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Storia: Gli orrori della medicina nazista
Francese: Louis Ferdinand Celine, il dottor Semmelweis
Inglese: Dottor Jeckyll e Mr. Hyde
Filosofia: Freud
Italiano: Freud e la Coscienza di Zeno
L’esistenza dei campi di concentramento con “materiale” utilizzabile apriva ai medici
della Luftwaffe un insospettata e incredibilmente nuova possibilità di studio su cavie
umane.
La Luftwaffe mise a disposizione una camera di decompressione destinata a
simulare le condizioni di altitudine nelle quali si sarebbe potuto trovare un pilota.
I risultati degli esperimenti condotti portarono solamente a conseguenze prevedibili:
convulsioni, cianosi, asfissia e decesso.
Al Blocco 5 del campo venne creata un’area nella quale fu attrezzata una vasca
d’acqua profonda due metri adibita agli esperimenti sul congelamento.
I prigionieri venivano vestiti con tute d’aviazione e immersi nell’acqua gelata per
tempi variabili dall’ora all’ora e mezzo.
Invariabilmente, quando la temperatura corporea scendeva al di sotto dei 28 gradi
centigradi, il prigioniero moriva.
Una serie spaventosa di decessi servì a stabilire che sarebbe stato necessario
“migliorare le tute degli aviatori”, conclusione alla quale si poteva giungere già con il
buon senso.
Nell’ambito degli esperimenti direttamente “commissionati” dalla Luftwaffe rientrano
le ricerche sulla potabilità dell’acqua di mare. Anche in questo caso il problema era
connesso alla sopravvivenza dei piloti tedeschi costretti a paracadutarsi in mare.
Furono studiati due metodi: il primo era dovuto agli studi dell’ingegner Berka che
aveva trovato il modo di rendere l’acqua di mare di sapore gradevole, il secondo,
ideato dal Dottor Schäfer, consisteva in una vera e propria desalinizzazione dell’acqua
marina.
Furono utilizzati circa 80 zingari per l’esperimento. Non si sa quanti morirono di sete.
La validità dei due metodi non fu dimostrata.
Più tardi i bombardamenti delle città tedesche con bombe al fosforo aumentarono le
preoccupazioni naziste.
Occorreva capire come curare soldati e civili colpiti da fosgene, un gas asfissiante
che provocava edema polmonare e che, in forma liquida, è in grado di produrre
gravissime ustioni cutanee.
L’esperimento iniziale consisteva nello spalmare sul braccio alcune gocce di fosgene.
Successivamente alla scoperta di un medico nazista dell’origine virale dell’ Epatite,
partirono le prime sperimentazioni di colture della malattia inoculate in via
endovenosa a prigionieri ebrei.
I risultati furono insoddisfacenti, se
non per la formulazione di un primo
vaccino da parte della grande azienda
farmaceutica I.G. Farben che fu
interessata alla maggior parte degli
esperimenti condotti nei campi di
sterminio. Le fiale del “Preparato Be
1034” furono sperimentate sui
prigionieri, con conseguenze
disastrose.
Durante il conflitto tutta una serie di
malattie in grado di uccidere o
mettere fuori combattimento i soldati 6
La Medicina
erano al vertice delle preoccupazioni degli alti
comandi tedeschi. Ai medici venne richiesto di
trovare soluzioni efficaci in tempi rapidi. La
risposta di concretizzò in una vasta campagna di
sperimentazioni condotte sui prigionieri dei
campi di concentramento. Una campagna di
ricerche nella quale la professione medica trovò il
fondo della più inumana abiezione.
Gli studi sulla dissenteria vennero condotti da
un gruppo di medici del campo di
concentramento e sterminio di Auschwitz:
l’innovazione introdotta consistette soltanto nella
vivisezione dei prigionieri malati di dissenteria. Secondo i “medici” infatti l’unico
sistema per studiare lesioni interne causate dalla malattia consisteva nel sezionare il
malato mentre era ancora in vita. Di fatto gli esperimenti sulla dissenteria furono
soltanto atroci torture.
Più tardi vennero svolti altri esperimenti il cui scopo era trovare un vaccino contro la
malaria.
I prigionieri venivano infettati o attraverso zanzare o con iniezioni di estratti dalle
mucose delle zanzare. Dopo aver contratto la malattia venivano trattati con i più
svariati e fantasiosi farmaci.
Circa 1.200 prigionieri vennero infettati, 300 di loro morirono mentre molti altri
subirono lesioni permanenti.
Anche questi esperimenti, oltre alla morte delle vittime, non condurranno ad alcun
risultato pratico. Vi è da sottolineare il fatto che tra i deceduti soltanto 30 morirono
direttamente a causa della malaria. I rimanenti 270 trovarono la morte a causa delle
medicine in sperimentazione fornite sempre dalla I.G. Farben.
Il vaccino per la febbre gialla esisteva, il problema che i tedeschi si ponevano era
capire se e in che misura le capacità lavorative della persona vaccinata venissero
ridotte dopo la vaccinazione stessa. Sono gli esperimenti più strani. Di fatto i soldati
tedeschi non operavano in aree dove esisteva il pericolo di contrarre la febbre gialla. In
realtà gli esperimenti erano condotti per conto degli alleati giapponesi. Sappiamo con
certezza che furono infettati 485 prigionieri di cui 90 olandesi.
A differenza della malaria e della febbre gialla, la tubercolosi rappresentava per i
soldati tedeschi al fronte un problema molto serio. Alla soluzione del problema era
particolarmente interessata la solita I.G. Farben, per ovvi motivi economici. Gli
esperimenti vennero condotti su 114 prigionieri, poi su 100 uomini e 20 bambini. La
storia di questi bambini è particolarmente atroce. Avevano dai 5 ai 12 anni di età e
dopo essere stati infettati con la tubercolosi vennero sottoposti ad ogni genere di
esperimenti praticati per conto della I.G. Farben, sperimentando così il Rutenol e il
“preparato” 3582.
L’azienda chimica tedesca fu il cuore finanziario del regime di Hitler, e fu la principale
fornitrice dello Zyklon-B (la sostanza mortale utilizzata nelle camere a gas dei lager)
al governo tedesco, durante la fase di sterminio dell’Olocausto. La I.G. Farben fu anche
una delle società che più richiesero deportati come cavie per esperimenti e test di
medicinali di vario genere.
Il processo all’ I.G. Farben, fu il sesto dei dodici processi di Norimberga per i
crimini di guerra che le autorità militari americane indissero nelle zone occupate dopo
la seconda guerra mondiale. La società la spuntò semplicemente per una falla
burocratica che le premise di rinominarsi Bayer®. 7
La Medicina
Di fondamentale importanza nella pratica medica, affinata dopo tutte queste
evoluzioni sopra descritte, è la Semeiotica, disciplina che studia i segni, branca della
medicina il cui oggetto di studio sono i sintomi soggettivi e i segni di malattia e di
come entrambi debbano essere integrati per giungere alla diagnosi.
Sotto il nome di semeiotica si intende lo studio della funzione degli organi e degli
apparati, per mezzo di gruppo di indagini molto eterogeneo che comprende anche gli
esami radiologici e di imaging, endoscopie, elettrocardiogrammi ed
elettroencefalogrammi, biopsie e via dicendo.
L'esempio di uno specialista che per primo è riuscito a comprendere i segni della
malattia per poi arrivare alla diagnosi fu il Dottor Semmelweis. Siamo venuti a
conoscenza di ciò grazie a alla pubblicazione della tesi di laurea dello scrittore
francese Louis-Ferdinand Céline.
Louis-Ferdinand Céline
Louis-Ferdinand Céline, écrivain et médecin, brossa un tableau morbide et cru de
e
l'homme et de la société de la première moitié du XX siècle. Avec un style truculent et
un regard d'écorché vif, il tenta de transmettre cette vision blessée de la société à ses
lecteurs et d'exprimer des idées contestées et contestables, basculant dans le délire
provocateur à la fin de sa vie.
Le début de son œuvre fut marqué de manière originale par la rédaction d'une thèse
La vie et
de doctorat en médecine, soutenue à la faculté de Paris en 1924 sur
I'œuvre de Philippe Ignace Semmelweis . non ha importanza la forma, è
Sa thèse est atypique, irrespectueuse du classicisme ("
la sostanza che conta. E questa è ricca a sufficienza, suppongo. Essa ci mostra il
pericolo di voler troppo bene agli uomini. È una vecchia lezione sempre nuova"). Mais
au lieu d'être cru, a été réduite à la folie marginalisée.
Ignazio Filippo Semmelweis, le quatrième fil d'un épicier, nait à Budapest sur le
Danube, au cœur de l'été, exactement 18 Juillet 1818.
Il a quitté en 1837 à Vienne (la ville qui n'a jamais aimé) pour étudier le droit. Mais ce
n'était pas son destin: il était instinctivement attiré par la médecine en effet il
abandonne le droit, sans rien dire à son père. Il était un élève direct du médecin a noté
Skoda et Rokitansky, un autre médecin éminent de l'époque.
Semmelweis accueille son diplôme de docteur en médecine au printemps de 1844.
Plus tarde, en Septembre de 1844 il entre en compétition pour devenir l'assistant
Skoda, mais en vain. Libérée une place en obstétrique, Semmelweis est devenu
l'assistant de Klin dans la clinique de maternité qu'il dirige dans l'Hôpital général de
Vienne.
“Due padiglioni per il parto, di costruzione identica, contigui, s'innalzavano in
quell'anno 1846 in mezzo ai giardini dell'Ospizio generale di Vienna. Il professor Klin
ne dirigeva uno; l'altro, da quasi quattro anni ormai, era posto sotto la direzione del
professor Bartch.”
Immédiatement Semmelweis a été horrifié par le nombreux décès que touchaient les
femmes enceintes dans cette salle d'obstétrique; décès dus à la fièvre puerpérale. 8
La Medicina
“Sempre a Vienna, nel mese di maggio del 1846, una Commissione Imperiale venne
convocata d'urgenza, mentre le statistiche denunciavano sequenze di decessi del 96%
da Klin ”
Semmelweis est devenu de plus en plus impliqué dans le travail en obstétrique, et non
pas par la paix pour le nombre de décès chez les femmes enceintes, et commence
alors à étudier les rapports des comités et les remèdes promus par eux: tous
“si muore più da Klin che da
inefficaces. Comme point de départ était le fait que
Bartch" utilisation Klin en obstétrique et que les mêmes élèves qui dissèquent des
cadavres.
"Le levatrici che facevano il loro tirocinio da Bartch vengono scambiate con gli
studenti di Klin. La morte segue gli studenti, le statistiche di Bartch diventano
angosciose e Bartch sconvolto rimanda gli studenti al posto da dove erano venuti.
Semmelweis ora sa (e anche gli altri se lo vogliono) che gli studenti svolgono un ruolo
di importanza primaria in quel disastro."
"si muore di più da Klin con gli studenti che da
Après cette expérience, le fait est que:
Bartch con le levatrici." Ce faisant, le jeune médecin s'est crée beaucoup d'ennemis,
et surtout la haine du patron, le Dr Klin, prêt à tirer à la
première occasion favorable.
Et l'occasion s'est présentée le 19 octobre 1846 lorsque
"alle porte della clinica,
Semmelweis, fait installer des éviers
diede ordine agli studenti di pulirsi accuratamente le mani
prima di ogni investigazione o manovra su una partoriente”, en
essayant en vain de convaincre Klin. Le refus de ce qui précède
- il a estimé qu'il est ridicule - envoyé sur un saccage
Semmelweis, dont la nomination a été révoquée si brutalement.
Merci à l'intercession de Skoda, il a été mis en congé à Venise,
où il a passé deux mois intenses et agréables, mais quand il
”il professore di
revienne à Vienne, il decouvre que: Kolletchka
anatomia, era deceduto la sera prima in seguito a una puntura
che si era fatto durante una dissezione". La mort de son ami fait penser Semmelweis
Sono le dita degli studenti, contaminatesi nel
et il fait prendre des mesures décisives: "
corso di recenti dissezioni, che portano le fatali particelle negli organi genitali della
donna incinta, soprattutto all'altezza del collo dell'utero ".
Il était donc une simple question d'hygiène. Avec l'aide de Skoda a été embauché
comme assistant en obstétrique Bartch pavillon et les résultats de ses recherches a
été immédiatement évident: Semmelweis fait introduire une solution de chlorure de
chaux avec laquelle chaque élève qui avait disséqué le jour même ou le précédent,
devait bien se laver les mains avant d'examiner les patientes.
“Le mani, per semplice contatto, possono infettare” egli scrive... Ormai chiunque,
abbia sezionato o meno nei giorni precedenti, si dovrà sottoporre a un'accuratissima