 INSURREZIONE ITALIANA DEL 48

1.7 RE VITTORIO EMANUELE II

1.8 SECONDA GUERRA D’INDIPENDENZA

1.9 SPEDIZIONE DEI MILLE

1.10 REGNO D’ITALIA

1.11 ROMA CAPITALE

1.12 COSTITUZIONE E INNO DELLA NOSTRA REPUBBLICA

2. ITALIANO : Italo Svevo e la Coscienza di Zeno

2.1 QUADRO D’INSIEME

2.2 TRAMA E PERSONAGGI

2.3 NASCITA DEL ROMANZO E TIPOLOGIA

2.4 STRUTTURA

2.5 NARRATORE

2.6 TEMPO E LUOGHI

2.7 CONTESTO

2.8 INETTITUDINE E MALATTIA

2.9 STILE

2.10 PROTAGONISTA E RAPPORTI CON ALTRI PERSONAGGI

3. FILOSOFIA : Arthur Schopenhauer

4. INGLESE : Charles Dickens

4.1 CHARLES DICKENS

4.2 DAVID COPPERFIELD

INDICE MATERIE SCIENTIFICHE

5. BIOLOGIA : Evoluzione dell’uomo

5.1 QUADRO GENERALE

5.2 PRIMATI

5.3 EVOLUZIONE PRIMATI E PRIMI MAMMIFERI

5.4 GLI AUSTRALOPITECI

5.5 IL GENERE HOMO

6. FISICA : La corrente elettrica

In occasione del 150° anniversario dell' UNITÀ D'ITALIA (1861 – 2011), l’argomento principale

che ho trattato nella mia tesi è stato appunto l’avvento del Risorgimento.

Ho scelto una tesina sull' Unità d'Italia non soltanto per motivi celebrativi, ma per produrre una

riflessione sul Risorgimento italiano, inteso come processo di costruzione morale di una nazione

fondato sulla libertà dei soggetti e sul sentimento solidale della cittadinanza, avamposti culturali ed

etici che giustificano per essenza uno Stato realmente democratico e di Diritto.

Dal 17 marzo 1861 gli Italiani possono riconoscersi in un'unica Patria chiamata ITALIA.

Il Risorgimento nasce dalle rivolte e sommosse popolari avvenute all'inizio dell'ottocento in diverse

città italiane per culminare idealmente nelle Cinque Giornate di Milano e quindi nella Prima Guerra

d'Indipendenza. Formalmente l'unificazione dell'ITALIA inizia il 1948 con la Prima Guerra

D'Indipendenza e termina il 1918 con La Grande Guerra.

STORIA

1.1 QUADRO D’INSIEME

Per la prima volta, il 17 marzo 1861, con la proclamazione del Regno D’Italia, gli italiani potevano

riconoscersi in un’unica Patria. Pur essendo l’unità degli italiani basata su una condivisa identità

culturale fatta di storia, tradizioni, sentimenti, che ci inorgogliscono, si devono ricordare tutti coloro

che hanno combattuto anche a prezzo della loro vita, per fare l’Italia. Lo scopo di questa Tesi sulla

Storia del Risorgimento è quello di mostrare la ferma volontà, l’impeto, l’immane sacrificio di

quegli italiani che credevano nell’Italia unita e libera. Dalla lettura del profilo storico emerge un

Risorgimento nato e sempre sostenuto dalla gente. L’unificazione dell’Italia è il frutto di un

tormentato e sofferto processo durato quasi un secolo, dal 1820 al 1918, con un ingente tributo di

sangue. Hanno dato la vita per l’Italia in quasi 200.000 nel Risorgimento tra il 1820 e il 1870 e in

quasi 640.000 nella Grande Guerra. I feriti, i mutilati e dispersi ammontano a 3 milioni

(1820 - 1918). Credevano nell’Unità d’Italia anche quelli che hanno combattuto nella Seconda

Guerra Mondiale prima e dopo l’armistizio del settembre 1943. Ci credevano quelli della

Resistenza e coloro che hanno reso possibile la proclamazione della Repubblica Italiana

ed hanno scritto la Costituzione. Il ringraziamento è dovuto a quel Popolo Italiano insorto

innumerevoli volte dal 1820 ovunque in Italia e che ha partecipato in vari modi alle

fasi successive, a Casa Savoia con l’Esercito del Regno di Sardegna, alle grandi individualità

come Mazzini, Garibaldi, Cavour, Re Vittorio Emanuele II e alle Forze Armate Italiane.

Grazie a loro l’Italia il 4 novembre 1918 era finalmente unita. La Patria che abbiamo ereditato, è

una e indivisibile. Sta a noi tramandarla ai nostri figli, unita con tutte le sue ricchezze senza mai

dimenticare il sacrificio di coloro che credettero nella Patria Italia.

1.2 VERSO IL RISORGIMENTO

In Europa il settecento fu il secolo dell’illuminismo, durante il quale presero forma l’idea di

nazione e di patria basata sui popoli. Nelle colonie inglesi in America avvennero le prime rivolte

che condussero il 4 luglio 1776, alla Dichiarazione d’Indipendenza redatta da Jefferson, Franklin

e Adams. La dichiarazione, tra le altre cose, sosteneva il diritto dei popoli

all’autodeterminazione. Nel 1783 nacquero gli Stati Uniti e nel 1789 fu adottata la nuova

Costituzione Americana e nominato il 30 aprile il primo Presidente degli Stati Uniti George

Washington. Invece in Europa la Rivoluzione Francese scoppio nel luglio del 1789, seguita dal

periodo napoleonico tra il 1796 e il 1814. Si diffusero le idee d'uguaglianza, fraternità e

legalità . Durante la campagna italiana di Napoleone, furono fatte e disfatte diverse repubbliche in

Italia ma, di fatto, la penisola diventò ben presto una provincia dell’impero napoleonico, controllata

direttamente con delle annessioni alla Francia e indirettamente. Furono subito disattese le speranze

per la nascita di una nazione italiana indipendente e non poteva essere altrimenti in quell’epoca, in

quel contesto. Il progetto imperiale europeo desiderato da Napoleone fallì e col congresso di

Vienna del 1814 si attuò una restaurazione che riportava l’Europa e quindi anche l’Italia, a

com’erano prima di Napoleone.

1.3 LA NASCITA DEL RISORGIMENTO

Se fu ritenuto in generale in Italia deludente il periodo napoleonico, vennero ritenuti validi, invece,

gli ideali liberali che si diffusero ovunque. In Sud America e nell’America Centrale dal 1810 si

susseguirono varie lotte per ottenere l’indipendenza delle colonie, principalmente spagnole e

portoghesi. Le notizie dei moti rimbalzarono in Europa e diedero conforto ai liberali. Le prime

dichiarazioni d’indipendenza furono nel 1810 dell'Argentina e nel 1811 da parte del Venezuela che

decadde subito dopo per l’intervento delle truppe spagnole, e del Paraguay. Tra il 1820 e il 1821

diventarono indipendenti l’Ecuador, la Colombia, il Venezuela, il Perù, il Messico e il Brasile.

Nel 1831 la quasi totalità delle colonie americane erano indipendenti.

In Italia dal 1814 al 1848 vi furono molte rivolte che chiedevano delle riforme e la concessione di

una costituzione. Il primo luglio 1820 scoppiò una rivolta a Nola che si estese a Napoli guidata

dai due ufficiali Morelli e Salvati. Il Regno Delle Due Sicilie era in fermento e il generale Pepe

organizzò delle truppe unendosi con gli insorti. Re Ferdinando I cedette il governo al figlio

Francesco il quale, pressato dai carbonari, diede la costituzione spagnola del 1812.

Il 13 luglio il Re Ferdinando fu costretto a malincuore a prestare giuramento sulla costituzione.

Il 15 luglio scoppiò una sommossa a Palermo che mirava all’indipendenza della Sicilia.

La situazione stava per precipitare per il Re che rischiava di perdere l’intero Regno.

Appena possibile, Re Ferdinando riuscì ad andare al congresso di Lubiana delle potenze europee e

chiese l’intervento dell’Austria. Gli austriaci soffocarono rapidamente la rivolta siciliana e il 23

marzo 1821 occuparono Napoli dopo aver incontrato deboli resistenze. La costituzione fu abrogata.

Il 10 marzo 1821 ad Alessandria una guarnigione capeggiata dall’ufficiale Santore di Santarosa si

sollevò per far concedere la costituzione a Vittorio Emanuele I Re del Regno di Sardegna e per

attivare una coalizione che facesse guerra all’Austria liberando il Lombardo Veneto.

La rivolta si estese a Torino e il Re abdicò in favore di Carlo Felice. Carlo Alberto reggente, in

attesa che arrivasse Carlo Felice, accordò la costituzione spagnola del 1812 salvo ratifica del Re.

Da Modena Re Carlo Felice sconfessò l’operato del reggente ed ordinò a Carlo Alberto di andare a

Novara. Carlo Alberto ubbidì. Allora Santarosa con un piccolo esercito si recò anche lui a Novara

trovando gli austriaci, chiamati dal Re, ad aspettarli. Immediatamente sconfitti, Santarosa e gli altri

ufficiali andarono in esilio. Dopo i moti del 1820 – 21 seguirono pesanti persecuzioni dei liberali

in tutta Italia tranne il granducato di Toscana che manifestò una certa tolleranza.

Furono imprigionate persone semplici come Silvio Pellico autore del libro “Le mie prigioni”,

studenti, e persone importanti come il conte Confalonieri. Nel febbraio del 1831 scoppiò un’altra

ondata di sommosse che comprendevano Modena, Parma, Bologna, la Romagna e le Marche

dove si formarono governi provvisori e gruppi armati. Il Papa chiese subito l’intervento dell’Austria

la quale ripristinò l’ordine in tutti i territori. Ricordiamo il liberale Ciro Menotti che cercò di

persuadere il duca Francesco IV di Modena alla causa italiana. Francesco IV poteva essere la guida

del movimento liberale che avrebbe unito l’Italia al posto del Re del Piemonte. Così pensava

Menotti e il duca lo ascoltò, ma appena scoppiò l’insurrezione a Modena lo fece arrestare e scappò a

Mantova dagli austriaci col prigioniero Menotti. Rientrato a Modena il duca fece giustiziare

Menotti. Ancora più dura si fece la repressione dei patrioti italiani, anche nello Stato Pontificio.

Le truppe pontificie il 20 gennaio 1832 a Cesena, vinti gli insorti alle sue porte, entrarono in città e

attuarono una repressione che causò un numero spropositato di morti.

Il 21 gennaio 1832 toccò a Forlì.

1.4 IL PENSIERO DEL RISORGIMENTO

In Italia oltre alla carboneria ormai diffusa in tutta la penisola, si erano create diverse associazioni

segrete che rappresentavano differenti modi di vedere e risolvere il problema dell’Italia.

Era comunque, ormai chiaro a tutti che con dei moti rivoluzionari non si poteva avere la meglio

sull’esercito austriaco e quindi si necessitava dell’appoggio di una forza bellica come quella

piemontese. In realtà l’Austria disponeva di un esercito forte ed efficiente,

capace di presidiare l’impero Asburgico. Nessuno stato italiano, compreso il Piemonte, era in grado

di affrontarla in uno scontro diretto. L’ idea di una confederazione italiana con a capo il Papa, fatta

da Vincenzo Gioberti, non era realizzabile e non soddisfaceva le aspettative dei liberali. In seguito

Gioberti fu esiliato. Carlo Cattaneo proponeva una federazione di repubbliche italiane autonome

con le loro costituzioni. Giuseppe Mazzini, carbonaro, si adoperò molto per costruire l’Italia.

Arrestato nel 1830, fu liberato nel 31 ed esiliò a Marsiglia. Cercò con una lettera di convincere

Carlo Alberto, divenuto Re del Piemonte (1831), di diventare artefice dell’Italia. Letta la lettera, il

Re ordinò di arrestare Mazzini se mai fosse rientrato in Piemonte. Deluso Mazzini fondò la

Giovine Italia nell’agosto 1831 con le seguenti prerogative: unità, indipendenza, repubblica.

Il movimento si diffuse rapidamente in tutta Italia e fu molto perseguitato. In Piemonte nel 1833

dodici membri della Giovine Italia furono fucilati, mentre Jacopo Ruffini si suicidò in carcere per il

timore di tradire i compagni sotto le pesanti torture. Nel Lombardo Veneto circa cento persone

vennero processate ma furono di più quelle arrestate, torturate e uccise. In quei tempi era pratica

diffusa estorcere informazioni con la tortura.

Anche in Toscana fu perseguitata severamente la Giovine Italia. Il motivo di tanta risolutezza

risiedeva nel fatto che tutte le monarchie temevano le parole indipendenza e repubblica della

Giovine Italia. Nel 1834 Mazzini fondò la “ Giovine Europa” che auspicava un’ Europa federale di

popoli in sostituzione di quelle dinastiche dei principi. Sempre nel 1834 Mazzini organizzò una

sommossa che doveva partire dalla Savoia guidata da Gerolamo Ramorino, e da Genova guidata da

Giuseppe Garibaldi. Fallì subito e Mazzini rifugiatosi nel frattempo in Svizzera dovette fuggire a

Londra, mentre Garibaldi se n’andò in Sud America a combattere per la libertà nelle colonie.

Nel luglio 1837 avvennero moti a Siracusa, Catania e Messina che furono repressi nel giro di un

mese. Fallirono anche altri moti della Giovine Italia: nel 1843 a Bologna e Imola, nel 1844 la

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