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Tesina - Premio maturità 2008
Titolo: La notte
Autore: Paola Agosta
Descrizione: paradossalmente possiamo attribuire alla notte mille colori,mille sfumature...ecco, io ho cercato di fare proprio questo...ho cercato di analizzare la notte sotto tutti i punti di vista,la notte vista in modo strettamente fisico,vista come momento fondame
Materie trattate: italiano,latino,greco,inglese,arte,astronomia,storia
Area: umanistica
Sommario: LA NOTTE ASTRONOMIA: L'alternarsi del dì e della notte GRECO: La notte tormentata di Medea in Apollonio Rodio LATINO: La notte di Didone nell'Eneide e nella Metamorfosi di Apuleio ARTE: La notte stellata di Vincent Van Gogh ITALIANO: Il romanticismo INGLESE: Il Romanticismo inglese e P.B. Shelley STORIA: La notte dei cristalli e la notte dei lunghi coltelli nel nazismo LA NOTTE INTRODUZIONE: La Notte vista dal punto fisico e la Notte vista come momento fondamentale della giornata a cui artisti, personaggi storici, letterati si sono ispiratiâ⬦ La Notte vista nella sua pienezza insommaâ⬦sotto tutti i punti di vista; sia fisici che semanticiâ⬦ << notte scura...notte senza la sera... notte impotente...notte guerriera... >>
“In plaghe remote mi volgo alla sacra, ineffabile,arcana notte.
Anche tu trovi piacere in noi,oscura notte? Che cosa tieni
sotto il tuo manto,
che con forza invisibile mi tocca l’anima? “ - NOVALIS -
INTRODUZIONE
• La Notte vista dal punto fisico e la Notte vista
come momento fondamentale della giornata a
cui artisti, personaggi storici, letterati si sono
ispirati…
• La Notte vista nella sua pienezza
insomma…sotto tutti i punti di vista; sia fisici che
semantici…
<< notte scura...notte senza la sera...
notte impotente...notte guerriera... >>
GEOGRAFIA ASTRONOMICA
• E’ noto che la terra compie un movimento di rotazione che attualmente ha una durata di 23h, 56
minuti e 4 secondi,anche se sta subendo un progressivo,anche se impercettibile,rallentamento.
• Il moto di rotazione della Terra ha importanti conseguenze.
• Dal momento che la Terra ha forma pressocchè sferica, in ogni istante solo metà della sua
superficie riceve luce e calore dal sole, mentre le altre zone restano in ombra.
• La terra, perciò, risulta in ogni istante divisa in due zone:una illuminata e una buia,separate da una
circolo di illuminazione.
linea,detta
• Ogni punto della superficie terrestre, a causa della rotazione, passa continuamente da una zona
il DI’, la NOTTE.
all’altra e vede alternarsi ogni giorno un periodo di luce, e un periodo di buio,
• Per la presenza dell’atmosfera,che provoca fenomeni di DIFFUSIONE*, il passaggio dal dì alla
notte non avviene bruscamente (come invece accade sulla Luna), ma gradualmente. Di
conseguenza il circolo di illuminazione più che una linea netta è una fascia in cui la luminosità
compare o si attenua progressivamente e notte e dì sono separati da un periodo di debole chiarore
crepuscolo.
detto Inoltre a causa della RIFRAZIONE** che i raggi solari subiscono attraversando
l’atmosfera, il Sole è visibile sull’orizzonte già un po’ prima del sorgere reale e ancora un po’ dopo il
vero tramonto. La durata del crepuscolo aumenta con la latitudine, perché i raggi solari sono più
inclinati e devono attraversare uno spessore maggiore di atmosfera.
Il piano del circolo di illuminazione è in ogni istante perpendicolare alla direzione dei raggi solari, ma
è tangente ai poli terrestri solo nei due giorni di equinozio; per i restanti giorni dell’anno la sua
posizione si modifica,a causa del mutare delle posizioni Terra-Sole nel corso del movimento di
Rivoluzione.
* DIFFUSIONE: E’ il fenomeno che si osserva quando le radiazioni che colpiscono la superficie di un
corpo tornano indietro in ogni direzione.
** RIFRAZIONE: E’il fenomeno che si osserva quando le onde, passando da un mezzo di
propagazione a un altro con caratteristiche diverse, subiscono un cambiamento nella direzione di
propagazione. GRECO
• Nelle Argonautiche di Apollonio Rodio la NOTTE ha un ruolo quasi fondamentale per lo svolgersi
delle vicende legate a Giasone e Medea.
• Passo importante di tale opera è “la veglia di Medea” che innamoratasi a prima vista di Giasone
trascorre una veglia insonne:infatti è in ansia per la sorte dell’eroe alla ricerca del vello d’oro, e
che esposto a rischi insuperabili lei vorrebbe salvare con le sue magie; ma è anche timorosa delle
reazioni dei genitori e delle maldicenze delle donne di Colchide.
• Il cuore della giovane ondeggia fra il desiderio di una morte liberatrice e l’attaccamento alla vita,
che, alla fine della dinamica psichica seguita con efficacia dal poeta, vince, con la lusinga dei suoi
piaceri, ogni altra incertezza.Il ritorno alla luce del sole, a lungo attesa, scaccia finalmente gli
incubi della sofferta veglia di Medea.
• E’ evidente qui il contrasto fra la quiete notturna e l’angoscioso tormento di Medea, combattuta fra
senso dell’onore e della fedeltà al padre e un amore sempre più delirante e passionale per
Giasone.Il brano è condotto sul registro del più profondo pathos e della più intensa liricità.
• Il motivo del paragone tra la notte ristoratrice per tutti e il solitario dramma psicologico della donna
fu anche emulato da Virgilio nel quarto libro dell’Eneide a proposito di Didone, innamorata di
Enea.
• << La notte portava il buio sopra la terra; nel mare i naviganti guardavano all’ Orsa e alle stelle di
Orione, desideravano il sonno il viandante e il guardiano. Ma il sonno soave non prese medea:
molte ansie la tenevano sveglia nel desiderio di Giasone>>.
(Dalle Argonautiche di Apollonio Rodio)
LATINO
LA NOTTE NELL’ENEIDE
Come abbiamo visto per Medea nelle Argonautiche di Apollonio Rodio anche per Didone la notte è
fondamentale per lo svolgersi delle vicende che la legano ad Enea e la tormentano.
Infatti nel IV libro dell’Eneide il soliloquio di Didone che prelude al dramma del suicidio è
magistralmente introdotto dalla descrizione della notte, foriera per tutti di serenità e riposo, tranne
che per l’infelice regina.Il tema della veglia tormentata del singolo nel riposo universale è presente
in parecchi autori del mondo antico quali Omero e Alcmane. C’è ancora da precisare che la
Didone virgiliana deve molto alla Medea di Apollonio Rodio per svariati aspetti.
LA NOTTE NELLE METAMORFOSI DI APULEIO
Ancora è fondamentale il ruolo che svolge la notte,l’atmosfera che sucita,all’apertura dell’undicesimo
libro delle Metamorfosi di Apuleio.
Libro,l’undicesimo,interamente dedicato alla dea Iside, rappresentata sotto forma di luna.
Lo scenario in cui viene presentata la dea Iside,è quello, straordinario, di una notte silenziosa, opaca,
durante le prime ore che vede apparire dai flutti del mare,con meraviglioso splendore, una sfera
piena della luna, scintillante, rappresentante appunto la dea,cui tutti sottostanno.
<<Erano le prime ore della notte quando, svegliatomi per un improvviso incubo, vidi la sfera piena
della luce scintillante emergere dal mare>>.
ITALIANO
• Con il termine “ROMANTICISMO” viene definito quel movimento letterario che nasce in Europa
già alla fine del ‘700, e che si sviluppa nel corso del’800, che pone al centro di tutto il
SENTIMENTO contrapponendosi così all’Illuminismo,periodo precedente, che poneva invece al
centro di tutto la RAGIONE. Tale movimento si sviluppò dapprima in Germania,poi in Italia ed in
Inghilterra e infine in Francia. I tratti comuni dei diversi movimenti romantici sono comunque
molteplici: l’ideale della libertà creativa e della spontaneità; la concezione di una letteratura e di
una poesia come espressione del sentimento,un’ esaltazione della fantasia. Ma soprattutto
l’esaltazione e il trionfo delle tematiche negative quale il dolore, il mistero,l’oscuro, il rifiuto della
realtà, il vagheggiamento della morte,ecc…
• Non per niente, il romanzo che “inaugura” il nuovo clima letterario ha un titolo emblematico e
suggestivo a tal proposito; “I dolori del giovane Werther”.
• E’ quasi impossibile trovare in questo periodo un autore che abbia una visione del mondo
totalmente serena, ottimistica.
• Oltre a sconvolgere gli assetti politici e tradizionali, con i valori che li consacravano, la nuova
realtà aggredisce anche la natura.La Natura era considerata da tutta una tradizione come sacra,
come fonte dei valori più autentici. Così, nella coscienza collettiva, al senso di colpa per aver
abbattuto gli istituti politici e sociali tradizionali, si associa il senso di colpa oscuro, spesso non
ben consapevole ma inquietante, di aver violato la sacralità della natura.
Come dicevo pocanzi sono molteplici i concetti-base del Romanticismo:
• Negazione della ragione: gli autori romantici rifiutano l'idea illuministica della ragione, in quanto
questa non si è rivelata in grado di spiegare la totalità delle cose che sono. Per questo nell'era
romantica c'è un grande progresso nell'esplorazione dell'irrazionale: la follia, il sogno, le visioni
assumono un ruolo di primaria importanza.
• Esotismo: è una fuga dalla realtà, che può essere temporale o spaziale, e che può andare verso
un luogo esotico o comunque lontano da quello di appartenenza, oppure in un'epoca diversa da
quella reale, come il medioevo o l'età classica. Il tema della fuga sarà fortemente sentito e ripreso
da molti autori novecenteschi, tra i quali spicca James Joyce (con Gente di Dublino).
• Soggettivismo e individualismo: con la mancanza della ragione illuministica, tutto ciò che circonda
l'uomo, la natura, non ha più una sola e razionale chiave di lettura, ed è così che si arriva al
concetto per cui ogni uomo riflette i propri problemi, o comunque il proprio io, nella natura, che ne
diventa così il prodotto soggettivo.
• Concetto di popolo e nazione: una fonte di ispirazione dei poeti romantici è l'opera di Omero, che
si prefigura come risultato della tradizione orale e folcloristica di un intero popolo: in questo
periodo infatti, l'individualismo diventa, su grandi dimensioni (quindi a livello statale) una forma di
nazionalismo, che sfocia per esempio nella ricerca di origini antiche delle moderne nazioni (da qui
anche l'interesse per il medioevo, che viene rivalutato).
• Ritorno alla religiosità: mancando il supporto della ragione illuminista, l'uomo romantico cerca
stabili supporti nella fede e nella conseguente tensione verso l'infinito. Si determina così un ritorno
all'utilizzo di pratiche magiche e occulte, spesso accidentale motivo di importanti scoperte
scientifiche.
• Studio della storia: mentre nel Settecento illuminista l'uomo veniva considerato quale essere
razionale e quindi di pari dignità nel corso della storia, in età romantica si recupera una visione
dell'uomo in fieri, cioè in costante cambiamento. Si sviluppano così nuove discipline come la
numismatica, l'epigrafia, l'archeologia, la glottologia. Due importanti teorizzatori della lettura più
scientifica e oggettiva della storia sono Mommsen e Niebhur.
Parallelamente si sviluppa una forte critica allo spregiudicato uso del lume della ragione che nel
Settecento portò molti pensatori illuministi a stigmatizzare il popolo del Medioevo, oppresso dal
peso di una religione oscurantista: i romantici, predicando un ritorno alla religiosità e invitando al
tuffo nella fede (oggetto d'indagine peraltro già affrontato da Pascal[1] e successivamente da
Kierkegaard[2]), riabilitano i tempi bui del Medioevo, apprezzando quei caratteri che l'illuminismo
criticava (lo stesso Hegel finirà per rivalutare le religione positive, condannate in età giovanile[3]).
• Il romanticismo, specie in letteratura e filosofia (ma anche nella pittura), si rifà in linea di massima
alla necessità di attingere all'infinito: A causa di ciò sono spesso ricorrenti alcuni essenziali punti
cardine come:
• Assoluto e titanismo: caratteristica inequivocabile del romanticismo è la teorizzazione
dell'assoluto, l'infinito immanente alla realtà (spesso coincidente con la natura) che provoca
nell'uomo una perenne e struggente tensione verso l'immenso, l'illimitato. Questa sensibilità nei
confronti dell'assoluto si identifica nel titanismo: viene paragonata dunque allo sforzo dei Titani
che perseverano nel tentativo di liberarsi dalla prigione imposta loro da Zeus, pur consapevoli di
essere stati condannati a restarci per sempre.
• Sublime: secondo i romantici, l'infinito genera nell'uomo un senso di terrore e impotenza, definito
sublime, che non sono tuttavia recepiti in modo violento, tali da deprimere il soggetto, ma al
contrario l'incapacità e la paralisi nei confronti dell'assoluto si traduce nell'uomo in un piacere
indistinto, dove ciò è orrido, spaventevole e incontrollabile diventa bello.
• Sehnsucht: dal tedesco traducibile come nostalgia, desiderio del desiderio o male del desiderio. È
la diretta conseguenza di quanto sperimenta l'uomo nei confronti dell'assoluto, un senso di
continua inquietudine e struggente tensione, un sentimento che affligge il soggetto e lo spinge ad
oltrepassare i limiti della realtà terrena, opprimente e soffocante, per rifugiarsi nell'interiorità o in
una dimensione che supera lo spazio-tempo.