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Tesina - Premio maturità 2008
Titolo: La casa tra natura e progresso
Autore: Giacomo Bernagozzi
Descrizione: il progetto ââ¬Åla casa tra natura e progressoââ¬Â vuole analizzare lââ¬â¢evoluzione della casa e del concetto di abitare da un punto di vista storico, architettonico e letterario per poter valutare in quale direzione si stia muovendo il progress
Materie trattate: s
Area: scientifica
Sommario:
Architettura Razionale
Le Corbusier
( 1887 - 1965 ) Villa Savoye, 1928-1931, Poissy
Architettura Organica
Frank Lloyd Wright
“Architettura organica” del 1939:
"... Per Architettura Organica io intendo un'architettura che
si sviluppi dall'interno all'esterno , in armonia con le
condizioni del suo essere , distinta da un'architettura che
venga applicata dall'esterno..." ( F.L.Wright )
Frank Llyod Wright
( 1867 - 1959 )
Frank Llyod Wright
( 1867 - 1959 )
Frank Llyod Wright
( 1867 - 1959 )
Frank Llyod Wright
( 1867 - 1959 )
Frank Llyod Wright
( 1867 - 1959 )
Casa Kaufmann
Casa Kaufmann, 1936-1937, Bear Run ( Pennsylvania )
Casa Kaufmann
"In una magnifica foresta, uno sprone di solida roccia che
sorge a fianco di una cascata... la soluzione naturale
apparve quella di sospendere in aggetto la casa al suo
sostegno roccioso, sopra la cascata. La prima, tra le case da
me costruite, eseguita in cemento armato: e perciò la sua
forma si modellò sulla grammatica di questo tipo di
costruzione" ( F.L. Wright )
"... segna l'apice poetico del metodo organico e la massima
vetta raggiunta dalla libertà creativa. " ( Bruno Zevi )
Giovanni Pascoli ( 1855 - 1912 )
il “nido” e la sua funzione protettiva
“X Agosto”
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto Ora là, nella casa romita,
nel concavo cielo sfavilla. lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
Ritornava una rondine al tetto: le bambole al cielo lontano.
l'uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto: E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
la cena dei suoi rondinini. sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
Ora è là, come in croce, che tende quest'atomo opaco del Male!
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido: G. Pascoli
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
“X Agosto”
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto Ora là, nella casa romita,
nel concavo cielo sfavilla. lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
Ritornava una rondine al tetto: le bambole al cielo lontano.
l'uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto: E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
la cena dei suoi rondinini. sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
Ora è là, come in croce, che tende quest'atomo opaco del Male!
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido: G. Pascoli
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
“X Agosto”
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto Ora là, nella casa romita,
nel concavo cielo sfavilla. lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
rondine
Ritornava una rondine al tetto: le bambole al cielo lontano.
l'uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto: E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
la cena dei suoi rondinini. sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
Ora è là, come in croce, che tende quest'atomo opaco del Male!
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido: G. Pascoli
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
“X Agosto”
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto Ora là, nella casa romita,
nel concavo cielo sfavilla. lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
rondine
Ritornava una rondine al tetto: le bambole al cielo lontano.
l'uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto: E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
la cena dei suoi rondinini. sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
Ora è là, come in croce, che tende quest'atomo opaco del Male!
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido: G. Pascoli
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
“X Agosto”
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto Ora là, nella casa romita,
nel concavo cielo sfavilla. lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
rondine
Ritornava una rondine al tetto: le bambole al cielo lontano.
l'uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto: E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
la cena dei suoi rondinini. sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
Ora è là, come in croce, che tende quest'atomo opaco del Male!
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano. uomo
Anche un uomo tornava al suo nido: G. Pascoli
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
“X Agosto”
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
Cielo arde e cade, perché si gran pianto Ora là, nella casa romita,
nel concavo cielo sfavilla. lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
rondine
Ritornava una rondine al tetto: le bambole al cielo lontano.
l'uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto: E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
la cena dei suoi rondinini. sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
Ora è là, come in croce, che tende quest'atomo opaco del Male!
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano. uomo
Anche un uomo tornava al suo nido: G. Pascoli
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
“X Agosto”
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
Cielo arde e cade, perché si gran pianto Ora là, nella casa romita,
nel concavo cielo sfavilla. lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
rondine
Ritornava una rondine al tetto: le bambole al cielo lontano.
l'uccisero: cadde tra i spini;
Passato ella aveva nel becco un insetto: E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
la cena dei suoi rondinini. sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
Ora è là, come in croce, che tende quest'atomo opaco del Male!
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano. uomo
Anche un uomo tornava al suo nido: G. Pascoli
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
“X Agosto”
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
Cielo arde e cade, perché si gran pianto Ora là, nella casa romita,
nel concavo cielo sfavilla. lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
rondine
Ritornava una rondine al tetto: le bambole al cielo lontano.
l'uccisero: cadde tra i spini;
Passato ella aveva nel becco un insetto: E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
la cena dei suoi rondinini. sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
Ora è là, come in croce, che tende quest'atomo opaco del Male!
quel verme a quel cielo lontano;
Presente e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano. uomo
Anche un uomo tornava al suo nido: G. Pascoli
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
“X Agosto”
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
Cielo arde e cade, perché si gran pianto Ora là, nella casa romita,
nel concavo cielo sfavilla. lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
rondine
Ritornava una rondine al tetto: le bambole al cielo lontano.
l'uccisero: cadde tra i spini;
Passato ella aveva nel becco un insetto: E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
la cena dei suoi rondinini. sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
Ora è là, come in croce, che tende quest'atomo opaco del Male!
quel verme a quel cielo lontano;
Presente e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano. uomo
Anche un uomo tornava al suo nido: G. Pascoli
l'uccisero: disse: Perdono;
Passato e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
“X Agosto”
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
Cielo arde e cade, perché si gran pianto Ora là, nella casa romita,
nel concavo cielo sfavilla. lo aspettano, aspettano in vano: Presente
egli immobile, attonito, addita
rondine
Ritornava una rondine al tetto: le bambole al cielo lontano.
l'uccisero: cadde tra i spini;
Passato ella aveva nel becco un insetto: E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
la cena dei suoi rondinini. sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
Ora è là, come in croce, che tende quest'atomo opaco del Male!
quel verme a quel cielo lontano;
Presente e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano. uomo
Anche un uomo tornava al suo nido: G. Pascoli
l'uccisero: disse: Perdono;
Passato e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
“X Agosto”
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
Cielo arde e cade, perché si gran pianto Ora là, nella casa romita,
nel concavo cielo sfavilla. lo aspettano, aspettano in vano: Presente
egli immobile, attonito, addita
rondine
Ritornava una rondine al tetto: le bambole al cielo lontano.
l'uccisero: cadde tra i spini;
Passato ella aveva nel becco un insetto: E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
la cena dei suoi rondinini. sereni, infinito, immortale, Cielo
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
Ora è là, come in croce, che tende quest'atomo opaco del Male!
quel verme a quel cielo lontano;
Presente e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano. uomo
Anche un uomo tornava al suo nido: G. Pascoli
l'uccisero: disse: Perdono;
Passato e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
Casa domotica
Rete domotica
Pannelli solari
Pannelli fotovoltaici
Pannelli fotovoltaici
Effetto fotoelettrico
E = hv
fot v > E / h
estr
E > E
fot estr l’energia cinetica dei fotoni
cresce in maniera
proporzionale alla frequenza
E = E - E v a partire da un valore
cin fot estr minimo v ( a cui
min
corrisponde un valore di
lunghezza d’onda massimo )
Simulazione effetto
fotoelettrico
Ray Bradbury
“Fahrenheit 451”
Ray Bradbury
( born in 1920 ) The film
The book
Fahrenheit 451
Images from the film
Quotations from the text
“...Toast popped out of the silver toaster, was seized by a spidery
metal hand that drenched it with melted butter.
Mildred watched the toast delivered to her plate. She had both ears
plugged with electronic bees that were humming the hour away...”
“...Well, this is a play comes on the wa"-to-wa" circuit...It’s really fun.
It’ll be even more fun when we can afford to have the fourth wa"-TV
installed...”
“...I sometimes think drivers don’t know what grass is, or flowers,
because they never see them slowly...”
Bibliografia
- “La casa ecologica” David Pearson, Touring Club Italiano editore
- “Frank Lloyd Wright” a cura di Bruno Zevi, Zanichelli editore
- “Le Corbusier”, Zanichelli editore
- “Enciclopedia Microsoft Encarta 2000”
- “L’Ottocento” G.C. Argan, Sansoni per la scuola
- “Il primo Novecento” G.C. Argan, Sansoni per la scuola
- “Tempi e immagini della letteratura”Anselmi Fenocchio, Bruno Mondadori
- “L’abc della domotica” G.G. Quaranta P. Mongiovì, Il Sole 24 ore
- “Sistemi fotovoltaici” Antonio Vincenti, Dario Flaccovio editore
- “La fisica moderna” U. Amaldi, Zanichelli editore
- “Il Globo terrestre” E.L. Palmieri M. Parotto, Zanichelli editore