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Ho scelto l’argomento del Jazz per la mia tesina di maturità, perché sono un musicista e come tale amo parlare di musica e farla conoscere a persone sempre più nuove e numerose. Il Jazz è per me un mezzo attraverso il quale si può comunicare a chi ascolta un sentimento, un’ emozione che in quel momento si prova. Questo mi fa pensare al primo assioma della comunicazione, il quale dice che è “Impossibile non comunicare”. Infatti in un modo o nell’altro comunichiamo ogni giorno e in ogni momento, cioè, non è detto che si debba per forza usare la voce per comunicare, ma lo si può anche attraverso reazioni emotive e comportamenti che ogni giorno e spesso anche involontariamente assumiamo.
Ma facciamo un passo in dietro e soffermiamoci sulla parola “Comunicazione”, che significato ha medesima parola?, il significato che tale parola esprime è un processo di scambio di informazioni e d’influenzamento tra due o più persone che avviene in un determinato contesto. La cosa più importante da tenere in considerazione è che la comunicazione fallisce se non vi è disponibilità di ascolto, esso è l’attività che attraverso la quale il soggetto percepisce stimoli provenienti dall’ esterno e dall’interno, un buon ascolto aiuta a capire meglio, a mantenere un costante grado di attenzione dell’interlocutore, a memorizzare e ritenere le informazioni ricevute, a migliorare la comunicazione in generale.
Il jazz fu creato dagli aAfricani deportati negli Stati Uniti e schiavizzati, che cantavano per alleggerire il lavoro, attraverso canti che venirono anche chiamati con il nome “calls”(chiamate). Proprio grazie a queste chiamate comunicarono messaggi di ogni genere: per chiamare la gente fuori dai campi, invitarla ad andare a lavoro, attirare l’attenzione di una ragazza a distanza, segnalare l’arrivo di cani da caccia, oppure, semplicemente per far notare la propria presenza.
I Calls si designarono dei canti di lavoro individuali che prendevano il nome a seconda dell’ambiente in cui si trovarono per esempio ci furono canti, definiti anche con il nome “Hollers”, in cui si ambientarono in campi di granturco e quindi presero il nome di Cornfield Hollers, oppure spesse volte i canti si ambientarono in campi di cotone e che quindi vennero chiamati “Cottonfield Hollers”. Oltre a queste varie tipologie di chiamate ci furono anche delle grida che gli africani emettevano per sfogare tutto il peso del lavoro che avettero dentro di loro e queste grida potevano essere gioiose, oppure, malinconiche. Gli schiavi di colore riuscirono a sopportare tutta questa schiavitù perché avettero molta fede in Dio e addirittura pensarono che una volta giunti nel Regno di Dio avessero trovato un trattamento ben diverso rispetto a come venivano trattati quando erano schiavi e che quindi avessero trovato la libertà che nella vita non trovarono. Il genere si sviluppò in modo esponenziale tra il 1915 e il 1940, diventando la musica da ballo dominante tra il 1930 e il 1940. L'obiettivo della mia tesina è quindi quello di prendere in esame il jazz, la musica del relax.
Psicologia - La comunicazione.
Geografia - Gli Stati Uniti d'America.
Italiano - Edgar Allan Poe.
Storia- Gli anni ruggenti dagli anni 20' fino all'elezione di Roosevelt.
Inglese- New York.
Giovanni Borrelli
ISIS Leopoldo II di Lorena
Istituto Professionale per i Servizi Turistici
58100 Grosseto
In Europa si guardava con grande interesse al jazz e gli artisti che venivano sul continente a dare
concerti ricevevano ottime accoglienze, rese ancora migliori dalla relativa assenza della
segregazione razziale e dei pregiudizi che ancora imperavano in America. Questo fece sì che molti
jazzisti intraprendessero lunghe tournée in Europa (Coleman Hawkins e Sidney Bechet tra gli altri)
provocando la nascita di molti gruppi di imitatori. Questa relazione del jazz con l'Europa avrebbe
subito una battuta d'arresto nel corso del secondo conflitto mondiale solo per riprendere con
ancora maggior vigore negli anni del dopo guerra.
L'avvento della seconda guerra mondiale, con le ristrettezze e le incertezze che ne conseguirono,
pose fine al periodo delle grandi orchestre, la maggior parte delle quali, nel corso del decennio,
dovette chiudere.
Fra i maggiori esponenti del jazz ricordiamo: il celebre cornettista Louis Amstrong (1900-1971) che
con i suoi complessi ha fatto anche varie tournee in Europa e il pianista Duke Ellington, famoso
pure come compositore e direttore d’orchestra.
Ci sono vari tipi di jazz:
1. Hot jazz, ossia il jazz originario tipico di Luis Amstrong, basato sull’improvvisazione solistica.
2. Sweet Jazz, più vicino alla melodia dei modelli occidentali.
3. Free jazz, si rifà all’improvvisazione collettiva simultanea.
4. Cool jazz, il cui leader fu il sassofonista Lester Young.
Il jazz, noto originariamente come espressione musicale spontanea e improvvisata, ha finito con
l’entrare nelle sale da concerto e con l’influenzare lo stile di numerosi compositori.
Caratteristica essenziale del jazz è l’improvvisazione: dopo che tutto il complesso degli esecutori ha
presentato un “tema” ogni suonatore riprende in forma solistica il tema stesso, arricchendolo di varie
azioni, frutto di una fantasia esuberante e dando prova di una tecnica strumentale talora sbalorditiva.
Il jazz è un genere musicale di origine statunitense nato nei primi anni del XX secolo nelle
comunità afroamericane del sud degli Stati Uniti. Frutto di una confluenza di tradizioni musicali
africane ed europee, le sue caratteristiche peculiari sono l'uso intenso di improvvisazione, lo swing
( Il termine deriva dall'andamento ritmico "dondolante" che nasce da questa tecnica esecutiva (il
verbo inglese "to swing" significa appunto dondolare).
Sin dai primi tempi il jazz ha incorporato nel suo linguaggio i generi della musica popolare
americana, In tempi più recenti il jazz si è mescolato con tutti i generi musicali moderni anche non
statunitensi, come la samba, la musica caraibica e come il rock.
Come abbiam già detto il Jazz è un genere musicale derivante dagli Stati Uniti d’America (USA),
una repubblica federale con sistema rappresentativo dell'America settentrionale composta da 50
stati e un distretto federale (Washington, D.C.). 4
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Con una superficie di oltre 9 milioni di km² e con più di 300 milioni di abitanti, gli Stati Uniti sono il
quarto paese più esteso al mondo, e il terzo più popolato . Il Paese confina a nord con il Canada e
a sud con il Messico, mentre ad est e ad ovest è bagnato rispettivamente dall'oceano Atlantico e
dall'oceano Pacifico; l'Alaska (lo stato più vasto), che sul continente confina unicamente con il
Canada, lo Stato delle Hawaii, un arcipelago localizzato nel centro dell'oceano Pacifico. A questa
principale
tripartizione vanno aggiunti anche alcuni territori esterni, zone insulari dipendenti economicamente
o politicamente dagli Stati Uniti e sparsi tra il mar dei Caraibi e il Pacifico.
I principali nuclei urbani si concentrano sulla East Coast (la costa Atlantica), dove sorgono grandi
metropoli come New York,Boston, Filadelfia, Washington, Baltimora, Miami...; nella parte
continentale, sulle rive dei Grandi Laghi, dove sorgono (ad esempio) Chicago e Detroit; oppure
sulle coste californiane, come San Diego, Los Angeles e San Francisco.
Il territorio statunitense può essere suddiviso in alcune grandi regioni:
- Gli Appalachi, una catena montuosa di modesta altezza che fronteggia la costa atlantica, da
cui è separata da una fascia pedemontana, il Piedmont.
Questa termina con la cosiddettà Falls Line (Linea delle cascate), una specie di alto “gradino”
che costringe i fiumi a bruschi salti.
- Le Montagne rocciose, un complesso sistema montuoso di recente formazione geologica e
ricco di manifestazioni vulcaniche (geyser).
- Le Catene Occidentali (Catena Costiera, Catena delle Cascate, Sierra Nevada) che in Alaska
hanno il Monte McKinley (6194m) la vetta più alta dell’America Settentrionale.
- Tra le Montagne Rocciose e le Catene Occidentali sono compresi vasti altopiani: ( Colorado),
profondamente inciso dal fiume omonimo che ha formato il famosissimo Grand Canyon,
(Columbia), definito “mare di lava” per la ricopertura di rocce di origine vulcanica.
- Le Grandi Pianure, occupano la vasta regione centrale del Paese. Delimitate a est dai Monti
Appalachi, a ovest dalle Montagne Rocciose. Sono attraversate dal corso del Mississippi e il
Missouri.
Le Coste: Gli Stati Uniti hanno uno sviluppo notevolissimo.La costa del Pacifico è rocciosa, con
poche rientranze, di cui le principali sono la Baia di San Francisco e quella di Seattle.
Le coste atlantiche, sono molto articolate, con penisole e fiordi.
La costa si affaccia sul Golfo del Messico, separato dall’Atlantico dalle penisola della Florida, che
ha coste basse e sabbiose.
Le coste meridionali sono caratterizzate da basse terre, per lo più paludose, e dalla presenza della
foce a delta più vasta del mondo: quella del Mississippi.
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Gli Stati Uniti sono ricchi di acque: i più importanti sono il Tennesse, per la produzione di energia
elettrica, l’Hudson e il Mississippi, per la navigazione.
Per quanto riguarda la vegetazione, le formazioni vegetali sono molto varie, si possono
riconoscere da una vastissima area centrale a steppe e praterie e due fasce forestali, in
prevalenza latifoglie, nella sezione atlantica, a conifere in quella pacifica.
La maggior parte delle città si trova nel nord – est, regione compresa tra i Grandi Laghi e la costa
atlantica; lungo questa costa atlantica si estende una vasta megalopoli che unisce in un’unica,
gigantesca area urbana le principali città del Paese: da Boston a Washington, comprendendo New
York, Philadelphia e Baltimora.
La seconda grande regione urbana è quella dei Grandi laghi che comprende Chicago, Detroit,
Minneapolis e molte altre città minori.
Sulla costa occidentale, in California, si estende una delle più grandi città del mondo, Los Angeles
e con essa la terza grande area urbana statunitense che arriva fino a San Francisco.
Le altre aree urbane si trovano a sud e sono quelle di Miami, Atlanta, Houston e Dallas; a nord –
ovest, al confine con il Canada, vi è infine la città di Seattle.
La posizione geografica favorevole alle attività agricole, la grande disponibilità di materie prime, le
innovazioni tecnologiche applicate all’industria e al terziario, gli scambi commerciali con tutto il
mondo, la preminenza politico-militare a livello planetario, hanno dato all’economia americana,
dalla prima guerra mondiale in poi, il primato assoluto in molti settori produttivi, che detengono
ancora anche se in modo meno netto.
L’agricoltura americana è la più produttiva del mondo e, oltre a soddisfare il fabbisogno alimentare
interno, è la prima per esportazioni di numerosi prodotti (cereali, cotone, soia, lino, tabacco).
Il settore terziario ha un posto sempre più importante nell’economia statunitense, in prevalenza in
attività qualificate.
Gli stati Uniti sono meta del flusso turistico per i suoi grandi parchi nazionali tra i quali troviamo:
- Il Parco nazionale del Grand Canyon, si trova nella parte nord – occidentale dell’Arizona: vasto
poco più dell’intero Molise è stato istituito nel 1919. Lo sfruttamento turistico ha avuto inizio nel
1882, quando venne costruito il primo albergo.
- La Monument Valley, uno dei paesaggi più singolari degli Stati Uniti è situata su un ampio
bassopiano arido e stepposo, sorgono bizzarre formazioni di pietra arenaria: monoliti con altezze
che variano dai 300 ai 600m e guglie, torri, archi, che all’alba e al tramonto creano suggestivi
giochi di luce.
- Il Parco nazionale Sequoia & King Canyon, questo parco californiano, oltre a comprendere
alcune delle montagne più alte degli Stati Uniti, conserva gli ultimi boschi di sequoie giganti, l’unica
specie ancora vivente, pianta un tempo diffusa in tutto l’emisfero settentrionale.
- Il Parco di Yellowstone, questo è il più esteso parco nazionale degli Stati Uniti e protegge il
territorio di un vasto piano vulcanico, lungo la cresta delle Montagne Rocciose.
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Giovanni Borrelli
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Il parco racchiude un canyon con una cascata alta 90m e una foresta fossile che risale a 50 milioni
di anni fa, oltre a una grande quantità di specie animali e vegetali e a uno sbalorditivo
“campionario” di manifestazioni vulcaniche, tra cui quelle molto spettacolari del geyser.
Gli Stati Uniti hanno una storia recente e ciò rende non molto ricco il loro patrimonio di risorse
turistiche.
Molte località storiche si trovano sulla costa, dove nacquero i primi insediamenti (Boston), dove
sorsero le prime industrie ed ebbero luogo molti eventi della Guerra d’indipendenza e della Guerra
civile. Annapolis (Maryland) ; Williamsburg (Virginia), sono due belle città coloniali.
Gli Stati Uniti annoverano alcuni dei musei più ricchi e meglio organizzati del mondo che,
all’interno di splendidi edifici, offrono spazi espositivi di rara chiarezza e un quadro esauriente della
produzione artistica, storica e scientifica di tutto il mondo.
Ricordiamo alcuni dei più famosi: la “Washington National Gallery” è il più importante museo d’arte
degli Stati Uniti ed è l’unica galleria statunitense di proprietà statale; a New York il “New York
Museum of Modern Art” (MOMA) che ha una famosissima collezione di opere della fine del XIX e
del XX secolo, mentre il “Solomon R. Guggenheim Museum” è celebre non solo per le opere
esposte, ma anche per l’edificio, un unico ambiente disposto su rampa a spirale.
A Los Angeles, vi è poi il “J. Paul Getty Museum”: inaugurato nel 1974, è la perfetta ricostruzione
dell’antica “Villa dei Papiri” di Ercolano.
Nel territorio americano, come grande esponente letterario, nacque a Boston nel 1809 Edgar Allan
Poe ma il suo nome originario era Edgar Poe questo era il nome originario che gli venne attribuito
alla nascita) figlio dell'attrice Elizabeth Arnold Hopkins Poe e dell'attore David Poe, Jr, i quali
diedero alla luce altri due figli, William Henry Leonard Poe, fratello maggiore di Edgar, e Rosalie
Poe, sorella minore. Dopo la morte dei genitori, avvenuta quando lui aveva due anni, trascorse
l'infanzia presso John Allan, un ricco mercante di Richmond.
Nel 1815 si trasferì con gli Allan in Inghilterra dove frequentò le scuole fino al 1820. Da bambino
rivelò un'eccezionale memoria. La sua inclinazione, a volte forse eccessiva, per le rime e
le anafore, gli valse presso i contemporanei l'appellativo di jingle-man, coniato dal grande filosofo e
poeta Ralph Waldo Emerson.
La sua esagerata passione per musica e poesia forse fu causa di un violento squilibrio del sistema
nervoso e della fragilità della sua esile fibra.
I genitori adottivi gli vollero dare un'educazione strettamente inglese. Studiò in Inghilterra, dove i
massimi scrittori e poeti inglesi esercitarono grande influenza sulla sua sensibilità.
Nel 1821, a dodici anni, tornò in America, dove compose le sue prime poesie. Espulso