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Sintesi Italia da terra di emigranti a terra di immigranti tesina
Questa tesina di maturità descrive l'Italia che, da terra di emigrazione, è diventata oggi meta di immigrazione. La tesina permette di effettuare i seguenti collegamenti interdisciplinari: in Italiano Pascoli ( Italy - La grande proletaria si è mossa ), in Storia l'età giolittiana, in Diritto il diritto del lavoro, in Matematica il teorema della media, i Elettronica i convertitori dac e adc, in Telecomunicazioni la modulazione , in Sistemi i microcontrollori , in tdp il progetto esame.
Collegamenti
Italia da terra di emigranti a terra di immigranti tesina
Italiano - Pascoli ( Italy - La grande proletaria si è mossa ).
Storia - L'età giolittiana.
Diritto - Il diritto del lavoro.
Matematica - Il teorema della media.
Elettronica - I convertitori dac e adc.
Telecomunicazioni - La modulazione .
Sistemi - I microcontrollori .
tdp - Progetto esame.
Contratti di lavoro determinato
Il prestatore di lavoro nell’esercizio della sua attività
lavorativa deve osservare particolari obblighi , i quali sono
elencati di seguito:
Nonostante i diversi obblighi che deve seguire il prestatore di lavoro ha anche
alcuni diritti che gli spettano :
spettano
Al datore di lavoro pero degli obblighi,
e anche dei poteri:
ESAME DI STATO 2013-2014
PROGETTO:
Controllo viabilità di una
Galleria
con microcontrollore AVR4433
STUDENTI:
Samuele Di Russo Amir Farag Ionut Cosmin Solomon Stefano Milardi
Francesco Romoli Venturi
Transfăgărășan: costruita tra il 1970 e il 1974 da
Ceausescu per motivi strategici è lunga 91 km. Per
oltrepassare la catena montuosa dei Carpazi ( la più lunga
dell’Europa) venne costruito una galleria lunga 890m
Balea
chiamata . La galleria è alta 4,5 metri e larga 6m. Al
suo interno troviamo una ventilazione naturale e un
illuminazione elettrica primitiva.
PROGETTO GALLERIA
INTRODUZIONE
Il progetto prevede la gestione della viabilità in una galleria
usando il microcontrollore AT90LS4433. Il sistema prevede i
seguenti controlli:
• Controllo di visibilità fuori e dentro la galleria (attiva lampioni in
caso di bisogno)
• Controllo della concentrazione di gas tramite un sensore.
Attivazione di ventole e blocco del passaggio in caso di pericolo per
evitare eventuali incendi.
• Controllo del numero di macchine presenti nella galleria con dei
fotoaccoppiatori e un semaforo.
In caso di pericolo bisognerà avvertire le autorità competenti
tramite un mezzo di trasmissione a distanza.
CONTROLLO DELLA LUMINOSITA’ DI UN
AMBIENTE
Questo circuito controlla la luminosità presente in un ambiente
grazie ad una fotoresistenza, tale fotoresistenza varia la propria
resistenza interna in funzione della luce; diminuisce all’ aumentare
della luce (100 Ω in piena luce) mentre in presenza di poca luce la
resistenza arriva anche a valori di alcuni MΩ. L’ integrato principale
di questo circuito è l’ LM324, un integrato che contiene 4
amplificatori operazionali nelle configurazioni adattatore d’
impedenza e comparatore. La tensione di riferimento da noi scelta
verrà messa a confronto con la tensione della fotoresistenza, se
Vlum > Vrif il segnale in uscita sarà 0 quindi il microcontrollore
capirà che c’è luminosità a sufficienza, in caso contrario invece se
Vlum < Vrif la fotoresistenza diminuirà il suo valore ohmico facendo
passare più corrente all’ ingresso del comparatore che darà in
uscita un segnale logico alto che servirà ad accendere le luci.
Materiale per fotoresistenza : solfuro di cadmio,solfuro di
piombo.ossido di zinco o selenio (materiali fotosensibili)
SCHEMA CONTROLLO LUMINOSITA’
VC C
VC C R 3 R 6
10k
10k R 8
LD R 1 10k
11 LM 324 2
11 LM 324
2 R 2 P1
- 1 6 0 -2 0 k R 7
-
3 7 10k
+ 10k 5 + 11 LM 324
3
Vo
U 1A
4 Vo1
13 -
U 1B
4
R 1 R 9 14
12
4 ,7 k +
VC C VC C 10k VC C U 1D
4
R 10
10k
11 LM 324
9 R 4
1 - 8
2 10 + 10k J1
VC C
0 /2 0 k A V R IN
U 1C
4 R 5 1
G N D 2
10k
3 3
VC C A V R IN 4
AVR O U T
VC C C O N 4
CIRCUITO ATTUATORE LUCI
D 4
R 16
Q 1 300 ohm LED
4 ,7 BC 337 D 3
R 17
300 ohm
Q 2 LED
4 ,7 k BC 337 D 2
R 18
AVR O U T 300 ohm
Q 3 LED
4 ,7 k BC 337 D 1
R 19 VC C
300 ohm LED
Q 4
4 ,7 k BC 337
INSEGUITORE SOLARE
• INTRODUZIONE ’
• CONTROLLO LUMINOSITA
• CONTROLLO MOTORE
• REGOLATORE DI CARICA
• SCHEDA MADRE
• SOFTWARE
INTRODUZIONE
La fotosintesi clorofilliana è l’insieme delle
reazioni durante le quali le piante verdi
producono sostanze organiche -
principalmente carboidrati - a partire
dall‘anidride carbonica e dall’acqua, in
presenza di luce.
La clorofilla ricopre il ruolo del materiale
attivo, il CO2 è l'accettore di elettroni, mentre
l'acqua è il donatore.
La cella solare organica utilizza un materiale
organico simile alla clorofilla per assorbire la
luce e generare un flusso di elettroni.
In essa inoltre vengono impiegati degli strati
multipli per aumentare sia l’assorbimento
della luce che la raccolta di elettroni.
Questi strati multipli sono realizzati con
particelle nano-metriche come ad esempio il
biossido di titanio TiO2 che vengono
distribuite su un vetrino conduttore per
Quando il vetrino viene immerso nel
materiale organico colorante, uno
strato di questo si lega a ciascuna
particella di TiO2.
Il materiale organico è il componente
fondamentale della cella fotovoltaica
perché responsabile della
conversione della radiazione solare in
energia elettrica.
Possono essere usati tutti quei
coloranti che hanno i gruppi chimici
per legarsi al TiO2 quali ad esempio
succo di more e lamponi, frutti di
bosco, mirtilli, vino Barolo ecc.
La cella si completa con una
soluzione elettrolita che viene fatta
filtrare all’interno
dei pori dell’ ossido.
Questa soluzione viene frapposta fra
gli elettrodi della cella per evitare che
gli stessi vadano in corto circuito.
Un elettrolita è una sostanza che in
soluzione è in grado di condurre la
corrente elettrica grazie all’intervento
degli ioni. Quindi la conduzione non
dipende dal libero scorrimento degli
elettroni ma dagli ioni che si fanno
carico di trasportare questi elettroni.
COSTRUZIONE DELLE CELLE SOLARI ORGANICHE
1) Ogni lastra di vetro è rivestita su un lato con uno strato
trasparente conduttore. Questo lato del vetro si riconosce perché è
leggermente ruvido, il lato che non conduce invece è liscio come il
vetro normale. Usando il multimetro determinare il lato della lastra
conduttore che dovrà essere coperto con del nastro adesivo, come
mostrato in figura. Lo spazio che rimane scoperto del lato di
conduzione della lastra di vetro sarà ricoperto con la soluzione di
titanio.
2) Viene depositato uno strato di 15 micron di TiO2 su un vetrino
Questo viene fissato al vetrino tramite una cottura in forno alla
temperatura di circa 450°C. Una volta fissato il diossido di titanio
il vetrino dovrebbe apparire cosi:
L'elettrodo negativo, con la faccia
ricoperta da biossido di titanio rivolta
verso l'alto va tenuto immerso nella
soluzione ricavata da antocianine e alcool
etilico per almeno 24-48 ore. Trascorso
tale periodo il vetrino va tolto dal
colorante facendo attenzione a
non strofinare o graffiare il TiO2. Poi esso
va tenuto ad asciugare all'aria per almeno
20-30 minuti. A questo punto l'elettrodo
negativo è pronto per essere assemblato
5) l’ultima fase consiste nell’assemblaggio
della cella, questo può essere fatto
tenendo uniti i due vetrini con una
molletta o meglio ancora utilizzando della
colla per vetri. Si inseriscono ,quindi ,
alcune gocce di elettrolita all'interno della
cella fino a riempire l'interstizio che
rimane tra i due contatti per diffusione.
L'elettrolita svolge la funzione di
rimuovere l'aria residua all'interno della
cella, ma soprattutto a chiudere il circuito
elettrico interno della cella stessa. E' di
particolare importanza sigillare tutti i
microscopici interstizi che potrebbero fare
entrare aria dall'esterno, infatti se il
CONTROLLO LUMINOSITA’
CONTROLLO MOTORE
L297
Il seguente integrato è alimentato a
5V e consente di fornire la
combinazione logica per pilotare i
motori passo-passo
L298
Il driver di potenza L298 è costituito
da una coppia di circuiti di pilotaggio
a ponte
SCHEDA MADRE
7. UART, dispositivo che permette di serializzare i dati paralleli e
trasmetterli e riceverli su tre fili: RX, TX e GND. Queste uscite, se
collegate ad un convertitore RD232, permettono di costruire una
porta seriale collegabile con la porta seriale di un qualsiasi PC.
8. SPI, periferica di interfaccia seriale. Porta di comunicazione ad
alta velocità ,sistema a 4 fili, utilizzata per mettere in comunicazione
due microcontrollori in questo caso uno dei due sarà il master e l’altro
lo slave;
9. 3 porte bidirezionale (three – state) che per mettono all’avr di
comunicare
Con i periferici esterni. Le porte sono:
- Porta b a 6 bit
- Porta c a 6 bit
- Porta d a 8 bit
ogni porta all’interno ha le resistenze di pull-up, la corrente del buffer
di uscita e’ di 20 mA e contiene 3 registri : PORT-DDR, PIN.
- PORT: e’ costituito da 8 f.f tipo d, memorizza il dato e lo
mantiene fino a quando non arriva il nuovo dato;
- DDR serve a stabilire la direzione della porta o di ogni bit,
ponendo a 1 tutti i bit si predispone quest’ultima come porta
d’uscita. Viceversa ponendo a 0 tutti i bit si predispone la porta
come ingresso.
- PIN è utilizzato dall’AVR per leggere da un periferico.
ELETTRONICA
• INTRODUZIONE CONVERTITORI
• CONVERTITORI DAC
• CONVERTITORI ADC
INTRODUZIONE CONVERTITORI
CONVERTITORI DAC
DAC A RESISTORI PESATI
La figura successiva riporta lo schema di un DAC a resistori pesati per la
conversione di 4 BIT.
DAC IN SCALA R2R
Questo tipo di convertitore D/A sfrutta, per la conversione, lo stesso principio
di quello a
resistenze pesate ma presenta il vantaggio di utilizzare resistenze di due soli
possibili valori.
Nella figura è riportato un DAC R2R per la conversione di 4 bit.
TELECOMUNICAZIONI
• INTRODUZIONE
• TIPI DI MODULAZIONE
• MODULAZIONE PCM
INTRODUZIONE
Per poter passare da un segnale analogico a uno
digitale è necessario che il segnale venga
sottoposto, se non è continuo. Ad un processo di
campionamento. Questo campionamento è una delle
fasi presenti nella modulazione PCM.
La modulazione PCM è la logica evoluzione della PAM
(pulse amplitude modulation), è una modulazione
impulsiva.
Prima di spiegare come funziona la modulazione
PCM ritengo giusto inserire una breve sintesi delle
varie modulazioni esistenti. Innanzitutto il significato
della parola modulare è: modificare le caratteristiche
fondamentali di un segnale (ampiezza, frequenza,
fase). Quando si deve fare una modulazione ci
devono essere due segnali:
- Segnale modulante (informazione)
TIPI DI MODULAZIONE
MODULAZIONE PCM
QUANTIZZAZIONE
Quantizzare un segnale vuol dire attribuire un quanto a questo
segnale. Questo segnale può essere lineare o non lineare cosi
come la quantizzazione che può essere:
• Quantizzazione lineare
• Quantizzazione non lineare
QUANTIZZAZIONE LINEARE il segnale a destra è il segnale
campionato. Una volta
campionato il segnale occorre
attribuire un quanto a questo
segnale. Per fare questo si
costruisce una gradinata
ognuna alla quale corrisponde
un valore binario. Viene
proiettato il segnale
campionato su questa
gradinata e a seconda dove
cade il segnale gli viene
attribuito un valore cioè un